Bene.Con questa citazione del mitico Lucio Dalla penso sia giunto il momento di postare qualche lavoro acustico operato sulla mia A5.
Dove veramente si è trattato di resuscitare un morto dal punto di vista musicale. L’obiettivo era quello di ottenere un impianto stereo orientato all’ Hi-End Mantenendo il più possibile l’ estetica interna e le funzionalità senza però sottovalutare l’aspetto della sicurezza. Non sono per i lavori a step. Del tipo inizio installando questi componenti poi li sostituisco con oggetti migliori. L’Entry level non esiste. Esiste un Level e deve essere quello definitivo.
Sono per la politica dello Smonto una volta sola perche la seconda mi rimangono i pezzi in mano (Eh si ho avuto delle FIAT). Per questo motivo ho deciso di realizzare l’impianto “a strati” partendo da una progettazione a tavolino per proseguire poi con l’installazione completa di tutti i componenti definitivi. l’unico passo indietro che ho fatto è il retrofit al 3G Plus acquistato inaspettatamente per via di un prezzo abbastanza allettante (anche perche non avevo nessuna intenzione di montarlo) Più che altro hard disk e streaming fanno comodo.
Per questo post invece si…. Vado a step e ogni tanto inserisco qualcosa…. Bando alle ciance
Non vedrete molte foto. Ne ho fatte davvero poche ed alcune sono pallosissimi dettagli utili giusto a qualche radunetto della sagra del prosciutto crudo. Sapete... Quelle gare in cui cè uno che si crede di essere il messia della Banda 20-20k,formato dagli dei dell'acustica siderale e vi dice che l'auto suona di merda perché nel vostro impianto non cè la marca sponsor del circuito per il quale state gareggiando. Che poi è il motivo che mi ha spinto a smettere di farlo ormai da molte lune. Basta capire l'andazzo. E te ne tiri fuori come un rospo dalla pozzanghera.
La sorgente di partenza è già una delle più avanzate di Audi. La scandalosa MMI 3G basic. Una merda con la M maiuscola signori della quale vi elenco i punti di forza.
-Sonoro con un irresistibile effetto Lo-Fi… Emulazione perfetta del Citofono della casa di riposo Alma Mater.terribile.
-Altoparlanti di cartone rubati sicuramente ai barboni delle periferie di Ingolstadt
-Supporto di lettura con codec talmente arcaici che utilizzava Nonna Papera nel suo grammofono.
-Un comodissimo connettore di interfaccia verso l’ipod di 10 centimetri nascosto nelle segrete del portaoggetti dove puoi trovare reperti fossili come ammoniti e ossa di Diplodocus. Utilissimo ai dipendenti dell Anas che passano le giornate smarcandosi ore e ore di straordinario a scastrare gli avantreni delle Audi piantati sotto i GuardRail mentre il conducente cercava disperatamente di estrarre l’ iPhone dal connettore per rispondere alla chiamata dell amante. -tenuta in potenza comparabile alla vescica di un vecchio di 97 anni.
Insomma Un capolavoro di ingegneria dove Audi ha pure avuto il coraggio di inserire un Blocco Componente. Forse per abbassare l’ Inquinamento acustico.
Ora qualche dato: Il sistema è un 3 Vie più sub, solo fronte anteriore,completamente attivo , multi amplificato con un ampli per ogni via. Il segnale viene prelevato direttamente dal MOST della vettura in ottico in maniera da essere alterato il meno possibile.
La gestione dei segnali è affidata (parolona) ad un Bit One. Residuato bellico della mia vecchia auto. Non è il massimo. Anzi è il minimo. Ma un giorno cambierò i suoi maledetti Operazionali e condensatori e smettera di essere un giocattolo.
Per la scelta dei componenti ho un po Barato in quanto come dicevo ,avendo avuto un vergognoso passato di Giudice audio (quelli li che san tutto loro) ho ascoltato un po di componenti, e sapevo già cosa volevo ottenere dall’auto. Inoltre la mia A5 è la terza auto SQ che possiedo e nel corso degli anni ho cercato di modificare il meno possibile la lista componenti in modo che tutto possa sempre risultarmi familiare.
FLUSSO DEL SENGALE
Il segnale è prelevato sul bus MOST attraverso l Audison BIT Dmi. Io non so e non voglio sapere quante conversioni ci siano tra la sorgente e la linea MOST ma di una cosa sono sicuro. Audi non ha sicuramente lasciato inalterato il segnale. Perché l’ultimo tedesco che ci ha capito qualcosa di musica si chiamava Beethoven.
Il bit DMI è un interfaccia bovina che permette di convertire il flusso audio base in transito sul most, e più precisamente solo il protocollo MOST25 in uno standard PCM 44.100 Stereo per poi passarlo in uscita Via Toslink (il comune cavo in fibra). Non fa nient altro. E per farlo ha bisogno oltre della richiusa dell anello MOST anche di 450 euro. Praticamente si pagano i diritti d’autore della Microchip che ha inventato questo protocollo…. Più una decina d euro di componenti. Il Bit DMI è completo di istruzioni abbastanza chiare, anche la nonna riuscirebbe a farlo partire se non fosse per il fatto che se non si possiede l’amplificatore integrato B&O occorre modificare il cablaggio della fibra ottica….
Le istruzioni richiedono una codifica VAG ma ho notato già su 2 auto che la codifica è inutile. Il modulo funziona comunque… ovvero…. Col vag si aggiunge il controllo del sub su interfaccia MMI che non funziona. Quindi evitate di perdere tempo sul modulo. Una volta estratto questo favoloso segnale PCM si entra in ottico direttamente sul processore che farà quello che deve fare….
Il segnale è poi distribuito ai vari amplificatori che provvedono ad inviarlo a quei cosi rotondi che emettono suoni.
ULTRABASSE
Per la parte Ultrabassa Ho bussato in casa Rockford Fosgate ed ho installato una bella bistecchiera della serie Power la T1500.1 anche esso di recupero .
Un ampli dai suoi porci 1500Watt tenuto a guinzaglio abbastanza corto. Peccato che mi sia esploso il vecchio T20001Bd. Quello si che era una bestia di Ignoranza inaudita. Il cinghiale degli amplificatori. La batteria non avrebbe comunque gradito… assorbiva anche se non lo alimentavi quel coso. Penso che dentro gli introvabili MOS interni ci sia stata dell’antimateria. Altrimenti non si spiega. Il sub è il pezzo più antico della collezione. un nanetto che però con una bella cassa sa farsi valere. Un T112D4 rodato da quasi 12 Anni dal sottoscritto
. Lo avevo fin dal giorno della prima comunione anche se non sempre nella mia auto. Da giovane preferivo un doppio 38 T115D4 con bobine in parallelo. Avrei potuto installare un 38 che tra l altro avevo anche. Ma è fondamentale che il Sub Vada ad “aiutare” la coda del Woofer per alcuni problemi che verranno affrontati in seguito. Ora è stato Inserito in una cassa di circa 60 litri simulata e progettata con BBPro, con l’ importante Frequenza d’accordo sui 40 Hz…. Che per un sub del genere non è poi male. Vi prego non venitemi a dire che non è votato all ascolto. Sono tutte cagate da raduno Tuning. BASSE Anche qui… dove ci vuole birra.. ho optato per la via della maleducazione e dell’ arroganza. Installando il fratello minore del 1500.1. Ovvero il Rockford Fosgate 200.2. Piccolo ma tostissimo.
Solite motivazioni. Tanta potenza da controllare nel miglior modo possibile per favorire la linearità. Gli altoparlanti mi hanno fatto disperare. L’ A5 ha un grosso problema sulla medio bassa.NON SUONA. E’ il difetto più grosso di quest auto dal punto di vista acustico. Ho ascoltato di tutto ma se cè una cosa che quest auto non tira fuori è il basso e più precisamente il PUNCH. La struttura portiera è abbastanza buona ma la posizione dell’altoparlante è pessima perche coperta per 3/4 dal pannello portiera che vibra in maniera terribile se si da potenza. i mangiacrauti cercano di compensare con woofer che toccano i 210 mm di diametro…. Scelta sicuramente presa durante le ultime ore di qualche Oktoberfest. Le ore del rigurgito. Hanno un magnete talmente piccolo che non ci si attacca neanche una puntina da disegno. La profondità è ridotta a una cinquantina di millimetri e neanche cristo in persona che dalle sacre scritture si narra sia stato un buon audiofilo ,riuscirebbe ad installarci un altoparlante superiore ai 76 mm considerando l escursione.
La mia idea era di diminuire il diametro per ridurre la superficie coperta dalla plastica e disassare per quanto possibile verso il basso l’ intero supporto Dopo mesi di ricerche ed ascolti ed avendo scartato marche molto blasonate la mia scelta è ricaduta quasi sulla fiducia Sugli Hertz ML1800.3 che hanno i requisiti giusti per farsi spingere da un ampli come il 200.2.
Linearità ottima ed ottimo punch. La chiave di volta è il magnete al neodimio che ne riduce lo spessore a 76mm. Perfetto Belin….
Una scelta puramente tecnica, in quanto essendo nuovi non li avevo mai sentiti da nessuna parte. Mi hanno tenuto sulle spine fino a quando non ho acceso l impianto Piccolo difetto. Per comprarli devi dar via il culo con mutanda annessa. In oltre se la portiera non è insonorizzata come Cristo comanda e non cè un buon sub a supporto non suona. Ma proprio per niente. Quindi altamente sconsigliato ad impianti “entry level” La buona notizia è che esiste una remota possibilità di farli suonare. Ma bisogna non essere troppo devoti.
MEDI
Per i medi, essendo la parte più sensibile acusticamente ho optato per un ampli un po più raffinato anche se datato. Perché old is gold dicevano…. Il Genesis Stereo60.
Forse qualche vecchio veterano del car audio sa di cosa parlo….. non servono tanti watt, ma linearità. È un ampli compatto e discreto e suona veramente bene. Me lo porto dietro nelle mie auto da circa 10 anni e mentre qualche fidanzata l’ ho cambiata lui è rimasto sempre con me.. insieme all’altro fratellino per i tweeter, condividendo gioie e dolori.
Gli altoparlanti sono i Focal 3W2, medi della serie Utopia al Berillio.
Volevo qualcosa di davvero raffinato e collaudato. Qui ho vinto Facile. Li ho ascoltati installati sull’ A5 di un amico nonché utente del forum. Non hanno bisogno di presentazioni. E si installano (di culo) perfettamente dentro gli alloggi originali del cruscotto.
Ho qualche perplessità sulla loro direzionalità, forse un giorno mi inventerò qualcosa per tirarli fuori da li ma per ora li sento al punto giusto e il controllo di fase strumentale non indica grossi problemi di coerenza nella loro parte di spettro. Sono padroni della scena e portano grazie alla loro generosa larghezza di banda le voci all altezza giusta. Sia femminile che sopratutto maschile. ALTI
Come per i medi ho utilizzato un S60 Della genesis. Solito lotto. Solito Anno. Solito periodo. Solite ore di funzionamento.
I Tweeter sono gli LS29neo.
Per quel prezzo non cè di meglio. O passi ai 29 oppure è un casino. La scelta è stata un po obbligata dal fatto che non volevo spendere troppo su un tweeter e volevo quella dimensione per installarlo sul triangolino. Orientato.
Ci vuole un po' per farli coesistere in maniera pacifica con i medi in quanto la risposta in frequenza se lo si vuole orientare non è molto lineare. Ma è una loro particolarità che si trasforma in un grande vantaggio.
INSONORIZZAZIONE. gli altoparlanti originali sono stati sradicati e buttati a 40 miglia dalla costa in un abisso di 200 metri chiusi in un urna di piombo con una colata di 10 metri di cemento e calce. Che manco il nocciolo di Chernobyl ... Le portiere anteriori sono state trattate con dynamat extreme sia sull interno che sull esterno.



La cartella è stata irrigidita particolarmente anche nei pressi del Woofer. La vera parte critica.

INSTALLAZIONE ELETTRONICHE
Le elettroniche sono posizionate su un supporto di acciaio inossidabile isolato elettronicamente dal telaio, Il telaio ha una parte fissa ancorata alle viti di carico ed una parte rinforzata e sagomata dove appoggia il Box del sub..



Alla parte fissa è incernierato un controtelaio reso mobile in modo da accedere alla Batteria ed alla ruota di scorta.

Le elettroniche sono installate sulla parte mobile con cavi segnale a basso livello nella parte inferiore ed alimentazioni e segnali non audio sulla parte superiore.



Ogni cavo è protetto con calza anti taglio per evitare danneggiamenti da strofinio. Per ridurre il carico sul Remoto è stato aggiunto un relay che funge anche da alimentazione per il sistema di ventilazione forzato.
La protezione è garantita da un fusibile principale diretto sul polo di alimentazione della batteria (sfruttando una predisposizione dell auto). Da qui uno spezzone di cavo porta l alimentazione ad un distributore posto sulla parte mobile che la sezione in 4 parti singolarmente protette da un ulteriore fusibile, e quindi alle elettroniche. Anche la 12 del relay è protetta da cortocircuito.
Eventuali richieste di corrente vengono prese in carico da un condensatore di 2Farad posto sotto l altoparlante.

INSTALLAZIONE ALTOPARLANTI
I woofer sono stati installati con un supporto in legno artigianale sfruttando i filetti originali della portiera. I fori di installazione sul supporto sono larghi in modo da permettere al supporto di autocentrarsi sulla parte più bassa della portiera tenendo l altoparlante il più possibile libero dalla plastica.



I medi sono dentro le predisposizioni del cruscotto. Una scelta estetica che penalizza l’acustica. Forse un giorno li estrarrò ma per adesso non mi va di alterare la linea del cruscotto per un beneficio che per esperienza personale si è rivelato mediocre. Apparte qualche colpo di raspa sull alloggiamento cruscotto non cè stato un gran lavoro da fare.
Rimangono praticamente nascosti sotto le griglie originali.
i supporti tweeter sono stati creati sul supporto originale ed orientati sul punto d’ascolto. L ‘altoparlante è fissato mediante un anello di alluminio con 4 grani.



il sub è in cassa di Mdf da 60 litri in bass reflex con porta circolare da 100 mm. Il sofware di simulazione usato è BBpro. La frequenza di accordo è 40 Hz. Nonostante i vari suggerimenti di incastonare un woofer a pannello come una Y10 del 1988, l idea di utilizzare le soluzioni B&O non mi sono mai passate per l’anticamera del cervello. Più che SQ direi che SQlo.

Le casse posteriori non sono connesse al sistema. Fondamentalmente perché non servono a un belino.
1-Non ho mai assistito ad un concerto di spalle 2-Chi mi si siede nei sedili posteriori mi sta scroccando il passaggio, quindi non merita servizi ausiliari. La musica è una cosa che non si condivide con tutti. 3-La macchina è già un posto del belino per sentir la musica che ti arriva da davanti. Figurati se devo complicarmi la vita con quella dietro.
4-Non voglio sentir parlare di ambienza su un ambiente che se ci fai caso vedi le frequenze che rimbalzano contro il vetro e cascano nel tappetino…. Fate un Room EQ dentro la macchina e scoprirete che sarebbe meglio aderire ad un gruppo di terrapiattisti piuttosto che giustificare le vostre teorie Sui riverberi.
PROVE STRUMENTALI
La prova RTA è mandatoria e assolutamente necessaria. Anche se si vuole tarare il grammofono della nonna. Figuriamoci in un automobile che è ovviamente molto peggio. Con una buona installazione non si dovrebbe cadere molto lontani dal Pink Noise. Non mi aspettavo di correggere molto e cosi è stato. Ovviamente considerando i vincoli strutturali.
Mi ci sono voluti una trentina di minuti... e la mia curva RTA è stata subito un successone.... gran successone del belino.
Nonostante la curva accademica l'auto suonava veramente dimmerda. dimostrazione di quanto sia fuorviante questa misura se non la si comprende.
Sono dunque andato in profondità ed ho effettuato altre prove un po più spinte tipo la coerenza di fase ,L allineamento della stessa ed il controllo del modulo.
E li sono sono saltati fuori i mostri esattamente come mi aspettavo . Questo mi fa capire perche gli installatori omettono quasi sempre qualsiasi altro tipo di prova fermandosi ad un banale rumore rosa. Abbastanza facile da gestire. E bello da far vedere ai clienti di aver pulito bene per terra... senza fargli vedere tutta la rumenta è andata sotto ai mobili.
I medi in predisposizione mi portano difatti ad un difetto proprio sulla coerenza di fase intorno ai 2000. Giocando con i crossover sono riuscito a limitare il problema ma senza eliminarlo del tutto. Mi ci sono giocato 3 o 4 db sull SPL Totale.... Tuttavia il valore di coerenza mi rimane al di sotto della soglia del blanking quindi apposto così. Se funziona quanto basta non toccar se no si guasta.
E’ un discorso strutturale. Se si vuole tenere i medi la dentro, salvi l’estetica dell’auto, non facendola sembrare un giocattolo da raduno tuning…ma ti pigli questa grana. E taci. Tuttavia la cosa non mi infastidisce più di tanto all’ascolto. Sinceramente non ho ancora trovato pezzi che esaltino questo difetto strumentale. Neanche sui Chesky. Ma sono consapevole che cè e ne so la causa.
Ho invece trovato una coerenza di fase accettabile nella gamma bassa. Molto più critica e facilmente individuabile all’ascolto.
Mi sono reso conto che Occorre comunque un DSP parecchio performante per correggere tutte le mancanze del sistema. La bitone può essere sufficiente se si installano i componenti con tutti i crismi. Ma non è certo il processore ideale se si vuol avere la prestazione massima.
Trasportare tutto il setup di prova per me è un trauma psicologico.
ogni volta che guardo il grafico del modulo e di fase penso che sarebbe stato molto meglio passare quelle ore davanti a YouPorn.
Tuttavia Farò nuovamente delle verifiche non appena avrò il tempo di fare alcuni Tweak Alla BitOne .
Nel frattempo guarderò YouPorn.
UPGRADE SUCCESSIVI: MMI 3G+ High
Un po' per caso ho avuto modo di acquistare a buon prezzo un sistema MMI plus. Intendiamoci. È un sistema che vale un quarto del suo costo reale ma siccome è quello che l ho pagato Mi posso ritenere soddisfatto.
Non è scopo di questo post elencare per filo e per segno le caratteristiche di uscita di questo oggetto. Lo farò forse ... altrove.
Apparte la grafica più carina e le stronzatine da nerd del tipo google maps e il tremendo audi connect ciò che veramente fa scattare di livello L acustica dell impianto è il fatto che il sistema supporti il formato AAC A 328 Kbps. Certo non è un flac ma noi non siamo così presuntuosi dal ritenere di accorgerci della differenza... anche perché ci ho visto fare delle gran figure dimmerda a riguardo. Tipo aaah questo sì che è un flac . Mah veramente é Spotify... Che vi devo dire… Per i palati più fini ho sempre le versioni in CD. Solitamente i palati fini sono quelli che mi fanno partire il lettore MP3 interno e poi alla fine capiscono che il vano CD era vuoto.
Col 3G basic ci si doveva accontentare di un arcaico MP3 e di un sacchetto per il mal d aria....Un altro punto a favore è la possibilità di effettuare uno streaming dati.
Comodo se si possiede un account su Spotify.
Il jukebox è molto comodo anche se Il sistema ID3TAg fa del casino sulle compilation.
Tuttavia dal punto di vista acustico cè un discreto miglioramento.
La parte di navigazione non è ai livelli di un autoradio aftermarket di pari costo ma districandosi tra le mille indicazioni impilate sul monitor diminuiscono le possibilità di precipitare da qualche scarpata nel tentativo di raggiungere la destinazione.
ASCOLTO
sono passati 10 mesi ,Le tarature sono sempre in corso sebbene ogni volta correggo sempre meno . Confrontandomi però con altri sistemi noto che C’è sempre qualcosa e qualcosa da migliorare. Allora mi metto li e la miglioro.
Il medio è messo abbastanza bene ed aiuta ad avere la scena ad altezza occhi. Il woofer inizialmente ci arrivava sebbene strozzato. Con un lavoro di cesello sulla fase del fuori asse che mi ha tenuto 7 ore in auto col rumore rosa attivo è andato apposto ed ora si inserisce in modo soddisfacente.
L ML1800 non tradisce le aspettative ed è una spanna avanti rispetto ai colleghi più grandi.È meglio non farlo lavorare troppo in alto a mio avviso. Ho tirato un gran respiro di sollievo quando ho sentito i miei assoli di batteria.
L'ignoranza del sub ti fa dimenticare di essere su un 3 volumi. La discesa si percepisce anche se ci vogliono i watt. Il suono arriva profondo e viscerale. I miei 40hz mi arrivano sui buzzi in maniera soddisfacente. Il cassone rockford è un istituzione... Tweeter in posizione ottimale anche se avrei dovuto forse puntarli altrove.. Con un po' di impegno si riesce a percepire il palco fuori dalla macchina sia a destra che a sinistra. Ma LS29Neo è selvatico.
Mi ci sono voluti 6 mesi di imprecazioni contro il firmamento per farlo entrare bene nel sistema. Non ho più un Dio. Ma ho un taglio efficiente. E guarda caso il problema dov era? Sulla fase.
Beh Per essere un lavoretto amatoriale senza pretese posso ritenermi sufficientemente soddisfatto. L’importante è capire sempre cosa si è costruito, quali sono i limiti, come migliorare, cosa lasciar perdere, perche tanto non migliorerà mai.
Bene questo è tutto per ora .. . Spero che la mia piccola esperienza possa essere utile a qualcuno che voglia intraprendere L avventura....
Quindi....È giunta L ora che io mi alzi dal water e torni a fare qualcosa di più costruttivo....