Stabilizzatori di tensione
Stabilizzatori di tensione
Un convertitore DC-DC, in ingegneria elettronica, è un circuito che converte una sorgente di corrente continua da una tensione a un'altra
Nei nostri sistemi car audio sono stati spesso sottovalutati da molti ma possono dare veramente una marcia in più negli ascolti ad auto spenta in quei casi dove gli amplificatori non abbiano al loro interno un alimentatore stabilizzato.
Come visto sulla mia discussione sulla S-max ne ho commissionato uno (che si chiamerà Powerblock S150) alla italianissima Audiosolution, progetto venuto talmente bene che a brevissimo entrerà in regolare commercio sul sito del costruttore vicentino
Dopo spiegherò tutte le caratteristiche dell'oggetto ma prima vorrei per puro diletto fare un breve riassunto sui vari stabilizzatori DC/DC che sono stati o che sono ancora presenti sul mercato.
Nei nostri sistemi car audio sono stati spesso sottovalutati da molti ma possono dare veramente una marcia in più negli ascolti ad auto spenta in quei casi dove gli amplificatori non abbiano al loro interno un alimentatore stabilizzato.
Come visto sulla mia discussione sulla S-max ne ho commissionato uno (che si chiamerà Powerblock S150) alla italianissima Audiosolution, progetto venuto talmente bene che a brevissimo entrerà in regolare commercio sul sito del costruttore vicentino
Dopo spiegherò tutte le caratteristiche dell'oggetto ma prima vorrei per puro diletto fare un breve riassunto sui vari stabilizzatori DC/DC che sono stati o che sono ancora presenti sul mercato.
Ultima modifica di Nostromo il 18 lug 2021, 14:13, modificato 1 volta in totale.
Re: Stabilizzatori di tensione
Jacobs Electronics Accuvolt FR-375 / FR-750 / FR-1500 (i più vecchi di tutti, di cui l' FR-1500 mi ha tenuto compagnia sia sulla mia vecchia saxo che sulla musa x anni)
FUORI PRODUZIONE
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Ultima modifica di Nostromo il 18 lug 2021, 10:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Stabilizzatori di tensione
Helix Power station XXL (prodotto con varie livree nel corso degli anni)
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Ultima modifica di Nostromo il 18 lug 2021, 10:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Stabilizzatori di tensione
Phonocar PHV16
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Re: Stabilizzatori di tensione
Carpower V-PRO/3000
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Re: Stabilizzatori di tensione
Sinfoni POWER block
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Re: Stabilizzatori di tensione
Bewith R-70A / A-100A / A-50A / V-50 / V-50R
IN PRODUZIONE SOLO GLI ULTIMI 2
IN PRODUZIONE SOLO GLI ULTIMI 2
Re: Stabilizzatori di tensione
POI CI SONO ALCUNI PRODOTTI CINESI MAI VISTI QUI IN ITALIA, SOLO VISTI IN FOTO SU INTERNET
Re: Stabilizzatori di tensione
HIH power stabilizer H1500 / H2000 / H3000 / H A80 / H A120 / H A150
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Re: Stabilizzatori di tensione
Questi sono quelli che conosco io... non so se ci sia qualche altro brand che produce roba simile...
Alcuni, direttamente visti o testati sono (o erano) molto validi, altri stenderei un velo pietoso
Alcuni, direttamente visti o testati sono (o erano) molto validi, altri stenderei un velo pietoso
Re: Stabilizzatori di tensione
Ce ne sono in produzione eh.. Ma direi che sono tutti molto più basici di quello che avete progettato in Audiosolution.
Se ho capito bene di che parliamo, e correggimi se sbaglio perchè è fondamentale per il mio ragionamento, questi oggetti potrebbero permettere anche miglioramenti dell'audio ad auto avviata..
Se lavorano isolando completamente la tensione di bordo da quella utilizzata per l'impianto audio, dovrebbero consentire agli amplificatori di lavorare con una tensione pulita. Quindi, ogni cosa "estranea" aggiunta alla musica, risulta prodotta dal survoltore dell'amplificatore stesso. Che, anche se non stabilizzato, deve comunque essere della massima qualità possibile, perchè rimane di fatto la "fonte" dalla quale si abbevera la musica.
Ma qui si parla di impianti "top". Quindi si da per scontata la qualità delle alimentazioni degli amplificatori utilizzati.
E, esattamente come avviene a casa con i "condizionatori di rete", che funzionano in modo simile ma producono ovviamente un segnale sinusoidale anzichè continuo, i miglioramenti eventuali IN MOVIMENTO" sono certamente dipendenti dalla "struttura elettrica" della macchina che ospita l'impianto. Delle spurie che girano generate da alternatore, centraline varie e bus vari. Non saranno sicuramente ugualmente udibili in tutti i casi.
Basandomi sulla supposizione iniziale, ti chiedo una cosa "pratica" sull'uso di questi stabilizzatori:
Avendo l'alimentazione completamente isolata, ci sono dei problemi con i punti di massa "obbligatori" delle sorgenti? Mi riferisco al fatto ad esempio che la radio di bordo sarà comunque collegata a massa tramite il cavo di antenna, anche se la alimenti tramite lo stabilizzatore. E che tutti gli apparecchi alimentati dovrebbero essere completamente isolati dal telaio, per non ridurre i possibili miglioramenti sulle interferenze di modo comune.
Certo, se lo stabilizzatore esce con la massa comune, quindi lavora "quasi single ended" (virgolette d'obbligo, dato che è una semplificazione scorretta), cosa possibile anche con un oscillatore ed un trasformatore in mezzo, visto che ingresso ed uscita sono comunque in DC, il problema non si pone. Ma si perde gran parte del vantaggio dell'isolamento sulle interferenze.
Oh.. Ne rimane comunque il principale eh: ottenere la stessa potenza di uscita dalle elettroniche per un ampio range di tensione di ingresso.
EDIT:
Chiaramente, se la sorgente è collegata in modo bilanciato (o con un cavo ottico) alla prima elettronica, il problema non si pone, dato che è l'unico apparecchio che sarà immancabilmente collegato con la carcassa al telaio.
Ciao!

Se ho capito bene di che parliamo, e correggimi se sbaglio perchè è fondamentale per il mio ragionamento, questi oggetti potrebbero permettere anche miglioramenti dell'audio ad auto avviata..
Se lavorano isolando completamente la tensione di bordo da quella utilizzata per l'impianto audio, dovrebbero consentire agli amplificatori di lavorare con una tensione pulita. Quindi, ogni cosa "estranea" aggiunta alla musica, risulta prodotta dal survoltore dell'amplificatore stesso. Che, anche se non stabilizzato, deve comunque essere della massima qualità possibile, perchè rimane di fatto la "fonte" dalla quale si abbevera la musica.


E, esattamente come avviene a casa con i "condizionatori di rete", che funzionano in modo simile ma producono ovviamente un segnale sinusoidale anzichè continuo, i miglioramenti eventuali IN MOVIMENTO" sono certamente dipendenti dalla "struttura elettrica" della macchina che ospita l'impianto. Delle spurie che girano generate da alternatore, centraline varie e bus vari. Non saranno sicuramente ugualmente udibili in tutti i casi.

Basandomi sulla supposizione iniziale, ti chiedo una cosa "pratica" sull'uso di questi stabilizzatori:
Avendo l'alimentazione completamente isolata, ci sono dei problemi con i punti di massa "obbligatori" delle sorgenti? Mi riferisco al fatto ad esempio che la radio di bordo sarà comunque collegata a massa tramite il cavo di antenna, anche se la alimenti tramite lo stabilizzatore. E che tutti gli apparecchi alimentati dovrebbero essere completamente isolati dal telaio, per non ridurre i possibili miglioramenti sulle interferenze di modo comune.

Certo, se lo stabilizzatore esce con la massa comune, quindi lavora "quasi single ended" (virgolette d'obbligo, dato che è una semplificazione scorretta), cosa possibile anche con un oscillatore ed un trasformatore in mezzo, visto che ingresso ed uscita sono comunque in DC, il problema non si pone. Ma si perde gran parte del vantaggio dell'isolamento sulle interferenze.

Oh.. Ne rimane comunque il principale eh: ottenere la stessa potenza di uscita dalle elettroniche per un ampio range di tensione di ingresso.

EDIT:
Chiaramente, se la sorgente è collegata in modo bilanciato (o con un cavo ottico) alla prima elettronica, il problema non si pone, dato che è l'unico apparecchio che sarà immancabilmente collegato con la carcassa al telaio.

Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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Re: Stabilizzatori di tensione
Allora. fondamentalmente in tutti gli stabilizzatori non abbiamo isolamento galvanico, proprio per non generare casini con le masse...
ma va calcolato che comunque hai un banco di filtraggio prima del DC/DC , un filtro in uscita e un ulteriore banco di filtraggio.
L'utilità è di permettere un erogazione di corrente controllata a sistemi che potrebbero soffrire appunto di cali di erogazione (auto spenta, batteria non al massimo ecc) oltre che permettere sempre la massima erogazione in potenza dato che solitamente vengono settati al voltaggio che abbiamo sulla batteria a macchina accesa
Sono CHIARAMENTE oggetti che vanno a "COMPLETARE" un sistema di alto livello e indubbiamente ne incrementano sensibilmente le performance
Per quanto riguarda i modelli attualmente in produzione non è che ci sia tanto, Microprecision fatto in Europa, Bewith fatto in Giappone e poi tutto il resto (RS compreso, dato che fa parte della linea base che a differenza della top non è prodotta in Europa) è roba di provenienza asiatica
ma va calcolato che comunque hai un banco di filtraggio prima del DC/DC , un filtro in uscita e un ulteriore banco di filtraggio.
L'utilità è di permettere un erogazione di corrente controllata a sistemi che potrebbero soffrire appunto di cali di erogazione (auto spenta, batteria non al massimo ecc) oltre che permettere sempre la massima erogazione in potenza dato che solitamente vengono settati al voltaggio che abbiamo sulla batteria a macchina accesa
Sono CHIARAMENTE oggetti che vanno a "COMPLETARE" un sistema di alto livello e indubbiamente ne incrementano sensibilmente le performance
Per quanto riguarda i modelli attualmente in produzione non è che ci sia tanto, Microprecision fatto in Europa, Bewith fatto in Giappone e poi tutto il resto (RS compreso, dato che fa parte della linea base che a differenza della top non è prodotta in Europa) è roba di provenienza asiatica
Re: Stabilizzatori di tensione
Per quanto riguarda invece il discorso dello stabilizzatore che abbiamo pensato, progettato e realizzato (attualmente già sotto test nel laboratorio da qualche giorno) li il concetto è MOLTO PIU' AMPIO
Deriva tutto dalla mia esperienza in 20 anni di car audio dove ho realizzato sempre impianti molto complessi che soffrivano tutti dello stesso male comune (inevitabile): la complessità nel cablaggio e nella gestione.
un impianto, con o senza stabilizzatore che sia quando è complesso ha bisogno di tante fusibiliere, tanti distributori di massa, delle fusibiliere idonee per collegare elettroniche a basso assorbimento, un sistema che gestisca i vari remote (possibilmente con eventuali ritardi di accensione) e qualcosa che gestisca un eventuale sistema di raffreddamento. Serve poi almeno un voltmetro per monitorare lo stato della batteria.
Sulla mia vecchia saxo mi ritrovavo quindi con l'accuvolt, fusibiliere ovunque, il multicontroller della Brax, il DD10 della phoenix Gold e un mare di altre scatolette autocostruite che gestivano la roba più disparata (un pò più semplice ma stessa storia sulla Musa)
Quando ho preso la nuova auto HO DETTO BASTA, volevo una soluzione ALL-IN-ONE e quindi è nato il progetto Powerblock, che si pone su una categoria diversa da quella dei comuni stabilizzatori, ed è INDUBBIAMENTE un prodotto che non ha concorrenti diretti sul mercato dato che è l'unico in tutto il panorama car audio con quelle caratteristiche
Riporto sotto le specifiche del progetto (che poi saranno riportate nel manuale):
Power block S-150 (sistema all-in-one di distribuzione / gestione per elettroniche non stabilizzate)
- ingresso +/gnd/rem con 4 fusibili in parallelo (4x40A) per la protezione dell'elettronica
- sistema di stabilizzazione tensione da 150A continui (300A massimi musicali) con voltaggio di uscita regolabile e ventilazione forzata sotto termostato
- 8 uscite gnd
- 8 uscite +, ciascuna con 2 fusibili in parallelo e led bicolore per monitorare lo stato dei fusibili
- 8 uscite rem out per gli ampli con il loro regolatore di delay
- 3 uscite aux +/gnd/rem out per utenze, ciascuna con 1 fusibile e led bicolore per monitorare lo stato dei fusibili. I remote di questi 3 aux hanno un loro delay regolabile indipendentemente da quello degli rem out dedicati agli amplificatori
- protezione con fusibile per tutta la sezione rem out con led bicolore per monitorare lo stato del fusibile
- 2 ingressi per sonde termiche (2 sonde in dotazione) e 2 uscite di pilotaggio ventole (ventole non in dotazione) con temperatura d'intervento regolabile, con fusibile di protezione e led bicolore per monitorare lo stato del fusibile
- sistema di spegnimento automatico elettroniche collegate in caso di voltaggio batteria troppo basso
- gestione de tutte le funzioni tramite microprocessore
- uscita per cavo display da plancia
- possibilità di installare un display da plancia (INSPECTOR) per il monitoraggio V-in, V-out, Temp-1, Temp-2 e indicatore "low voltage" e "fan on" (componente OPZIONALE fornito su richiesta)
Deriva tutto dalla mia esperienza in 20 anni di car audio dove ho realizzato sempre impianti molto complessi che soffrivano tutti dello stesso male comune (inevitabile): la complessità nel cablaggio e nella gestione.
un impianto, con o senza stabilizzatore che sia quando è complesso ha bisogno di tante fusibiliere, tanti distributori di massa, delle fusibiliere idonee per collegare elettroniche a basso assorbimento, un sistema che gestisca i vari remote (possibilmente con eventuali ritardi di accensione) e qualcosa che gestisca un eventuale sistema di raffreddamento. Serve poi almeno un voltmetro per monitorare lo stato della batteria.
Sulla mia vecchia saxo mi ritrovavo quindi con l'accuvolt, fusibiliere ovunque, il multicontroller della Brax, il DD10 della phoenix Gold e un mare di altre scatolette autocostruite che gestivano la roba più disparata (un pò più semplice ma stessa storia sulla Musa)
Quando ho preso la nuova auto HO DETTO BASTA, volevo una soluzione ALL-IN-ONE e quindi è nato il progetto Powerblock, che si pone su una categoria diversa da quella dei comuni stabilizzatori, ed è INDUBBIAMENTE un prodotto che non ha concorrenti diretti sul mercato dato che è l'unico in tutto il panorama car audio con quelle caratteristiche
Riporto sotto le specifiche del progetto (che poi saranno riportate nel manuale):
Power block S-150 (sistema all-in-one di distribuzione / gestione per elettroniche non stabilizzate)
- ingresso +/gnd/rem con 4 fusibili in parallelo (4x40A) per la protezione dell'elettronica
- sistema di stabilizzazione tensione da 150A continui (300A massimi musicali) con voltaggio di uscita regolabile e ventilazione forzata sotto termostato
- 8 uscite gnd
- 8 uscite +, ciascuna con 2 fusibili in parallelo e led bicolore per monitorare lo stato dei fusibili
- 8 uscite rem out per gli ampli con il loro regolatore di delay
- 3 uscite aux +/gnd/rem out per utenze, ciascuna con 1 fusibile e led bicolore per monitorare lo stato dei fusibili. I remote di questi 3 aux hanno un loro delay regolabile indipendentemente da quello degli rem out dedicati agli amplificatori
- protezione con fusibile per tutta la sezione rem out con led bicolore per monitorare lo stato del fusibile
- 2 ingressi per sonde termiche (2 sonde in dotazione) e 2 uscite di pilotaggio ventole (ventole non in dotazione) con temperatura d'intervento regolabile, con fusibile di protezione e led bicolore per monitorare lo stato del fusibile
- sistema di spegnimento automatico elettroniche collegate in caso di voltaggio batteria troppo basso
- gestione de tutte le funzioni tramite microprocessore
- uscita per cavo display da plancia
- possibilità di installare un display da plancia (INSPECTOR) per il monitoraggio V-in, V-out, Temp-1, Temp-2 e indicatore "low voltage" e "fan on" (componente OPZIONALE fornito su richiesta)
Re: Stabilizzatori di tensione
Ok per l'isolamento galvanico.
Infatti mi aspettavo che se ci fosse stato avrebbe potenzialmente creato problemi. Ed anche "botti", se mal gestito dall'utenza. Purtroppo in auto c'è da fare i conti con un sacco di variabili.
Come dicevamo in altra sede, un sistema così sarà anche di grande aiuto nelle auto con start & stop e nelle ibride, dato che li, in particolare, ci si collega sulla batteria servizi che è normalmente piccola. Vedi la Yaris di Stefano. Ma non è messa tanto meglio la Corolla famigliare del mio collega.
Dacci un po' di spiegazioni su come funziona.
Ad esempio, in un impianto "normale" la sorgente accende gli amplificatori con il proprio remote out.
Oppure accende il DSP, che attraverso il proprio remote out accende a sua volta gli amplificatori con un ritardo regolabile, quindi rilascia il mute e fa partire la musica dopo un ulteriore ritardo.
Con lo stabilizzatore in mezzo, come funziona?
Lo stabilizzatore si accende con il remote out della sorgente, poi gestisce lui il DSP e gli amplificatori? E se c'è un preamplificatore? Quindi il DSP viene sollevato dell'onere della gestione degli ampli? In tal caso, dovrà poter gestire il muting con un tempo maggiore dello stabilizzatore.
Mi rendo conto che la gestione è complicata..
Ciao!
Infatti mi aspettavo che se ci fosse stato avrebbe potenzialmente creato problemi. Ed anche "botti", se mal gestito dall'utenza. Purtroppo in auto c'è da fare i conti con un sacco di variabili.

Come dicevamo in altra sede, un sistema così sarà anche di grande aiuto nelle auto con start & stop e nelle ibride, dato che li, in particolare, ci si collega sulla batteria servizi che è normalmente piccola. Vedi la Yaris di Stefano. Ma non è messa tanto meglio la Corolla famigliare del mio collega.

Dacci un po' di spiegazioni su come funziona.
Ad esempio, in un impianto "normale" la sorgente accende gli amplificatori con il proprio remote out.
Oppure accende il DSP, che attraverso il proprio remote out accende a sua volta gli amplificatori con un ritardo regolabile, quindi rilascia il mute e fa partire la musica dopo un ulteriore ritardo.
Con lo stabilizzatore in mezzo, come funziona?
Lo stabilizzatore si accende con il remote out della sorgente, poi gestisce lui il DSP e gli amplificatori? E se c'è un preamplificatore? Quindi il DSP viene sollevato dell'onere della gestione degli ampli? In tal caso, dovrà poter gestire il muting con un tempo maggiore dello stabilizzatore.

Mi rendo conto che la gestione è complicata..

Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
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Re: Stabilizzatori di tensione
Premesso che quando è spento, lo stabilizzatore di fatto è un bypass... entrano 12V e escono 12V.ozama ha scritto: ↑18 lug 2021, 20:00 Ok per l'isolamento galvanico.
Infatti mi aspettavo che se ci fosse stato avrebbe potenzialmente creato problemi. Ed anche "botti", se mal gestito dall'utenza. Purtroppo in auto c'è da fare i conti con un sacco di variabili.![]()
Come dicevamo in altra sede, un sistema così sarà anche di grande aiuto nelle auto con start & stop e nelle ibride, dato che li, in particolare, ci si collega sulla batteria servizi che è normalmente piccola. Vedi la Yaris di Stefano. Ma non è messa tanto meglio la Corolla famigliare del mio collega.![]()
Dacci un po' di spiegazioni su come funziona.
Ad esempio, in un impianto "normale" la sorgente accende gli amplificatori con il proprio remote out.
Oppure accende il DSP, che attraverso il proprio remote out accende a sua volta gli amplificatori con un ritardo regolabile, quindi rilascia il mute e fa partire la musica dopo un ulteriore ritardo.
Con lo stabilizzatore in mezzo, come funziona?
Lo stabilizzatore si accende con il remote out della sorgente, poi gestisce lui il DSP e gli amplificatori? E se c'è un preamplificatore? Quindi il DSP viene sollevato dell'onere della gestione degli ampli? In tal caso, dovrà poter gestire il muting con un tempo maggiore dello stabilizzatore.![]()
Mi rendo conto che la gestione è complicata..![]()
Ciao!![]()
la configurazione che ho sempre usato io è questa: la sorgente accende il dsp, il dsp accende lo stabilizzatore e lo stabilizzatore accende tutto il resto
nello specifico nel powerblock uno può regolare il ritardo di accensione dei finali e quello di accensione delle utenze in modo indipendente, ciò è utile perchè solitamente i finali devono accendersi per ultimi.
presumiamo di avere un sistema così strutturato: sorgente, dsp, pre a valvole e dopo i finali
io collegherei:
+/- della sorgente alla prima uscita ausiliaria del powerblock e il remote lo manderei al remote in del processore
+/- del dsp alla seconda uscita ausiliaria del powerblock e il remote out lo manderei al remote in del powerblock stesso
+/-/rem del pre a valvole alla terza uscita ausiliaria del powerblock
+/-/rem deglia ampli alle uscite dedicate sul poverblock e i remote sulle uscite remote dedicate agli ampli tarando un delay di accensione su questi remote maggiore a quello delle uscite ausiliarie.
in tal modo a impianto spento hai tutto a 12V dato che il powerblock spento è un bypass
quando accendi la sorgente lei accende il dsp e il dsp accende lo stabilizzatore così da ritrovarsi tutto l'impianto (sorgente e DSP compresi) stabilizzato
ma con il vantaggio ulteriore che regolando bene i delay, prima accendi il pre, lo fai scaldare e dopo accendi i finali
anche tutti i led di diagnostica dei fusibili si accendono quando il powerblock riceve un remote in, così da non restare accesi e rischiare di scaricare la batteria a impianto spento
chiaramente se uno decide di prendere il display opzionale da plancia (inspector) anche lui viene acceso nel momento in cui il powerblock si accende (come un comune processore)
nell'eventualità che la batteria dell'auto rimanga troppo a lungo sotto un certo voltaggio critico il powerblock avvisa sul display e dopo aver avvisato spenge tutti i remote out (quindi ampli e pre) minimizzando gli assorbimenti e minimizzando il rischio di rimanere a piedi.
Ultima modifica di Nostromo il 19 lug 2021, 10:33, modificato 1 volta in totale.
Re: Stabilizzatori di tensione
Ottimo!
Era quello che volevo: un esempio di collegamento.
Non vedo l'ora di vederlo dal vivo..
Armando: il DSP, in un impianto di alto livello, è un componente ad alta specializzazione. È proprio perchè ci sono da gestire tanti componenti ad alta specializzazione, che in un impianto di alto livello serve un sistema di alimentazione come il Powerblock. Non avrebbe senso incorporarvi delle elettroniche non dedicate all'alimentazione. Esso stesso è un componente specializzato: un "gestore di alimentazione". Quello deve fare.
Ciao!
Era quello che volevo: un esempio di collegamento.



Non vedo l'ora di vederlo dal vivo..

Armando: il DSP, in un impianto di alto livello, è un componente ad alta specializzazione. È proprio perchè ci sono da gestire tanti componenti ad alta specializzazione, che in un impianto di alto livello serve un sistema di alimentazione come il Powerblock. Non avrebbe senso incorporarvi delle elettroniche non dedicate all'alimentazione. Esso stesso è un componente specializzato: un "gestore di alimentazione". Quello deve fare.

Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
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