L’orecchio/cervello è un sistema di ascolto costruito da Madre Natura per adattarsi alle situazioni.
È l’esatto contrario di uno strumento oggettivo, purtroppo. Proprio per i suoi “parametri di progetto”.
Che il suo giudizio sia “insindacabile”, vale SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per il proprietario dell’orecchio.
Questo non significa “che le misure dicano tutto”, naturalmente. Non vorrei che si pensasse che voglio scatenare la solita polemica. Ma almeno sono oggettive e consentono di verificare la qualità di progettazione. Come l’osservazione visiva, ad un occhio DA PROGETTISTA, consente di approssimare la qualità dei componenti.
Anche il prezzo, non è indicatore di qualità. Questo lo sappiamo da sempre..
Produrre pochi oggetti con finiture belle e costose, senza possibilità di fare economie di scala e dover gestire i ricarichi di una rete di distribuzione e di assistenza che farà piccoli numeri, non è cosa banale.
Un oggetto bello e rifinito puó essere di qualità pregevole come manifattura. Ma non è affatto detto che lo sia come contenuto tecnologico.
Tuttavia, l’aspetto fa PRESUMERE che ci sia anche il “contenuto”.
Tutto questo non per insinuare che quell’oggetto sia “tutto fumo e niente arrosto”. Tuttavia non da alcun diritto di pensare che sia costruito in un determinato modo. Anche per convinzioni tecniche del progettista. Che magari ritiene un trasformatore di isolamento sia un elemento che a causa del suo ciclo di isteresi e della banda passante, introduce smussamenti ed irregolarità nel flusso. E decide di non metterlo perchè altrimenti in condizioni “ideali” l’oggetto potrebbe suonare peggio che se il trasformatore ci fosse.
Insomma: per dire che la progettazione di un oggetto non segue sempre le vie che chi non progetta di mestiere penserebbe essere logiche.
Per fare un esempio, per determinati periodi storici, è cambiata la costruzione di alcuni altoparlanti perchè certi materiali magnetici non erano disponibili per questioni di guerra. Non perchè un altro materiale, poi utilizzato, fosse superiore.
Vissuto direttamente da me: la Helix ha prodotto il DSP3S, che è per alcune caratteristiche inferiore al DSP 3 vecchio, perchè la AKM, che produceva il DAC montati nel DSP3, era andata a fuoco. Ed ha dovuto “fare il modello nuovo” perchè non poteva più produrre il vecchio. Non perchè quello nuovo sia meglio. È il contrario, dal punto di vista sonoro.

Ma se cambi chipset, cambiano un sacco di cose. Devi disegnare una scheda madre nuova.
Logico che nel nuovo Helix ha messo un paio di cose in più, per “dare la sensazione del modello nuovo”. Ad esempio, proprio l’ingresso digitale elettrico, assieme a quello ottico. Che nel DSP3 vecchio non c’è.
Insomma: il mondo dell’audio è complicato. E conta più l’apparenza della sostanza, da sempre. E spesso contano cose che a noi sembrano assurde.
Per rendersene conto, basta guardare all’audio professionale. Che costa 10 volte meno del consumer, salvo qualche oggetto da “maniaco sessuale”.
Tuttavia, la musica che ascoltiamo con il consumer è con l’hi-end, è prodotta con gli apparecchi audio professionali..
Ciao!