il master e la fase
il master e la fase
perche la musica viene molto spesso e ad alcune frequenze mixata in mono
poi va' anche in base a che supporto, nel vinile ad esempio tutte le frequenze sotto i 150hz sono mono perche la puntina potrebbe avere difficolta a tracciare.... etc etc
poi va' anche in base a che supporto, nel vinile ad esempio tutte le frequenze sotto i 150hz sono mono perche la puntina potrebbe avere difficolta a tracciare.... etc etc
Work in Progress
Re: il master e la fase
Si, ma chi è che questo ??
875 "mi piace"
Ognuno dice la sua,
io sono più d'accordo con questo tizio:
https://www.extrasound.it/recensioni/ma ... istorsioni.
Poi a me l'uccellino ha detto che ci sono registrazioni dove magari il basso sta più a sinistra che a destra, o viceversa.

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Ognuno dice la sua,
io sono più d'accordo con questo tizio:
https://www.extrasound.it/recensioni/ma ... istorsioni.
Poi a me l'uccellino ha detto che ci sono registrazioni dove magari il basso sta più a sinistra che a destra, o viceversa.
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Sorgente --> Nuprime CDP-9 (+ alimentatore LPS212)
Amplificatore Car --> Abola Envidia Classe A20 (Batteria Varta 60ah/540A)
Diffusori --> Dali Oberon 1
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Re: il master e la fase
guarda non è per dire che c'è o non c'è, e per far capire perche viene fatto...
poi l'ho detto che dipende dal supporto, se multicanale...grazie al c...
anche dolby atmos è un altra storia, ma di base noi ascoltiamo la musica prodotta Stereo, chissa magari qualcuno viene voglia di controllare com'è la musica che ascolta

poi l'ho detto che dipende dal supporto, se multicanale...grazie al c...
anche dolby atmos è un altra storia, ma di base noi ascoltiamo la musica prodotta Stereo, chissa magari qualcuno viene voglia di controllare com'è la musica che ascolta

Il che non è in contrasto con quanto detto nel video
Ultima modifica di rs250v il 8 apr 2022, 22:40, modificato 1 volta in totale.
Work in Progress
Re: il master e la fase
Io non standardizzerei su questo tema... 

Il mio Impianto:
- Trattamento Acustico Porte Anteriori
- Subwoofer
- Installazione Amplificatore
- FullRange
- Woofer
- Trattamento Acustico Porte Anteriori
- Subwoofer
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- FullRange
- Woofer
Re: il master e la fase
Ecco, quoto.
@rs250v la questione dei vinili è risaputa, ma a parte che anche lì non è un fatto sempre applicato, faccio tanta ma tanta fatica a considerare *quello* come la dimostrazione assolutistica del fatto che le frequenze basse vengano sempre e comunque monofonizzate in fase di master, indipendentemente da supporto, tecnologia di ripresa, genere musicale, gusti del fonico, ecc. ecc.
Come dicevo, DIPENDE.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
Re: il master e la fase
@rs250v Video interessante e che fa capire a chi non è avvezzo alle produzioni che quando si produce musica bisogna tener conto di molte cose.
Le differenze che si sentono nelle “produzioni per audiofili”, rispetto a quelle “normali” sono sicuramente correlate molto a questo aspetto, del “far suonare comunque il brano bene in qualsiasi impianto”.
Non standardizzare, sono d’accordo. Ma dipendentemente dal tipo di musica che si ascolta, si possono scegliere compromessi differenti nel progettare il proprio impianto.
Rifacendomi all’altrettanto interessante articolo linkato da @Darios , in auto, non sempre avere due sub separati porta miglioramenti come invece avviene in casa. Anzi: bisogna fare molta attenzione a farli arrivare assieme nel punto di ascolto, proprio se si ascolta musica che ha bassi sotto i 100 Hz, stereofonici. Perchè non è come in casa, dove li puoi mettere “dove vuoi”. E non hai gli stessi problemi da risolvere che hai in casa.
Come in casa, anche se siamo seduti al centro, le pareti asimmetriche provocano asimmetrie che interferiscono sulla “scena” (più che altro a frequenze medie ed alte), e bisogna combattere anche con le risonanze modali, in auto, ascoltando asimmetrici rispetto all’abitacolo, a seconda della distanza e posizione (invece tipicamente obbligata) dei due sub, si puó avere cancellazione a certe frequenze. Già lo fanno i woofers, che sono tipicamente più vicini all’ascoltatore, tra i 50 ed i 200 Hz. Io lo vedo in prima persona dalle misure sulla mia auto, ad esempio a 75 Hz la peggiore. Che obbliga a pensare separatamente il passa alto e l’incrocio con il sub.
Se avessi anche due sub, sai che porcaio?
Invece, appunto date le risonanze modali degli ambienti molto più grandi, avere due sub ben posizionati in casa, puó migliorare moltissimo la gamma bassa. Ma non perchè “i bassi siano a volte stereo”. Anzi: anche in questo caso, il miglioramento si ottiene emettendo lo stesso segnale da due punti diversi infatti nell’articolo si parla di DUE SUB MONO.
Non è farina del mio sacco eh.. Lo avevo letto in un interessante articolo, al solito, pubblicato su AR, riguardante l’allestimento di impianti anche multi canale per musica. Che in sostanza spiega le cose che si spiegano nell’articolo postato da Darios.
Ciao!

Le differenze che si sentono nelle “produzioni per audiofili”, rispetto a quelle “normali” sono sicuramente correlate molto a questo aspetto, del “far suonare comunque il brano bene in qualsiasi impianto”.
Non standardizzare, sono d’accordo. Ma dipendentemente dal tipo di musica che si ascolta, si possono scegliere compromessi differenti nel progettare il proprio impianto.

Rifacendomi all’altrettanto interessante articolo linkato da @Darios , in auto, non sempre avere due sub separati porta miglioramenti come invece avviene in casa. Anzi: bisogna fare molta attenzione a farli arrivare assieme nel punto di ascolto, proprio se si ascolta musica che ha bassi sotto i 100 Hz, stereofonici. Perchè non è come in casa, dove li puoi mettere “dove vuoi”. E non hai gli stessi problemi da risolvere che hai in casa.

Come in casa, anche se siamo seduti al centro, le pareti asimmetriche provocano asimmetrie che interferiscono sulla “scena” (più che altro a frequenze medie ed alte), e bisogna combattere anche con le risonanze modali, in auto, ascoltando asimmetrici rispetto all’abitacolo, a seconda della distanza e posizione (invece tipicamente obbligata) dei due sub, si puó avere cancellazione a certe frequenze. Già lo fanno i woofers, che sono tipicamente più vicini all’ascoltatore, tra i 50 ed i 200 Hz. Io lo vedo in prima persona dalle misure sulla mia auto, ad esempio a 75 Hz la peggiore. Che obbliga a pensare separatamente il passa alto e l’incrocio con il sub.

Se avessi anche due sub, sai che porcaio?

Invece, appunto date le risonanze modali degli ambienti molto più grandi, avere due sub ben posizionati in casa, puó migliorare moltissimo la gamma bassa. Ma non perchè “i bassi siano a volte stereo”. Anzi: anche in questo caso, il miglioramento si ottiene emettendo lo stesso segnale da due punti diversi infatti nell’articolo si parla di DUE SUB MONO.

Non è farina del mio sacco eh.. Lo avevo letto in un interessante articolo, al solito, pubblicato su AR, riguardante l’allestimento di impianti anche multi canale per musica. Che in sostanza spiega le cose che si spiegano nell’articolo postato da Darios.

Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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Re: il master e la fase
Certo ozama
in auto l'altro sub andrebbe ritardato separatamente, essendo leggermente più lontano...
Nel caso di sottosedile, se si ha in porta un 13cm, se tagli a 100-120Hz 12dB/oct, a 200-240Hz si è ancora a -12dB,
boh, la tolleranza di "legamento" con la via superiore ci deve essere, imho...
Se ha un 16cm in porta che scende a 60-70Hz è un altro discorso, rispetto ad un incrocio a 100-120Hz

in auto l'altro sub andrebbe ritardato separatamente, essendo leggermente più lontano...
Nel caso di sottosedile, se si ha in porta un 13cm, se tagli a 100-120Hz 12dB/oct, a 200-240Hz si è ancora a -12dB,
boh, la tolleranza di "legamento" con la via superiore ci deve essere, imho...
Se ha un 16cm in porta che scende a 60-70Hz è un altro discorso, rispetto ad un incrocio a 100-120Hz
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Re: il master e la fase
In casa, due sub non infrequentemente possono finire per combinare un casino ancora più infernale che in auto.
Conosco casi in cui in pratica non fanno altro che creare un buco colossale al centro e generare una dispersione pressoché a due dimensioni longitudinalmente ai sub stessi.
Ma parliamo di SUBWOOFER.
Cioé di quei sistemi dedicati a riprodurre le ultra-basse, NON i 100-150 Hz.
Non proporrei MAI due subwoofer veri e propri in auto, e tutto sommato nemmeno in casa.
Due bass-reinforcement, più o meno votati a una certa discesa, invece sì, tutta la vita.
Il discorso invece era partito dal fatto che se in auto si riesce ad avere, anche sotto sedile, due punti di emissione per quella gamma di frequenze (ossia quelle SOPRA le ultrabasse), non mi riesce di trovare ragioni per rinunciarvi. Specie se parliamo in ogni caso di box che alla fin fine non scenderanno fino agli inferi.
È anche questo il motivo per cui preferirei due 16 anziché due 20.
E se c'è da ritardare, beh... non c'è San Dsp?
Quanto ai due video... entrambi hanno le loro ragioni, ma altrettanto entrambi sono galassie lontani dal poter affermare che quelle loro considerazioni abbiano valore assoluto e universalmente applicabile.
Conosco casi in cui in pratica non fanno altro che creare un buco colossale al centro e generare una dispersione pressoché a due dimensioni longitudinalmente ai sub stessi.
Ma parliamo di SUBWOOFER.
Cioé di quei sistemi dedicati a riprodurre le ultra-basse, NON i 100-150 Hz.
Non proporrei MAI due subwoofer veri e propri in auto, e tutto sommato nemmeno in casa.
Due bass-reinforcement, più o meno votati a una certa discesa, invece sì, tutta la vita.
Il discorso invece era partito dal fatto che se in auto si riesce ad avere, anche sotto sedile, due punti di emissione per quella gamma di frequenze (ossia quelle SOPRA le ultrabasse), non mi riesce di trovare ragioni per rinunciarvi. Specie se parliamo in ogni caso di box che alla fin fine non scenderanno fino agli inferi.
È anche questo il motivo per cui preferirei due 16 anziché due 20.
E se c'è da ritardare, beh... non c'è San Dsp?

Quanto ai due video... entrambi hanno le loro ragioni, ma altrettanto entrambi sono galassie lontani dal poter affermare che quelle loro considerazioni abbiano valore assoluto e universalmente applicabile.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
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Re: il master e la fase
@Dude
Beh, si. Se la soluzione è implementata alla buona, si fanno più danni che altro.
Bisogna fare due conti sulle risonanze modali (ci sono figli di calcolo a disposizione) e un bel po’ di misure, e si decide se mettere più sub, e dove metterli.
Solo spostandoli per tentativi, anche se ti sembra che alla fine vada bene, non sei nemmeno sicuro di aver trovato la soluzione migliore.
Per un approccio “non convenzionale”, a maggior ragione serve uno studio e conseguente sperimentazione ed implementazione. Solitamente, se si mette un doppio sub, è bene che lo si faccia perchè si è stabilito che SERVE..
@Darios
Eh.. Se vedi un po’ di misure e le correli con le sensazioni di ascolto (parlo della mia auto), ti rendi conto che purtroppo, questa tolleranza non c’è.. Nel senso che a volte, per perdere la “botta” o per sentirla da un lato, invece che al centro, basta spostare di 2,5/3 cm la posizione “virtuale” del sub o di uno dei due woofers.
Con la cancellazione a 75 Hz che ho solo a sinistra, per esempio, senti proprio il “pumm” a destra in alto, oppure lo senti scomparire, spostando i ritardi temporali di pochissimo. Questo, perchè gli incroci acustici non sono simmetrici tra passa alto e passa basso e tra sub e woofer destro e tra sub e woofer sinistro.
Infatti, per sistemare le cose non bisognerebbe farlo con i ritardi, ma lavorando su taglio e pendenza, con l’aiuto dell’equalizzatore.
Nel caso mio, avere la frequenza di incrocio a passi di 5 Hz in quella zona, essere legato al tipo di filtro (Butterworth, oppure Linkwiz) per l’intero passa banda del woofer, avere solo la scelta tra 6/12/18/24 db/ottava e chiaramente solo per il tipo Butterworth, avere l’eq parametrico nel quale posso selezionare solo tre larghezze di banda, e SOPRATTUTTO, NON ESSENDO IO UN MANICO (
), faccio fatica ad ottenere un buon incrocio con il sub e contemporaneamente, sul canale sinistro, un buon incrocio tra woofer e full range.
Ti sembrerà una “enormità”, questa cosa. Ma se ti potessi far sentire i cambiamenti in diretta, smanettando, e se potessi farti toccare con mano come si sballa l’incrocio col medioalto, mettendo a posto il sub, forse non sarebbe nemmeno nata la polemica sul crossover elettronico..
Purtroppo, essendo gli altoparlanti vicinissimi al punto di ascolto, rispetto a quanto avviene in casa, ed essendo tutti a distanze differenti, i problemi e le criticità si moltiplicano per un milione, rispetto all’ascolto in casa.
Alla fine, per creare quella “nuvola di suono magica”, dove senti “naturale” (non parlo di “scena” con gli strumenti ordinati, ma semplicemente di percezione dello spazio acustico senza evidenti fastidì alle orecchie), basta a volte spostare la testa di 5/6 cm, che tutto svanisce..
Non so come altro spiegarlo. Non è “per far polemica”.. Queste cose io le sento e non le tollero..
Ciao!
Beh, si. Se la soluzione è implementata alla buona, si fanno più danni che altro.
Bisogna fare due conti sulle risonanze modali (ci sono figli di calcolo a disposizione) e un bel po’ di misure, e si decide se mettere più sub, e dove metterli.
Solo spostandoli per tentativi, anche se ti sembra che alla fine vada bene, non sei nemmeno sicuro di aver trovato la soluzione migliore.
Per un approccio “non convenzionale”, a maggior ragione serve uno studio e conseguente sperimentazione ed implementazione. Solitamente, se si mette un doppio sub, è bene che lo si faccia perchè si è stabilito che SERVE..

@Darios
Eh.. Se vedi un po’ di misure e le correli con le sensazioni di ascolto (parlo della mia auto), ti rendi conto che purtroppo, questa tolleranza non c’è.. Nel senso che a volte, per perdere la “botta” o per sentirla da un lato, invece che al centro, basta spostare di 2,5/3 cm la posizione “virtuale” del sub o di uno dei due woofers.

Con la cancellazione a 75 Hz che ho solo a sinistra, per esempio, senti proprio il “pumm” a destra in alto, oppure lo senti scomparire, spostando i ritardi temporali di pochissimo. Questo, perchè gli incroci acustici non sono simmetrici tra passa alto e passa basso e tra sub e woofer destro e tra sub e woofer sinistro.
Infatti, per sistemare le cose non bisognerebbe farlo con i ritardi, ma lavorando su taglio e pendenza, con l’aiuto dell’equalizzatore.
Nel caso mio, avere la frequenza di incrocio a passi di 5 Hz in quella zona, essere legato al tipo di filtro (Butterworth, oppure Linkwiz) per l’intero passa banda del woofer, avere solo la scelta tra 6/12/18/24 db/ottava e chiaramente solo per il tipo Butterworth, avere l’eq parametrico nel quale posso selezionare solo tre larghezze di banda, e SOPRATTUTTO, NON ESSENDO IO UN MANICO (


Ti sembrerà una “enormità”, questa cosa. Ma se ti potessi far sentire i cambiamenti in diretta, smanettando, e se potessi farti toccare con mano come si sballa l’incrocio col medioalto, mettendo a posto il sub, forse non sarebbe nemmeno nata la polemica sul crossover elettronico..

Purtroppo, essendo gli altoparlanti vicinissimi al punto di ascolto, rispetto a quanto avviene in casa, ed essendo tutti a distanze differenti, i problemi e le criticità si moltiplicano per un milione, rispetto all’ascolto in casa.


Non so come altro spiegarlo. Non è “per far polemica”.. Queste cose io le sento e non le tollero..

Ciao!

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Re: il master e la fase
Comunque per quello che ne capisco io il tipo ne sa a pacchi è il caso di dire che il nome è tutto un programma... letteralmente.
Re: il master e la fase
Beh, è uno che con lo Studio di registrazione a quanto pare ci lavora, è plausibile che ne sappia.
Ciò non toglie che, se dice che *in certi e ben specifici casi* convenga monofonizzare le freuqenze più basse, non sta significando che sia una legge monolitica da applicare sempre e comunque.

Ciò non toglie che, se dice che *in certi e ben specifici casi* convenga monofonizzare le freuqenze più basse, non sta significando che sia una legge monolitica da applicare sempre e comunque.

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