Per i cablaggi, se riesci ad entrare nel DSP con i 4 canali senza errori, sei a posto.
Se pensi di collegarne solo due (gli anteriori) al DSP e collegare alla sorgente i posteriori, sei a posto uguale.
Il ripristino alla condizione di origine serve solo se vuoi ricollegare tutto originale. Se i segnali li hai e li puoi dare, chi se ne frega. Sei a posto.
Capisco PERFETTAMENTE il pensiero riguardo a tua moglie. La mia usa la Dacia Duster con le 4 telecamere e mi chiede la Panda se deve parcheggiare in centro. Anche se normalmente si trova parcheggio. Sono d’accordo che in qualche modo, per questo SERVONO.

Ricorda solo che il DSP ha un “tempo macchina” e a livello acustico, saranno in anticipo di qualche millisecondo su tutto il resto. Impercettibile se non con la musica che suona eh.. La differenza sarà di livello, in base al gain di ingresso del DSP.
Argomento “ritardi temporali”:
In questo momento non ci sono e senti “male” e “non stereo” sia a destra che a sinistra. Con strumenti e voci in posizioni variabili o addirittura “divise in due” a certe frequenze.
Con i ritardi temporali, uno, quello sul quale sono “puntati”, sentirà per quanto possibile “stereo”.
Gli altri, sentiranno “diverso da prima” ma sempre “male paragonabile a prima”.
Ho scritto “stereo per quanto possibile” perchè per sentire stereo “seriamente” servono anche altre condizioni. Ad esempio, che DAL PUNTO DI ASCOLTO PREDESTINATO, l’emissione degli altoparlanti sia quanto più possibile SIMMETRICA.
Siccome gli altoparlanti - dal tuo punto di vista - sono in POSTI DIVERSI, ovvero: il suono per arrivare a te fa percorsi che intercettano ostacoli e superfici di forma e materiali diversi, per forza di cose serve una equalizzazione diversa tra il canale destro e quello sinistro. Questo potrebbe ulteriormente rendere differente da ora l’ascolto per gli altri passeggeri. Sempre in modo comunque imprevedibili rispetto alla situazione di “caos” che c’è ora, senza ritardi.
Questa cosa è “incomprensibile” per chi non conosce il funzionamento dell’effetto stereo. Tuttavia lo stereo è stato inventato per l’ascolto INDIVIDUALE. Quando la musica viene diffusa per più persone, non si sente “stereo”. Nessuno sente “stereo”, tranne chi per pura fortuna non si trovi nell’unica posizione dove questo è possibile.

Ma non è che sentono “in modo ignobile”.
Ma NON STEREO E SENZA APPELLO, certamente si. Soprattutto in auto, dove nessuno puó stare in mezzo e senza ostacoli davanti.
Gli altoparlanti di fianco e in fondo ai piedi, come potrebbe avere un ascoltatore posteriore seduto al centro del divano, al più potrebbero generare, SPEGNENDO L’ANTERIORE, e senza tenere conto dell’effetto peggiorativo ambientale, un “EFFETTO CUFFIA”. Che NON È SENTIRE STEREO. Perchè avere la band “dentro alla testa” non simula minimamente un palco DAVANTI A TE.
Solo con artifici elettronici complessi e personalizzati, alcuni sistemi “elettronica + cuffia dedicata” riescono a generare un effetto di esternalizzazione parziale ed artificioso del siano. Ogni tanto torna di moda qualcosa, come il video 3D, per poi sparire nuovamente a moda passata.
Devo aggiungere peró che i ritardi temporali servono addirittura prevalentemente ad altro: a ricomporre gli incroci tra le vie in modo decente. Cosa impossibile senza di essi, data la posizione di ascolto.
L’effetto stereo “reale” è di fatto UNA CONSEGUENZA dell’impianto in fase grazie anche ai ritardi.
Difatti, con i ritardi temporali, non ascolti il centro della scena davanti a te, come se fossi al centro dello stage. Perchè non sposti fisicamente gli altoparlanti. Senti come se tu fossi in platea, seduto da un lato. Con il cantante o lo strumento solista al centro del cruscotto. Non “sopra il volante”.
E lo stage non si estende “fuori dalla macchina oltre lo specchio retrovisore esterno”. In genere, solo l’”ambienza” ti da la sensazione di spazio più ampio dell’abitacolo. Come se il suono si propagasse in un a “mezza sfera” dentro la quale sei seduto tu. Ma gli strumenti rimangono compresi nello spazio tra altoparlanti, con qualche occasionale scostamento fino al retrovisore esterno, nei sistemi più a punto e nelle auto più “fortunate” dal punto di vista acustico.
Se misurerai con Rew, considera che per avere riscontri tra una misura e l’altra, dovrai prendere bene le misure sul punto dove piazzi l microfono. E segnarti dove tieni il sedile e lo schienale.
Poi, piccole variazioni ovviamente non fanno tanto danno (ma comportano differenze udibili). Tuttavia, se vuoi tarare e trovarti tra una sessione e l’altra, la posizione del microfono ed il livello di volume devono sempre essere IDENTICI.
Se riesci a mettere a punto tutto, sentirai come non hai probabilmente mai sentito. Gli altri sentiranno grosso modo uguale a prima o con cambiamenti non sostanziali.
Poi, non preoccuparti. A nessuno dei probabili trasportati non gli è ne frega niente di queste cose. Non noteranno particolari differenze, stando seduti in punti diversi come prima. L’impianto hi-fi interessa davvero a poche persone. Sentiranno che “suona più forte” e forse che “suona più pulito”. Forse.
Ciao!
