ORION 420 GT

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cnc3018pro
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ORION 420 GT

#1

Messaggio da cnc3018pro »

Ciao a tutti, ho trovato un Orion 420GT versione con scritte bianche e rosse. Credo che sia della metà degli anni '80 ma conosco poco il marchio.

L'amplificatore è guasto, saltava il fusibile appena collegata l'alimentazione. Una volta smontato il fondo ho constatato un corto secco tra positivo e negativo.

Ho rimosso la board dal case con parecchia difficoltà perché i transistor erano dannatamente incollati alla pads termica. Ho scaldato il tutto con getto di aria calda ma è stato comunque molto difficile.

Ho trovato 2 mosfet nella sezione di alimentazione palesemente in corto e proverò a sostituirli. Logicamente anche tutti i condensatori sarebbero da cambiare.

Chiedo ai più esperti se sia un finale onesto e se abbia senso restaurarlo. Leggo in rete di molti guasti legati ad amplificatori Orion.. erano particolarmente delicati?

Da quel poco che vedo sembra costruito con cura, condensatori più grandi 105 °C e tutte le resistenze con tolleranza 1%

Qualcuno per caso ha lo schema? Sarebbe da eseguire anche la modifica della sensibilità di ingresso.

Ho trovato la prova di una vecchia rivista qua sul forum, la potenza teorica dovrebbe essere 20W x 4 ma pare che quella effettiva arrivasse a 40 W x 4

Non conosco questa serie GT, so che gli HCC erano più indicati per la medio-bassa. Chi sa parli XD
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Re: ORION 420 GT

#2

Messaggio da Dude »

Per me vale la pena di riparalo.
La serie GT è stata un'interessante alternativa per chi voleva fare impianti non troppo impegnativi ma senza rinunciare alla multiamplificazione, in tempi in cui c'era la corsa alle potenze "esasperate" (almeno per l'epoca).
E infatti non ha avuto lo stesso successo delle serie più note, come le SX e le HCCA.

Quindi sono oggetti non rarissimi ma neppure comunissimi, d'alra parte erano fra i pochissimi amplificatori "da 20W per canale" a esserlo sul serio, ossia adeguatamente survoltati anziché essere basati sui soliti e fetidi power-pack a ponte; quindi anche solo per valore storico vale la pena di tenerli vivi.

Sull'opportunità di cambiargli la sensibilità c'è da ragionarci.
Se li si vuole usare in impianti attuali, sì, va fatto, ma sicuramente a breve riceverai pareri discordanti, dai toni più svariati (dal normale al fanatico), circa la scarsa convenienza economica e pratica, visto che si ritiene da più parti che pressoché qualsiasi elettronica "moderna" suoni meglio di una old school e che si fa prima e meglio a lasciare queste ultime nel cassetto dei ricordi e andare di roba nuova.
Che ci può stare eh, per carità, è un parere come un altro.
Ma non può essere considerato il vangelo, ci sono tanti fattori che influisono, in un senso o nell'altro, sia tecnici che tecnologici che personali.
Non sempre vengono riconosciuti quelli "pro", quindi il consiglio che ti do è valutare bene cosa ti preme di più.

In un modo o nell'altro cmq non sbaglierai, al limite ti potresti sentire un po' bacchettone, ma cosa vuoi che sia. ;)
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
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Re: ORION 420 GT

#3

Messaggio da The_Bis »

Se hai qualcuno di onesto che te lo possa riparare/ricappare senza investire cifre esagerate io in ogni caso lo sistemerei... Se poi sei in grado di farti il lavoro da solo nemmeno parlarne...

Magari io personalmente non lo monterei in macchina per le motivazioni che diceva prima Dude, ma visto che ce l'ho almeno che sia in ordine.

Considerata l'età e visto che i condensatori sembrano tutti originali io provvederei anche a cambiare tutti gli elettrolitici presenti in quanto, anche se non sono scoppiati, sicuramente non performano al meglio.

Sul fatto che abbia "senso" in assoluto fare o non fare quel lavoro è un degustibus.

Sul fatto che probabilmente l'investimento supera il valore dell'ampli dipende molto da chi farà il lavoro, ma in generale è sempre un problema più morale che pratico perchè non si parla di investire miliardi così come l'ampli non vale sicuramente miliardi.

Se invece stia pensando di utilizzarlo in auto, allora devo dire che forse vale la pena capire con cos'altro deve essere utilizzato perchè in questo caso la sensibilità potrebbe davvero diventare un limite.

Ciao!
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cnc3018pro
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Re: ORION 420 GT

#4

Messaggio da cnc3018pro »

Grazie per la risposta, nonostante io sia relativamente giovane e non abbia vissuto l'era degli amplificatori old school trovo che questi abbiano un notevole fascino e mi piacerebbe provare a ripararlo. Non sono un maestro di elettronica ma provo ad applicarmi. Ho già ricappato un CA240 ed un VR404, probabilmente questi sono amplificatori più pregati ma dalla mia avrei la manodopera a costo zero e l'amplificatore l'ho pagato veramente poco.

Poi, ammesso di trovare la pazienza, potrebbe essere utile per i posteri in caso di guasto/revisione.

Dopo la rimozione dei mosfet guasti il corto è miracolosamente sparito, quindi credo che almeno per accenderlo basti sostituire quelli. Il problema è che non si trovano tanto facilmente questi SMP60N06, o meglio non si trovano presso un negozio fisico. Sto studiando per trovare degli equivalenti più commerciali.

Potrei reperire:

RFP70N06 ma sembra abbiano tempi di commutazione più lunghi degli originali.

PSMN015-100P forse vanno bene
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Re: ORION 420 GT

#5

Messaggio da The_Bis »

Se trovi un service manual io controllerei bene lo schema perchè se sostituisci i Fet con qualcosa di diverso conviene cambiarli tutti.

A occhio sono pilotati da un TL494CN per cui probabilmente vanno bene i classici IRFB. Probabilmente uno qualsiasi (compatibile per tensione e corrente) visto che oggi FET con caratteristiche simili sono praticamente tutti superiori a quelli che montava l'Orion.

Poi l'esperto è Etabeta per cui magari ti saprà suggerire qualcosa di più preciso.
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Re: ORION 420 GT

#6

Messaggio da Etabeta »

Ciao,
il service manual, ma nemmeno lo schema, dell'ampli in oggetto pare essere reperibile, come sempre in questi casi l'unica via percorribile è quella di, armati di tempo e pazienza, tracciarlo tramite osservazione.
Riguardo la sostituzione dei mosfet i principi generali, validi per questo e qualsiasi altro amplificatore sono:
1) Per ottenere un risultato massimamente affidabile è bene sostituire tutti i mosfet, ciò anche nel caso in cui siano reperibili mosfet dello stesso tipo/sigla. L'obiettivo è installare i mosfet con caratteristiche il più possibili omogenee (tensione soglia di gate, tempi di accensione/spegnimento, capacità parassita del gate, resistenza drain-source) e tale condizione si ottiene tipicamente utilizzando mosfet appartenenti allo stesso lotto di produzione (stesso wafer di silicio) al di là di testarli singolarmente misurandone i parametri. Se, invece, i mosfet dello stesso ramo (che lavorano in parallelo) sono tra loro discrepanti ecco che il "carico di lavoro" sarà sbilanciato e quindi più è grande la discrepanza più il mosfet "che fa più lavoro" sarà destinato a cedere prematuramente (chiaramente il rischio di ciò è relativo al carico reale, ovvero alla potenza richiesta rispetto al dimensionamento dei mosfet stessi).
2) Nel caso in cui non siano più reperibili/in produzione i mosfet utilizzati in origine occorre ovviamente conoscere i loro parametri e individuare possibili sostituiti, riguardo ciò (al di là della tensione/corrente drain-source) i parametri di cui tenere maggiormente conto sono la capacità parassita del gate (se piuttosto differente rispetto a quella dei mosfet originari occorrerà ridefinire la resistenza di gate onde evitare eccessivo ringing o tempi di commutazione dilatati) e i tempi di accensione/spegnimento.
3) Collegato al punto 2 occorre verificare (dopo aver sostituito i mosfet, utilizzando un oscilloscopio a 2 canali sul primario del trasformatore ovvero sui drain dei mosfet) che i due rami (push-pull) che pilotano il primario del trasformatore non si incrocino sovrapponendosi ovvero non si verifichi la condizione di "cross overlap" dove, per un certo periodo, entrambi i rami sono in conduzione, ciò nella migliore delle ipotesi provoca scarso rendimento (quindi calore e stress dei mosfet) nella peggiore, in tempi più o meno brevi, distruzione dei mosfet. Per evitare ciò in tutti gli alimentatori smps è previsto un "tempo di guardia" indicato nei datasheet come "dead time" (riamando appunto al datasheet per approfondimento al riguardo) durante il quale entrambi i rami, ovvero tutti i mosfet, non sono attivi, ciò per dar tempo a concludersi il transitorio di spegnimento di un ramo prima che si attivi l'altro ramo e quindi non vi sia cross overlap.
In questo ampli vedo essere utilizzato un TL494 che, vedasi datasheet, ha duty cycle massimo 45% il che rende generalmente meno critico (a meno di frequenze di lavoro molto alte, ma non penso sia questo caso) evitare l'overlap, cosa diversa laddove utilizzato ad esempio l'SG3525 che arriva fino al 49% di duty cycle e quindi se non è stato impostato un dead time sufficiente si possono creare situazioni critiche o molto vicine al limite di sicurezza.
In questo ragionamento va anche tenuto conto di quale tipologia di alimentatore si tratti: di tipo regolato o non regolato. Nel secondo caso il duty cycle rimane fisso (e tipicamente non troppo vicino al valore massimo/critico, ma dipende dal progetto), nel primo caso (e presumo sia quello di questo Orion 420GT visto che è presente un optoisolatore che suppongo funga da feedback verso il TL494) chiaramente il duty cycle varia in base alla tensione a valle del secondario e quindi la condizione di eventuale overlap (ovvero un dead time troppo breve) va verificata abbassando al minimo la tensione di alimentazione dell'ampli (cioè fino al duty cycle massimo). Sempre riguardo ciò un indizio di eventuale insorgere di overlap è l'aumento anomalo di corrente assorbita (senza carico) abbassando la tensione di alimentazione.

Bon, confido di aver dato qualche spunto utile.
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Re: ORION 420 GT

#7

Messaggio da cnc3018pro »

Ciao a tutti, grazie per le risposte.

Ho trovato gli originali SMP60N06 su AliExpress.. C'è da fidarsi? Non li trovo da nessun'altra parte..

Le varianti SMP60N06-14 e SMP60N06-18 vedo che hanno parametri diversi da scheda tecnica (corrente di dispersione, potenza dissipata inferiore per il "-18".

Ho letto che è possibile utilizzare gli IRF3205, tuttavia vedo che i valori di capacità, carica e tempi di intervento sembrano non così simili.. sbaglio?
Allegati
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Re: ORION 420 GT

#8

Messaggio da Etabeta »

cnc3018pro ha scritto: 5 ago 2025, 23:01 Ho trovato gli originali SMP60N06 su AliExpress.. C'è da fidarsi? Non li trovo da nessun'altra parte..
Risposta breve: NO!
Risposta un po' più lunga: ASSOLUTAMENTE NO!
Risposta articolata: E' un fatto noto e acclarato da moltissime testimonianze, da anni, che Aliexpress (e gli altri marketplace come Amazon e Ebay dove operano anche gli stessi venditori) rivendono semiconduttori (ma anche condensatori e altro) contraffatti/rimarchiati e, ovviamente, vanno proprio a "selezionare" i componenti fuori produzione e non reperibili dai fornitori ufficiali. Se proprio vuoi provare (senza però crearti aspettative, cioè parti dall'idea che sono contraffatti salvo eccezioni...) è bene poi testarli e verificare gli effettivi parametri. In pratica non poi essere certo di ciò che ti arriva se originale (da vecchio stock) a un "quassicosa" sotto mentite spoglie. Il mio pensiero è che non vale assolutamente la pena di rischiare men che meno se si tratta di un lavoro fatto per altri per il quale poi rispondi tu.

Riguardo la sostituzione dei SMP60N06 io opterei per gli STP60NF06, così, in prima battuta, penso che non sia necessario modificare il valore delle resistenze di gate ma (vedasi cosa ho scritto sopra) come sempre (ma questo vale appunto sempre) è bene verificarne il comportamento dinamico tramite oscilloscopio, banalmente se almeno una coppia degli SMP60N06 ancora funziona puoi anche fare un raffronto rispetto a una coppia di STP60NF06 (chiaramente montando/misurando le due coppie separatamente, non insieme).
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Re: ORION 420 GT

#9

Messaggio da cnc3018pro »

Grazie Etabeta per i tuoi suggerimenti.

Ricordo di aver letto tuoi post in relazione a condensatori contraffatti ma non pensavo che il discorso si estendesse ai semiconduttori.
Nonostante questo intervento sia fatto a puro scopo hobbistico e per me stesso, preferisco andare sul sicuro ed acquistare componenti di qualità Seguirò il tuo consiglio e comprerò attraverso canali noti.

Ho studiato diversi datasheet di mosfet ed ho realizzato la tabella che allego. Curiosamente vedo parametri differenti per lo stesso mosfet STP60NF06 prodotto da ST piuttosto che VBsemi.

Da quel poco che vedo sarei propenso a scegliere tra IPP80N08S4-06 e IRF2807ZPbF.

Non so però se ho tralasciato qualche altro parametro fondamentale.
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tabella mosfet ch-n.JPG
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Re: ORION 420 GT

#10

Messaggio da Etabeta »

Io confermo che opterei per gli STP60NF06 prodotti da ST (tantopiù che sono facilmente reperibili, anche da RS), riguardo quelli prodotti da Vbsemi non conosco quel produttore (non è attualmente distribuito da nessuno dei distributori "noti" presumo operi più che altro sul marcato asiatico), vedo ora che ha base in Cina e un vasto catalogo relativamente ai mosfet (è un settore in crescita trainato dalla mobilità elettrica e automazione) ma in effetti, come capita anche per altri produttori riguardo pure altri semiconduttori di uso comunque commercializzati con la stessa sigla rispetto ai concorrenti, alcuni parametri sono appunto piuttosto differenti, va tenuto presente che ogni produttore usa le proprie maschere e processi di produzione (non si tratta di "cloni"), quindi, appunto, è bene consultare il datasheet del produttore stesso e riguardo i parametri del, diciamo quasi-equivalente STP60NF06 (precisamente è siglato STP60NF06-VB proprio per differenziarlo rispetto al prodotto originario ST a cui è simile) vedo che ha tensione di soglia tipica di 1.9V (min 1V, max 3V) piuttosto bassa rispetto ai 2V-4V tipici della vasta maggioranza dei mosfet in questa fascia di corrente/tensione (qui non mi dilungo ulteriormente in disquisizioni tecniche), io NON lo utilizzerei come sostituito del SMP60N06 (in ogni caso non "al buio" ma andrebbe testato con misure).

Poi, naturalmente, il mio è puramente un consiglio, scegli tu come credi opportuno.
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Re: ORION 420 GT

#11

Messaggio da cnc3018pro »

Come sempre ti ringrazio Etabeta per i tuoi preziosi consigli.
Ascolterò il tuo suggerimento e prenderò gli STP60NF06 ma oramai rimando a settembre.

Tuttavia il problema è che probabilmente non ho le competenze per eseguire un intervento di questo tipo.. Speravo sinceramente di trovare componenti plug and play da poter montare direttamente.

Anche gli altri mosfet nella sezione amplificatore non si trovano più sul mercato (IRF9540 - IRF542) e non ho idea se siano funzionanti, come il potenziometro a 82 stadi :omg:

Rimane l'ulteriore annoso dilemma della sensibilità di ingresso e la mancanza dello schema.

Potrei prendere i soli STP60NF06 per vedere se si accende e valutare di conseguenza il restauro (condensatori, pads, ecc).
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Re: ORION 420 GT

#12

Messaggio da Etabeta »

cnc3018pro ha scritto: 10 ago 2025, 21:14 Speravo sinceramente di trovare componenti plug and play da poter montare direttamente.
Considera che le riparazioni comportano (o dovrebbero comportare, se eseguite in modo scrupoloso) sempre dei test/misure prima e anche dopo l'intervento onde accertarsi che effettivamente il guasto sia risolto (al di là del fatto che l'amplificatore torni a suonare). Ciò per dire che, in genere, una riparazione, a meno di guasti davvero banali ovvero dove si è ragionevolmente certi che il problema sia circoscritto, non esclude che (specie su oggetti non "giovani") siano presenti altri difetti non "palesi" dovuti ad altri componenti guasti o degradati o che sono stati precedentemente sostituiti con componenti non idonee.
Quindi è bene controllare e ricontrollare, mai dare nulla per scontato e mai fidarsi ciecamente nemmeno degli schemi nei service manual, non sono esenti da errori e/o non raramente possono presentare componenti di valore diverso in relazione a correzioni/migliorie effettuate nel tempo (confrontare sempre i componenti raffigurati in schema con quelli materialmente presenti).
cnc3018pro ha scritto: 10 ago 2025, 21:14 Anche gli altri mosfet nella sezione amplificatore non si trovano più sul mercato (IRF9540 - IRF542) e non ho idea se siano funzionanti, come il potenziometro a 82 stadi :omg:
Su questo ti do una buona notizia, sono correntemente in commercio gli IRF9540PBF / IRF542PBF prodotti dalla Vishay (che anni fa ha acquisito la International Rectifier che fu il produttore originario appunto di quelli e tanti altri mosfet IRF..) il suffisso "PBF" sta semplicemente a indicare Pb-Free ovvero assenza di piombo (per le normative antinquinamento) nella lega di stagno che riveste i terminali, ma sono esattamente tali-e-quali.
Naturalmente, come sempre (e come ho scritto prima) raccomando, tanto più se sono componenti prodotti 30-40 anni fa, se fosse necessario sostituire uno o più mosfet, di sostituirli tutti in blocco con nuovi provenienti dallo stesso lotto in questo modo si presuppone (anche se sarebbe bene verificando con misure/test) che siano tutti con caratteristiche analoghe.
PS: NON utilizzare invece gli IRF9540N / IRF542N (suffisso "N") NON sono equivalenti in questo tipo di impiego (come transistor finali, ovvero in ambito lineare).
cnc3018pro ha scritto: 10 ago 2025, 21:14 Rimane l'ulteriore annoso dilemma della sensibilità di ingresso e la mancanza dello schema.
Per quello non è che ci siano alternative... se lo schema non è reperibile tocca tracciarselo (tempo e pazienza..), chiaramente se l'obiettivo è modificare la sensibilità non serve l'intero schema, si parte dallo stadio ingressi e premplificazione.
cnc3018pro ha scritto: 10 ago 2025, 21:14 Potrei prendere i soli STP60NF06 per vedere se si accende e valutare di conseguenza il restauro (condensatori, pads, ecc).
Si, in prima battuta relativamente alla risoluzione del guasto (se hai già individuato che è relativo ai mosfet alimentazione) poi partire sostituendoli e, qualora non ti sia possibile effettuare delle misure/verifiche (rimando a quando ho scritto prima) puoi intanto verificare se si manifestano anomalie evidenti (presumo di no...) cioè banalmente verificare che la corrente assorbita a riposo si mantenga entro il valore previsto anche abbassando al minimo la tensione alimentazione (ciò nel caso quell'amplificatore abbia alimentazione regolata (tensione sui rami dei finali circa costante al variare della tensione alimentazione in ingresso) ovvero con feedback sul TL494 e quindi che anche con duty cycle massimo non ci sia il fenomeno dell'overlap tra i due rami (nel caso vedresti salire in modo anomalo la corrente assorbita, a riposo, scendendo con la tensione di alimentazione).
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Re: ORION 420 GT

#13

Messaggio da cnc3018pro »

Grazie Etabeta per i preziosi suggerimenti. Oramai rimando l'ordine dei ricambi a settembre, al rientro dalle ferie. Prenderò anche i mosfet da te indicati per la sezione di amplificazione. In realtà sarebbe da fare un ordine unico ed includere anche i condensatori.. ma pensavo di incrociare i dati con altri amplificatori che vorrei restaurare, così nella peggiore delle ipotesi se non riesco a riparare questo Orion li uso per altro.

Vorrei provare Mouser o Digikey ma non ho capito se il materiale provenga dagli States e quindi soggetto ad extra tassazione. Con RS mi sono trovato bene, se non per il fatto che sono arrivati diversi pacchi in momenti diversi ergo un po' scomodi da gestire per un privato.

In relazione all'approccio scientifico supportato da misure hai perfettamente ragione: è esattamente ciò che faccio nel mio settore (meccanica/motoristica). Per quanto riguarda l'elettronica ho qualche difficoltà ^^ .. devo studiare.. mi riferisco più che altro alla misura sui rami di alimentazione con l'oscilloscopio a 2 canali.. ho un vecchio Panasonic VP-5610P (3 ch) oppure il più recente acquisto Audison Bit Tune che dispone di funzione oscilloscopio.

Il controllo della corrente assorbita a vuoto posso senz'altro farlo con l'amperometro integrato nell'alimentatore regolabile

Proverò a ricavare lo schema della sezione di alimentazione ma anche in questo caso la mia conoscenza è limitata

Allego documentazione trovata online:

-manuale d'installazione originale Orion con diverse info utili (connessioni, settaggi crossover, valori assorbimento)

-prova della rivista AUDIOCARSTEREO di Febbraio 1991
Allegati
Orion 420GT.jpg
Orion 420GT 001.jpg
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Prova Orion 420GT.pdf
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Re: ORION 420 GT

#14

Messaggio da cnc3018pro »

Aggiorno il post.. ho provveduto a sostituire i 4 mosfet SMP60N06 con 4 nuovi STP60NF06.

L'amplificatore si accende e suonano tutti e 4 i canali ma qualcosa non va.. si sente una sorta di fruscio proveniente dalla board.. e lo stesso disturbo viene emesso dagli altoparlanti.. corrente assorbita attorno ai 2A e mosfet nuovi che scaldano parecchio..
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Re: ORION 420 GT

#15

Messaggio da Etabeta »

Ciao,
il mio parare è, come ho già scritto, di effettuare delle misure piuttosto che per tentativi sostituendo i componenti, altrimenti, passami la battuta, diventa come giocare alla slot confidando nel jackpot. Chiaramente il prerequisito, a monte, è di masticare un po' di teoria prima di buttarsi a capofitto, tantopiù se poi si intende mettere mano ad altri amplificatori successivamente e non si tratta di un caso spot altrimenti invece di coltivare una passione ci si trova con una frustrazione....

Riguardo gli acquisti da Digikey e Mouser tutte le spedizioni partono dai loro rispettivi magazzini che sono entrambi negli USA (Mouser in Texas, Digikey in Minnesota), spedizioni via aerea tramite UPS per Digikey, Fedex per Mouser, consegna in entrami i casi in 2-3gg, io sono a Torino e nel 90% dei casi la consegna mi arriva in 48h effettuando l'ordine entro il primo pomeriggio, gioca a nostro favore il fuso orario "indietro" negli USA e il fatto che i corrieri internazionali lavorano h24 (e hanno una loro infrastruttura dedicata allo sdoganamento).
Fedex sdogana a Parigi (Mouser formalmente fattura dalla Francia per i clienti europei), mentre UPS/Digikey a Colonia, in Germania, in entrambi i casi poi le spedizioni, poche ore dopo (se il giorno successivo è lavorativo), ripartono via aerea per la seconda tratta con destinazione Italia e da lì infine vengono messe in consegna dalla rete nazionale dei corrieri.
Per chi fosse oltremodo curioso, come me (quando attendo dei componenti per un lavoro particolarmente importante controllo se ci sono intoppi nel viaggio, uragani ecc.. XD), il codice del volo (che è possibile tracciare in tempo reale su flightaware.com e altri siti) di Fexed per l'Europa per questa tratta è solitamente FDX38, che parte da Memphis dove c'è l'hub principale di Fedex appunto, mentre quello UPS tipicamente è UPS213 da Louisville, entrambi schedulati quotidianamente lun/ven.

Riguardo i costi spedizione/doganali sia nel caso di Digikey che di Mouser (a meno di selezionare altro corriere rispetto a quello predefinito) sono sempre indicati nel "carrello" e attualmente sono:
18€ per Digikey (zero per ordini >50€ iva esclusa)
20€ per Mouser (zero per ordini >50€ iva esclusa)
Al momento del checkout viene indicato l'ammontare totale che include l'IVA italiana, il costo relativo a dazi e servizio di sdoganamento è incluso costo (ovvero è già "annegato" nel prezzo, quindi non ci sono costi aggiuntivi da pagare alla ricezione) a patto, lo ripeto, di utilizzare il corriere predefinito (nuovamente: UPS per Digikey, Fedex per Mouser). Comunque è tutto oltremodo semplice basta leggere ciò che viene visualizzato nel checkout.
Ovviamente conviene fare acquisti di importo >=50€ onde evitare i 18/20€ di spedizione.

Riguardo invece RS le spedizioni possono essere frazionate in quanto la merce è stoccata in diversi magazzini, ve ne è anche uno in Italia, in ogni caso per ogni componente visualizzato è sempre indicato se è ubicato presso magazzino Italiano o estero, RS, almeno a oggi, fattura sempre dall'Italia (come anche tme.eu tanto per citarne un altro fornitore degno di nota, che spedisce dalla Polonia).

Naturalmente il consiglio è valutare di volta in volta la scelta più conveniente, partendo dal presupposto che, a oggi, l'assortimento relativamente a semiconduttori e componenti passivi più vasto è, di gran lunga, presso Digikey e Mouser (alle volte occorre fare anche un ordine contemporaneamente da entrambi se l'uno o l'altro sono a rottura di stock di questo o quel componente..), TME ha un'ottima scelta anche di minuteria meccanica (sotto questo aspetto anche Digikey relativamente alla viteria in standard USA naturalmente), prodotti chimici, per saldatura e batterie/pile e queste ultime due categorie (pile al litio in particolare come anche molti prodotti chimici usati per la saldatura e lavorazioni) non possono viaggiare per via aerea per via delle normative di sicurezza, per cui TME (che spedisce dalla Polonia, anche via terra quindi) è la mia scelta primaria in quesi casi.

Mi sono un po' dilungato ma penso siano informazioni che possono essere utili a te e altri.
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Re: ORION 420 GT

#16

Messaggio da The_Bis »

cnc3018pro ha scritto: 30 ago 2025, 16:18 Aggiorno il post.. ho provveduto a sostituire i 4 mosfet SMP60N06 con 4 nuovi STP60NF06.

L'amplificatore si accende e suonano tutti e 4 i canali ma qualcosa non va.. si sente una sorta di fruscio proveniente dalla board.. e lo stesso disturbo viene emesso dagli altoparlanti.. corrente assorbita attorno ai 2A e mosfet nuovi che scaldano parecchio..
Hai fatto caso se variando la tensione di ingresso (in teoria abbassandola) e/o mettendoci un carico applicato in uscita il rumore sparisce?
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Re: ORION 420 GT

#17

Messaggio da cnc3018pro »

Grazie a tutti per la pazienza e per le risposte.

Etabeta @ tu hai perfettamente ragione! Ma non so dove posso documentarmi in relazione alla teoria di base per riparare gli amplificatori. Mi piacerebbe sinceramente essere di supporto al forum invece che un rompi scatole che chiede solo suggerimenti T_T .
Se sai indicarmi qualche testo specifico lo compro e me lo studio.

Ispirato dai tuoi post questa volta ho fatto l'ordine su Mouser e sono molto soddisfatto del servizio. Catalogo davvero vasto e spedizione rapida in unica soluzione.

The bis @ ringrazio anche te per la pazienza e per la disponibilità.

Ricapitolando, con alimentazione a 12V, limitazione in corrente a 1.6A e carico sempre presente (altoparlanti) l'amplificatore funziona ma la board ronza/frigge e si sente un ronzio negli altoparlanti.

Abbassando la tensione a 10,5V l'amplificatore pare suonare perfettamente. Scompaiono entrambi i rumori provenienti dalla board e dagli altoparlanti. Anche la corrente assorbita si abbassa e non raggiunge il massimo impostato.
Se alzo la tensione a 10,6V l'assorbimento sale a circa 1A e sento i disturbi.

Ora procederei quasi con la sostituzione degli elettrolitici (già presi nell'ordine su Mouser). Possibile che siano questi la causa?
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Dettaglio assorbimento senza disturbi
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Etabeta
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Re: ORION 420 GT

#18

Messaggio da Etabeta »

cnc3018pro ha scritto: 1 set 2025, 19:02 Etabeta @ tu hai perfettamente ragione! Ma non so dove posso documentarmi in relazione alla teoria di base per riparare gli amplificatori. Mi piacerebbe sinceramente essere di supporto al forum invece che un rompi scatole che chiede solo suggerimenti T_T .
Se sai indicarmi qualche testo specifico lo compro e me lo studio.
Premesso che non ho idea del tuo livello attuale di conoscenza in merito alla teoria di base dei semiconduttori (diodi/transistor/mosfet), quindi amplificatori operazionali, e direi anche necessariamente un'infarinatura riguardo le porte logiche è necessaria (banalmente anche negli amplificatori possono essere utilizzate porte logiche per i circuiti di protezione e remote), ciò in quanto solamente dopo sarebbe poi bene passare alla teoria degli amplificatori. Non ho citato l'argomento misure (e quindi poi uso degli strumenti di misura oscilloscopio e quant'altro) ma ciò è implicito.
Non saprei proprio consigliarti "il libro", anzi, "i libri" (relativamente ai diversi argomenti), ma fossi in te non mi porrei la questione "libro", rispetto a quando ero chino io sui libri (>30 anni fa..) hai la possibilità di attingere a una fonte di informazioni praticamente illimitata tramite web (battuta: consultazione non tramite smartphone direi in questo ambito :) ), a tutti i livelli di competenza (anche per chi parte da zero). E' un percorso certamente non breve e non andrebbe affrontato con un approccio del tipo (non voglio dire che sia il tuo, lo rivolgo a chiunque legga qui) "entro la settimana devo sapere tutto e riparare questo amplificatore". Come sempre prima viene la teoria poi la pratica altrimenti si fa pratica "a naso" con il rischio di fare danni o spendere tempo e soldi in componenti senza ottenere il risultato, poi, per carità, esistono anche i "colpi di fortuna", il classico "componente bruciato" unico elemento guasto, cambi quello e tutto va a posto (e senza nemmeno dover necessariamente sapere la funzione di quel componente) oppure, risolvere appunto cambiando man mano sempre più componenti (e decade ogni discorso, ma ovviamente al prossimo ampli si è punto d'accapo).

Riguardo ciò che hai descritto parrebbe un problema relativo al regolatore della sezione alimentazione ma su questo avevo già scritto consigliando di verificare (tramite oscilloscopio) il segnale applicato ai gate dei mosfet (sui due rami) ovvero generato dal TL494, al variare della tensione alimentazione considerato che presumo si tratta di alimentazione regolata, in seconda battuta, se l'alimentatore pare a posto, verificare la corrente di bias dei finali.
Tieni presente che (come indicato nella prima pagina dell'installation manual che hai postato) la corrente a riposo per ampli dovrebbe essere intorno a 600mA.
In ogni caso, per uscire dal campo delle ipotesi e iniziare a chiarire qualche incognita è necessario fare qualche misura (avendo magari nel frattempo anche tracciato una bozza dello schema).
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The_Bis
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Re: ORION 420 GT

#19

Messaggio da The_Bis »

Il ronzare che senti solitamente è legato alla modulazione del PWM.

Se lo limiti in corrente potrebbe anche essere legato al fatto che fatica anche solo a gestire il carico dei finali se polarizzati.

1.6 ampere di corrente a 12volt per un ampli di quel tipo probabilmente sei già al limite. Ovviamente abbassando la tensione il problema diminuisce perchè l'assorbimento si abbassa e/o il pwm smette semplicemente di modulare

Ci sono amplificatori un po' datati che fanno quel rumore perchè sono "stabilizzati" per non eccedere certe tensioni come forma di protezione e quindi senza carico e se alimentati con più di 12volt fanno un po' di "coil whining" proprio perchè modulano per evitare che la tensione in uscita sul secondario e di conseguenza su condensatori e stadio finale sia troppo alta.

In alternativa come giustamente ti suggeriva Etabeta il problema potrebbe essere di timing di gestione dei Fet e potrebbe essere necessario analizzare come si comportano. Ma da quello che racconti sospetto più che tu stia sentendo semplicemente del rumore di modulazione del PWM che per N motivi (tra quelli elencati) va un po' in sofferenza.

Non escludo che la cosa sia determinata anche da qualche condensatore un po' sfinito. Ma se non ci attacchi almeno un oscilloscopio per vedere cosa fa bisognerebbe essere dei maghi per darti una risposta certa.

In ogni caso, se le prove le fai con un altoparlante attaccato e fai funzionare l'ampli 1.6A sono decisamente pochini, ma se non sei ancora sicuro che l'ampli funzioni bene evita di farlo lavorare su un carico.

Prima prova con l'ampli a banco senza alcun carico.

Poi nel caso costruisciti un carico fittizio, tipo 4 resistenze corazzate meglio se non induttive da 1ohm in serie o mix di serie parallelo, per fare le prove e cosa esce dall'ampli te lo guardi con un oscilloscopio. Naturalmente a monte come sorgente ti serve un generatore che lavori su un tono a tua scelta niente Musica sennò non ci capisci una mazza...

Ok non sapere bene come muoversi, ma certe cose sono la base per poter fare un po' di troubleshooting sennò meglio nemmeno iniziare a mettere le mani ad un ampli perchè è un attimo fare più danni che altro.
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