Diciamo che hai modificato la fase di 180 gradi, invertendo la polarità. E questo ha fatto bene al suono, come spesso succede.
È un concetto complicato da spiegare.. E spesso le spiegazioni sono troppo semplicistiche, rispetto alla realtà.
Sostanzialmente, la fase è una grandezza che è legata al tempo ed alla frequenza, ed è abbastanza “fluida” nello scostamento. Non è solo 0 gradi o 180 gradi. Cambia da 0 a 360 gradi ed anche oltre e più volte, nella risposta di un impianto che va dai classici 20 Hz a 20.000.
Se tutto fosse emesso da un’unica fonte, il cervello non percepirebbe nemmeno questa “fluidità temporale” del segnale. Ma quando segnali uguali sono emessi da due sorgenti che non sono in fase tra loro, si creano cancellazioni e somme, in funzione della differenza di tempo con cui sono riprodotti i segnali. La fase infatti è un movimento del segnale audio sull’asse del TEMPO.
Tu hai I woofers vicini ed il sub lontano. Già questo comporta che il segnale del sub “arriva dopo” quello dei woofers, nella sua interezza. Poi ci sono i filtri passa basso e passa alto che hai messo al sub ed ai woofers, che anch’essi modificano la fase di 45 gradi ogni 6 db/ottava di pendenza di attenuazione. Poi ci sono le risposte stesse degli altoparlanti, che sono differenti in fase per via della loro costruzione e del “carico acustico (l’aria che tirano e spingono che hanno intorno)”.
La somma di tutti questi fattori fa sì che nel punto dove I woofers ed il sub “lavorano assieme” sfumandosi l’uno negli altri, i tre segnali non siano perfettamente sincronizzati. Sono, appunto, SFASATI TEMPORALMENTE.
Per sistemare le cose, o, meglio: “migliorarle”, bisogna talvolta invertire la polarità di una delle due vie, già quando emettono dallo stesso punto. Se poi ne hai una a 80 cm dalle orecchie (il woofer sinistro, per esempio) ed una ad 1 metro e mezzo (il sub nel baule), è cosa abbastanza normale dover intervenire come hai fatto tu, per migliorare la risposta nel punto dove finisce il sub e cominciano I woofers.
- I “ritardi temporali” che dovresti avere sulla radio nella sezione crossover, che sono una delle classiche funzioni dei DSP audio, servono proprio a fare in modo che la musica arrivi - dove sei seduto - , allo stesso tempo, anche se è emessa da 5 altoparlanti tutti posti a distanze diverse.
- La possibilità di invertire la polarità, invece, solitamente ti è data come opportunità per compensare la diversa pendenza dei filtri che talvolta va impostata anche per rispettare la capacità elettromeccanica degli altoparlanti usati.
Per esempio: per ottenere il massimo dai woofers anteriori, facendogli riprodurre le frequenze più basse possibili ma senza farli muovere forsennatamente a frequenze appena inferiori a quelle che possono ancora riprodurre, potresti dover impostare un passa alto (HPF) a 24 db per ottava di pendenza, per esempio a 60 Hz. Ovvero, a frequenza bassa, ma molto ripido. E questo filtro sfasa il segnale “in anticipo” di 180 gradi teorici: 45 gradi ogni 6 db.
Allo stesso tempo, per amalgamare la risposta correttamente tra woofers e sub, potresti dover impostare il passa basso del sub (LPF) a 18 db/ottava. Che sfasa il segnale “in ritardo” di 135 gradi teorici.
Sarebbero 90 gradi di differenza.. ma questo, aggiungi che le pendenze reali della risposta in frequenza che ottieni sui due fronti dell’incrocio, dipende anche da quella che avrebbero “liberi”, gli altoparlanti che vai a filtrare. Per cui non sarà MAI quella teorica. Specie per i woofers, che sotto i 60 Hz in portiera, solitamente crollano di loro, e quindi potresti ottenere una pendenza anche oltre i 36 db/ottava reali.
Poi ci metti che tra il woofer sinistro ed il sub cci sono 80 cm di differenza di distanza. Che dato che il suono viaggia a 343 m/s, aggiunge un ulteriore ritardo globale. Quindi un ulteriore sfasamento in ritardo. Idem per il woofer destro, che è più lontano da te, ma meno differente rispetto al sub.
In questo calderone di sfasamenti elettrici introdotti dai filtri; acustici, introdotti dagli altoparlanti; temporali, introdotti dallo spazio che separa le tue orecchie dagli altoparlanti coinvolti nell’incrocio woofer/sub, appare chiaro che poter cambiare la polarità di una delle due vie, comporta delle differenze sonore avvertibili e misurabili.
Cambiando la pendenza dei filtri e le frequenze di incrocio, potresti tranquillamente dover ripristinare la polarità diretta.
L’acustica è piuttosto complicata.. Quando fai le prove, tieni conto di questo.
Ciao!
