1, 2 o 3 vie coassiali
1, 2 o 3 vie coassiali
Buongiorno a tutti. Apro questo argomento per due ragioni, la prima è perché su internet non si trova quasi nulla riguardo principalmente agli altoparlanti a 3 vie coassiali (es. Piooner ts-g1730F) e quindi volevo sapere un po' la vostra, i pregi e i difetti e un po' di paragone con gli altri tipi di altoparlanti. La seconda ragione è che intendevo cambiare quelli presenti originali sulla mia auto, 15w in cartone doppio cono (credo) e propendevo per i piooner che ho citato sopra avendo anche la radio di quella marca e leggendo sembra che avere 3 vie sia meglio che 2 o una sola. Volendo montare il cono nel vecchio alloggiamento e basta. Voi cosa ne pensate? Grazie intanto a tutte le risposte
Re: 1, 2 o 3 vie coassiali
In genere i coassiali classici per far audio sono prodotti economici, installabili con profitto in occasioni molto rare.
Considerato che gli acuti sono direttivi, per installare un coassiale bisogna che tu ce l’abbia puntato in faccia o che sia installato a cruscotto, puntato sul parabrezza, e molto vicino allo stesso e con il giusto angolo. Perchè il suono riflesso ad una certa distanza in ogni caso arriverà ritardato rispetto a quello diretto, e ci saranno cancellazioni ad intervalli regolari di frequenza.
Non si trova molto, perchè sono rarissimi i coassiali di qualità, che in genere si usano, in formati al massimo da 4 pollici (10 cm) solo come medio e tweeter, in impianti di un certo pregio.
E sono rarissime le predisposizioni a cruscotto più grandi.
Ricordo la predisposizione da 165 su una motrice Mercedes degli anni 90.. Ecco. In quel caso avrebbero potuto rappresentare un sistema interessante.
Di che auto parliamo, nel tuo caso?
Perchè se pensi di installare dei due o tre vie coassiali da 165 in una classica predisposizione a portiera, non penso che otterrai grandi risultati.
E sostituendo “i coni di cartone di serie”, se non amplifichi, non scegli bene e non tratti la porta, preparati a perdere resa sulla gamma bassa. Motivo già mille volte illustrato.
Con un coassiale, se montato a portiera, essendo gli acuti direttivi, ti perderai gran parte della gamma alta dall’altoparlante sinistro, che è quello più fuori asse.
Non a caso, nella pressochè totalità dei sistemi, il woofer si monta in portiera ed il tweeter a cruscotto o sul montante anteriore.
Quanto alla differenza tra due vie e tre vie in un coassiale da 100 Euro, è sostanzialmente marketing.
In auto, il medio si mette a cono, grande almeno 2,5/3 pollici, a montante o a cruscotto assieme al tweeter, allo scopo di portare in alto la maggior parte del suono e facilitare la ricostruzione del fronte sonoro stereo. Considerato che un segnale stereo è costruito a tavolino per l’ascolto con gli altoparlanti posti di fronte a te. E che per ottenerlo, seduto da un lato, serve un processore DSP o comunque uno stratagemma per ritardare il suono degli altoparlanti più vicini.
Se questa “sofisticazione” non interessa, in ogni caso è bene montare un sistema a due vie separate, con i woofers nelle porte per poter sfruttare il volume delle stesse per ottenere le basse frequenze possibili. Ed i tweeters in alto, sui montanti o sul cruscotto, posizionati il più lontano possibile per allineare il più possibile la distanza orecchio/woofer ed orecchio/tweeter. Ed ottenere una migliore “fusione” tra i due altoparlanti.
Insomma: i coassiali “commerciali” sono una cosa che esiste da sempre. Ma nel nostro mercato car, non l avrebbero praticamente ragione di esistere. Mentre andare oltre i biconi migliorando veramente, è più complicato. Di fatti i prodotti come quelli che hai citato sono tutta roba economica.
Se usi la sola sorgente, gli altoparlanti di serie sono ancora buoni e non hai “pretese hi-fi”, piuttosto, monta due tweeters aggiuntivi sul cruscotto. Ne cerchi una coppia con qualche accessorio tipo bicchierini per il montaggio e sei a posto. Un condensatore non polarizzato da 4,7 micro Farad in serie, e fine.
Se pensi “di fare il grande salto di qualità” con quella coppia di coassiali, sei fuori strada.
Suoneranno certo diversamente da quello che hai. Ma che suonino complessivamente meglio, almeno per il concetto di suono che ho in mente io, sicuramente no.
Avrai meno bassi e più acuti, sbilanciati più a destra che a sinistra. Se ti piace così, va bene. A me no. Ed agirei diversamente.
Ma per migliorare “seriamente” ci sono da fare lavori più incisivi.
Ciao!

Considerato che gli acuti sono direttivi, per installare un coassiale bisogna che tu ce l’abbia puntato in faccia o che sia installato a cruscotto, puntato sul parabrezza, e molto vicino allo stesso e con il giusto angolo. Perchè il suono riflesso ad una certa distanza in ogni caso arriverà ritardato rispetto a quello diretto, e ci saranno cancellazioni ad intervalli regolari di frequenza.

Non si trova molto, perchè sono rarissimi i coassiali di qualità, che in genere si usano, in formati al massimo da 4 pollici (10 cm) solo come medio e tweeter, in impianti di un certo pregio.
E sono rarissime le predisposizioni a cruscotto più grandi.
Ricordo la predisposizione da 165 su una motrice Mercedes degli anni 90.. Ecco. In quel caso avrebbero potuto rappresentare un sistema interessante.

Di che auto parliamo, nel tuo caso?
Perchè se pensi di installare dei due o tre vie coassiali da 165 in una classica predisposizione a portiera, non penso che otterrai grandi risultati.

E sostituendo “i coni di cartone di serie”, se non amplifichi, non scegli bene e non tratti la porta, preparati a perdere resa sulla gamma bassa. Motivo già mille volte illustrato.

Con un coassiale, se montato a portiera, essendo gli acuti direttivi, ti perderai gran parte della gamma alta dall’altoparlante sinistro, che è quello più fuori asse.
Non a caso, nella pressochè totalità dei sistemi, il woofer si monta in portiera ed il tweeter a cruscotto o sul montante anteriore.
Quanto alla differenza tra due vie e tre vie in un coassiale da 100 Euro, è sostanzialmente marketing.
In auto, il medio si mette a cono, grande almeno 2,5/3 pollici, a montante o a cruscotto assieme al tweeter, allo scopo di portare in alto la maggior parte del suono e facilitare la ricostruzione del fronte sonoro stereo. Considerato che un segnale stereo è costruito a tavolino per l’ascolto con gli altoparlanti posti di fronte a te. E che per ottenerlo, seduto da un lato, serve un processore DSP o comunque uno stratagemma per ritardare il suono degli altoparlanti più vicini.

Se questa “sofisticazione” non interessa, in ogni caso è bene montare un sistema a due vie separate, con i woofers nelle porte per poter sfruttare il volume delle stesse per ottenere le basse frequenze possibili. Ed i tweeters in alto, sui montanti o sul cruscotto, posizionati il più lontano possibile per allineare il più possibile la distanza orecchio/woofer ed orecchio/tweeter. Ed ottenere una migliore “fusione” tra i due altoparlanti.

Insomma: i coassiali “commerciali” sono una cosa che esiste da sempre. Ma nel nostro mercato car, non l avrebbero praticamente ragione di esistere. Mentre andare oltre i biconi migliorando veramente, è più complicato. Di fatti i prodotti come quelli che hai citato sono tutta roba economica.

Se usi la sola sorgente, gli altoparlanti di serie sono ancora buoni e non hai “pretese hi-fi”, piuttosto, monta due tweeters aggiuntivi sul cruscotto. Ne cerchi una coppia con qualche accessorio tipo bicchierini per il montaggio e sei a posto. Un condensatore non polarizzato da 4,7 micro Farad in serie, e fine.

Se pensi “di fare il grande salto di qualità” con quella coppia di coassiali, sei fuori strada.
Suoneranno certo diversamente da quello che hai. Ma che suonino complessivamente meglio, almeno per il concetto di suono che ho in mente io, sicuramente no.
Avrai meno bassi e più acuti, sbilanciati più a destra che a sinistra. Se ti piace così, va bene. A me no. Ed agirei diversamente.

Ma per migliorare “seriamente” ci sono da fare lavori più incisivi.

Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
Re: 1, 2 o 3 vie coassiali
Sono proprio ignorante allora!
Ho banalmente pensato che un prodotto nuovo e "di marca" anche se economico potesse migliorare di abbastanza il suono. Credendo inoltre che con le 3 vie ci fosse un suono più dettagliato.
La mia auto è un Mitsubishi Pajero v60 del 2002 quindi di 23 anni, e ha ancora i coni originali prodotti da Mitsubishi stessa. Ho sorgente un piooner mvh-3100bt.
Non ho grosse pretese, puntavo più che altro ad eliminare quel "riverbero" che suppongo giunga dagli altoparlanti datati e dalle portiere spoglie, quel sovrapporsi di suoni che fa perdere dettaglio alla musica. Ascolto vari tipi di musica a volume solitamente moderato quindi non cerco potenza ma risoluzione del suono se così si può dire. E purtroppo il mio budget è molto magro al momento...
Come te proponi c'è infatti la predisposizione alla base del montante per i tweeter che credevo già presenti ma ho scoperto che l'alloggiamento è vuoto
. Non ho subito provveduto ad installarli perché, da ignorante, preferendo un suono più basso e pieno non li ritenevo utili alla mia causa.
Riassumendo te mi consigli i tweeter e un due vie in portiera. Attualmente però non intendevo affrontare la spesa anche per un amplificatore quindi speravo di comprare solo i coni. Sai consigliarmene un buon paio economici? E se potessi spiegarmi come mai si necessita di un condensatore nel collegamento dei tweeter sarebbe fantastico.
Grazie mille del tuo tempo, sei molto esperto ed è fantastico che passi il tempo su questo forum a raddrizzare noi neofiti

Ho banalmente pensato che un prodotto nuovo e "di marca" anche se economico potesse migliorare di abbastanza il suono. Credendo inoltre che con le 3 vie ci fosse un suono più dettagliato.
La mia auto è un Mitsubishi Pajero v60 del 2002 quindi di 23 anni, e ha ancora i coni originali prodotti da Mitsubishi stessa. Ho sorgente un piooner mvh-3100bt.
Non ho grosse pretese, puntavo più che altro ad eliminare quel "riverbero" che suppongo giunga dagli altoparlanti datati e dalle portiere spoglie, quel sovrapporsi di suoni che fa perdere dettaglio alla musica. Ascolto vari tipi di musica a volume solitamente moderato quindi non cerco potenza ma risoluzione del suono se così si può dire. E purtroppo il mio budget è molto magro al momento...
Come te proponi c'è infatti la predisposizione alla base del montante per i tweeter che credevo già presenti ma ho scoperto che l'alloggiamento è vuoto

Riassumendo te mi consigli i tweeter e un due vie in portiera. Attualmente però non intendevo affrontare la spesa anche per un amplificatore quindi speravo di comprare solo i coni. Sai consigliarmene un buon paio economici? E se potessi spiegarmi come mai si necessita di un condensatore nel collegamento dei tweeter sarebbe fantastico.
Grazie mille del tuo tempo, sei molto esperto ed è fantastico che passi il tempo su questo forum a raddrizzare noi neofiti

Re: 1, 2 o 3 vie coassiali
Considerato che hai un Pajero di quell’epoca, penso che i “brot brot” che senti siano effettivamente gli altoparlanti andati.. Ma anche la scarsa potenza della sorgente provoca un effetto che “descritto a parole” potrebbe sembrare simile.
Tuttavia, dopo tutti questi anni credo che tu non abbia scelta e siano da sostituire.
Considerato cosa mettevano i jap in quelle auto, all’epoca, penso che sia il caso di acquistare un kit a due vie separate. Woofers in porta e tweeters sul cruscotto.
Prendi un kit fornito con i suoi filtri, e sei a posto, in questo caso. Il “condensatore” è un basico filtro del primo ordine. Nel filtro fornito ci saranno tutti i componenti necessari, compreso lui, quando non addirittura soltanto lui. Dipende dal kit.
Peró DEVI FARE MOLTA ATTENZIONE ALLA PROFONDITÀ, in quelle auto..
Smonta gli originali, abbassa il vetro e verifica quanto hai a disposizione. E posta le foto sul forum, così ci rendiamo conto, eventualmente.
In ogni caso, MAI mettere due altoparlanti che lavorano nello stesso intervallo di frequenze, se non si tratta di un progetto specifico e con particolari finalità. Le stesse frequenze provenienti da due direzioni e distanze diverse, tendono a sommarsi e cancellarsi in base al rapporto tra distanza e lunghezza d’onda. E generare disastri.
In altre parole: UN woofer ed UN tweeter per canale.
Woofer in porta e tweeter sul cruscotto/montante. FINE.
Un “coassiale” sarebbe un sistema a sé stante. Ma, come detto, non è adatto ad una predisposizione che non sia ad altezza orecchie ed orientata opportunamente.
Purtroppo, senza amplificatore, sei molto limitato dalla potenza di uscita della radio, che, considerato un tasso di distorsione accettabile, non arriva nemmeno a 20 Watt RMS per canale. A dispetto dei numeri di fantasia che dichiarano i Costruttori. Cerca almeno, smontando la porta, di fare un minimo di trattamento acustico.
Per ottenere basse frequenze, se si acquista l’altoparlante “giusto”, non importa “sigillare” il volume di lavoro. Non sarebbe nemmeno possibile farlo con una porta con un vetro scorrevole attraverso il quale entra acqua naturalmente, che poi esce dai fori di scolo sottostanti. Ma serve ISOLARE IL LATO DELLA MEMBRANA CHE SI AFFACCIA ALL’ABITACOLO, rispetto AL LATO DELLA MEMBRANA CHE SI AFFACCIA DENTRO LA PORTA. Il motivo è che quando la membrana di muove, per esempio verso l’esterno, come genera una pressione in avanti, genererà una DEPRESSIONE SUL DIDIETRO. Se queste pressioni e depressioni “entrano in contatto”, SI CANCELLANO A VICENDA. E se tieni ad esempio l’altoparlante in mano mentre suona, ti rendi facilmente conto che senti solo gamma medio alta. Il motivo è che tutte le frequenze che hanno lunghezze d’onda (che è la distanza tra le onde di pressione e depressione che produce il cono muovendosi) che sono più grandi del diametro del cono, riescono a “fare il giro” e cancellarsi a vicenda, “compensandosi” all’interno dell’ambiente dove l’altoparlante suona. Tutte quelle che sono più piccole del diametro del cono, si propagano davanti e dietro, e se tieni l’altoparlante rivolto verso di te, le senti perfettamente.
Con un altoparlante da 165 cm, progressivamente, a partire da circa 2000 Hz, i suoni tenderanno a cancellarsi, fino a sparire alle frequenze più basse, dai 100/200 Hz in giù.
Per arginare questo fenomeno fisico, non puoi contare del tutto sulla struttura in plastica del pannello interno, e men che meno dal nylon o foam che mettono sotto, per impedire all’acqua che penetra dal vetro di entrare in macchina. Fino a 300/400 Hz, queste strutture entrano in vibrazione trasmettendo in abitacolo gran parte del suono, cancellando di fatto più o meno parzialmente il lavoro della membrana. Che già ha una potenza ridicola a disposizione e si muoverà all’impazzata, senza produrre un suono proporzionale alla fatica.
In funzione di come è fatta la porta, tenendo conto che devi poter accedere per lavorare agli organi interni dell’alza vetro e delle serrature, puoi trovare sul forum molti esempi di “insonorizzazione”. Ma il lavoro da fare dipende dalla struttura della tua porta.
Ci sono auto già ben messe, dove bastano pochi accorgimenti per migliorare molto. Altre che sono un disastro e servono ore di lavoro.
Per quanto riguarda gli altoparlanti, come detto, va visto come sono montati e quanto spazio c’è, prima di avventurarsi in una scelta.
Smonta e fotografa..
Ciao!
Tuttavia, dopo tutti questi anni credo che tu non abbia scelta e siano da sostituire.

Considerato cosa mettevano i jap in quelle auto, all’epoca, penso che sia il caso di acquistare un kit a due vie separate. Woofers in porta e tweeters sul cruscotto.
Prendi un kit fornito con i suoi filtri, e sei a posto, in questo caso. Il “condensatore” è un basico filtro del primo ordine. Nel filtro fornito ci saranno tutti i componenti necessari, compreso lui, quando non addirittura soltanto lui. Dipende dal kit.

Peró DEVI FARE MOLTA ATTENZIONE ALLA PROFONDITÀ, in quelle auto..

Smonta gli originali, abbassa il vetro e verifica quanto hai a disposizione. E posta le foto sul forum, così ci rendiamo conto, eventualmente.

In ogni caso, MAI mettere due altoparlanti che lavorano nello stesso intervallo di frequenze, se non si tratta di un progetto specifico e con particolari finalità. Le stesse frequenze provenienti da due direzioni e distanze diverse, tendono a sommarsi e cancellarsi in base al rapporto tra distanza e lunghezza d’onda. E generare disastri.

In altre parole: UN woofer ed UN tweeter per canale.



Purtroppo, senza amplificatore, sei molto limitato dalla potenza di uscita della radio, che, considerato un tasso di distorsione accettabile, non arriva nemmeno a 20 Watt RMS per canale. A dispetto dei numeri di fantasia che dichiarano i Costruttori. Cerca almeno, smontando la porta, di fare un minimo di trattamento acustico.
Per ottenere basse frequenze, se si acquista l’altoparlante “giusto”, non importa “sigillare” il volume di lavoro. Non sarebbe nemmeno possibile farlo con una porta con un vetro scorrevole attraverso il quale entra acqua naturalmente, che poi esce dai fori di scolo sottostanti. Ma serve ISOLARE IL LATO DELLA MEMBRANA CHE SI AFFACCIA ALL’ABITACOLO, rispetto AL LATO DELLA MEMBRANA CHE SI AFFACCIA DENTRO LA PORTA. Il motivo è che quando la membrana di muove, per esempio verso l’esterno, come genera una pressione in avanti, genererà una DEPRESSIONE SUL DIDIETRO. Se queste pressioni e depressioni “entrano in contatto”, SI CANCELLANO A VICENDA. E se tieni ad esempio l’altoparlante in mano mentre suona, ti rendi facilmente conto che senti solo gamma medio alta. Il motivo è che tutte le frequenze che hanno lunghezze d’onda (che è la distanza tra le onde di pressione e depressione che produce il cono muovendosi) che sono più grandi del diametro del cono, riescono a “fare il giro” e cancellarsi a vicenda, “compensandosi” all’interno dell’ambiente dove l’altoparlante suona. Tutte quelle che sono più piccole del diametro del cono, si propagano davanti e dietro, e se tieni l’altoparlante rivolto verso di te, le senti perfettamente.

Con un altoparlante da 165 cm, progressivamente, a partire da circa 2000 Hz, i suoni tenderanno a cancellarsi, fino a sparire alle frequenze più basse, dai 100/200 Hz in giù.

Per arginare questo fenomeno fisico, non puoi contare del tutto sulla struttura in plastica del pannello interno, e men che meno dal nylon o foam che mettono sotto, per impedire all’acqua che penetra dal vetro di entrare in macchina. Fino a 300/400 Hz, queste strutture entrano in vibrazione trasmettendo in abitacolo gran parte del suono, cancellando di fatto più o meno parzialmente il lavoro della membrana. Che già ha una potenza ridicola a disposizione e si muoverà all’impazzata, senza produrre un suono proporzionale alla fatica.

In funzione di come è fatta la porta, tenendo conto che devi poter accedere per lavorare agli organi interni dell’alza vetro e delle serrature, puoi trovare sul forum molti esempi di “insonorizzazione”. Ma il lavoro da fare dipende dalla struttura della tua porta.
Ci sono auto già ben messe, dove bastano pochi accorgimenti per migliorare molto. Altre che sono un disastro e servono ore di lavoro.

Per quanto riguarda gli altoparlanti, come detto, va visto come sono montati e quanto spazio c’è, prima di avventurarsi in una scelta.
Smonta e fotografa..
Ciao!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.