Non confondere il trattamento acustico con le vibrazioni.
Quelle di possono togliere anche senza trattamento acustico, se sono originate da parti che si muovono “collaterali”. E possono rimanere, per lo stesso motivo, anche se fai il trattamento delle lamiere esterne.
Se le vibrazioni sono originate da basse frequenze che ora sono riprodotte dagli altoparlanti in portiera, che poi verranno filtrate (e finchè non fai prove e misure sul sistema, non lo sai), possono effettivamente ridursi.
In ogni caso, vanno ricercate e risolte in modo spesso indipendente e complementare al trattamento acustico “di base”. Se già ci sono, non sei messo bene. Ma è comunque normale, ascoltando ad alto volume.
Per quanto riguarda il discorso “sub”, va capito perchè il primo installatore preferisce non usarli, a favore di un bass reinforcement anteriore.
Approfondirei il discorso. Ma alla fine, ti devi fidare e devi partire.
Se non sarai soddisfatto del risultato, chi ti ha fatto la prima proposta, puó sempre dire che la gamma bassa non è corretta a causa del sub che hai scelto.
D’altronde, per “mia preferenza”, mi metto nei panni del primo installatore: “Sentire davanti” il sub in un impianto dove è installato dietro, RICHIEDE CHE GLI ALTOPARLANTI ANTERIORI RIPRODUCANO GIÀ UNA BANDA ESTESA ABBASTANZA IN BASSO. Tipicamente almeno i 60 Hz ci devono essere, con una energia non trascurabile. Assicurare questa estensione in portiera richiede assolutamente una scelta oculata dei drivers è un trattamento acustico accurato. E fare un preventivo impegnativo su una macchina che non si conosce, senza misure, con un budget comunque non elevato, non è prudente. Farlo troppo alto allontana il cliente.

Ricordati che tu hai espressamente richiesto di fare un’installazione facilmente ripristinabile e non troppo invasiva. Sono richieste che non vanno d’accordo con certi aspetti del suono..

Volente o nolente.
Per questo, secondo me, il primo installatore preferisce metterti un meno esteso “bass reinforcement” anteriore, piuttosto che un sub dietro.
Invece, il secondo installatore è un po’ più “spregiudicato” e ritiene che tu ti accontenterai di sentire un basso “potente è rotondo” senza curarti troppo della provenienza. E magari conta di lasciarti attivi anche gli altoparlanti posteriori, per mascherare questo aspetto se non si riesce a nascondere troppo il sub.
Insomma: per quanto 2000 Euro ti sembrino tanti soldi, non bastano a fare un impianto “perfetto”. E per farlo, bisogna anche fare interventi non invisibili. Quindi ognuno deve interpretare il cliente per non perderlo. E anche tu, in fondo, non sai cosa aspettarti. Non hai riferimenti.
Tra l’altro, spiegare ad una persona completamente digiuna di acustica concetti di questo tipo, è spesso contro producente. Mette confusione e non da delle risposte. Anzi: spesso mette in allarme.
Ad esempio: IO, che ho chiaro in testa cosa voglio, preferisco un basso rotondo e presente, anche se poco esteso, proveniente ACUSTICAMENTE dall’anteriore, piuttosto che sentire code profonde da dietro le spalle. D’altronde, non ascolto musica per organo o elettronica sperimentale. Non me ne faccio nulla dei 36 Hz. Mi servono i 45/50 della cassa della batteria, che peró vorrei sentire provenire da dentro il cruscotto.
Per ottenere questo ad un volume abbastanza elevato, serve un vero sub da almeno 15/20 litri, alimentato da 150/200 W, ma anche che i mediobassi in porta arrivino ad incrociarsi a 50/60 Hz. E non li ottieni senza fare modifiche alle porte, con supporti in legno, chiusure dei fori di ispezione, smorzamento della cartella, eccetera. Tutte cose visibilissime ad uno smontaggio, anche se nascoste sotto le griglie originali.
Altrimenti, ad un volume “allegro ma non troppo”, basta un “bass reinforcement” davanti.
Quindi, quando il budget è limitato e gli interventi effettuabili, pure, bisogna saper scegliere il compromesso migliore. Ed ogni installatore, negli anni, assume delle convinzioni che danno delle linee guida al suo lavoro.
Ciao!
