L'IN-QUBO Trekking...... 2019 Manu'
Inviato: 22 ott 2019, 16:49
L'IN-Qubo.
s. m. [dal lat. tardo "InQŭbus" «essere che giace sul dormiente», der. del tema di in-Qubare «guidare sopra»].
1. Essere demoniaco o genio malefico che, secondo antiche credenze mitologiche, opprime la persona nel sonno, soprattutto se in stato febbrile, dandole un senso di soffocamento o congiungendosi carnalmente con lei (v. anche suc-Qubo): dubito ancora s’i demoni possano per concupiscenza de le donne invaghirsi e con esso loro congiungersi amorosamente, e se vero sia quel che non solo da’ poeti si dice de’ satiri e de’ silvani, ma da’ teologi ancora de gli in-Q-ubi e de gli succubi (T. Tasso);
2. a. Sogno spaventoso, terrificante, particolarmente intenso, caratterizzato per lo più da sensazioni di oppressione, soffocamento, blocco dei movimenti: avere un in-Qubo, degli in-Qubi; soffrire di in-Qubi notturni; svegliarsi da un IN-Qubo. b. fig. Cosa che dà preoccupazione grave e continua, che costituisce un pensiero tormentoso e assillante: ho ancora l’i. di quella cambiale da pagare; era tormentato dall’in Qubo degli esami; non riesco a liberarmi di quest’in Qubo; è impossibile vivere sempre con quest’in-Qubo!; per estens., di persona che sia, anche involontariamente, causa di preoccupazione continua e molesta, o che sia comunque sempre presente al pensiero: quel sergente era un "in Qubo" per noi reclute; da quando l’avevo conosciuta, quella donna era diventata un "IN-Qubo Trekking" per me.
Perdonate le storpiature del testo, ma tant'è...
Cari appassionati, un saluto caloroso a tutti voi. Ritorno.
Sabato 19 ottobre 2019 sono entrato in possesso del mio nuovo veicolo, per l'appunto un Fiat Qubo Trekking, dagli amici, in particolare dal malefico Danilo, subito denominato In-Qubo Trekking, termine nato dalla preoccupazione di essere coinvolto pesantemente nell'allestimento del mezzo. E il timore di perdere il sonno, di soffrire di un sogno spaventoso, terrificante, particolarmente intenso, caratterizzato da sensazioni di oppressione, soffocamento, blocco dei movimenti lo ha terribilmente spaventato. Gli auguro pubblicamente di non avere più In-Qubi, di non soffrire di In-Qubi notturni, di risvegliarsi sempre da un IN-Qubo. Si tratta di un mezzo usato, fine 2016, poco più "voluminoso" del mio amatissimo Jimnino. Piccola aggiunta di euro e sono riuscito ho acquistato un auto praticamente nuova, usata pochissimo, poco più di 25000 km da quando è stata immatricolata. Un mezzo Euro 6 che mi permetterà di andare a Torino senza problemi di blocco a circolare (per ora); che per la lunghezza sotto i 4 metri paga il minimo sindacale sui traghetto Tirrenia/Moby; che all'atto di manutenzioni e tagliandi, cambio pneumatici, assicurazione e bollo mi consente di non svenarmi. Poi che assomigli a un furgone, che non sia un fulmine di guerra come motorizzazione, che l'estetica non lasci a bocca aperta, chissenefrega.
Mi sono innamorato dei montanti. Ebbene sì, ho dato la precedenza alle potenzialità dell'interno. Coperture generosissime che non mi costringeranno a virtuosismi da lacrima per approntare una predisposizione medio alta, mi auguro vivamente da brivido. Per ora resto tranquillo, non so fino a quando, e il primo pensiero è andato al processo di insonorizzazione, trattamento degli interni dalla capotte al cofano, dalle portiere al portellone posteriore, dal tappo del serbatoio ai passa ruota. Tutta trattata, la voglio. Pesantemente. Poi si inizieranno i lavori.
Un salutone agli appassionati del forum.
Manu
s. m. [dal lat. tardo "InQŭbus" «essere che giace sul dormiente», der. del tema di in-Qubare «guidare sopra»].
1. Essere demoniaco o genio malefico che, secondo antiche credenze mitologiche, opprime la persona nel sonno, soprattutto se in stato febbrile, dandole un senso di soffocamento o congiungendosi carnalmente con lei (v. anche suc-Qubo): dubito ancora s’i demoni possano per concupiscenza de le donne invaghirsi e con esso loro congiungersi amorosamente, e se vero sia quel che non solo da’ poeti si dice de’ satiri e de’ silvani, ma da’ teologi ancora de gli in-Q-ubi e de gli succubi (T. Tasso);
2. a. Sogno spaventoso, terrificante, particolarmente intenso, caratterizzato per lo più da sensazioni di oppressione, soffocamento, blocco dei movimenti: avere un in-Qubo, degli in-Qubi; soffrire di in-Qubi notturni; svegliarsi da un IN-Qubo. b. fig. Cosa che dà preoccupazione grave e continua, che costituisce un pensiero tormentoso e assillante: ho ancora l’i. di quella cambiale da pagare; era tormentato dall’in Qubo degli esami; non riesco a liberarmi di quest’in Qubo; è impossibile vivere sempre con quest’in-Qubo!; per estens., di persona che sia, anche involontariamente, causa di preoccupazione continua e molesta, o che sia comunque sempre presente al pensiero: quel sergente era un "in Qubo" per noi reclute; da quando l’avevo conosciuta, quella donna era diventata un "IN-Qubo Trekking" per me.
Perdonate le storpiature del testo, ma tant'è...
Cari appassionati, un saluto caloroso a tutti voi. Ritorno.
Sabato 19 ottobre 2019 sono entrato in possesso del mio nuovo veicolo, per l'appunto un Fiat Qubo Trekking, dagli amici, in particolare dal malefico Danilo, subito denominato In-Qubo Trekking, termine nato dalla preoccupazione di essere coinvolto pesantemente nell'allestimento del mezzo. E il timore di perdere il sonno, di soffrire di un sogno spaventoso, terrificante, particolarmente intenso, caratterizzato da sensazioni di oppressione, soffocamento, blocco dei movimenti lo ha terribilmente spaventato. Gli auguro pubblicamente di non avere più In-Qubi, di non soffrire di In-Qubi notturni, di risvegliarsi sempre da un IN-Qubo. Si tratta di un mezzo usato, fine 2016, poco più "voluminoso" del mio amatissimo Jimnino. Piccola aggiunta di euro e sono riuscito ho acquistato un auto praticamente nuova, usata pochissimo, poco più di 25000 km da quando è stata immatricolata. Un mezzo Euro 6 che mi permetterà di andare a Torino senza problemi di blocco a circolare (per ora); che per la lunghezza sotto i 4 metri paga il minimo sindacale sui traghetto Tirrenia/Moby; che all'atto di manutenzioni e tagliandi, cambio pneumatici, assicurazione e bollo mi consente di non svenarmi. Poi che assomigli a un furgone, che non sia un fulmine di guerra come motorizzazione, che l'estetica non lasci a bocca aperta, chissenefrega.
Mi sono innamorato dei montanti. Ebbene sì, ho dato la precedenza alle potenzialità dell'interno. Coperture generosissime che non mi costringeranno a virtuosismi da lacrima per approntare una predisposizione medio alta, mi auguro vivamente da brivido. Per ora resto tranquillo, non so fino a quando, e il primo pensiero è andato al processo di insonorizzazione, trattamento degli interni dalla capotte al cofano, dalle portiere al portellone posteriore, dal tappo del serbatoio ai passa ruota. Tutta trattata, la voglio. Pesantemente. Poi si inizieranno i lavori.
Un salutone agli appassionati del forum.
Manu