Il butile adesivo alluminato da 2 mm, tipo Reckhorn, si deforma molto bene con il phon.
Puoi ritagliare delle parti facendo delle mascherine in carta e poi applicarle nelle zone più “facili”, poi utilizzare i ritagli attorno, incollandoli sopra alle superfici difficili, scaldandoli e facendoli aderire bene con il manico di un cacciavite. Si possono tranquillamente sovrapporre strati irregolari.
Facendo attenzione a non interferire con le parti mobili, va fatto dentro e fuori, ovunque sia possibile. Il butile non “irrigidisce” molto. Ma appesantisce e abbassa la frequenza di risonanza.
Quella che tendenzialmente irrigidisce, è invece la pasta Brax, che è praticamente “intonaco”. E va data alla fine di tutto.

Ripeto: quel pannello sembra comunque meglio di molte lamiere..
Per quanto riguarda il supporto per l’altoparlante, bisogna prima vedere, in opera, come è montato l’altoparlante originale e quanta distanza c’è tra esso e la griglia. Perché il nuovo altoparlante dovrà esservi il più vicino possibile ma non deve andarci a sbattere mentre si muove. E attorno ad esso, dovrai mettere una guarnizione tipo neoprene che si mette negli infissi, in modo che non si trasmetta suono tra la cartella ed il pannellone in plastica.
L’altoparlante suonerà SIGILLATO, dentro al volume della porta. E questo ne isolerà dall’abitacolo l’emissione posteriore. Ma la parte anteriore deve suonare nell’abitacolo e non nello spazio tra portiera e cartella. Altrimenti crea risonanze che andranno a disturbare la resa audio e provocheranno vibrazioni nella cartella.
Il metodo migliore per misurare gli ingombri è smontare la cartella, smontare la griglia originale dalla cartella (se possibile), rimontare la cartella e prendere le misure. Se non si puó smontare la griglia, bisogna “sondare” con qualcosa che passa tra le maglie, a cartella montata e altoparlante smontato, e prendere misura punto per punto per cercare quello più vicino, che sarà il “riferimento massimo”.
Quando avrai in mano questa misura ed almeno i disegni del nuovo altoparlante, potrai fare il supporto.
Nel tuo caso, non sarà ad anello. Sarà ellittico esternamente, con il foro fondo dentro. E, se possibile, il foro fondo dovrà essere più possibile “centrato” con la griglia, ingombri permettendo, che come noti, copre una parte dell’altoparlante. Cosa che provoca problemi sulle medie frequenze. Specie perché copre la parte rivolta verso l’ascoltatore.

Soliti omaggi al “design”, tipici dei disegnatori degli interni auto, che non tengono in minimo conto i problemi acustici.
Una alternativa commerciale penso che ci sarà. Sarà un adattatore in plastica. Bisogna vedere come è costruito. Purtroppo influisce abbastanza sulla resa audio. Se è qualcosa di piatto e rigido (visto che il supporto integrato già sporge dalla superficie, con un po’ di butile adesivo puó essere “smorzato”. Replicarlo in legno, con un semplice seghetto alternativo, peró, è altrettanto facile. Specie se devi aggiungere spessore per avvicinarti.
Comunque, senza capire gli spazi, sono tutte illazioni. Se hai spessore, meglio in legno. Svolgerà due funzioni: avvicinare l’altoparlante ed offrire una superficie “non risonante” su cui montarlo. Se non hai spessore, data la classe dell’impianto, certo non puoi fartelo fare dal pieno da un tornitore..

Quindi acquisterai un commerciale, trattandolo al meglio possibile.
Se ci sono gli spazi, creare un sandwitch come proposto da Armando, è un’ottima idea. Sagomando le due parti con un seghetto alternativo, prendendo il solito calco con un cartoncino da ritagliare a forbice finché non “calza”, non è affatto complicato.

Anche fare la parte posteriore del “sandwich” in legno per un supporto anteriore “commerciale”, potrebbe essere un buon compromesso.
Occhio che il legno va trattato, sennó con l’umidità in un anno è marcito.
Ciao!
