Ecco @mark3004 adesso si è offesA...
Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Il mio Impianto:
- Trattamento Acustico Porte Anteriori
- Subwoofer
- Installazione Amplificatore
- FullRange
- Woofer
- Trattamento Acustico Porte Anteriori
- Subwoofer
- Installazione Amplificatore
- FullRange
- Woofer
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
ozama ha scritto: ↑20 set 2024, 5:45 Capisco cosa dici.Ma con un impianto come il tuo, che chiunque ha esperienza di ascolto e taratura sa perfettamente, senza sentirlo, cosa aspettarsi (e tu invece uno a punto davvero non lo hai mai sentito, e questo è del tutto evidente data l’attribuzione delle priorità che dai ai componenti), avrei investito in un 4 canali per levare i passivi.
Dissento pesantemente. Non mi è stato neanche chiesto quali siano tutti i componenti dell'impianto, né come o dove siano collocati, nè settaggi del DSP. Alla luce di tutto ciò dubito fortemente che si possa avere un'idea anche minimamente attendibile di quello che ascolto in macchina. Per quanto io non metto in dubbio in termini assoluti che una strada come la vostra possa anche migliorare molto il risultato. Ma l'impianto c'è già e ti garantisco che a me va bene così.
Per fare quello che dite voi, rispettando una minima inclinazione di mio gusto (potrò prendermi almeno un buon 4 canali in classe AB?) anche appogiandomi al guru di turno da voi indicato, non mi basterebbero i 700€ di "tesoretto" che ho messo come spesa ideale da dedicare a questo ambito. E mi richiederebbe una quantità di ore spropositate per la taratura finale.
Questo è anche il motivo per cui l'oggetto della discussione non è il mio impianto, ma il mio amplificatore attuale. L'impianto c'è già, non parto da zero.
Ringrazio Darios
viewtopic.php?t=18232&start=100#p306030
che dovrei assumere come avvocato, ma di fatto le risposte alle vostre obiezioni sono già state scritte. basterebbe leggerle.
Intendi che Morel non è in grado di progettare dei crossover passivi con un buon rapporto Q/P in relazione ai propri altoparlanti?
Io non credo, anzi penso che siano pienamente funzionali alllo scopo e al livello del resto dei componenti. Il mio modello monta dei MXR240.3, costo circa 250€ oggi se presi solo quelli, casomai qualcuno volesse andare a vederseli per ribadire che sono inadeguati.
Sono migliorabili? Assolutamente sì come sa qualsiasi persona che si interessa da anni un minimo a questo ambiente o più in generale all'Audio.
Ma quanto costa in termini di materiali e di lavoro farsi fare un crossover da uno bravo ad hoc sulle proprie preferenze?
Oppure far smontare completamente l'auto, ricablare tutti i cavi. Magari qualcuno è fortunato che ha anche lo spazio, gli attrezzi e la manualità per farlo e se lo fa da sè. Io onestamente in quello ho dei limiti, devo necessariamente farmi aiutare o appoggiarmi a qualcuno. Ma anche avessi lo spazio e gli attrezzi preferisco delegare, lo faccio perchè impallidisco di fronte al monte ore che potrei usare per fare altro, tempo di svago. Non mi vergogno a dire che sono molto più interessato a godermi la parte del risultato che a quella "hobbistica". Poi certo quella volta che mi armo di PC per lavorare una mezza giornata a regolare il DSP lo faccio, ci mancherebbe. Se devo cambiare un amplificatore o un'altoparlante lì a vista o a portata di mano, lo faccio, se devo controllare qualcosa coi segnali test e fonometro lo faccio ecc.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Questa è l'unica domanda sensata che potevi fare e l'unica che avrebbe dovuto fare fin dall'inizio chiunque abbia parlato di questo, prima di pontificare. Anche se c'è il particolare che io non sono intenzionato a cambiare o migliorare il mio impianto, ma solo il mio amplificatore. Quindi si andrebbe fuori tema. Però se ci tieni a consigliarmi nel dettaglio più assoluto ti posso rispondere in privato.The_Bis ha scritto: ↑20 set 2024, 11:13Veniamo a noi ed entriamo nel concretoMi puoi riassumere un po' tutto l'impianto in modo che sia chiaro come è composta l'intera catena, come è installato il tutto, di che macchina parliamo e quali interventi sono stati fatti a livello installazione per migliorare la resa degli AP?
L'unica cosa su cui pongo l'accento è secondo te quanti euro mi servono per ciò che idealmente hai sostenuto?
Fai conto che facciamo tutto ciò a tuo modo, poniamo solo che teniamo gli altoparlanti che sono i Morel Hybrid 602 + Morel Subwoofer Primo 124.
Ci vorrebbero per forza:
1 ampli a 4 canali, almeno classe AB me lo concederai! =
1 nuovo DSP perchè come mi insegni il Bit.One non è granchè =
Rimozione crossover, cavi, isntallazione, taratura (la macchina va smontata veramente tutta, anche i sedili posteriori, tutto) =
Il tutto deve stare tassativamente completamente nascosto alla vista, nello spazio risicato del bagagliaio dove c'era il subwoofer originale della Bose.
Dal DSP c'è una prolunga USB che esce dal bagagliaio e ci si può connettere.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
@-Diablo-
Premessa: non scrivo in maiuscolo per “urlare”, ma per sottolineare con forza e convinzione quello che scrivo di seguito. Cosa alla quale già so che attribuirai un peso piuttosto basso, perchè “ha dell’incredibile”.
E ne faccio un’altra: ho capito che non vuoi mettere mano all’impianto e che “ti va bene come suona”. Per questo non volevo più intervenire. Me lo ha fatto notare anche Dario’s che le premesse erano di non mettere mano all’impianto.
Ci ho provato, perchè per me è, “tecnico”, è peccato. Tuttavia, se i cablaggi, il tempo ed il budget sono limitati, o per meglio dire, LE TUE PRIORITÀ SONO ALTRE, inutile insistere.
Ma una cosa la devo dire, perchè spiega il motivo per il quale IO SECONDO I MIEI PARAMETRI, ho affermato che il tuo impianto NON PUÓ FUNZIONARE AL MASSIMO DELLE SUE POSSIBILITÀ, assolutamente PER CERTO, senza averlo sentito.
Non è una questione di presunzione o cose di questo tipo. È una motivazione squisitamente tecnica.
Se volessi giudicarti e snobbarti attribuendoti qualche mancanza, non sarei qui a scrivere.
Quando ho parlato del crossover MOREL, intendevo dire ESATTAMENTE QUELLO che ho detto nella citazione.
Ma non perchè “io sono più bravo di Morel”. Semplicemente perchè (per uno che ha UN MINIMO SINDACALE di conoscenza delle regole dell’acustica, ed io ho il minimo necessario) ci sono da fare delle considerazioni tecniche.
1) Il compito del crossover è fondere le risposte acustiche degli altoparlanti nell’unico punto che conta: quello dove stai seduto. Sia in casa sia in auto. Perchè la transizione del suono tra gli altoparlanti del sistema deve “scomparire” come se l’altoparlante fosse un unico centro di emissione. Altrimenti il sistema non è lineare né in timbro né in potenza.
2) Le risposte acustiche degli altoparlanti CAMBIANO TANTISSIMO IN MODULO E FASE in base all’installazione e all’interazione con l’ambiente circostante. Ovvero: carico anteriore e posteriore, distanza relativa dal punto di ascolto, inclinazione di montaggio, ostacoli attorno al percorso, distanza relativa tra gli altoparlanti da incrociare rispetto al punto di ascolto.
3) In casa, dove il crossover dei diffusori è progettato per gli altoparlanti posti dal Costruttore sullo stesso pannello (o comunque in una posizione prestabilita) e orientati nello stesso modo, porta delle approssimazioni che si possono correggere con il posizionamento/rotazione del diffusore e con il trattamento acustico della stanza. Anche con le indicazioni del Costruttore, nei manuali d’uso meglio redatti.
3) la fighissima ed illustrissima MOREL NON POTRÀ MAI AVERE LA BENCHÈ MINIMA IDEA DI COME SONO STATI MONTATI GLI ALTOPARLANTI SULLA TUA AUTO, e nemmeno COME TIENI REGOLATO IL SEDILE, quindi A CHE DISTANZA SONO I SINGOLI ALTOPARLANTI DALLE TUE ORECCHIE.
Di conseguenza, NON SARÀ MAI IN GRADO FISICAMENTE DI COSTRUIRE UN CROSSOVER CHE POSSA FONDERE IN FASE LE RISPOSTE DEI SINGOLI ELEMENTI DEL SISTEMA.
Questa cosa, CHE HA UN’importanza tale da determinare se un impianto suona coerente e con una immagine stereo realistica oppure no, a prescindere dai ritardi temporali impostati con il DSP, è markettianamente sempre GLISSATA DAI costruttori, perchè ci tengono a vendere le proprie realizzazioni a chiunque. Non è una cosa che viene spiegata e pubblicizzata, dato che non è tecnicamente possibile “inventare un crossover che si adatta ad ogni situazione”. Meglio sottolineare la composizione della membrana, la costruzione della bobina mobile, il pregiato cestello di alluminio, la “grande potenza di cui sono capaci (la presa per il c@lo finale)”, eccetera.
Pertanto, le persone che non sono “addette ai lavori”, ovvero che non hanno mai fatto una misura con un microfono, non riescono A STIMARE quanto questa cosa possa incidere in una installazione car audio. Tutti i “non addetti ai lavori”, pensano che si tratti di “raffinatezze da gara” e str@nzate di questo tipo.
Se “si venisse a sapere il grande segreto”, finirebbe il giochino di cambiare un sacco di cose finchè qualcosa, per pura fortuna, non va meglio di prima.
Ed anche gli “addetti ai lavori” che campano su questa cosa, ci tengono a “tenere il grande segreto”.
Di conseguenza, quando saltano fuori topic come questi, a chi NE HA UN’IDEA DI COME FUNZIONA, cascano le braccia e rotolano i maroni a terra. E se prova a far capire a qualcuno che un impianto stereo in auto fatto A MODO non lo ha mai sentito, passa da snob, saputello, leone da, rompi coglioni che vuol farti smontare tutta la macchina e spendere un sacco di soldi.
Senza riferimenti adeguati, d’altronde, è anche difficile rendersi conto. Ed è difficile farsi capire. E poi magari salta fuori che in ogni caso certe cose, anche evidentissime, alla fine non sono ritenute “fondamentali”. Meglio se l’impianto “pompa” e basta.
Difficile in realtà che un vero appassionato non riconosca certe cose eh.. È che non immagina quanto lavoro serva per ottenerle, non sapendo esattamente in modo MATERIALE E PRATICO come funziona.
Considera che i DSP per auto, SONO NATI PER QUESTA RAGIONE. Proprio per evitare di dover costruire un crossover specifico ed asimmetrico per ogni installazione, compresa la posizione del sedile di quello che paga il lavoro. Hanno quindi senso se sono usati per fare il loro lavoro. E naturalmente la loro qualità ed il modo nel quale vengono utilizzati determina il suono dell’impianto molto più del “timbro dell’amplificatore”.
E te lo ripeto, tra una installazione con un crossover PER FORZA APPROSSIMATIVO ed una OTTIMIZZATA, ci balla una differenza talmente GRANDE, nella mia trentennale esperienza di ascolto di impianti car, che non posso che essere assolutamente CERTO di quello che dico. Che peraltro qualsiasi tecnico del suono ti direbbe senza tema di smentita eh.. Perchè IO SONO IL SIGNIR NESSUNO eh..
Questo comporta che certamente un ampli migliore migliorerà l’ascolto in vari modi. Ma da come eri partito, ovvero “suono old scool”, inteso come “particolarità timbrica” non legata specificatamente alla potenza effettiva ed alle peculiarità di pilotaggio dell’ampli, in un impianto come il tuo, è SESSO DEGLI ANGELI. Non è abbastanza a punto per valutare cose di questo tipo.
Ciao!
Premessa: non scrivo in maiuscolo per “urlare”, ma per sottolineare con forza e convinzione quello che scrivo di seguito. Cosa alla quale già so che attribuirai un peso piuttosto basso, perchè “ha dell’incredibile”.
E ne faccio un’altra: ho capito che non vuoi mettere mano all’impianto e che “ti va bene come suona”. Per questo non volevo più intervenire. Me lo ha fatto notare anche Dario’s che le premesse erano di non mettere mano all’impianto.
Ci ho provato, perchè per me è, “tecnico”, è peccato. Tuttavia, se i cablaggi, il tempo ed il budget sono limitati, o per meglio dire, LE TUE PRIORITÀ SONO ALTRE, inutile insistere.

Ma una cosa la devo dire, perchè spiega il motivo per il quale IO SECONDO I MIEI PARAMETRI, ho affermato che il tuo impianto NON PUÓ FUNZIONARE AL MASSIMO DELLE SUE POSSIBILITÀ, assolutamente PER CERTO, senza averlo sentito.



Quando ho parlato del crossover MOREL, intendevo dire ESATTAMENTE QUELLO che ho detto nella citazione.

Ma non perchè “io sono più bravo di Morel”. Semplicemente perchè (per uno che ha UN MINIMO SINDACALE di conoscenza delle regole dell’acustica, ed io ho il minimo necessario) ci sono da fare delle considerazioni tecniche.
1) Il compito del crossover è fondere le risposte acustiche degli altoparlanti nell’unico punto che conta: quello dove stai seduto. Sia in casa sia in auto. Perchè la transizione del suono tra gli altoparlanti del sistema deve “scomparire” come se l’altoparlante fosse un unico centro di emissione. Altrimenti il sistema non è lineare né in timbro né in potenza.
2) Le risposte acustiche degli altoparlanti CAMBIANO TANTISSIMO IN MODULO E FASE in base all’installazione e all’interazione con l’ambiente circostante. Ovvero: carico anteriore e posteriore, distanza relativa dal punto di ascolto, inclinazione di montaggio, ostacoli attorno al percorso, distanza relativa tra gli altoparlanti da incrociare rispetto al punto di ascolto.
3) In casa, dove il crossover dei diffusori è progettato per gli altoparlanti posti dal Costruttore sullo stesso pannello (o comunque in una posizione prestabilita) e orientati nello stesso modo, porta delle approssimazioni che si possono correggere con il posizionamento/rotazione del diffusore e con il trattamento acustico della stanza. Anche con le indicazioni del Costruttore, nei manuali d’uso meglio redatti.
3) la fighissima ed illustrissima MOREL NON POTRÀ MAI AVERE LA BENCHÈ MINIMA IDEA DI COME SONO STATI MONTATI GLI ALTOPARLANTI SULLA TUA AUTO, e nemmeno COME TIENI REGOLATO IL SEDILE, quindi A CHE DISTANZA SONO I SINGOLI ALTOPARLANTI DALLE TUE ORECCHIE.
Di conseguenza, NON SARÀ MAI IN GRADO FISICAMENTE DI COSTRUIRE UN CROSSOVER CHE POSSA FONDERE IN FASE LE RISPOSTE DEI SINGOLI ELEMENTI DEL SISTEMA.
Questa cosa, CHE HA UN’importanza tale da determinare se un impianto suona coerente e con una immagine stereo realistica oppure no, a prescindere dai ritardi temporali impostati con il DSP, è markettianamente sempre GLISSATA DAI costruttori, perchè ci tengono a vendere le proprie realizzazioni a chiunque. Non è una cosa che viene spiegata e pubblicizzata, dato che non è tecnicamente possibile “inventare un crossover che si adatta ad ogni situazione”. Meglio sottolineare la composizione della membrana, la costruzione della bobina mobile, il pregiato cestello di alluminio, la “grande potenza di cui sono capaci (la presa per il c@lo finale)”, eccetera.

Pertanto, le persone che non sono “addette ai lavori”, ovvero che non hanno mai fatto una misura con un microfono, non riescono A STIMARE quanto questa cosa possa incidere in una installazione car audio. Tutti i “non addetti ai lavori”, pensano che si tratti di “raffinatezze da gara” e str@nzate di questo tipo.

Se “si venisse a sapere il grande segreto”, finirebbe il giochino di cambiare un sacco di cose finchè qualcosa, per pura fortuna, non va meglio di prima.

Ed anche gli “addetti ai lavori” che campano su questa cosa, ci tengono a “tenere il grande segreto”.

Di conseguenza, quando saltano fuori topic come questi, a chi NE HA UN’IDEA DI COME FUNZIONA, cascano le braccia e rotolano i maroni a terra. E se prova a far capire a qualcuno che un impianto stereo in auto fatto A MODO non lo ha mai sentito, passa da snob, saputello, leone da, rompi coglioni che vuol farti smontare tutta la macchina e spendere un sacco di soldi.

Senza riferimenti adeguati, d’altronde, è anche difficile rendersi conto. Ed è difficile farsi capire. E poi magari salta fuori che in ogni caso certe cose, anche evidentissime, alla fine non sono ritenute “fondamentali”. Meglio se l’impianto “pompa” e basta.

Difficile in realtà che un vero appassionato non riconosca certe cose eh.. È che non immagina quanto lavoro serva per ottenerle, non sapendo esattamente in modo MATERIALE E PRATICO come funziona.

Considera che i DSP per auto, SONO NATI PER QUESTA RAGIONE. Proprio per evitare di dover costruire un crossover specifico ed asimmetrico per ogni installazione, compresa la posizione del sedile di quello che paga il lavoro. Hanno quindi senso se sono usati per fare il loro lavoro. E naturalmente la loro qualità ed il modo nel quale vengono utilizzati determina il suono dell’impianto molto più del “timbro dell’amplificatore”.

E te lo ripeto, tra una installazione con un crossover PER FORZA APPROSSIMATIVO ed una OTTIMIZZATA, ci balla una differenza talmente GRANDE, nella mia trentennale esperienza di ascolto di impianti car, che non posso che essere assolutamente CERTO di quello che dico. Che peraltro qualsiasi tecnico del suono ti direbbe senza tema di smentita eh.. Perchè IO SONO IL SIGNIR NESSUNO eh..

Questo comporta che certamente un ampli migliore migliorerà l’ascolto in vari modi. Ma da come eri partito, ovvero “suono old scool”, inteso come “particolarità timbrica” non legata specificatamente alla potenza effettiva ed alle peculiarità di pilotaggio dell’ampli, in un impianto come il tuo, è SESSO DEGLI ANGELI. Non è abbastanza a punto per valutare cose di questo tipo.
Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Il problema non è la qualità dei componenti, fra l'altro i cross mxr240 dalle foto che ho visto non è che monta materiale esoterico,-Diablo- ha scritto: ↑21 set 2024, 14:21
Intendi che Morel non è in grado di progettare dei crossover passivi con un buon rapporto Q/P in relazione ai propri altoparlanti?
Io non credo, anzi penso che siano pienamente funzionali alllo scopo e al livello del resto dei componenti. Il mio modello monta dei MXR240.3, costo circa 250€ oggi se presi solo quelli, casomai qualcuno volesse andare a vederseli per ribadire che sono inadeguati.
Sono migliorabili? Assolutamente sì come sa qualsiasi persona che si interessa da anni un minimo a questo ambiente o più in generale all'Audio.
Ma quanto costa in termini di materiali e di lavoro farsi fare un crossover da uno bravo ad hoc sulle proprie preferenze?
anche se costa 250-euro ha tutti i condensatori rossi che sono elettrolitici e il solo condensatore che suppongo sia sul TW che è un MKT o MKP ma da 100V cioè materiale da 4-6-euro, gli elettrolitici da qualche euro, come anche le resistenze ceramiche, il materiale che costa di più in questi cross sono le induttanze...insomma di esoterico c'è solo il contenitore che ha una bella forma...
Quindi, precisato questo, il problema non è neanche il materiale che monta il cross, ma i valori dei vari componenti che sono adatti a una istallazione generica, già lo avevo detto, e già ho anche detto che si potrebbe anche essere moolto fortunati e potrebbe anche andare bene nella tua specifica istallazione, ma non ne farei un punto di forza del sistema, perchè di certo non lo sono.
Detto questo, sono d'accordo con te che alla fine il topic dovrebbe parlare solo di amplificatori, ma da amante e utilizzatore di cross-passivi (per hobby, mi diverto anche a progettarli e realizzarli con la dovuta strumentazione) volevo precisare questa cosa.

......GAME OVER......
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Onestamente non ho mai sentito una definizione di crossover come la tua. Ho sempre pensato che il compito principale di un crossover fosse quello, in ordine di importanza, di:ozama ha scritto: ↑21 set 2024, 17:111) Il compito del crossover è fondere le risposte acustiche degli altoparlanti nell’unico punto che conta: quello dove stai seduto. Sia in casa sia in auto. Perchè la transizione del suono tra gli altoparlanti del sistema deve “scomparire” come se l’altoparlante fosse un unico centro di emissione. Altrimenti il sistema non è lineare né in timbro né in potenza.
1) Blocca le frequenze indesiderate verso i tipi diversi di altoparlanti (Tweeter, Mid-range, Woofer, Subwoofer).
2) Offrire un'ottima transizione tra i vari componenti, senza "buchi" di frequenza
3) Contribuire con determinate scelte a mantenere un certo bilanciamento tonale che di solito fa il "sound" del marchio
Questi tre compiti sono eseguiti, nella stragrande maggior parte dei casi, in modo efficace dai crossover passivi di serie di un Kit 2 Vie. Semplicemente non ti puoi sbagliare con quelli.
Poi ci sono i soliti trucchi che si usano da sempre, il crossover se è di buona fattura offre sempre la possibilità di attenuare o enfatizzare il tweeter. E in alcuni casi può essere utile invertire la fase tra i due (in questo caso) altoparlanti, andando a collegare +- invertiti.
Quello che dici tu mi sembra più influenzato dal paramentro del posizionamento, ha più a che vedere con la fase, i ritardi e la risposta dell'ambiente. Però, sebbene le auto siano tutte diverse, ci sono posizioni abbastanza convenzionali dove si possono montare i tweeter in auto: Dashboard con supporto verso l'ascoltatore, Dashboard verso il vetro parabrezza e infine in portiera. Ancora di più dicasi dei Woofer: sono sempre in portiera. Credo che qualunque costruttore rinomato di altoparlanti per auto tenga ben conto di questo aspetto, abbia fatto molti test e riesca a calcolare una "media" che vada sostanzialmente bene alla maggior parte delle auto/installazioni. Cioè che ti fa sentire il Kit due vie con i punti 1.2.3 ben rispettati.
Poi che il crossover elettronico ti possa consentire di giocare con un fine tuning più rifinito, facendoti ascoltare la differenza in tempo reale, siamo d'accordo.
Ma in quel caso sia il DSP sia chi lo adopera devono essere davvero competenti per fare dei tagli che migliorino concretamente il risultato, senza fare casini o mettere sotto stress i componenti.
Per farti un esempio estremo e mi rendo conto che lo sia, se tu nel punto d'ascolto per motivi diciamo "ambientali" o perchè sei diventato sordo come una campana e non senti determinate frequenze (vengono assorbite o si disperdono) e forzi i componenti a lavorare in modo tale che arrivi a sentirle come vuoi te. Magari col tempo ti danneggi il tweeter, o metti in difficoltà la riserva di potenza a disposizione dell'amplificatore perchè vuoi "pompare nelle casse", allora non hai messo a punto un bel crossover, perchè ha fallito nel compito più importante, l' 1)
Queste cose non succedono tendenzialmente con filtri di serie.
Detto ciò, anche tu continui a girare intorno alla questione più importante. Anche ammesso che tu mi abbia convinto, tutto bellissimo ecc. ma quanto mi costerebbe? Quali componenti dovrei prendere? A quali istallatori dovrei rivolgermi? Altrimenti è SESSO DEGLI ANGELI ancora più del mio impianto, con il quale piuttosto preferisco andare nell'Highway to Hell.
Ultima modifica di -Diablo- il 22 set 2024, 1:21, modificato 6 volte in totale.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Non l'ho messo perchè fosse particolarmente eccezionale perchè non saprei giudicare, ma solo per dire che nell'economia del tutto ci sta, fa il suo. Poi se li costruisci sai che più che il materiale è il tempo che paghi nel progettarli, misurarli, provarli ecc.niko ha scritto: ↑22 set 2024, 0:20 Il problema non è la qualità dei componenti, fra l'altro i cross mxr240 dalle foto che ho visto non è che monta materiale esoterico,
anche se costa 250-euro ha tutti i condensatori rossi che sono elettrolitici e il solo condensatore che suppongo sia sul TW che è un MKT o MKP ma da 100V cioè materiale da 4-6-euro, gli elettrolitici da qualche euro, come anche le resistenze ceramiche, il materiale che costa di più in questi cross sono le induttanze...insomma di esoterico c'è solo il contenitore che ha una bella forma...
Quindi, precisato questo, il problema non è neanche il materiale che monta il cross, ma i valori dei vari componenti che sono adatti a una istallazione generica, già lo avevo detto, e già ho anche detto che si potrebbe anche essere moolto fortunati e potrebbe anche andare bene nella tua specifica istallazione, ma non ne farei un punto di forza del sistema, perchè di certo non lo sono.
Detto questo, sono d'accordo con te che alla fine il topic dovrebbe parlare solo di amplificatori, ma da amante e utilizzatore di cross-passivi (per hobby, mi diverto anche a progettarli e realizzarli con la dovuta strumentazione) volevo precisare questa cosa.![]()
Nonostante quello che dicono i nostri amici sono comunque persuaso che se dovessi muovermi in tal senso opterei pittosto per un crossover passivo ben fatto. Perchè credo che un passivo tagliato ad hoc sulle mie preferenze o esigenze avrebbe ancora il suo perchè rispetto alla gestione da DSP. Ma ha anche un però, ovvero i 500-600€ (stimo) che un professionista ti dovrebbe chiedere per costruirli di buon livello.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
@-Diablo-
Sii gentile, se non hai da estrapolare specifici punti di un post a cui stai rispondendo, evita di quotarlo per intero (specie se è un papello di @ozama (al quale ricordo, così, en passant, *se vuole*, la preghiera di non pluralizzare i nomi inglesi...
)!
Quanto alla tua definizione delle funzioni di un crossover passivo, temo che ti sfugga drammaticamente il punto.
Ma non è una imprecisione irrilevante, anche perché impatta a vari livelli sulla seconda caratteristica.
Ed essere consapevoli della differenza tra incrocio elettrico e acustico, TOTALMENTE dipendente dall'installazione. Tanto in casa che soprattutto in macchina.
Sembra quindi abbastanza elementare accettare il fatto che un crossover creato a priori, senza riguardo all'installazione, sarà tanto più approssimativo quanto più complessa sarà la condizione installativa.
Ma sono del parere che ce ne sia già parecchia, di roba da "bilanciare", in un crossover passivo, che l'aspetto tonale mi sa di essere molto giù, nella scala delle priorità.
Senza contare che un crossover che imponga un suo stile tonale caratteristico, per me è per definizione da buttare nel fuoco.
Peccato che in auto siano i parametri fondamentali e assolutamente non trascurabili, mentre sono gioco forza ignorati dai passivi di serie.
Senza contare che i componenti non si possono forzare, si scelgono in funzione delle risultanze delle misure e non hanno altro scopo che adeguare l'incrocio alla curva target che ci si è prefissati a seguito delle misure ambientali.
Cosa che si fa in macchina ma anche in home, oppure credi che i costruttori progettino i crossover in base alle formulette e i meri parametri di T/S, senza tenere conto del posizionamento sul pannello, le sue dimensioni, i caricamenti ecc.?
Per fare un disastro come quello che hai ipotizzato, uno deve essersi posto come obbiettivo una curva senza senso.
Ma anche non facessero danni, certamente offrono un risultato del tutto imprevedibile e statisticamente molto ma molto lontano dall'acusticamente corretto, nonché dai dati dichiarati.
Poi per carità, fino a che l'impianto piace così com'è o come ce lo siamo messi a punto, oppure si hanno vincoli di budget o di operatività, tutta questa teoria - che comunque è sacrosanta - non può non lasciare il passo al giudizio e/o alle priorità soggettivi.
Su questo sono con te, ma direi partendo decisamente da posizioni molto diverse.
Sii gentile, se non hai da estrapolare specifici punti di un post a cui stai rispondendo, evita di quotarlo per intero (specie se è un papello di @ozama (al quale ricordo, così, en passant, *se vuole*, la preghiera di non pluralizzare i nomi inglesi...

Quanto alla tua definizione delle funzioni di un crossover passivo, temo che ti sfugga drammaticamente il punto.
Già qui non è corretto, il crossover non blocca, né può fisicamente farlo, alcuna frequenza, si limita ad attenuare e lo fa in misura maggiore o minore a seconda della pendenza di taglio, cose che confido tu sappia benissimo.
Ma non è una imprecisione irrilevante, anche perché impatta a vari livelli sulla seconda caratteristica.
Ecco, questa definizione è formalmente corretta, ma bisogna intendersi su cosa sono e, soprattutto, da cosa derivano i "buchi" di frequenza.
Ed essere consapevoli della differenza tra incrocio elettrico e acustico, TOTALMENTE dipendente dall'installazione. Tanto in casa che soprattutto in macchina.
Sembra quindi abbastanza elementare accettare il fatto che un crossover creato a priori, senza riguardo all'installazione, sarà tanto più approssimativo quanto più complessa sarà la condizione installativa.
Su questo non entro in discussione, è un ginepraio.
Ma sono del parere che ce ne sia già parecchia, di roba da "bilanciare", in un crossover passivo, che l'aspetto tonale mi sa di essere molto giù, nella scala delle priorità.
Senza contare che un crossover che imponga un suo stile tonale caratteristico, per me è per definizione da buttare nel fuoco.
Direi che no, non cogli davvero il punto.-Diablo- ha scritto: ↑22 set 2024, 0:43 Questi due compiti sono eseguiti, nella stragrande maggior parte dei casi, in modo efficace dai crossover passivi di serie di un Kit 2 Vie. Semplicemente non ti puoi sbagliare con quelli.
Poi ci sono i soliti trucchi che si usano da sempre, il crossover se è di buona fattura offre sempre la possibilità di attenuare o enfatizzare il tweeter. E in alcuni casi può essere utile invertire la fase tra i due (in questo caso) altoparlanti, andando a collegare +- invertiti.
Certo.
Peccato che in auto siano i parametri fondamentali e assolutamente non trascurabili, mentre sono gioco forza ignorati dai passivi di serie.
Ma che discorsi, dai, questo non è un esempio estremo, è un esempio assurdo, nessuno sano di mente farebbe una cosa simile.-Diablo- ha scritto: ↑22 set 2024, 0:43 Per farti un esempio estremo e mi rendo conto che lo sia, se tu nel punto d'ascolto per motivi diciamo "ambientali" o perchè sei diventato sordo come una campana e non senti determinate frequenze (vengono assorbite o si disperdono) e forzi i componenti a lavorare in modo tale che arrivi a sentirle come vuoi te. Magari col tempo ti danneggi il tweeter, o metti in difficoltà la riserva di potenza a disposizione dell'amplificatore perchè vuoi "pompare nelle casse", allora non hai messo a punto un bel crossover, perchè ha fallito nel compito più importante, l' 1)
Senza contare che i componenti non si possono forzare, si scelgono in funzione delle risultanze delle misure e non hanno altro scopo che adeguare l'incrocio alla curva target che ci si è prefissati a seguito delle misure ambientali.
Cosa che si fa in macchina ma anche in home, oppure credi che i costruttori progettino i crossover in base alle formulette e i meri parametri di T/S, senza tenere conto del posizionamento sul pannello, le sue dimensioni, i caricamenti ecc.?
Per fare un disastro come quello che hai ipotizzato, uno deve essersi posto come obbiettivo una curva senza senso.
Discutibile.
Ma anche non facessero danni, certamente offrono un risultato del tutto imprevedibile e statisticamente molto ma molto lontano dall'acusticamente corretto, nonché dai dati dichiarati.
Poi per carità, fino a che l'impianto piace così com'è o come ce lo siamo messi a punto, oppure si hanno vincoli di budget o di operatività, tutta questa teoria - che comunque è sacrosanta - non può non lasciare il passo al giudizio e/o alle priorità soggettivi.
Su questo sono con te, ma direi partendo decisamente da posizioni molto diverse.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
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Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Non saprei, ma penso che un professionista avrebbe esperienza e un suo sistema di lavoro molto più veloce di un appassionato, ma le ore per misurare progettare e realizzare ci vogliono, più il costo del materiale, si penso che 5-600-euro non sono neanche tanti, perchè alla fine deve tarare tutto il sistema...-Diablo- ha scritto: ↑22 set 2024, 0:52
Nonostante quello che dicono i nostri amici sono comunque persuaso che se dovessi muovermi in tal senso opterei pittosto per un crossover passivo ben fatto. Perchè credo che un passivo tagliato ad hoc sulle mie preferenze o esigenze avrebbe ancora il suo perchè rispetto alla gestione da DSP. Ma ha anche un però, ovvero i 500-600€ (stimo) che un professionista ti dovrebbe chiedere per costruirli di buon livello.

Fra l'altro non sappiamo se nella tua zona ci sia qualcuno (hai detto che sei di Lecco o Sondrio ? )...forse che dovresti andare anche in trasferta, zona Milano ? insomma non è facile.
......GAME OVER......
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Credo che tu stia facendo troppe pulci qui o là, mi sbaglierò ma come ho detto non condivido questo pessimismo sui crossover originali.Dude ha scritto: ↑22 set 2024, 1:16Poi per carità, fino a che l'impianto piace così com'è o come ce lo siamo messi a punto, oppure si hanno vincoli di budget o di operatività, tutta questa teoria - che comunque è sacrosanta - non può non lasciare il passo al giudizio e/o alle priorità soggettivi.
Su questo sono con te, ma direi partendo decisamente da posizioni molto diverse.
Mentre ribadisco che bisogna usare cautela coi crossover via DSP, per sbaglio o per qualche bug software che ci sono qui e là
Per il resto ovvio ci sono sempre dei vincoli oggettivi o soggettivi. Ma appunto fino a che l'impianto piace...ho due kit a due vie di marchi diversi, in due auto diverse, se mi chiedi se modificherei il Morel attivamente o passivamente al momento dico assolutamente no. Sul Focal invece potrei anche pensarci, potrebbe suonare meglio, ma probabilmente non è neanche del tutto colpa loro, forse, del resto uso meno quel mezzo ci ho investito meno tempo, attenzioni ecc.
E' chiaro che l'ambiente auto è sfigato in partenza, ascolti a SX anzichè al centro, vetri ovunque, rumore di fondo, devi guidare ecc.
Ma anche in quelle condizioni, o forse proprio per quelle, dò importanza a un'impressione generale di coerenza che è la somma di tutti gli elementi, per me la scena sonora è importante certo, ma è solo un parametro dei tanti, potrei anche ascoltare in FLAT se servisse a mentenere un buon bilanciamento tonale e fondamentale un coinvolgimento. Conscio che non devo fare gare.
Se voglio ascoltare al meglio spengo, scendo dalla macchina e vado all'impianto home.
Ultima modifica di -Diablo- il 22 set 2024, 2:00, modificato 1 volta in totale.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Lecco, il mio istallatore lo farebbe anche. Ma tu spenderesti una cifra del genere partendo da contento?niko ha scritto: ↑22 set 2024, 1:23 Non saprei, ma penso che un professionista avrebbe esperienza e un suo sistema di lavoro molto più veloce di un appassionato, ma le ore per misurare progettare e realizzare ci vogliono, più il costo del materiale, si penso che 5-600-euro non sono neanche tanti, perchè alla fine deve tarare tutto il sistema...Fra l'altro non sappiamo se nella tua zona ci sia qualcuno (hai detto che sei di Lecco o Sondrio ? )...forse che dovresti andare anche in trasferta, zona Milano ? insomma non è facile.
Senza comunque avere un'idea del risultato finale. Mhhh
Sai quando cambi amplificatore da uno di 30 e passa anni, a uno più nuovo e con più Watt qualcosa puoi anche aspettarti. Qui invece è un terreno sconosciuto, in cui per prima cosa dovresti riuscire a far capire le tue esigenze, i tuoi gusti e trovare dall'altra parte qualcuno che non imponga consciamente o incosciamente il suo o modo di fare. Più adatto a lui, che a me magari.
Per cui potrei ritrovarmi con un crossover tecnicamente impeccabile, ma che non fa al caso mio.
La stessa cosa potrebbe succedere facendolo via DSP, lo porti dal guru, fai fare le trarature ecc. Allora qui dice che le misure sono perfette, tutto fatto a regola d'arte come prescrive la teoria, lo ascolti e può succedere che a me non convince. Vuoi perchè il DSP non è abbastanza valido, oppure perchè lui non ha capito cosa cerchiamo e per lui esiste solo la misura.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Pulci?
No, sto evidenziando le "travi" oggettive che affliggono l'uso dei crossover commerciali.
Travi che, per quanto tu ti sforzi di negare, sono la reclame dell'evidenza.
Cioé, è un 2+2=4, né più né meno.
E te lo sta dicendo uno che ha passato molto attivamente l'epoca d'oro del car audio '80 '90, che tutt'ora non ha più un impianto in auto perché non ha né voglia né tempo di sbattersi e che non dà particolare importanza né alla scena né alle rotazioni di fase né alla stabilità spaziale degli strumenti.
Come avrai già "intuito" da un mio precedente post sempre su qs thread, non mi riesce più di trovare interesse per confronti all'ultima setosità o velocità o quant'altro di cervellotico la retorica audiofila si è inventato negli anni per alimentare il marketing.
A me, come mi pare di capire anche a te, è sufficiente un amalgama gradevole, supportato da adeguata (ma non esagerata) potenza e ragionevole equilibrio timbrico.
Soprattutto perché l'impianto l'ascolterei solo viaggiando e lo sfrutterei quasi esclusivamente in autostrada, dove i danni fatti dal rumore ambientale sono letali anche su una Rolls, per cui non ho particolare interesse a raffinare oltre una certa misura la resa complessiva su aspetti che agià da 100 km/h vengono letteralmente ammazzati dall'ambiente.
E, come dici tu, per spaccare il capello in quattro c'è smepre l'impianto di casa.
Che peraltro, nel mio caso, è - anzi sono 2 - da anni inutilizzati per vari motivi, e non ho robetta da poco, fidati (non faccio elenchi perché è da sboroni).
L'unico che uso è il terzo, per suonare, ed è un modestissimo ampli AV vintage Pioneer con casse Lenco del '76...
Però, detto questo, so perfettamente che se volessi fare il culo ai passeri la via è una sola, quella delle misure e del fine-tuning, con DSP o con passivi ad hoc ma certamente non con quelli di serie. E tanto, tanto, tanto studio.
Ma questo lo so da trent'anni eh, non da oggi.
Per esperienze fatte.
I passivi delle case servivano egregiamente solo in un caso, il pianale.
Con il pianale non c'è verso di correggere niente, è tutto "sbagliato", quindi diamo almeno un taglio elettrico coerente e viva il parroco.
Per tutto il resto, c'è solo "mastercard", ossia impegno economico e/o temporale molto importante.
Semrpe cmq ribadendo, ancora una volta, che si può tranquillamente fare quello che si vuole e sentirsi soddisfatti a modo proprio, che per l'appunto sembra essere la tua scelta, nonché la mia.
Avendo però l'onestà intellettuale di riconoscere che "la via" per il paradiso è un'altra ed evitare di bollare ciò che non si conosce come superfluo o addirittua errato.
Ecco, appunto, questa è una di quelle "bollature" davvero gratuite.
E ripeto, non amo i DSP neppure io.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Quello che dico è che dovrai pur ammettere che c'è un'ampia variabilità in relazione ai marchi, altoparlanti e fasce di prezzo. Su cui neanche la tua vasta esperienza può generalizzare come stai facendo. Alcuni Crossover faranno davvero schifo, la maggior parte saranno mediocri o sufficienti, altri magari perfino buoni e in rarissimi casi eccellenti. Non c'è nessuna volontà di fregare il cliente finale, semplicemente lì si cerca di ottimizzare un pacchetto (per auto!). Se i costruttori facessero come dici quel kit due vie che a listino costa 700€ ne costerebbe molto di più oppure esisterebbero 2-3 versioni dello stesso.
E' ovvio che sia fondamentale il fatto di calarlo nell'ambiente, ma questo lo puoi fare lo stesso di andare a correggere, certo mediando le risposte tra il woofer e il tweeter trattandoli come se fossero un'entità unica, anzichè trattarli come due entità separate. Ma a parte in situazioni di "gara" dove tutto deve essere perfetto, credo che nell'uso di tutti i giorni si possa ottenere un buon risultato.
Per quanto io abbia detto fin da subito e lo ripeto che credo che sia possibile farlo meglio sia passivo che attivo. Quindi non nego nulla, ma a dei costi di denaro e tempo che per me non hanno senso investire in relazione al resto del contesto.
Sui DSP usato come crossover attivo ti faccio questi esempi:
- Pensi di aver applicato una certa pendenza o per una svista o perchè il software per qualche ragione non lo applica (o ritorna in FLAT), provi, e innavertitamente (non perchè sei scemo o per dolo) mandi frequenze al Tweeter che non dovrebbe vedere neanche col binocolo.
- Oppure la presenza di qualche disturbo/interferenza/loop di massa che in particolare durante l'accensione/spegnimento del veicolo potrebbe occorrere anche passando dal DSP (I vari Tik tak stoc che in un sistema complesso come l'auto si possono presentare e non sempre eliminare).
- Questo invece successe a un mio conoscente appassionato di car audio, su un impianto Full Audison molto costoso: accesa la macchina come ogni giorno, anzichè la musica per motivi ignoti gli partì un segnale forte dal DSP (tipo un "beeep" bello forte) che gli fece fuori il tweeter a sx, va detto che ti parlo di oltre 10 anni fa, forse a tempi del DSP non ancora maturi, però insomma.. Su quell'aspetto ritengo più sicuri i passivi. A meno che di mettere un condensatore a protezione, ma a quel punto così a naso direi che ti complichi la vita e ti mangi via parte del bello di usare un crossover elettronico.
Detto ciò sono contento che il thread si sia sviluppato e sia vivo anche se in parte fuori tema. Però ho la sensazione che quando mi viene fatta un'osservazione che riguarda "cosa sarebbe meglio fare", sottintendendo o sottolineando qualsiasi mia mancanza o disattenzione, rimane sempre un qualcosa di molto teorico, ma poco pratico. In altri termini mi viene prospettata un'alternativa migliorativa, sulla carta, ma poi nessuno si sofferma sul come, sul quanto investirci o sul "a chi rivolgermi". Cosa che non è per nulla un dettaglio! Sono consapevole che le orecchie/gusti li abbiamo tutti diversi, quindi ci andrei cauto ad affidarmi ad altri per certe cose. O in altre parole non me la sento a cuor leggero di andare a stravolgere un qualcosa che per me tutto sommato funziona. Facessi un impianto da zero sarebbe già diverso.
Per cui perdonatemi se a volte ho come la sensazione che mi stiate a fare le pulci o le lezioncine solo per il gusto di farle. Col risultato che preferisco rimanere sul mio approccio, magari vecchia scuola, più "economico", dove però mi muovo meglio e sono autonomo. Sul resto, cioè ambito ascolti a casa, mi trovi d'accordo.
PS: aggiungo che comunque leggo sempre tutti gli interventi con attenzione, a prescindere dalla loro lunghezza.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Certo, può capitare,-Diablo- ha scritto: ↑22 set 2024, 11:32
Sui DSP usato come crossover attivo ti faccio questi esempi:
- Pensi di aver applicato una certa pendenza o per una svista o perchè il software per qualche ragione non lo applica (o ritorna in FLAT), provi, e innavertitamente (non perchè sei scemo o per dolo) mandi frequenze al Tweeter che non dovrebbe vedere neanche col binocolo.
il neofita mette 2500Hz (taglio elettrico), perchè nella risposta in frequenza dichiarata c'è scritto 2500Hz, ma invece il taglio acustico potrebbe poi verificarsi a 1500/2000Hz,
c'è differenza tra taglio acustico e taglio elettrico, ma basta non esagerare con il volume, e misurare prima cosa succede oppure tagliando più alto,
parti da (esempio) 4000Hz, e si misura la risposta in frequenza, poi scendi pian pano se tutto ok...
Esempio, il neofita compra (tw a caso) un Ciare HT261, c'è scritto 2500Hz-20000Hz senza guardare parametri e risposta in frequenza dichiarata.
Approssimando, a 2500Hz è circa 88dB, ma invece 1250Hz è 92.5dB (+4.5dB, ma potrebbero esserci casi anche "peggiori")
il neofita mette 2500Hz - 12dB/oct nel DSP, cosa succede?!
Un ottava sotto dovrebbe ritrovarsi a -12dB/oct, cioè 76dB a 1250Hz ed invece magari poi risulta 80.5dB,
in questo caso magari si mette un 18dB/oct e/o variare il Q del taglio.
P.S.
Tu ti riferivi più al discorso che andasse in Flat,
io ho fatto un altro esempio di sbagli che si potrebbero verificare.
Ultima modifica di Darios il 22 set 2024, 13:51, modificato 1 volta in totale.
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Amplificatore Car --> Abola Envidia Classe A20 (Batteria Varta 60ah/540A)
Diffusori --> Dali Oberon 1
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Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Cercando di tornare in tema amplificazione.
Solo ed esclusivamente per farvi un dispetto (no è che ho risparmiato parecchio con l'ampli usato e quindi ho un po' di margine per altro) ho deciso di fare un'altra cosa che già che c'ero, cioè che si deve in ogni caso riaprire la macchina e smontare il baule per fare il cambio (me lo ricordavo pià semplice e invece avevo rimosso).
Oltre all'upgrade già detto sostituirò anche l'amplificatore per il subwoofer, che il mio installatore mi ha proposto a un buon prezzo (rispetto a quelli online), quindi l'upgrade diventerà doppio:
- FRONT: Sony XM-4520 ---> Quartorigo Sinfoni Presto
- SUB: Mosconi One 120.2 ---> Morel MPS 1.550 (Classe D monofonico)
In teoria:
- Dovrebbe essere il compagno ideale per il Morel Primo 124
- Pareri raccolti parlano di un monofonico compatto, di buona fattura, dotato di buon controllo, pulito, veloce come piace a me.
- L'efficienza energetica della Classe D, sul subwoofer mi sembra una cosa intelligente, dove la potenza serve.
- Ma soprattutto mi permette di liberarmi del Mosconi One 120.2 usato in mono, che è un amplificatore che non mi ha mai soddisfatto/convinto pienamente in nessuna salsa in cui l'ho utlizzato.
Bene adesso potete anche scatenarvi e spiegarmi perchè è inutile e sto facendo la cazzata ecc. o perchè era meglio lasciare tutto com'era o cambiare piuttosto il DSP ecc.
Non mi ricordo chi è che aveva commentato che L'Audison Bit.one non era un granchè, perchè come mettere una coperta sopra i diffusori. Allora per me è perfetto, lo tengo apposta per quello in vista dell'inverno! In realtà a me come suono piace e non mi azzardo a cambiarlo essendo di fatto la sorgente dell'impianto, anche se ha sicuramente dei limiti e difetti.
Solo ed esclusivamente per farvi un dispetto (no è che ho risparmiato parecchio con l'ampli usato e quindi ho un po' di margine per altro) ho deciso di fare un'altra cosa che già che c'ero, cioè che si deve in ogni caso riaprire la macchina e smontare il baule per fare il cambio (me lo ricordavo pià semplice e invece avevo rimosso).
Oltre all'upgrade già detto sostituirò anche l'amplificatore per il subwoofer, che il mio installatore mi ha proposto a un buon prezzo (rispetto a quelli online), quindi l'upgrade diventerà doppio:
- FRONT: Sony XM-4520 ---> Quartorigo Sinfoni Presto
- SUB: Mosconi One 120.2 ---> Morel MPS 1.550 (Classe D monofonico)
In teoria:
- Dovrebbe essere il compagno ideale per il Morel Primo 124
- Pareri raccolti parlano di un monofonico compatto, di buona fattura, dotato di buon controllo, pulito, veloce come piace a me.
- L'efficienza energetica della Classe D, sul subwoofer mi sembra una cosa intelligente, dove la potenza serve.
- Ma soprattutto mi permette di liberarmi del Mosconi One 120.2 usato in mono, che è un amplificatore che non mi ha mai soddisfatto/convinto pienamente in nessuna salsa in cui l'ho utlizzato.
Bene adesso potete anche scatenarvi e spiegarmi perchè è inutile e sto facendo la cazzata ecc. o perchè era meglio lasciare tutto com'era o cambiare piuttosto il DSP ecc.
Non mi ricordo chi è che aveva commentato che L'Audison Bit.one non era un granchè, perchè come mettere una coperta sopra i diffusori. Allora per me è perfetto, lo tengo apposta per quello in vista dell'inverno! In realtà a me come suono piace e non mi azzardo a cambiarlo essendo di fatto la sorgente dell'impianto, anche se ha sicuramente dei limiti e difetti.
Ultima modifica di -Diablo- il 22 set 2024, 13:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Possiamo chiudere la discussione, che dite?
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Personalmente dico non ancora perchè mancherebbe il mio report o feedback sul Sinfoni, che conto di fare più o meno fra una settimana quando farò l'installazione.
Che magari a qualcuno potrebbe interessare. Gradirei però che si parlasse meno di DSP, crossover e più di amplificatori.
Che magari a qualcuno potrebbe interessare. Gradirei però che si parlasse meno di DSP, crossover e più di amplificatori.
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Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Sappiamo gia cosa ci dirai.

Sapevamo anche come sarebbe finita questa discussione dopo pochi tuoi messaggi

Dopo 10 anni di forum siamo diventati maghi

Oh, scherzo eh....
Spero davvero che il cambio ampli dia i suoi frutti e sia un upgrade valido
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Non è detto, se avete pazienza 1 settimana ve lo dirò molto volentieri e cercando di rimanere il più obiettivo possibile.
Re: Quale ampli oggi per avere un suono Old School?
Magari sarà utile ad altri.
Altrimenti, cancellate e chiudete. Non ci sono problemi eh.. Ma io ci provo.
@-Diablo-
Non credo che cambierai idea su cos’è e a cosa serve un “crossover”, dato che HAI DECISO A PRIORI CHE NON VUOI CAMBIARE IDEA. Eh.. Non ti sembra vero che Morel faccia “c@zzate” per vendere eh?
Purtroppo questo è il mercato.
Ci sono moltissime persone che intendono il car audio in un certo modo, e anche queste persone sono clienti da soddisfare. Non sono “cazzate”. Sono semplicemente un “soddisfare una richiesta che esiste”, di “semplificazione”. Che esiste perchè per molti è un mistero come funzionano le cose. Non vogliono approfondire. E se gli vendi una cosa che non gli dia l’idea “di accontentarsi”, sono ben felici di vedersi semplificata la vita.
Poi, i VENDITORI, ovvero gli installatori che devono far cassa e stare aperti, calano l’asso, avvallando certe scelte. Tanto, “tutto è soggettivo”.
Questo permette di gestire le persone che amano sentirsela raccontar facile. Basta non dargli gli strumenti per giudicare.
E tu non li hai. È assolutamente evidente. E non è certo “reato”.
Quello che ora stai facendo ora, è negare delle evidenze che alcune persone hanno provato a metterti sotto il naso, per mantenere la tua bella situazione di comodo.
La differenza con il Focal dell’altra auto, sicuramente è dovuta a scelte tecniche che si sposano ancora meno con l’abitacolo dell’altra auto che hai. Non dalla “qualità del crossover”. Non ci credi? Eh, non ho dubbi.
Beh, pazienza.
Ti abbiamo esposto in più di una persona i motivi per cui non puó funzionare correttamente il tuo amato Morel. Come il Focal, del resto. E ci siamo resi conto tutti, che in realtà non sai assolutamente né a cosa serve realmente né come lavora. Non ti offendere. Come detto, non è né reato ne disdicevole.
Io non ho la più pallida idea di come funzionano un sacco di cose.
Ma se più persone che EVIDENTEMENTE ne sanno più di te, all’unisono, cercano di farti capire delle cose perdendo del tempo e cercando di metter giù le cose comprensibili, io cercherei di capire, invece che “fare muro”.
Eh.. Ma poi ti tocca di metter mano all’impianto!
Meglio pensare che siano cose marginali e da “impallinati delle gare”.
Siamo fuori tema. Vero. Ma approfitta per cercar di capire, magari per la prossima auto.
Come detto, proprio il “timbro” è UNA DELLE COSE pesantemente influenzata “dal crossover inadatto”. Non in modo “marginale o da cose da gara”. In modo tale da prendere una spiccata priorità rispetto a quello pur esistente, dell’ampli.
E uno degli esempi che hai fatto tu, è proprio indicativo di UNA DELLE COSE che succedono in auto, dove gli altoparlanti sono montati A DISTANZE IMPREVEDIBILI DAL COSTRUTTORE: il fatto che in alcune installazioni, con gli stessi altoparlanti e lo stesso crossover è necessario invertire la fase di una via rispetto ad un’altra, e in altre no, per migliorare in modo molto evidente il suono del sistema.
Ti sei mai chiesto il perchè?
Ti sei mai chiesto cos’è “la fase”?
No. NON LO SAI. È EVIDENTE.
La “fase”, è uno scostamento temporale che cambia continuamente con la frequenza. Se il suono viene emesso da un singolo altoparlante, non ha alcun effetto palese sul suono. Seppure ci siano tendenze di pensiero ed esperimenti in corso su questo tema, che al momento non ci interessa.
Il problema nasce quando nello stesso ambiente ci sono più altoparlanti che emettono le stesse frequenze con fasi diverse.
Come ti ha spiegato @Dude , che l’ha fatta più lunga di me, e devo rimediare (
), non ha fatto le “pulci”, ma ha ribattuto le tue affermazioni, frutto DI CONVINZIONI SBAGLIATE dedotte in modo sbagliato da COSE VERE lette in giro.
Si tende a semplificare in tutti i campi, come detto, per “arrivare con il messaggio”. Sfortunatamente, invece, in ACUSTICA le cose sono ESTREMAMENTE PIÙ COMPLICATE di quello che chi ti vuol VENDERE QUALCOSA vuol far passare.
Un crossover non “taglia” le frequenze. Le ATTENUA PROGRESSIVAMENTE, a seconda della PENDENZA.
Ad esempio, un passa basso con frequenza di intervento a 2000 Hz e pendenza di taglio di 12 db/ottava, attenua di 12db ad ogni raddoppio della frequenza. Un’ottava infatti è un intervallo dello spettro compreso tra due frequenze una il doppio dell’altra.
Perció il nostro filtro attenuerà la nostra musica passata al nostro woofer di 12 db a 4000 Hz e 24db a 8000 Hz. Come vedi, è TUTT’ALTRO che un “taglio netto”. mi scuso in anticipo per l’imprecisione sulla “frequenza di taglio” con gli “addetti ai lavori”).
Il passa alto del tweeter, sempre per esempio a 12 db/ottava a 2000 Hz, attenuerà allo stesso modo i 1000 Hz di 12 db ed i 500 Hz di 24db.
Il woofer ed il tweeter perciò LAVORANO ASSIEME CON ATTENUAZIONI PROGRESSIVE, per un tratto AMPIO di risposta.
Assodato questo, c’è un altro problema GROSSO: la fase non è 0 o 180 gradi. La fase RUOTA PROGRESSIVAMENTE ASSIEME ALLA FREQUENZA. Ed è determinata in parte dalla risposta acustica (nuda senza filtro) dell’altoparlante, ed in parte dal filtro che adotti per miscelarli.
Davvero eh!
È MATEMATICA. Ogni 6 db di pendenza che do al mio filtro aggiungendo componenti, determina 45 gradi di rotazione di fase.
Succede pertanto che a seconda del filtro che adotto, la fase RUOTI ULTERIORMENTE. E lo fa in modo opposto tra passa alto e passa basso.
E se gli altoparlanti non sono in fase correttamente nel tratto nel quale lavorano miscelati l’uno nell’altro, e se le pendenze del filtro, FRUTTO DELLA SOMMA TRA RISPOSTA DEL FILTRO E RISPOSTA DELL’ALTOPARLANTE IN QUELLA POSIZIONE E CON QUEL CARICO E CON QUELL’ASSE, NON SONO RISPETTATE, si crea un buco tanto profondo in base a quanto la differenza di fase tra gli altoparlanti va verso i 180 gradi.
Quando gli altoparlanti sono montati nello stesso mobile, il costruttore calcola e testa il filtro in modo che le emissioni dei due altoparlanti si sommino correttamente in fase, tenendo conto della somma tra fase del filtro e fase dell’altoparlante. E lo puó fare perchè gli altoparlanti LI HA MESSI LUI ESATTAMENTE IN QUELLA POSIZIONE.
Quando gli altoparlanti sono montati su una macchina, sei TU, che devi fare in modo che le due emissioni arrivino nel punto di ascolto con una fase coerente.
NON LO PUÓ FARE IL COSTRUTTORE.
La fase si modifica sia variando la pendenza dei filtri crossover, che spostando gli altoparlanti l’uno rispetto all’altro. Oppure variandone l’asse di emissione, ORIENTANDOLI. E si modifica in modo brutale anche invertendo la POLARITÀ di una delle due vie.
In auto, senza ausili elettronici e con gli altoparlanti in una determinata posizione, puoi facilmente solo variare la polarità, scegliendo IL COMPROMESSO MIGLIORE. Ecco perché spesso si “adotta il trucchetto” di invertire la polarità di un altoparlante rispetto all’altro.
SFORTUNATAMENTE, dato che gli altoparlanti sono montati dove sono montati, con l’asse stabilito, è IMPOSSIBILE che nell’arco di 180 gradi (l’unica variazione che puoi fare) tu abbia in un modo una fase perfetta ed in un altro uno sfasamento perfetto. È sempre un compromesso. Scegli quello meno peggio.
E ok. Siamo approssimati, ma potrebbe “funzionicchiare”.
Infatti, la cosa più grave, è che questo sfasamento NON SARÀ MAI NEMMENO LONTANAMENTE SIMILE SUI DUE CANALI DESTRO E SINISTRO!
Se infatti DA UN LATO sentirai dei risultati, DALL’ALTRO NE SENTIRAI DEGLI ALTRI.
Puoi sperimentare semplicemente girando il “balance”.
sentirai che i canali suonano immancabilmente DIVERSI.
Perchè?
Perchè I due altoparlanti ARRIVANO CON ASSI DIVERSI e CON DISTANZE DIVERSE. E la fase , come detto, DIPENDE ANCHE DALLA RISPOSTA ACUSTICA DELL’ALTOPARLANTE, diversa per via degli assi di emissione, e OVVIAMENTE è spostata anche per via del tempo di arrivo diverso di un altoparlante più lontano rispetto ad uno più vicino. E SE IN CASA IL WOOFER ED IL TWEETER SONO MONTATI SULLO STESSO PIANO E ALLONTANANDO E AVVICINANDO LA CASSA LA FASE TRA LE DUE VIE NON CAMBIA, IN MACCHINA INVECE CAMBIA!
Prendi il metro e misura LA DIFFERENZA DI DISTANZA TRA IL TWEETER ED IL WOOFER, del lato destro e del lato sinistro. Scoprirai che se sul destro, per effetto dell’asse di emissione più largo puó essere poca, tipo 4/5 cm, sul lato sinistro è sicuramente molto maggiore: 10/15 cm.
Purtroppo, a 2000 Hz, una differenza di 7/8 cm, determina una differenza di fase di importanza tale da cambiare molto la forma della risposta acustica di due altoparlanti che si sommano. Ecco perchè il “trucco di invertire la polarità del tweeter rispetto al woofer” ha effetti diversi sui due canali e non prevedibili.
Se con i ritardi temporali NEL TUO SISTEMA “metti a posto la distanza del sistema woofer e tweeter intero”, dato che hai un unico canale che suddividi poi con il passivo, purtroppo NON PUOI mettere a posto le distanze del singolo altoparlante. La conseguenza è che avrai una differenza di risposta tra canale destro e sinistro che influenzerà sia il timbro che l’immagine. Perchè i segnali presenti nei due canali “al centro della scena”, si sposteranno molto a destra e a sinistra in funzione della nota prodotta.
Il cervello percepisce infatti sia le variazioni di ampiezza che di fase. Ed un incrocio non accurato in quel delicato punto dello spettro, causerà immancabilmente difetti che avranno una predominanza elevata rispetto “al timbro dell’amplificatore”. Dell’ordine di 1 a 1000, per capirci.
Il ruolo chiave del DSP, è sostituirsi al crossover, dato che puoi impostare pendenze, fase e ritardi, ed anche equalizzare la singola via, persino sulla pendenza dell’altoparlante, per cercare di ottenere la coerenza di fase che porta alla somma corretta sia a destra che a sinistra. Che alla fine avranno equalizzazioni diverse e qualche volta anche frequenze di taglio leggermente diverse, per ottenere una risposta simile.
Credo che a te personalmente, convinto delle tue ragioni, non fregerà un cappero di quello che ho scritto.
Magari potrebbe essere utile ad altri che inciampano qui.
Cambia pure il tuo ampli, ma verificherai che se migliori determinati aspetti, alcuni di quelli (a mio sindacabilissimo giudizio, questo è vero) più importanti, rimarranno invariati. Perchè l’impianto è proprio mal concepito fin dall’inizio.
Il tuo DSP è davvero sotto sfruttato, per quanto possa non essere della migliore qualità. E mi associo a quanto già scritto da Dude, hai davvero un concetto “strano” della sua operatività.
Ed un’altra certezza ce l’ho, date le tue credenze in fatto di audio in auto: sono assolutamente certo che un impianto car audio “sq” ben progettato e tarato, non lo hai proprio MAI sentito nemmeno per sbaglio.
Ed avresti pure quasi tutti i componenti per metterlo assieme.
Non è questione di “fare le gare”. È questione di sentire bene o meno, a parità di cifra sborsata.
Nelle gare spesso si fanno cose per prendere punti in base al regolamento. E si fanno addirittura tarature specifiche per prendere punti, che peggiorano il piacere generale di ascolto. Ma questa sarebbe un’altra cosa da spiegare bene, per non lasciar intendere che “le auto da gara suonano male”, come spesso si sente dire, e qualche volta è vero.
Tuttavia, difficilmente quelle che suonano male sono quelle che vincono nelle gare che non siano delle pagliacciate.
Nessun problema. Alla fine della fiera, se a te va bene, tutto ok.
Magari ti abbiamo messo la pulce nell’orecchio per la prossima volta. Sarebbe, per me, che non ci guadagno nulla, una piccola soddisfazione.
Ma tutto questo tempo lo si perde per la passione. Per cui non mi offendo se le mie parole rimarranno inascoltate o, peggio, travisate e male interpretate. Significa che non mi sono spiegato bene. E d’altronde, non sono un professore universitario. Nella vita faccio un mestiere “tecnico”. Ma ora mi occupo di antenne, radio, trasmissione dati..
Questo è diventato un passa tempo.
Ciao!
Altrimenti, cancellate e chiudete. Non ci sono problemi eh.. Ma io ci provo.
@-Diablo-
Non credo che cambierai idea su cos’è e a cosa serve un “crossover”, dato che HAI DECISO A PRIORI CHE NON VUOI CAMBIARE IDEA. Eh.. Non ti sembra vero che Morel faccia “c@zzate” per vendere eh?
Purtroppo questo è il mercato.
Ci sono moltissime persone che intendono il car audio in un certo modo, e anche queste persone sono clienti da soddisfare. Non sono “cazzate”. Sono semplicemente un “soddisfare una richiesta che esiste”, di “semplificazione”. Che esiste perchè per molti è un mistero come funzionano le cose. Non vogliono approfondire. E se gli vendi una cosa che non gli dia l’idea “di accontentarsi”, sono ben felici di vedersi semplificata la vita.
Poi, i VENDITORI, ovvero gli installatori che devono far cassa e stare aperti, calano l’asso, avvallando certe scelte. Tanto, “tutto è soggettivo”.
Questo permette di gestire le persone che amano sentirsela raccontar facile. Basta non dargli gli strumenti per giudicare.
E tu non li hai. È assolutamente evidente. E non è certo “reato”.
Quello che ora stai facendo ora, è negare delle evidenze che alcune persone hanno provato a metterti sotto il naso, per mantenere la tua bella situazione di comodo.

La differenza con il Focal dell’altra auto, sicuramente è dovuta a scelte tecniche che si sposano ancora meno con l’abitacolo dell’altra auto che hai. Non dalla “qualità del crossover”. Non ci credi? Eh, non ho dubbi.

Beh, pazienza.

Ti abbiamo esposto in più di una persona i motivi per cui non puó funzionare correttamente il tuo amato Morel. Come il Focal, del resto. E ci siamo resi conto tutti, che in realtà non sai assolutamente né a cosa serve realmente né come lavora. Non ti offendere. Come detto, non è né reato ne disdicevole.

Io non ho la più pallida idea di come funzionano un sacco di cose.


Eh.. Ma poi ti tocca di metter mano all’impianto!
Meglio pensare che siano cose marginali e da “impallinati delle gare”.

Siamo fuori tema. Vero. Ma approfitta per cercar di capire, magari per la prossima auto.

Come detto, proprio il “timbro” è UNA DELLE COSE pesantemente influenzata “dal crossover inadatto”. Non in modo “marginale o da cose da gara”. In modo tale da prendere una spiccata priorità rispetto a quello pur esistente, dell’ampli.

E uno degli esempi che hai fatto tu, è proprio indicativo di UNA DELLE COSE che succedono in auto, dove gli altoparlanti sono montati A DISTANZE IMPREVEDIBILI DAL COSTRUTTORE: il fatto che in alcune installazioni, con gli stessi altoparlanti e lo stesso crossover è necessario invertire la fase di una via rispetto ad un’altra, e in altre no, per migliorare in modo molto evidente il suono del sistema.

Ti sei mai chiesto il perchè?

Ti sei mai chiesto cos’è “la fase”?

No. NON LO SAI. È EVIDENTE.

La “fase”, è uno scostamento temporale che cambia continuamente con la frequenza. Se il suono viene emesso da un singolo altoparlante, non ha alcun effetto palese sul suono. Seppure ci siano tendenze di pensiero ed esperimenti in corso su questo tema, che al momento non ci interessa.
Il problema nasce quando nello stesso ambiente ci sono più altoparlanti che emettono le stesse frequenze con fasi diverse.

Come ti ha spiegato @Dude , che l’ha fatta più lunga di me, e devo rimediare (


Si tende a semplificare in tutti i campi, come detto, per “arrivare con il messaggio”. Sfortunatamente, invece, in ACUSTICA le cose sono ESTREMAMENTE PIÙ COMPLICATE di quello che chi ti vuol VENDERE QUALCOSA vuol far passare.

Un crossover non “taglia” le frequenze. Le ATTENUA PROGRESSIVAMENTE, a seconda della PENDENZA.

Ad esempio, un passa basso con frequenza di intervento a 2000 Hz e pendenza di taglio di 12 db/ottava, attenua di 12db ad ogni raddoppio della frequenza. Un’ottava infatti è un intervallo dello spettro compreso tra due frequenze una il doppio dell’altra.
Perció il nostro filtro attenuerà la nostra musica passata al nostro woofer di 12 db a 4000 Hz e 24db a 8000 Hz. Come vedi, è TUTT’ALTRO che un “taglio netto”. mi scuso in anticipo per l’imprecisione sulla “frequenza di taglio” con gli “addetti ai lavori”).
Il passa alto del tweeter, sempre per esempio a 12 db/ottava a 2000 Hz, attenuerà allo stesso modo i 1000 Hz di 12 db ed i 500 Hz di 24db.
Il woofer ed il tweeter perciò LAVORANO ASSIEME CON ATTENUAZIONI PROGRESSIVE, per un tratto AMPIO di risposta.

Assodato questo, c’è un altro problema GROSSO: la fase non è 0 o 180 gradi. La fase RUOTA PROGRESSIVAMENTE ASSIEME ALLA FREQUENZA. Ed è determinata in parte dalla risposta acustica (nuda senza filtro) dell’altoparlante, ed in parte dal filtro che adotti per miscelarli.
Davvero eh!

È MATEMATICA. Ogni 6 db di pendenza che do al mio filtro aggiungendo componenti, determina 45 gradi di rotazione di fase.

Succede pertanto che a seconda del filtro che adotto, la fase RUOTI ULTERIORMENTE. E lo fa in modo opposto tra passa alto e passa basso.
E se gli altoparlanti non sono in fase correttamente nel tratto nel quale lavorano miscelati l’uno nell’altro, e se le pendenze del filtro, FRUTTO DELLA SOMMA TRA RISPOSTA DEL FILTRO E RISPOSTA DELL’ALTOPARLANTE IN QUELLA POSIZIONE E CON QUEL CARICO E CON QUELL’ASSE, NON SONO RISPETTATE, si crea un buco tanto profondo in base a quanto la differenza di fase tra gli altoparlanti va verso i 180 gradi.

Quando gli altoparlanti sono montati nello stesso mobile, il costruttore calcola e testa il filtro in modo che le emissioni dei due altoparlanti si sommino correttamente in fase, tenendo conto della somma tra fase del filtro e fase dell’altoparlante. E lo puó fare perchè gli altoparlanti LI HA MESSI LUI ESATTAMENTE IN QUELLA POSIZIONE.

Quando gli altoparlanti sono montati su una macchina, sei TU, che devi fare in modo che le due emissioni arrivino nel punto di ascolto con una fase coerente.

La fase si modifica sia variando la pendenza dei filtri crossover, che spostando gli altoparlanti l’uno rispetto all’altro. Oppure variandone l’asse di emissione, ORIENTANDOLI. E si modifica in modo brutale anche invertendo la POLARITÀ di una delle due vie.

In auto, senza ausili elettronici e con gli altoparlanti in una determinata posizione, puoi facilmente solo variare la polarità, scegliendo IL COMPROMESSO MIGLIORE. Ecco perché spesso si “adotta il trucchetto” di invertire la polarità di un altoparlante rispetto all’altro.

SFORTUNATAMENTE, dato che gli altoparlanti sono montati dove sono montati, con l’asse stabilito, è IMPOSSIBILE che nell’arco di 180 gradi (l’unica variazione che puoi fare) tu abbia in un modo una fase perfetta ed in un altro uno sfasamento perfetto. È sempre un compromesso. Scegli quello meno peggio.
E ok. Siamo approssimati, ma potrebbe “funzionicchiare”.

Infatti, la cosa più grave, è che questo sfasamento NON SARÀ MAI NEMMENO LONTANAMENTE SIMILE SUI DUE CANALI DESTRO E SINISTRO!

Se infatti DA UN LATO sentirai dei risultati, DALL’ALTRO NE SENTIRAI DEGLI ALTRI.

Puoi sperimentare semplicemente girando il “balance”.

Perchè?
Perchè I due altoparlanti ARRIVANO CON ASSI DIVERSI e CON DISTANZE DIVERSE. E la fase , come detto, DIPENDE ANCHE DALLA RISPOSTA ACUSTICA DELL’ALTOPARLANTE, diversa per via degli assi di emissione, e OVVIAMENTE è spostata anche per via del tempo di arrivo diverso di un altoparlante più lontano rispetto ad uno più vicino. E SE IN CASA IL WOOFER ED IL TWEETER SONO MONTATI SULLO STESSO PIANO E ALLONTANANDO E AVVICINANDO LA CASSA LA FASE TRA LE DUE VIE NON CAMBIA, IN MACCHINA INVECE CAMBIA!

Prendi il metro e misura LA DIFFERENZA DI DISTANZA TRA IL TWEETER ED IL WOOFER, del lato destro e del lato sinistro. Scoprirai che se sul destro, per effetto dell’asse di emissione più largo puó essere poca, tipo 4/5 cm, sul lato sinistro è sicuramente molto maggiore: 10/15 cm.

Purtroppo, a 2000 Hz, una differenza di 7/8 cm, determina una differenza di fase di importanza tale da cambiare molto la forma della risposta acustica di due altoparlanti che si sommano. Ecco perchè il “trucco di invertire la polarità del tweeter rispetto al woofer” ha effetti diversi sui due canali e non prevedibili.

Se con i ritardi temporali NEL TUO SISTEMA “metti a posto la distanza del sistema woofer e tweeter intero”, dato che hai un unico canale che suddividi poi con il passivo, purtroppo NON PUOI mettere a posto le distanze del singolo altoparlante. La conseguenza è che avrai una differenza di risposta tra canale destro e sinistro che influenzerà sia il timbro che l’immagine. Perchè i segnali presenti nei due canali “al centro della scena”, si sposteranno molto a destra e a sinistra in funzione della nota prodotta.
Il cervello percepisce infatti sia le variazioni di ampiezza che di fase. Ed un incrocio non accurato in quel delicato punto dello spettro, causerà immancabilmente difetti che avranno una predominanza elevata rispetto “al timbro dell’amplificatore”. Dell’ordine di 1 a 1000, per capirci.

Il ruolo chiave del DSP, è sostituirsi al crossover, dato che puoi impostare pendenze, fase e ritardi, ed anche equalizzare la singola via, persino sulla pendenza dell’altoparlante, per cercare di ottenere la coerenza di fase che porta alla somma corretta sia a destra che a sinistra. Che alla fine avranno equalizzazioni diverse e qualche volta anche frequenze di taglio leggermente diverse, per ottenere una risposta simile.

Credo che a te personalmente, convinto delle tue ragioni, non fregerà un cappero di quello che ho scritto.
Magari potrebbe essere utile ad altri che inciampano qui.

Cambia pure il tuo ampli, ma verificherai che se migliori determinati aspetti, alcuni di quelli (a mio sindacabilissimo giudizio, questo è vero) più importanti, rimarranno invariati. Perchè l’impianto è proprio mal concepito fin dall’inizio.

Il tuo DSP è davvero sotto sfruttato, per quanto possa non essere della migliore qualità. E mi associo a quanto già scritto da Dude, hai davvero un concetto “strano” della sua operatività.

Ed un’altra certezza ce l’ho, date le tue credenze in fatto di audio in auto: sono assolutamente certo che un impianto car audio “sq” ben progettato e tarato, non lo hai proprio MAI sentito nemmeno per sbaglio.
Ed avresti pure quasi tutti i componenti per metterlo assieme.

Non è questione di “fare le gare”. È questione di sentire bene o meno, a parità di cifra sborsata.
Nelle gare spesso si fanno cose per prendere punti in base al regolamento. E si fanno addirittura tarature specifiche per prendere punti, che peggiorano il piacere generale di ascolto. Ma questa sarebbe un’altra cosa da spiegare bene, per non lasciar intendere che “le auto da gara suonano male”, come spesso si sente dire, e qualche volta è vero.
Tuttavia, difficilmente quelle che suonano male sono quelle che vincono nelle gare che non siano delle pagliacciate.

Nessun problema. Alla fine della fiera, se a te va bene, tutto ok.

Magari ti abbiamo messo la pulce nell’orecchio per la prossima volta. Sarebbe, per me, che non ci guadagno nulla, una piccola soddisfazione.
Ma tutto questo tempo lo si perde per la passione. Per cui non mi offendo se le mie parole rimarranno inascoltate o, peggio, travisate e male interpretate. Significa che non mi sono spiegato bene. E d’altronde, non sono un professore universitario. Nella vita faccio un mestiere “tecnico”. Ma ora mi occupo di antenne, radio, trasmissione dati..
Questo è diventato un passa tempo.

Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
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