
Nota: tanti anni fa’, c’erano effettivamente parecchie sorgenti “di classe media” che potevano essere collegate a ponte. Avevano tipicamente 6 fili in uscita per 4 altoparlanti, invece che gli 8 odierni.

Parliamo degli anni 80 e degli albori del car audio come fenomeno di massa.
In sostanza, i positivi anteriori e posteriori erano invertiti di fase tra loro. Se usavi i positivi e la massa comune (che era realmente a massa), ottenevi circa 4.5 W con 12V e 6,5 con i 14,4 V del motore avviato. E poteri usare 4 altoparlanti, tipicamente controllati dal fader Front/rear. Se decidevi di usare solo due altoparlanti, isolavi i negativi e collegavi gli altoparlanti ai due fili per canale che rimanevano. Che erano due positivi invertiti di fase tra loro. In questo modo utilizzavi i finali di potenza a ponte ed ottenevi i famosi 15/18 W RMS che ottieni normalmente oggi da tutte e 4 le uscite. Il motivo di questa “doppia possibilità” erano i costi e gli spazi.

Con le tecnologie dell’epoca, mettere 4 “power pack” stereo che erano i tipici “TDAqualcosa”, che potevano essere collegati a ponte in mono (come nei booster e negli equalizzatore/booster tanto diffusi all’epoca come i DSP amplificati ora) richiedeva molto spazio e dissipazione su superfici metalliche estese. Quindi aveva un costo molto diverso metterne due o quattro. Adesso in un UNICO power pack della stessa dimensione dei mitici TDA… ci sono TUTTI gli 8 amplificatori di potenza che permettono di ottenere direttamente i 4 canali configurati a ponte.


Cambiando discorso, dopo questa “nota di colore”, volevo segnalare che sulla roba economica i marchi “prestigiosi” a tutto tondo, ovvero i soliti noti giapponesi, fanno spesso più cag@re di costruttori specializzati in amplificazioni e accessoristica.

Guarderei a Crunch, che ha buona fama. Oppure sui soliti specialisti noti: Zapco, Helix, Mosconi, Audison, ESX, eccetera.

Considera, parlando di amplificatori, che a parità di prestazioni dichiarate (e tutto sommato da quelli seri anche rispettate) ci possono essere molte differenze della resa in gamma bassa, dovute alla cura nella costruzione dell’alimentatore survoltato. Che è la parte in assoluto più costosa di un amplificatore (proprio quella che manca nell’autoradio..). Sia da progettare che come componentistica. E che due amplificatori da “100 Watts a canale” che costano uno il doppio dell’altro, sono la norma. E suonano tipicamente molto diversi come precisione, punch, pressione, da 0 a 400/500 Hz.. Quindi non risparmiare troppo. E lascia perdere di giocare attorno al fader per spremere mezzo watt in più dalla sorgente. Non sarà mai all’altezza di pilotare adeguatamente un sistema hi-fi. Ma non ci va neanche vicino..


Poi oh.. Contento tu, contenti tutti.

Ciao!
