
Nel tempo, non lo ascolteró MAI PIÙ, in formato “solido”, nemmeno se originale. Figurati se mi verrà in mente di stamparmi una ISO, magari tra 10 o 20 anni, quando i CD-R non si troveranno più.

Meglio rippare i CD finchè funzionano bene ed in modo NON COMPRESSO, per poterli ascoltare sempre e bene, in qualsiasi circostanza, in futuro. Cosa che non assicura PER NIENTE una copia ISO.

I CD originali li conservo per puro collezionismo. Anche in casa ascolto il formato liquido, che è molto più pratico perchè posso suonarlo con qualsiasi cosa e pure più “fedele”, perchè non legato agli errori di lettura estemporanei. Pensa che ne compro ancora!


Mi spiego: una volta eventualmente corretti in fase di ripping, con più passaggi di lettura, non devo subire AD OGNI ASCOLTO gli errori di lettura “diretta”, spesso dipendenti dalle condizioni del momento, che il supporto ottico e la meccanica di estrazione per propria natura possono accusare.

In auto, in movimento, ad esempio, è intuitivo che è meglio mandare il play un wav o un flac dal player digitale, che subire le continue correzioni indotte dagli scossoni.
Ma anche in casa, che è molto meno intuitivo ma altrettanto reale, chi ti garantisce che la meccanica CD, che magari ha 20 anni, possa leggere il CD in TEMPO REALE meglio di un player digitale che ESEGUE UN FILE?


In quelle condizioni è del tutto normale che vi possano essere degli errori sempre “potenzialmente nuovi” da correggere, in base all’invecchiamento dell’attrezzatura e del supporto. È previsto dallo standard.

Mentre estrarre l’audio con diverse passate e poi confrontare quanto estratto con un data base creato da altri utenti, poi suonare sempre QUEL FILE, ti assicura la massima qualità possibile, SEMPRE UGUALE. Ed un file digitale, se si corrompe per un problema al supporto, non parte proprio. Se parte, è perfetto come quando è stato creato.

Quindi, ripeto: personalmente non trovo alcuna utilità nell’avere la copia, nemmeno “sicuramente conforme” di un CD che NON ASCOLTERÓ MAI PIÙ come tale. Meglio avere il backup dei files ricavati da quel CD, invece. Ed infatti, faccio regolarmente il backup della mia libreria musicale. Che è quella che ASCOLTO REALMENTE. E non è meno fedele dei CD da cui deriva. E lo rimane nel tempo, a prescindere.

Secondo me, le tue sono (legittime) preoccupazioni di chi ancora non è avvezzo all’utilizzo pratico della musica in formato “liquido”. Peró se ti fa stare tranquillo, va bene farsi anche le ISO. Considerato che è una operazione aggiuntiva distinta dal “ripping” finalizzato alla creazione della libreria musicale che poi utilizzerai. E che comporterà ulteriore tempo di lavoro e spazio occupato.

Ciao!
