Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Ciao a tutti scrivo questo post in questa sezione in quanto sto iniziando a provvedere all'installazione nell'auto, il progetto iniziale era quello di realizzare un impianto con processore attivo 4 vie del catalogo pioneer con sorgente dex p90rs ma dopo qualche mese mi sono ricreduto sul progetto in quanto ho ampliato gli orizzonti e ho ascoltato altri impianti l'idea sul progetto era la seguente
Sorgente: clarion drx 9255 exl o jvc kd sh1000
Amplificatori:sezione bassa phoenix gold mac200》hss hsw 10-4 subwoofer 4+4 ohm in cassa chiusa
Amplificatori:sezione alta sinfoni amplitude 45.2》fronte a 2 vie passivo hss fidelity
Una volta descritto come vorrei realizzare l'impianto c'è da descrivere che la sorgente clarion non ha un processore integrato ma ha solamente alti e bassi quindi per il fronte diciamo la questione è "risolta" avendo il crossover passivo
A riguardo della sezione sub pensavo di utilizzare un crossover elettronico audiocontrol 24xs avete dei consigli pareri? Grazie a chi mi può dare pareri o consigli utili
Sorgente: clarion drx 9255 exl o jvc kd sh1000
Amplificatori:sezione bassa phoenix gold mac200》hss hsw 10-4 subwoofer 4+4 ohm in cassa chiusa
Amplificatori:sezione alta sinfoni amplitude 45.2》fronte a 2 vie passivo hss fidelity
Una volta descritto come vorrei realizzare l'impianto c'è da descrivere che la sorgente clarion non ha un processore integrato ma ha solamente alti e bassi quindi per il fronte diciamo la questione è "risolta" avendo il crossover passivo
A riguardo della sezione sub pensavo di utilizzare un crossover elettronico audiocontrol 24xs avete dei consigli pareri? Grazie a chi mi può dare pareri o consigli utili
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Ciao non ti offendere, ma sembra la lista della spesa di un impianto di 15 anni fa...
E' materiale che hai già in casa o devi andare a recuperarlo a mercatini?
E' materiale che hai già in casa o devi andare a recuperarlo a mercatini?
Il mio Impianto:
- Trattamento Acustico Porte Anteriori
- Subwoofer
- Installazione Amplificatore
- FullRange
- Woofer
- Trattamento Acustico Porte Anteriori
- Subwoofer
- Installazione Amplificatore
- FullRange
- Woofer
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
I componenti sono già nell'armadio che aspettano di essere installati...a riguardo di quel che dici ok saranno anche componenti vecchi come scuola ma li preferisco in assoluto per la loro qualità specie la sorgente non ho bisogno di bluetooth usb o aux ma ascolto la musica rigorosamente con i CD originali e ho ascoltato questo clarion ha una timbrica eccelsa perciò lo sto scegliendo
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Diciamo che un impianto con quel livello di “complicazione (piú amplificatori per fronte e sub, quindi spazio occupato, cablaggi stesi, lavorazioni..)”, io installerei certamente un processore MODERNO, per tagliare tutto in attivo con ritardi ed equalizzazione.
In altre parole, una TARATURA.
E piuttosto, dato che puoi mettere una sorgente, cercherei qualcosa da collegare al DSP direttamente IN DIGITALE. E a quel punto, il suono lo fa il processo di elaborazione digitale che fa il DSP ed il convertitore e stadio di uscita analogico del DSP (oltre al resto della catena, A VALLE, ovviamente).
Io ad esempio uso una Pioneer modificata con uscita digitale, che legge gli wav dalla USB ed anche i CD. Ed entro nel processore in ottico.
E, dopo anni di delirio con impianti che suonano praticamente a caso, tranne che per piccole correzioni (ho fatto anche l’installatore, tra il 1987 ed il 2000 circa, quindi ho una certa esperienza con le testate sugli spigoli..) non rinuncerei MAI PIÚ PER NIENTE AL MONDO, al pilotaggio in attivo via DSP, che mi permette finalmente di poter giocare con le singole vie, uniformarne il suono tra destro e sinistro ed avere un timbro ed una scena coerenti. Naturalmente ottenuti attraverso un PROGETTO, a cui segue una TARATURA STRUMENTALE, e a seguire, affinamento ad orecchio con segnali di test e musica.
Purtroppo, con il crossover passivo del kit che opera tagli elettrici conservativi ed identici tra destro e sinistro, senza poter tener conto della risposta acustica che arriva al posto guida, per forza di cosa, asimmetrica, non c’è modo di mettere in fase tra loro gli altoparlanti nella reale posizione nella quale verranno installati. E quello che si ottiene, non è compatibile neanche in prima approssimazione con quanto mi sono ormai abituato a sentire.
In altre parole, non occorre saper prevedere il futuro, con queste premesse.
I difetti che scaturiscono da questa situazione, sentita mille e mila volte, sono di un ordine di grandezza superiori alle differenze timbriche tra sorgenti.
Davvero, senza offesa, ma il car audio, in ambito “SQ”, si è evoluto. Per fortuna anche molto a livello di cultura tecnica. E adesso ci sono strumenti a basso costo che permettono di fare misure con pochi spicci di attrezzatura. E una volta che misuri, capisci subito che ti serve qualcosa di diverso da un passivo e da un crossover elettronico analogico.
Poi, chiaro che se non hai riferimenti “moderni” BEN PROGETTATI E TARATI, non sai cosa aspettarti e non sai cosa ti perdi.
E le parole lette da sconosciuti in un forum possono risultarti magari “spocchiose” o “spiazzanti”. In realtà, chi ti da suggerimenti di questo tipo qui, è “passato oltre” quello stadio. Anche faticosamente e con un iniziale scetticismo. E conosce la differenza. Per cui cerca semplicemente di comunicarti la propria passione e le proprie idee.
Spero che tu non fraintenda.
Ciao!
In altre parole, una TARATURA.
E piuttosto, dato che puoi mettere una sorgente, cercherei qualcosa da collegare al DSP direttamente IN DIGITALE. E a quel punto, il suono lo fa il processo di elaborazione digitale che fa il DSP ed il convertitore e stadio di uscita analogico del DSP (oltre al resto della catena, A VALLE, ovviamente).

Io ad esempio uso una Pioneer modificata con uscita digitale, che legge gli wav dalla USB ed anche i CD. Ed entro nel processore in ottico.
E, dopo anni di delirio con impianti che suonano praticamente a caso, tranne che per piccole correzioni (ho fatto anche l’installatore, tra il 1987 ed il 2000 circa, quindi ho una certa esperienza con le testate sugli spigoli..) non rinuncerei MAI PIÚ PER NIENTE AL MONDO, al pilotaggio in attivo via DSP, che mi permette finalmente di poter giocare con le singole vie, uniformarne il suono tra destro e sinistro ed avere un timbro ed una scena coerenti. Naturalmente ottenuti attraverso un PROGETTO, a cui segue una TARATURA STRUMENTALE, e a seguire, affinamento ad orecchio con segnali di test e musica.

Purtroppo, con il crossover passivo del kit che opera tagli elettrici conservativi ed identici tra destro e sinistro, senza poter tener conto della risposta acustica che arriva al posto guida, per forza di cosa, asimmetrica, non c’è modo di mettere in fase tra loro gli altoparlanti nella reale posizione nella quale verranno installati. E quello che si ottiene, non è compatibile neanche in prima approssimazione con quanto mi sono ormai abituato a sentire.

In altre parole, non occorre saper prevedere il futuro, con queste premesse.

I difetti che scaturiscono da questa situazione, sentita mille e mila volte, sono di un ordine di grandezza superiori alle differenze timbriche tra sorgenti.

Davvero, senza offesa, ma il car audio, in ambito “SQ”, si è evoluto. Per fortuna anche molto a livello di cultura tecnica. E adesso ci sono strumenti a basso costo che permettono di fare misure con pochi spicci di attrezzatura. E una volta che misuri, capisci subito che ti serve qualcosa di diverso da un passivo e da un crossover elettronico analogico.
Poi, chiaro che se non hai riferimenti “moderni” BEN PROGETTATI E TARATI, non sai cosa aspettarti e non sai cosa ti perdi.
E le parole lette da sconosciuti in un forum possono risultarti magari “spocchiose” o “spiazzanti”. In realtà, chi ti da suggerimenti di questo tipo qui, è “passato oltre” quello stadio. Anche faticosamente e con un iniziale scetticismo. E conosce la differenza. Per cui cerca semplicemente di comunicarti la propria passione e le proprie idee.

Spero che tu non fraintenda.
Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Intanto grazie della tua risposta io optavo per un "passivo autocostruito" in quanto ho tratto questa conclusione fatta tramite un "ragionamento" con un'installatore l'unica cosa che però trovo negativa nel "crossover passivo" sono i ritardi temporali conosco molto bene la funzione dei ritardi temporali o meglio chiamata correzione temporale la jvc sh1000 porta. Di serie gia un buon processore che permette di gestire un passa alto per i tweeter un passabanda per il fronte e un passa basso per la sezione del sub quindi si potrebbe gestire il tutto in attivo ha anche i ritardi temporali quindi volendo sarebbe una sorgente veramente buona ma ero più ispirato al clarion 9255 per questione di timbrica sonora almeno che esso non subisca una ulteriore modifica per estrarre l'uscita digitale e collegare un dsp esterno ma non vorrei modificare questa sorgente quindi preferirei comprare una sorgente con l'ingresso digitale di serie come magari le alpine dva o altre sorgenti similiozama ha scritto: ↑20 giu 2025, 18:59 Diciamo che un impianto con quel livello di “complicazione (piú amplificatori per fronte e sub, quindi spazio occupato, cablaggi stesi, lavorazioni..)”, io installerei certamente un processore MODERNO, per tagliare tutto in attivo con ritardi ed equalizzazione.
In altre parole, una TARATURA.
E piuttosto, dato che puoi mettere una sorgente, cercherei qualcosa da collegare al DSP direttamente IN DIGITALE. E a quel punto, il suono lo fa il processo di elaborazione digitale che fa il DSP ed il convertitore e stadio di uscita analogico del DSP (oltre al resto della catena, A VALLE, ovviamente).![]()
Io ad esempio uso una Pioneer modificata con uscita digitale, che legge gli wav dalla USB ed anche i CD. Ed entro nel processore in ottico.
E, dopo anni di delirio con impianti che suonano praticamente a caso, tranne che per piccole correzioni (ho fatto anche l’installatore, tra il 1987 ed il 2000 circa, quindi ho una certa esperienza con le testate sugli spigoli..) non rinuncerei MAI PIÚ PER NIENTE AL MONDO, al pilotaggio in attivo via DSP, che mi permette finalmente di poter giocare con le singole vie, uniformarne il suono tra destro e sinistro ed avere un timbro ed una scena coerenti. Naturalmente ottenuti attraverso un PROGETTO, a cui segue una TARATURA STRUMENTALE, e a seguire, affinamento ad orecchio con segnali di test e musica.![]()
Purtroppo, con il crossover passivo del kit che opera tagli elettrici conservativi ed identici tra destro e sinistro, senza poter tener conto della risposta acustica che arriva al posto guida, per forza di cosa, asimmetrica, non c’è modo di mettere in fase tra loro gli altoparlanti nella reale posizione nella quale verranno installati. E quello che si ottiene, non è compatibile neanche in prima approssimazione con quanto mi sono ormai abituato a sentire.![]()
In altre parole, non occorre saper prevedere il futuro, con queste premesse.![]()
I difetti che scaturiscono da questa situazione, sentita mille e mila volte, sono di un ordine di grandezza superiori alle differenze timbriche tra sorgenti.![]()
Davvero, senza offesa, ma il car audio, in ambito “SQ”, si è evoluto. Per fortuna anche molto a livello di cultura tecnica. E adesso ci sono strumenti a basso costo che permettono di fare misure con pochi spicci di attrezzatura. E una volta che misuri, capisci subito che ti serve qualcosa di diverso da un passivo e da un crossover elettronico analogico.
Poi, chiaro che se non hai riferimenti “moderni” BEN PROGETTATI E TARATI, non sai cosa aspettarti e non sai cosa ti perdi.
E le parole lette da sconosciuti in un forum possono risultarti magari “spocchiose” o “spiazzanti”. In realtà, chi ti da suggerimenti di questo tipo qui, è “passato oltre” quello stadio. Anche faticosamente e con un iniziale scetticismo. E conosce la differenza. Per cui cerca semplicemente di comunicarti la propria passione e le proprie idee.![]()
Spero che tu non fraintenda.
Ciao!![]()
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Avevo la Clarion drx9175r anche lei top solo cd di circa 15-20-anni fa, e veramente musicalmente era eccezionale, però come dici anche tu, non aveva regolazioni ne dsp, la sh1000 invece aveva il DSP ma musicalmente non era niente di chè, lontanissima dalla clarion, strano che tu le metta insieme...Tony c ha scritto: ↑20 giu 2025, 17:05
I componenti sono già nell'armadio che aspettano di essere installati...a riguardo di quel che dici ok saranno anche componenti vecchi come scuola ma li preferisco in assoluto per la loro qualità specie la sorgente non ho bisogno di bluetooth usb o aux ma ascolto la musica rigorosamente con i CD originali e ho ascoltato questo clarion ha una timbrica eccelsa perciò lo sto scegliendo
La clarion aveva la possibilità di collegare un DSP separato sempre clarion, ma era impossibile trovarlo allora, men che meno oggi.
Poi l'ho data via per una autoradio con dsp, che anche se qualitativamente era inferiore, però mi dava la possibilità di usare ritardi temporali, cross attivi ecc anche se la radio di base era inferiore, certamente grazie alle regolazioni del dsp si potevano raggiungere risultati non ottenibili dalla clarion nuda e cruda...

Se propio vuoi usare la clarion, invece del cross audiocontrol che è oltremodo anacronistico, potresti valutare di collegare alle rca della radio un DSP separato, dicono che fra i migliori oggi c'è Helix, ma i ragazzi ti sapranno dire di più.

Però ho anche letto che vuoi usare il cross-passivo del kit altoparlanti...insomma, anche 15 anni fà i cross dei kit se vi voleva un buon risultato andavano cestinati, figurati oggi che in multi-amplificazione i DSP moderni fanno anche il caffe...i cross dei kit vanno bene solo per un impiantino entry level, se proprio vuoi usare i cross-passivi devi farteli fare da un tecnico esperto, su linee separate, in modo da poter usare sempre la multi amplificazione e i ritardi.
PS, ho letto adesso che i cross te li fai fare, ok.
......GAME OVER......
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Eh, anche niko ha centrato la situazione.
Ottieni di piú con una radio “normale” e processore DSP, che con una radio eccellente e senza processore e ritardi. Proprio perchè, in auto, il 95% del problema è l’ambiente e la posizione decentrata. Ma non solo per la scena eh! Se non sei a posto con le FASI, non sei a posto con GLI INCROCI. E quindi NON SEI A POSTO CON IL TIMBRO. NON SOLO CON LA SCENA.
Anche io, piuttosto che usare una radio con processore, che ha davvero UN MILIONESIMO delle possibilità che ti offre un processore esterno (scaricati PC Tool 5, dal sito Audio Tech Fischer, per esempio, che lavora su Helix, Match, Brax..) opterei piuttosto per la Clarion connessa ad un processore esterno. Anche se la doppia conversione dovuta al collegamento analogico, ti farà perdere gran parte del vantaggio della sorgente “buona”.
Per quanto riguarda il digitale, beh, cambia TUTTO. Il timbro di una sorgente digitale dipende dal convertitore che adotta e dall’accuratezza degli stadi di uscita. E, quando sei in digitale, andando su di una ulteriore “super raffinatezza”, cambia in base alla connessione digitale: peggio l’ottico (ma meno problematico per rumori e loop di massa in auto) e meglio l’elettrico, per il jitter, per esempio.
Oh.. Io sono collegato in ottico, e posso garantirti che si tratta davvero di raffinatezze che apprezzi su impianti MOLTO COSTOSI E MOLTO A PUNTO eh..
Se tu non fossi lontano dalle zone Emilia/Veneto, ci sarebbero tante auto da sentire per valutarne le prestazioni in base al costo e ci potremmo fare pure due chiacchiere se visu.
Io ad esempio sono Copparo, un paesino in provincia di Ferrara.
C’è appena stato il Perry Raduno a Reggio Emilia, che è sempre un’o casione d’oro per sentire un sacco di auto ed un sacco di soluzioni, a vari livelli di costo. E scambiare opinioni e consigli tra appassionati.
Se ti iscrivevi un po’ prima, magari potevamo pure trovarci la, sabato scorso.
C’erano 100 auto esposte (pure la mia Pandina), tra le quali la Picasso vincitrice dell’Europeo EMMA.
Ma anche auto piú “normali”. E In quelle occasioni li, si vede e piú che altro SI SENTE lo “stato dell’arte”. E si capisce anche che non curi certi particolari in fase di progetto e se non fai una conseguente taratura accurata, puoi davvero sprecare un sacco di soldi, se l’obbiettivo È IL SUONO.
Ciao!

Ottieni di piú con una radio “normale” e processore DSP, che con una radio eccellente e senza processore e ritardi. Proprio perchè, in auto, il 95% del problema è l’ambiente e la posizione decentrata. Ma non solo per la scena eh! Se non sei a posto con le FASI, non sei a posto con GLI INCROCI. E quindi NON SEI A POSTO CON IL TIMBRO. NON SOLO CON LA SCENA.

Anche io, piuttosto che usare una radio con processore, che ha davvero UN MILIONESIMO delle possibilità che ti offre un processore esterno (scaricati PC Tool 5, dal sito Audio Tech Fischer, per esempio, che lavora su Helix, Match, Brax..) opterei piuttosto per la Clarion connessa ad un processore esterno. Anche se la doppia conversione dovuta al collegamento analogico, ti farà perdere gran parte del vantaggio della sorgente “buona”.

Per quanto riguarda il digitale, beh, cambia TUTTO. Il timbro di una sorgente digitale dipende dal convertitore che adotta e dall’accuratezza degli stadi di uscita. E, quando sei in digitale, andando su di una ulteriore “super raffinatezza”, cambia in base alla connessione digitale: peggio l’ottico (ma meno problematico per rumori e loop di massa in auto) e meglio l’elettrico, per il jitter, per esempio.

Oh.. Io sono collegato in ottico, e posso garantirti che si tratta davvero di raffinatezze che apprezzi su impianti MOLTO COSTOSI E MOLTO A PUNTO eh..

Se tu non fossi lontano dalle zone Emilia/Veneto, ci sarebbero tante auto da sentire per valutarne le prestazioni in base al costo e ci potremmo fare pure due chiacchiere se visu.
Io ad esempio sono Copparo, un paesino in provincia di Ferrara.

C’è appena stato il Perry Raduno a Reggio Emilia, che è sempre un’o casione d’oro per sentire un sacco di auto ed un sacco di soluzioni, a vari livelli di costo. E scambiare opinioni e consigli tra appassionati.
Se ti iscrivevi un po’ prima, magari potevamo pure trovarci la, sabato scorso.

C’erano 100 auto esposte (pure la mia Pandina), tra le quali la Picasso vincitrice dell’Europeo EMMA.

Ma anche auto piú “normali”. E In quelle occasioni li, si vede e piú che altro SI SENTE lo “stato dell’arte”. E si capisce anche che non curi certi particolari in fase di progetto e se non fai una conseguente taratura accurata, puoi davvero sprecare un sacco di soldi, se l’obbiettivo È IL SUONO.

Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Tutto giusto, però bisogna anche riconoscere che la "taratura accurata" di un sistema allo "stato dell'arte" richiede competenze specialistiche che vanno messe in conto in termini di tempo e/o denaro.
Tempo fa su istigazione del canale reaperiani mi ero interessato all'ascolto in cuffia e ora si trovano misurazioni di vari modelli di cuffie di riferimento, ebbene hanno delle risposte tutt'altro che lineari o regolari (purtroppo non possono esserlo) nonostante questo nessuno si sogna di dire che non sono adatte all'ascolto, anzi alcuni modelli sono molto costosi.
Sono anche capitato in uno studio di registrazione dove ho sentito dei monitor triamplificati o forse addirittura a 4 vie non ricordo, certamente lo studio in sè è uno strumento per sentire tutto alla perfezione, ma quell'ascolto non mi ha cambiato la vita, per quanto mi riguarda io tendo sempre ad ascoltare la musica più che l'impianto.
Tempo fa su istigazione del canale reaperiani mi ero interessato all'ascolto in cuffia e ora si trovano misurazioni di vari modelli di cuffie di riferimento, ebbene hanno delle risposte tutt'altro che lineari o regolari (purtroppo non possono esserlo) nonostante questo nessuno si sogna di dire che non sono adatte all'ascolto, anzi alcuni modelli sono molto costosi.
Sono anche capitato in uno studio di registrazione dove ho sentito dei monitor triamplificati o forse addirittura a 4 vie non ricordo, certamente lo studio in sè è uno strumento per sentire tutto alla perfezione, ma quell'ascolto non mi ha cambiato la vita, per quanto mi riguarda io tendo sempre ad ascoltare la musica più che l'impianto.
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Tarare un impianto non è fare una riga dritta, appunto fa' Ca@@@@ all'ascolto...
i monitor da studio sono un altra cosa e sono strumenti che servono in uno studio,, non ascolti hifi li....
e la professionalita si paga, ma rende molto di piu di cambiare un ampli per esempio, solo che è immateriale, molti preferiscono comprare cose, invece di servizi

Work in Progress
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Eh sarà anche immateriale ma ha dei costi che vanno quantificati quando si fa un progetto.
Re: Progettazione dell'impianto con i vostri consigli
Eh, certo che progettazione e taratura hanno un costo.
In denaro ed in tempo.
E ciascuno sceglie come muoversi di conseguenza. E deve essere consapevole di questo.
Si può decidere di farlo fare o di imparare e divertircisi. Gli strumenti costano pochi spicci. La conoscenza invece richiede tante ore di studio e prove.
A seconda dei motivi per cui ci si monta l’impianto, si può delegare questo aspetto o assumersene la responsabilità.
Per progettare e poi tarare un impianto serve manualità ma anche conoscenza dei fenomeni acustici. Che sono quelli che governano le sensazioni di ascolto.
Poi intervengono i gusti personali. Ma anche per ottenere il suono “che ci piace”, serve progettare e tarare l’impianto. Altrimenti si ottiene “quello che viene” e “c’è lo si fa bastare”.
Magari a te basta e ad altri no.
In generale, ci sono diverse “curve ideali” dette “house curve” o “curva target”, che statisticamente sono piacevoli in vari contesti.
Ma qui parliamo di altro. Di BASE.
Di discriminare tra impianto PROGETTATO PER OTTENERE quello che ci piace, OPPURE di impianto INSTALLATO COME VIENE, accontentandoci del risultato che è TOTALMENTE CASUALE.
Poi che molti si accontentino, e ne siano soddisfatti, è pure possibile.
Ma siamo su un forum di APPASSIONATI DI HI-FI. Per cui è giusto parlare di queste differenze di approccio. Sia perchè non farlo è da ipocriti, sia perchè è IL CUORE del nostro hobby.
IN SOSTANZA, per arrivare alla curva target che si desidera ottenere, serve che l’impianto sia prima progettato in modo tale da dare l’opportunità fisica di ottenerla.
Quindi, generalizzando: disposizione degli altoparlanti se possibile pensata, orientamenti valutati anche in base alle misure acustiche, dimensionamento sia degli stessi che dell’amplificazione, possibilità di intervento sul suono (che sia un DSP o che sia la creazione di un crossover passivo personalizzato).
Poi serve che l’impianto sia finemente tarato in modo da ottenere una curva di frequenza e di fase il piú simile possibile tra canale destro e sinistro, e contemporaneamente piú simile possibile alla “house curve” o “curva target” che avevamo in mente.
Consideriamo sempre che la riproduzione è una ILLUSIONE CREATA A TAVOLINO. Ed è creata dalla produzione, cercando di fare in modo che risulti piacevole agli ascoltatori.
Ed il compito di un impianto “hi-fi” è quello di rendere il piú possibile vicina questa illusione alle intenzioni di chi l’ha creata. Ma anche di risultare “credibile e piacevole” nel contesto nel quale siamo immersi, durante l’ascolto.
Sempre ai fini di rendere piacevole e credibile al cervello questa illusione, la profonda differenza tra una stanza, una cuffia ed una macchina, va messa in conto.
In una cuffia gli altoparlanti sono a 1 cm dalle orecchie. O addirittura dentro, considerando gli auricolari. E vanno ad eccitare direttamente il timpano senza interposizione dell’ambiente. Inoltre, non esiste diafonia interaurale. E di conseguenza la curva target avrà determinate caratteristiche, per risultare il piú piacevole ED ILLUSORIA possibile in quella situazione. Che non ha nulla di vicino al contesto “hi-fi” previsto dallo standard stereofonico, dato che non permette la percezione degli oggetti nello spazio DI FRONTE a sé, con files creati per la riproduzione CON ALTOPARLANTI. E qui potremmo parlare delle APPOSITE registrazioni “binaurali” create per l’ascolto in cuffia. Ma andremo fuori tema.
Difatti, il picco ed il buco tra 3 e 5 KHz della risposta tipica delle cuffie, è VOLUTO e serve per trarre il piú possibile in inganno il sistema uditivo, al fine di fargli sembrare gli oggetti sonori “fuori dalla testa”, emulando la deformazione della risposta in frequenza che creano le convoluzioni delle orecchie ai suoni provenienti da varie direzioni. Che purtroppo però ci riesce solo molto parzialmente. Sia perchè manca la “diafonia interaurale” che grazie alla forma della testa ed all’esperienza del cervello, permette di ricavare informazioni spaziali sempre sulla base di frequenza e fase dei segnali che arrivano contemporaneamente alle due orecchie - modificate dalla forma della testa -, sia perchè queste modificazioni sono diverse per ciascuno di noi, dato che abbiamo una faccia e delle orecchie differenti. E su alterazioni che si verificano in modo differente anche per pochi mm (millimetri) di differenza delle forme corporee, il sistema andrebbe calibrato individualmente.
È c’è un sistema “consumer” mi pare di un costruttore giapponese, forse Sony, che permette una calibrazione individuale e di sentire con la propria cuffia attiva “i suoni fuori dalla testa”. E generare qualcosa di credibile, a patto di ascoltare fermi immobili, dato che appena ci si gira la “scena ci segue” e in ogni caso il tutto diventa innaturale ed il cervello se ne accorge.
Insomma: per sentire realmente “stereo” in cuffia, serve ben altro di una curva lineare. Serve una profonda modificazione del segnale. Almeno però il timbro e la risoluzione è molto piú semplice ottenerli, grazie proprio al fatto che non c’è l’ambiente. E solitamente, non ci sono gli incroci.
In un ambiente come una stanza ci saranno i suoni riflessi dall’ambiente. Ed entrambe le orecchie percepiranno il suono di entrambi i diffusori, a seconda delle frequenze e delle riflessioni. Per cui avremo diafonia interaurale e l’apporto dell’ambiente. Ed una situazione nella quale, in un ambiente simmetrico e adatto, avremo effettivamente la percezione degli oggetti nello spazio di fronte a noi. E la curva target dovrà avere caratteristiche differenti perchè la situazione sarà molto piú simile ad un evento live, grazie alla posizione degli altoparlanti che può essere quella stabilita per l’ascolto in stereofonia.
In macchina, la situazione è MOLTO difficile. Perchè esistono due problemi molto grossi in piú:
1) L’ambiente è fortemente asimmetrico e gli altoparlanti destro e sinistro non sono due “entità già progettate e finite” e posizionabili in blocco dove e come è meglio, che riproducono tutta la banda. Ma sono “splittati” per opportunità varie, in diversi punti dello spazio. Quindi il suono di ogni singola via farà un percorso differente per arrivare alle orecchie.
2) l’ambiente è molto piccolo ed avremo un canale (il sinistro) in campo vicino (quindi con poco apporto dell’ambiente ma tipicamente un forte disassamento ad esempio della via bassa) ed un canale (il destro) piú influenzato dall’ambiente e che genera riflessioni sulla parete opposta, disturbando il canale sinistro.
Per non parlare del sub woofer, che, per opportunità dimensionale ed anche per opportunità acustica, è posto tipicamente dietro alle spalle dell’ascoltatore.
In auto, per avere la coerenza necessaria tra le vie e tra i canali, è purtroppo indispensabile poter trattare la risposta di ciascun altoparlante, proprio al fine di ottenere la stessa (piú simile..) curva target su ogni canale. Ed il lavoro comincia dal POSIZIONAMENTO E ORIENTAMENTO DEGLI ALTOPARLANTI QUANDO POSSIBILE dalla PROGETTAZIONE DEL CROSSOVER, dato che questo elemento modifica la risposta elettrica, e quindi anche ACUSTICA di ogni singolo altoparlante.
Si può anche fare per via passiva, come sulla macchina di Disco, un collaboratore di Perry: una Peugeot 3008 di qualche anno fa’, che ad ogni ascolto mi stupisce. Implementando anche le celle di ritardo in passivo, oltre alle celle di equalizzazione. Ma chiaramente con un DSP il processo è molto piú veloce.
Sull’opportunità di realizzare un impianto in grado di FUNZIONARE in modo da riprodurre CORRETTAMENTE quanto disposto nel file audio dal produttore, beh, ciascuno fa i conti con le proprie priorità e con la propria conoscenza.
Capisco Delirium non ti sia cambiata la vita ad ascoltare dei monitor da studio. Anche se mi piacerebbe che tu descrivessi meglio l’esperienza, perchè detta cosí non si può nemmeno capire in che contesto e con quale attenzione. Ma si capisce da quello che scrivi e dai consigli che dai, che le tue priorità non hanno a che vedere con un ascolto hi-fi. Ti sei fermato a nozioni generiche che hai preso per buone ma che all’atto pratico non permettono di risolvere i problemi reali, perchè non percepisci questi come problemi o non li percepisci affatto. E non significa: “sei sordo” significa: “non te ne frega niente”.
Per cui tu non fai testo. Parli di altro. Sei fuori contesto.
INVECE, se sei appassionato di hi-fi, oltre che di musica, ed hai avuto l’opportunità di ascoltare qualcosa CHE FUNZIONA, indubbiamente puoi farti un’opinione non viziata da luoghi comuni nati in ambienti che non hanno alcuna attinenza con l’ascolto corretto in automobile. E decidere di conseguenza se quel che sai sono cazzate sentite dire o corrispondono al vero.
Per esempio: se ascoltiamo in una sala trattata acusticamente e dedicata all’impianto, da un punto di vista da ascoltatore, è sostanzialmente giusto pensare che il sistema di riproduzione debba essere il piú trasparente possibile, al fine di non introdurre nulla sul segnale. Ma se ascolti in un ambiente non adatto, tutta la filosofia del “piú trasparente possibile” si scontra con le forti modificazioni sul segnale introdotte dall’ambiente. Che sono MOLTO PIÚ GRANDI che quelle introdotte da un DSP, o altro sistema di trattamento del segnale, o addirittura da un “semplice stadio in piú” lungo il segnale.
In automobile, seduto da un lato, con i tweeters nei montanti, i woofers in fondo ai piedi, il sub nel baule, è perciò una C@GATA pensare che il sistema “non debba introdurre modificazioni sul segnale”.
Perchè le deformazioni che introduce l’ambiente sono tali, che non è possibile ottenere in questo frangente NULLA DI NEMMENO VAGAMENTE SIMILE all’ascolto di due diffusori - già progettati da altri - , posti di fronte a noi, in un ambiente trattato.
Solo “progettando il sistema di altoparlanti caso per caso”, che è poi quello che definisce il processo di montaggio e taratura del sistema sulla macchina, ci si può AVVICINARE a quel tipo di ascolto.
E se è vero che un DSP può introdurre certamente artefatti, anche un crossover passivo grande come mezzo baule di una 3008 o grande come l’intero sedile posteriore di una C1 (l’altra auto “mitica” di Perry), può introdurre distorsioni. Sono di tipo diverso, ma sono sempre distorsioni. E si può scegliere quali preferire, come quale curva target è piú adatta al nostro contesto ed ai nostri gusti.
Anche in questo caso si cerca pure il compromesso tra i costi ed i risultati.
Ciao!
In denaro ed in tempo.
E ciascuno sceglie come muoversi di conseguenza. E deve essere consapevole di questo.
Si può decidere di farlo fare o di imparare e divertircisi. Gli strumenti costano pochi spicci. La conoscenza invece richiede tante ore di studio e prove.
A seconda dei motivi per cui ci si monta l’impianto, si può delegare questo aspetto o assumersene la responsabilità.

Per progettare e poi tarare un impianto serve manualità ma anche conoscenza dei fenomeni acustici. Che sono quelli che governano le sensazioni di ascolto.
Poi intervengono i gusti personali. Ma anche per ottenere il suono “che ci piace”, serve progettare e tarare l’impianto. Altrimenti si ottiene “quello che viene” e “c’è lo si fa bastare”.
Magari a te basta e ad altri no.

In generale, ci sono diverse “curve ideali” dette “house curve” o “curva target”, che statisticamente sono piacevoli in vari contesti.
Ma qui parliamo di altro. Di BASE.
Di discriminare tra impianto PROGETTATO PER OTTENERE quello che ci piace, OPPURE di impianto INSTALLATO COME VIENE, accontentandoci del risultato che è TOTALMENTE CASUALE.
Poi che molti si accontentino, e ne siano soddisfatti, è pure possibile.

Ma siamo su un forum di APPASSIONATI DI HI-FI. Per cui è giusto parlare di queste differenze di approccio. Sia perchè non farlo è da ipocriti, sia perchè è IL CUORE del nostro hobby.

IN SOSTANZA, per arrivare alla curva target che si desidera ottenere, serve che l’impianto sia prima progettato in modo tale da dare l’opportunità fisica di ottenerla.
Quindi, generalizzando: disposizione degli altoparlanti se possibile pensata, orientamenti valutati anche in base alle misure acustiche, dimensionamento sia degli stessi che dell’amplificazione, possibilità di intervento sul suono (che sia un DSP o che sia la creazione di un crossover passivo personalizzato).
Poi serve che l’impianto sia finemente tarato in modo da ottenere una curva di frequenza e di fase il piú simile possibile tra canale destro e sinistro, e contemporaneamente piú simile possibile alla “house curve” o “curva target” che avevamo in mente.

Consideriamo sempre che la riproduzione è una ILLUSIONE CREATA A TAVOLINO. Ed è creata dalla produzione, cercando di fare in modo che risulti piacevole agli ascoltatori.
Ed il compito di un impianto “hi-fi” è quello di rendere il piú possibile vicina questa illusione alle intenzioni di chi l’ha creata. Ma anche di risultare “credibile e piacevole” nel contesto nel quale siamo immersi, durante l’ascolto.

Sempre ai fini di rendere piacevole e credibile al cervello questa illusione, la profonda differenza tra una stanza, una cuffia ed una macchina, va messa in conto.

In una cuffia gli altoparlanti sono a 1 cm dalle orecchie. O addirittura dentro, considerando gli auricolari. E vanno ad eccitare direttamente il timpano senza interposizione dell’ambiente. Inoltre, non esiste diafonia interaurale. E di conseguenza la curva target avrà determinate caratteristiche, per risultare il piú piacevole ED ILLUSORIA possibile in quella situazione. Che non ha nulla di vicino al contesto “hi-fi” previsto dallo standard stereofonico, dato che non permette la percezione degli oggetti nello spazio DI FRONTE a sé, con files creati per la riproduzione CON ALTOPARLANTI. E qui potremmo parlare delle APPOSITE registrazioni “binaurali” create per l’ascolto in cuffia. Ma andremo fuori tema.

Difatti, il picco ed il buco tra 3 e 5 KHz della risposta tipica delle cuffie, è VOLUTO e serve per trarre il piú possibile in inganno il sistema uditivo, al fine di fargli sembrare gli oggetti sonori “fuori dalla testa”, emulando la deformazione della risposta in frequenza che creano le convoluzioni delle orecchie ai suoni provenienti da varie direzioni. Che purtroppo però ci riesce solo molto parzialmente. Sia perchè manca la “diafonia interaurale” che grazie alla forma della testa ed all’esperienza del cervello, permette di ricavare informazioni spaziali sempre sulla base di frequenza e fase dei segnali che arrivano contemporaneamente alle due orecchie - modificate dalla forma della testa -, sia perchè queste modificazioni sono diverse per ciascuno di noi, dato che abbiamo una faccia e delle orecchie differenti. E su alterazioni che si verificano in modo differente anche per pochi mm (millimetri) di differenza delle forme corporee, il sistema andrebbe calibrato individualmente.

È c’è un sistema “consumer” mi pare di un costruttore giapponese, forse Sony, che permette una calibrazione individuale e di sentire con la propria cuffia attiva “i suoni fuori dalla testa”. E generare qualcosa di credibile, a patto di ascoltare fermi immobili, dato che appena ci si gira la “scena ci segue” e in ogni caso il tutto diventa innaturale ed il cervello se ne accorge.

Insomma: per sentire realmente “stereo” in cuffia, serve ben altro di una curva lineare. Serve una profonda modificazione del segnale. Almeno però il timbro e la risoluzione è molto piú semplice ottenerli, grazie proprio al fatto che non c’è l’ambiente. E solitamente, non ci sono gli incroci.

In un ambiente come una stanza ci saranno i suoni riflessi dall’ambiente. Ed entrambe le orecchie percepiranno il suono di entrambi i diffusori, a seconda delle frequenze e delle riflessioni. Per cui avremo diafonia interaurale e l’apporto dell’ambiente. Ed una situazione nella quale, in un ambiente simmetrico e adatto, avremo effettivamente la percezione degli oggetti nello spazio di fronte a noi. E la curva target dovrà avere caratteristiche differenti perchè la situazione sarà molto piú simile ad un evento live, grazie alla posizione degli altoparlanti che può essere quella stabilita per l’ascolto in stereofonia.

In macchina, la situazione è MOLTO difficile. Perchè esistono due problemi molto grossi in piú:
1) L’ambiente è fortemente asimmetrico e gli altoparlanti destro e sinistro non sono due “entità già progettate e finite” e posizionabili in blocco dove e come è meglio, che riproducono tutta la banda. Ma sono “splittati” per opportunità varie, in diversi punti dello spazio. Quindi il suono di ogni singola via farà un percorso differente per arrivare alle orecchie.
2) l’ambiente è molto piccolo ed avremo un canale (il sinistro) in campo vicino (quindi con poco apporto dell’ambiente ma tipicamente un forte disassamento ad esempio della via bassa) ed un canale (il destro) piú influenzato dall’ambiente e che genera riflessioni sulla parete opposta, disturbando il canale sinistro.
Per non parlare del sub woofer, che, per opportunità dimensionale ed anche per opportunità acustica, è posto tipicamente dietro alle spalle dell’ascoltatore.

In auto, per avere la coerenza necessaria tra le vie e tra i canali, è purtroppo indispensabile poter trattare la risposta di ciascun altoparlante, proprio al fine di ottenere la stessa (piú simile..) curva target su ogni canale. Ed il lavoro comincia dal POSIZIONAMENTO E ORIENTAMENTO DEGLI ALTOPARLANTI QUANDO POSSIBILE dalla PROGETTAZIONE DEL CROSSOVER, dato che questo elemento modifica la risposta elettrica, e quindi anche ACUSTICA di ogni singolo altoparlante.

Si può anche fare per via passiva, come sulla macchina di Disco, un collaboratore di Perry: una Peugeot 3008 di qualche anno fa’, che ad ogni ascolto mi stupisce. Implementando anche le celle di ritardo in passivo, oltre alle celle di equalizzazione. Ma chiaramente con un DSP il processo è molto piú veloce.

Sull’opportunità di realizzare un impianto in grado di FUNZIONARE in modo da riprodurre CORRETTAMENTE quanto disposto nel file audio dal produttore, beh, ciascuno fa i conti con le proprie priorità e con la propria conoscenza.
Capisco Delirium non ti sia cambiata la vita ad ascoltare dei monitor da studio. Anche se mi piacerebbe che tu descrivessi meglio l’esperienza, perchè detta cosí non si può nemmeno capire in che contesto e con quale attenzione. Ma si capisce da quello che scrivi e dai consigli che dai, che le tue priorità non hanno a che vedere con un ascolto hi-fi. Ti sei fermato a nozioni generiche che hai preso per buone ma che all’atto pratico non permettono di risolvere i problemi reali, perchè non percepisci questi come problemi o non li percepisci affatto. E non significa: “sei sordo” significa: “non te ne frega niente”.
Per cui tu non fai testo. Parli di altro. Sei fuori contesto.

INVECE, se sei appassionato di hi-fi, oltre che di musica, ed hai avuto l’opportunità di ascoltare qualcosa CHE FUNZIONA, indubbiamente puoi farti un’opinione non viziata da luoghi comuni nati in ambienti che non hanno alcuna attinenza con l’ascolto corretto in automobile. E decidere di conseguenza se quel che sai sono cazzate sentite dire o corrispondono al vero.

Per esempio: se ascoltiamo in una sala trattata acusticamente e dedicata all’impianto, da un punto di vista da ascoltatore, è sostanzialmente giusto pensare che il sistema di riproduzione debba essere il piú trasparente possibile, al fine di non introdurre nulla sul segnale. Ma se ascolti in un ambiente non adatto, tutta la filosofia del “piú trasparente possibile” si scontra con le forti modificazioni sul segnale introdotte dall’ambiente. Che sono MOLTO PIÚ GRANDI che quelle introdotte da un DSP, o altro sistema di trattamento del segnale, o addirittura da un “semplice stadio in piú” lungo il segnale.
In automobile, seduto da un lato, con i tweeters nei montanti, i woofers in fondo ai piedi, il sub nel baule, è perciò una C@GATA pensare che il sistema “non debba introdurre modificazioni sul segnale”.

Perchè le deformazioni che introduce l’ambiente sono tali, che non è possibile ottenere in questo frangente NULLA DI NEMMENO VAGAMENTE SIMILE all’ascolto di due diffusori - già progettati da altri - , posti di fronte a noi, in un ambiente trattato.

Solo “progettando il sistema di altoparlanti caso per caso”, che è poi quello che definisce il processo di montaggio e taratura del sistema sulla macchina, ci si può AVVICINARE a quel tipo di ascolto.

E se è vero che un DSP può introdurre certamente artefatti, anche un crossover passivo grande come mezzo baule di una 3008 o grande come l’intero sedile posteriore di una C1 (l’altra auto “mitica” di Perry), può introdurre distorsioni. Sono di tipo diverso, ma sono sempre distorsioni. E si può scegliere quali preferire, come quale curva target è piú adatta al nostro contesto ed ai nostri gusti.

Anche in questo caso si cerca pure il compromesso tra i costi ed i risultati.

Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.