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Questa è molto interessante.
Per quanto riguarda i collegamenti del DSP, è “semplice”.
Lo devi usare per amplificare l’impianto incrociando gli altoparlanti in attivo.
Quindi usi i 4 canali 2 per i wofers ANTERIORI e due per i tweeters ANTERIORI. E gli altoparlanti posteriori li lasci collegati alla sorgente originale, TENENDOLI AZZERATI CON IL FADER. Anche perchè tutti i DSP, elaborando il suono in tempo reale, introducono un ritardo di alcuni millisecondi. Quindi, utilizzando i posteriori in questa configurazione, li avresti in anticipo sul resto dell’impianto.
I collegamenti li fai senza tagliare fili originali, acquistando una coppia maschio/femmina precablati FAKRA per la Golf, che trovi nei vari store on line di materiale car audio. Oppure da un installatore. Colleghi tra loro 1:1 i cavi che non ti servono e prelevi i 4 fili dell’uscita anteriore, portandola al DSP amplificato. Mentre gli stessi fili che rimangono liberi che “vanno verso la macchina”, li colleghi alle uscite del DSP amplificato che userai per i woofers.
I tweeters li dovrai SCOLLEGARE dal cablaggio originale. Ed a loro porterai un NUOVO CABLAGGIO, che collegherai alle uscite del DSP amplificato, che dedicherai ai tweeters.
Beh, un po’ devi smontare eh.. Non è che i fili si passano da soli.
Per quanto riguarda il sub, se acquisti un DSP amplificato con soli 4 canali amplificati, dovrai procurarti un amplificatore a parte, oppure un sub amplificato. E portare anche a lui l’alimentazione diretta dalla batteria, come al DSP.
[ERRORE T9, RILEGGERE!!!] sono di relativamente compatti che funzionano piuttosto bene, come gli APBX8AS o APBX10AS (testati da ACS) oppure Focal, ESX, eccetera.
Il DSP amplificato ha certamente più canali di quelli amplificati, disponibili come uscita pre. Uno di questi lo dedicherai al sub.
Con un collegamento di questo tipo puoi realizzare un due vie tagliato in attivo. Perchè userai il crossover elettronico del DSP per filtrare tutti i canali. E potrai regolare i ritardi temporali di ogni singolo canale per far arrivare il suono di ogni via contemporaneamente, quindi (teoricamente) IN FASE nel punto di ascolto.
Questa è la cosa che in questi anni si puó fare e che 20 anni fa’ era appannaggio di sistemi ultra costosi e sofisticati. E che trasforma letteralmente il suono dell’impianto, ad un costo molto più contenuto che quello che dovresti sostenere realizzando crossovers passivi su specifiche, asimmetrici e con ritardi passivi.
I DSP SERVONO A QUESTO. E mettono a disposizione crossover, ritardi, equalizzatore parametrico in uscita. E a seconda di marca e modello, anche sistemi di correzione per “raddrizzare” la sorgente di serie. Come detto, normalmente equalizzata per il sistema di serie.
Non hai una sorgente after market. Tienilo sempre presente. Da lei non esce quello che ti aspetti da una sorgente after market.
Logico che per rendere efficaci queste possibilità è necessario fare delle misure elettriche sulla sorgente (ed alcuni software dei Costruttori di DSP lo permettono, alcuni anche con procedura guidate o semi automatizzate) per correggerla, e delle misure acustiche in abitacolo per vedere come rispondono gli altoparlanti (che siano quelli di serie o meno) e decidere come incrociarli. Quindi, fare le correzioni necessarie sia con il crossover che con l’equalizzatore.
Senza questo approccio, il DSP è sostanzialmente inutile.
Occhio peró, che montare un sistema tradizionale con una sorgente equalizzata per un altro sistema, è si “più semplice”, ma da risultati molto peggiori di quelli già oggi giorno (a mio parere) inaccettabili che otterresti con una sorgente after market, senza personalizzare con una adeguata taratura l’installazione.
Insomma: il car audio è CAMBIATO. Da una parte ci sono strumenti impensabili 30 anni fa’. Dall’altra, ci sono i sistemi di serie a cui ci si deve interfacciare.
In mezzo, serve una professionalità maggiore di quella che serviva per collegare qualche elettronica, con i risultati del tutto casuali che si ottenevano all’epoca. Quando fare misure acustiche era appannaggio di laboratori specializzati con costosissime attrezzature.
Oggi con meno di 200 Euro compri un microfono da misura. Ed il PC portatile c’è l’hai già (se devi intervenire sul DSP). E di software gratuiti anche molto versatili ce ne sono diversi.
Serve comunque avere un’idea di acustica eh.. E lì, bisogna studiare un po’.. Che puó essere occasione per imparare un bel po’ di cose nuove.
Altrimenti si fa fare ad un professionista, chiaramente.
Ciao!