
Le radio Android cinesi si sono sempre rivelate abbastanza scarse come qualità audio.

Inoltre, l’uscita digitale, dato che funzionano praticamente tutte con un chipset “completo” che esce in analogico, è di solito frutto di una riconversione in digitale del segnale analogico, dopo i controlli di tono e volume.

Sono sorgenti più indicate a chi vuole aggiungere funzioni o a chi ha la radio originale guasta, che a chi vuole migliorare l’audio..

Io, se ne facciamo una questione di qualità, in prima battuta (poi l’appetito vien mangiando..) affiancherei la sorgente originale collegata in high level ad un DSP, un semplice smartphone Android con cavo OTG o Apple con Camera Connector, e convertitore di protocollo USB/SPDIF. Se acquisti un DSP che preveda la possibilità diretta o opzionale dell’ingresso asincrono USB, come gli Helix (con modulo opzionale), non ti serve l’adattatore di protocollo e salti anche un passaggio ed uno scatolino.

Il DSP si gestisce (oltre a tutta la parte audio: crossover elettronico, equalizzazione, ritardi temporali, eccetera) la commutazione e lo smartphone entra direttamente in digitale. E ci suoni dallo streaming dai vari servizi, ai files audio residenti.

Se vedi che il gioco vale la candela, puoi pensare anche ad un player più “definitivo” o ad un mini tablet da lasciare in macchina, montato in posizione favorevole.
Perchè con lo smartphone il problema è che devi operare dal suo display.

Per quanto riguarda il volume, lo regolerai dal controller del DSP, che dovrà essere montato in posizione comoda. Con alcune app, si puó regolare anche dallo smartphone, ma non è più comodo, secondo la mia esperienza (Neutron e Foobar 2000 su Apple iOS).
Ciao!
