I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Ho avuto questa autoradio in parallelo con un Alpine 5957: una bella differenza all’ascolto!
Le passioni sono il lievito madre dell'esistenza.
Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Per quanto riguarda la macchina di Nostromo, il percorso del segnale è alla fine lo stesso che hai in una sorgente con DSP incorporato.
Oppure in un sistema con sorgente digitale e DSP amplificato.
Oppure in un sistema con sorgente digitale, DSP e ampli analogico.
Oppure in un sistema con sorgente digitale, DSP con ingressi ed uscite digitali, DAC esterno e stadio analogico e controllo volume esterno.
LO STESSO.
Solo che gli stadi sono separati. E, per ridurre gli effetti della inevitabile trasmissione di segnale con il protocollo SPDIF, che è uno dei punti deboli di qualsiasi sistema digitale consumer separato, sulla sorgente principale c’è interposto un dispositivo di rigenerazione del clocking tra sorgente e DSP. Che è l’Armature.
Mi corregga i se sbaglio, @The_Bis o Andrea.
Quello che appare complessa è la separazione dei componenti che in altri apparecchi (vedi schema postato da Stefano..) sono UGUALMENTE PRESENTI, ma, essendo incorporati in spazi ristretti, non possono beneficiare di alimentazioni accurate e spazi Inter stadio di determinati componenti, che sono auspicabili per mantenere puliti i segnali.
Abbiamo diverse sorgenti con loro componenti accessori: Raspberry con alimentazione iper stabilizzata, specchio Bewit con la propria unità esterna di alimentazione e gestione e non so se verrà montato anche il lettore Sony che c’era sulla Musa. E già qui c’è tanta roba che complica la gestione degli spazi, ma che potrebbe essere semplicemente un unico componente.
Abbiamo il DSP, che lavora ESCLUSIVAMENTE IN DIGITALE. Quindi non ha stadi “pre”, ne controllo volume, ne stadio di ingresso analogico (vedi sempre schema pubblicato da Stefano..). Per lo meno non è in uso, nemmeno per la sorgente di serie, se non ricordo male. Che è riprodotta da due full range montati nei triangoli, appositamente per viva voce, navigatore, segnali di avviso del sistema “auto”.
Abbiamo in fine un progetto congiunto realizzato da Audio Solution, che incorpora un convertitore digitale/analogico R2R, che è la cosa di qualità più alta possibile oggi, lo stadio di uscita analogico completamente a discreti, addirittura NOS, ed il controllo del volume. Che avviene in analogico ed è realizzato con componentistica stratosferica. Tutte cose impossibili da inserire anche in DSP da 5000 Euro, come il Brax. Che sono realizzati in un unico chip nella radio mostrata da Stefano.
Questo stadio, tra l’altro, beneficia di una alimentazione multi stadio e multi tecnologia, dimensionata e curata in un modo che non può trovare spazio in un telaio “standard” assieme a tutto il resto del DSP.
Per gestire tutte le alimentazioni, c’è un dispositivo che si chiama “Power block”, che è grande come un ampli (grande..) ma che è un “semplice” distributore di alimentazioni con fusibili e servizi di temporizzazione.
Quindi, non è che “c’è troppa roba sul segnale”. È semplicemente la roba che serve, che c’è anche in una sorgente con DSP incorporato o in un sistema con normale DSP separato. Ma ogni stadio è portato al massimo livello possibile, curandolo al massimo. Cosa che richiede piú telai.
E ci sono componenti accessori, non sul percorso del segnale, che servono a mettere ogni stadio in condizioni di operare al meglio. Soprattutto considerando il segnale analogico, che non è altro che la sezione di alimentazione modulata dal segnale audio. Alimentazione che quindi va curata sempre al massimo. Perchè in ultima analisi, in analogico, COSTITUISCE IL SEGNALE.
Sul discorso DSP/non DSP, affrontato da @synagryda , è un rispettabile punto di vista, che io non condivido nel modo più assoluto, ma rispetto. Perchè ognuno di noi realizza l’impianto anche secondo le proprie componenti emotive. E ne fruisce poi attraverso di esse, per trarne piacere.
E questo è un discorso più “filosofico che tecnico”. Ma la musica è sfera emozionale. Ed ognuno la vive come crede.
Secondo me, dato che la musica la ascolto solo in auto, la “scena sonora è indispensabile come il rispetto del timbro e della dinamica”. Per altri è una cosa “rinunciabile”, per lo meno in quest’ambito.
Per chi non comprende bene il discorso “scena sonora”, faccio un esempio.
Mi viene in mente, tra i tanti, una canzone di Lucio Dalla, ascoltata di recente. Si tratta di “Siamo Dei”, presente nell’LP “Dalla”. Quando parlano “gli dei”, la voce è quella di Lucio, sovra incisa più volte ed effettata, in modo che formi un “coro sullo sfondo”. Quando canta il povero mortale, si tratta della voce di Lucio incisa normalmente al centro del palcoscenico.
Nel mio modesto sistema che non ha neppure i tweeters, ed è basato su DSP amplificato, pure di fascia bassa, sento chiaramente “gli dei” che prendono in giro il “mortale”, ed occupano tutto lo spazio uniformemente da destra e sinistra, arretrati di 40/50 cm. E la voce di Lucio, in primo piano e al centro, che risponde.
Ecco: per me, questa è una ESPRESSIONE ARTISTICA generata dal fonico e voluta dall’Autore, che esalta il significato del testo. Non si tratta di percepire “banalmente” la posizione degli strumenti nello spazio. O distinguere perfettamente Dalla e De Gregori uno al centro destra ed uno al centro sinistra, quando cantano “Ma dove vanno i marinai” nella edizione remaster di “Lucio Dalla”. E che produce un effetto molto suggestivo quando cantano assieme e separati.
E in un impianto HiFi DEVE ESSERE PRESENTE e riprodotta il più fedelmente possibile, esattamente come “le sfumature e spigolosità del legno” del clarinetto, che sempre Lucio suona, in tanti brani.
Non me ne faccio NIENTE del clarinetto in giro per la macchina.
Ma questo è sicuramente un altro controverso argomento..
A mio modesto avviso ci sono persone che queste cose, in auto (qualcuno neanche in casa, specie i giovani che non hanno avuto “lo stereo”), non le hanno mai sentite e non le credono possibili. Per cui rivolgono la propria attenzione ad altri aspetti più immediatamente percepibili, come timbro e dinamica. E ne sottovalutano l’importanza nell’espressione artistica. Quindi “il DSP, si, vabbè.. Si fa anche senza”.
Ma lo STEREO, esiste per queste cose qui eh.. Che ascolti, senza DSP, con gli altoparlanti montati anche dietro, o magari con un sistema “coi filtri a 6 db”, quando non hai un altoparlante che non suona assieme al suo contiguo?
Come si fa, senza elaborare il segnale in modo da sopperire alla posizione sbagliata degli altoparlanti? Come si fa, decidendo a priori che un filtro a 6 db è “più musicale”, quando per METTERE IN FASE due altoparlanti montati OBBLIGATORIAMENTE a distanze diverse, ne serve uno di diversa pendenza?
Ma poi, nella fattispecie, filtrando in digitale, non esiste il problema del numero dei componenti sul percorso del segnale che si puó produrre in un filtro analogico, eh..
In auto, lo ripeto, LE PRIORITÀ SONO DIVERSE..
Chi non riesce a percepire questa cosa, facendo asserzioni sulla “purezza del segnale”, secondo me non ha ben chiara la situazione.. O, per essere più precisi, secondo me non si pone il problema nel modo corretto.
Oh.. Liberissimi tutti di pensare ed agire, di condividere e dissentire, oppure di ignorare (quanto ho scritto intendo).. Io ho espresso il mio parere eh.. Ho tante lacune tecniche, quindi di sicuro “non sono il depositario della conoscenza”. Però certi aspetti li ho presenti per esperienza diretta e le idee su come (a mio gusto..) deve suonare un impianto STEREO, le ho ben chiare e focalizzate.
Mettere in pratica ed avere il budget, LE CAPACITÀ ed il tempo, beh.. Questa è un’altra storia.
Ciao!
Oppure in un sistema con sorgente digitale e DSP amplificato.
Oppure in un sistema con sorgente digitale, DSP e ampli analogico.
Oppure in un sistema con sorgente digitale, DSP con ingressi ed uscite digitali, DAC esterno e stadio analogico e controllo volume esterno.
LO STESSO.
Solo che gli stadi sono separati. E, per ridurre gli effetti della inevitabile trasmissione di segnale con il protocollo SPDIF, che è uno dei punti deboli di qualsiasi sistema digitale consumer separato, sulla sorgente principale c’è interposto un dispositivo di rigenerazione del clocking tra sorgente e DSP. Che è l’Armature.
Mi corregga i se sbaglio, @The_Bis o Andrea.
Quello che appare complessa è la separazione dei componenti che in altri apparecchi (vedi schema postato da Stefano..) sono UGUALMENTE PRESENTI, ma, essendo incorporati in spazi ristretti, non possono beneficiare di alimentazioni accurate e spazi Inter stadio di determinati componenti, che sono auspicabili per mantenere puliti i segnali.
Abbiamo diverse sorgenti con loro componenti accessori: Raspberry con alimentazione iper stabilizzata, specchio Bewit con la propria unità esterna di alimentazione e gestione e non so se verrà montato anche il lettore Sony che c’era sulla Musa. E già qui c’è tanta roba che complica la gestione degli spazi, ma che potrebbe essere semplicemente un unico componente.
Abbiamo il DSP, che lavora ESCLUSIVAMENTE IN DIGITALE. Quindi non ha stadi “pre”, ne controllo volume, ne stadio di ingresso analogico (vedi sempre schema pubblicato da Stefano..). Per lo meno non è in uso, nemmeno per la sorgente di serie, se non ricordo male. Che è riprodotta da due full range montati nei triangoli, appositamente per viva voce, navigatore, segnali di avviso del sistema “auto”.
Abbiamo in fine un progetto congiunto realizzato da Audio Solution, che incorpora un convertitore digitale/analogico R2R, che è la cosa di qualità più alta possibile oggi, lo stadio di uscita analogico completamente a discreti, addirittura NOS, ed il controllo del volume. Che avviene in analogico ed è realizzato con componentistica stratosferica. Tutte cose impossibili da inserire anche in DSP da 5000 Euro, come il Brax. Che sono realizzati in un unico chip nella radio mostrata da Stefano.
Questo stadio, tra l’altro, beneficia di una alimentazione multi stadio e multi tecnologia, dimensionata e curata in un modo che non può trovare spazio in un telaio “standard” assieme a tutto il resto del DSP.
Per gestire tutte le alimentazioni, c’è un dispositivo che si chiama “Power block”, che è grande come un ampli (grande..) ma che è un “semplice” distributore di alimentazioni con fusibili e servizi di temporizzazione.
Quindi, non è che “c’è troppa roba sul segnale”. È semplicemente la roba che serve, che c’è anche in una sorgente con DSP incorporato o in un sistema con normale DSP separato. Ma ogni stadio è portato al massimo livello possibile, curandolo al massimo. Cosa che richiede piú telai.
E ci sono componenti accessori, non sul percorso del segnale, che servono a mettere ogni stadio in condizioni di operare al meglio. Soprattutto considerando il segnale analogico, che non è altro che la sezione di alimentazione modulata dal segnale audio. Alimentazione che quindi va curata sempre al massimo. Perchè in ultima analisi, in analogico, COSTITUISCE IL SEGNALE.
Sul discorso DSP/non DSP, affrontato da @synagryda , è un rispettabile punto di vista, che io non condivido nel modo più assoluto, ma rispetto. Perchè ognuno di noi realizza l’impianto anche secondo le proprie componenti emotive. E ne fruisce poi attraverso di esse, per trarne piacere.
E questo è un discorso più “filosofico che tecnico”. Ma la musica è sfera emozionale. Ed ognuno la vive come crede.
Secondo me, dato che la musica la ascolto solo in auto, la “scena sonora è indispensabile come il rispetto del timbro e della dinamica”. Per altri è una cosa “rinunciabile”, per lo meno in quest’ambito.
Per chi non comprende bene il discorso “scena sonora”, faccio un esempio.
Mi viene in mente, tra i tanti, una canzone di Lucio Dalla, ascoltata di recente. Si tratta di “Siamo Dei”, presente nell’LP “Dalla”. Quando parlano “gli dei”, la voce è quella di Lucio, sovra incisa più volte ed effettata, in modo che formi un “coro sullo sfondo”. Quando canta il povero mortale, si tratta della voce di Lucio incisa normalmente al centro del palcoscenico.
Nel mio modesto sistema che non ha neppure i tweeters, ed è basato su DSP amplificato, pure di fascia bassa, sento chiaramente “gli dei” che prendono in giro il “mortale”, ed occupano tutto lo spazio uniformemente da destra e sinistra, arretrati di 40/50 cm. E la voce di Lucio, in primo piano e al centro, che risponde.
Ecco: per me, questa è una ESPRESSIONE ARTISTICA generata dal fonico e voluta dall’Autore, che esalta il significato del testo. Non si tratta di percepire “banalmente” la posizione degli strumenti nello spazio. O distinguere perfettamente Dalla e De Gregori uno al centro destra ed uno al centro sinistra, quando cantano “Ma dove vanno i marinai” nella edizione remaster di “Lucio Dalla”. E che produce un effetto molto suggestivo quando cantano assieme e separati.
E in un impianto HiFi DEVE ESSERE PRESENTE e riprodotta il più fedelmente possibile, esattamente come “le sfumature e spigolosità del legno” del clarinetto, che sempre Lucio suona, in tanti brani.
Non me ne faccio NIENTE del clarinetto in giro per la macchina.
Ma questo è sicuramente un altro controverso argomento..
A mio modesto avviso ci sono persone che queste cose, in auto (qualcuno neanche in casa, specie i giovani che non hanno avuto “lo stereo”), non le hanno mai sentite e non le credono possibili. Per cui rivolgono la propria attenzione ad altri aspetti più immediatamente percepibili, come timbro e dinamica. E ne sottovalutano l’importanza nell’espressione artistica. Quindi “il DSP, si, vabbè.. Si fa anche senza”.
Ma lo STEREO, esiste per queste cose qui eh.. Che ascolti, senza DSP, con gli altoparlanti montati anche dietro, o magari con un sistema “coi filtri a 6 db”, quando non hai un altoparlante che non suona assieme al suo contiguo?
Come si fa, senza elaborare il segnale in modo da sopperire alla posizione sbagliata degli altoparlanti? Come si fa, decidendo a priori che un filtro a 6 db è “più musicale”, quando per METTERE IN FASE due altoparlanti montati OBBLIGATORIAMENTE a distanze diverse, ne serve uno di diversa pendenza?
Ma poi, nella fattispecie, filtrando in digitale, non esiste il problema del numero dei componenti sul percorso del segnale che si puó produrre in un filtro analogico, eh..
In auto, lo ripeto, LE PRIORITÀ SONO DIVERSE..
Chi non riesce a percepire questa cosa, facendo asserzioni sulla “purezza del segnale”, secondo me non ha ben chiara la situazione.. O, per essere più precisi, secondo me non si pone il problema nel modo corretto.
Oh.. Liberissimi tutti di pensare ed agire, di condividere e dissentire, oppure di ignorare (quanto ho scritto intendo).. Io ho espresso il mio parere eh.. Ho tante lacune tecniche, quindi di sicuro “non sono il depositario della conoscenza”. Però certi aspetti li ho presenti per esperienza diretta e le idee su come (a mio gusto..) deve suonare un impianto STEREO, le ho ben chiare e focalizzate.
Mettere in pratica ed avere il budget, LE CAPACITÀ ed il tempo, beh.. Questa è un’altra storia.
Ciao!
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
E ci mancherebbe.
Non ho dubbi al riguardo. Non li avevo nemmeno prima di mettermi a scrivere..
Il problema è che tu poni questioni TECNICHE: la presenza di troppe componenti sul segnale, quando per tua espressa ammissione non hai la capacità tecnica per distinguere le “componenti sul segnale”.
E se uno prova a spiegare, eh.. “Leggerai quando avrai tempo”.
Direi che non importa aggiungere altro.
Ah, una considerazione dovuta: Nostromo secondo me ha modi a volte troppo spicci, che chiudono la mente alle persone invece che stimolarne le riflessioni. Al contrario di me, che spesso ottengo lo stesso identico risultato, dando invece spiegazioni troppo articolate, senza valutare le capacità o l’interesse di chi ho “di fronte”. Mea culpa.
Direi che peró ha visto giusto nel comprendere che non c’è nessuna volontà di “capire”, ma solo la volontà di esporre una posizione.
Tutto assolutamente legittimo. Qui ognuno di noi scrive, spiega, cerca soluzioni, mette i propri lavori e le proprie idee e trae ispirazione da quelli e quelle di altri, per il puro piacere di condividere. Ma ad un commento tecnico ci si deve aspettare una risposta tecnica. Altrimenti è “polemica sterile”.
Ciao!
Non ho dubbi al riguardo. Non li avevo nemmeno prima di mettermi a scrivere..
Il problema è che tu poni questioni TECNICHE: la presenza di troppe componenti sul segnale, quando per tua espressa ammissione non hai la capacità tecnica per distinguere le “componenti sul segnale”.
E se uno prova a spiegare, eh.. “Leggerai quando avrai tempo”.
Direi che non importa aggiungere altro.
Ah, una considerazione dovuta: Nostromo secondo me ha modi a volte troppo spicci, che chiudono la mente alle persone invece che stimolarne le riflessioni. Al contrario di me, che spesso ottengo lo stesso identico risultato, dando invece spiegazioni troppo articolate, senza valutare le capacità o l’interesse di chi ho “di fronte”. Mea culpa.
Direi che peró ha visto giusto nel comprendere che non c’è nessuna volontà di “capire”, ma solo la volontà di esporre una posizione.
Tutto assolutamente legittimo. Qui ognuno di noi scrive, spiega, cerca soluzioni, mette i propri lavori e le proprie idee e trae ispirazione da quelli e quelle di altri, per il puro piacere di condividere. Ma ad un commento tecnico ci si deve aspettare una risposta tecnica. Altrimenti è “polemica sterile”.
Ciao!
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Questo forum lo ha fondato il mio amico Giulio Mancini (kristo), e io sono stato uno dei primi iscritti il giorno stesso che è stato aperto, è sorto dopo la chiusura di ACS forum, dove ho scritto per anni, insieme ai forum Mario HiFi e Car HiFi Europa... io è dal 2002 che sono sui forum di car audio... e in 20 anni ho visto, rivisto e rivisto ancora CENTINAIA di discussioni come quella scatenate da altrettanti utenti tutti uguali tra loro... e dato che GIÀ SO come vanno a finire mi limito a stroncarle sul nascere... tanto quel genere di sequele infinite dopo 100 post hanno portato lo stesso contributo che dopo 2, ovvero NULLA, se non sporcare pagine e pagine... oltre ad aver fatto perdere una montagna di tempo a chi prova a far capire le cose a gente che semplicemente per partito preso NON VUOLE CAPIRLE.
Chi non ha cognizione tecnica dopo poco tempo che ha questo hobby è chiaramente un neofita, chi quella cognizione dopo anni di car audio NON VUOLE AVERLA è uno che per quanto mi riguarda non merita di spenderci del tempo...
Io sono sempre stato aperto a nuove idee SE MOTIVATE DA UNA BASE SOLIDA.... qui sono solo chiacchere da bar... e lo dimostra indiscutibilmente il fatto che certe persone si barricano dietro a frasi fatte che hanno peso e credibilità nella conversazione pari a ZERO
Guarda per esempio su Facebook... io ho abbandonato TUTTI I GRUPPI proprio perchè sono totalmente intollerante alla "non cultura in materia" e dato che mi piace condividere le mie idee me lo sono fondato il gruppo, Car Audio Italia e li è obbligo che CHI PARLA LO FACCIA CON COGNIZIONE DI CAUSA... sono drastico? ASSOLUTAMENTE SI! Rimango antipatico a tanti? Assolutamente si ma non me ne frega nulla!!! Io preferisco avere 10 persone che mi leggono e apprezzano x come affronto l'argomento piuttosto che 10.000 che stanno li x scrivere sul nulla cosmico e su convinzioni da prima elementare anni 90.
In ultimo @ozama riguardo al mio metodo di comunicazione (opinabilissimo x carità) io credo semplicemente che se una persona vuole crescere NON SERVA bombardarla con filippiche infinite ripetute continuamente: se uno vuole crescere prende il primo input che gli dai e studia... poi se non capiace qualcosa chiede... e questo lo puoi vedere su tutto quello che scrivo. Io lancio la pietra, chi vuole la prende al volo!
Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Tecnicismi e schemi a Blocchi?spyderman ha scritto: ↑1 nov 2022, 11:58ti ho già detto che io, non sono un tecnico, o un misurone.
ma tu continui imperterrito con tecnicismi e, schemi a blocchi.
cosa vuoi che ti dica.
per ascoltare servono solo un paio di orecchi ben allenati, un pó come a un critico gastronomico servono delle buone papille gustative, per poter giudicare un buon piatto, senza dover essere necessariamente uno chef.
Hai solo le orecchie per sentire o ti hanno dato anche gli occhi per vedere?
Nel dubbio, fosse troppo difficile scorgere in autonomia cosa c'è dentro la tua sorgente, ti ho evidenziato le cose che semplicemente sono presenti nella tua sorgente e nell'impianto della SMax. Giusto per farti capire che "tutti questi giri" che tu pensi vengano fatti nell'impianto di Andrea vengono fatti tali e quali dentro la tua sorgente. Con la differenza che ogni singolo componente è di qualità inferiore e con l'aggiunta di una considerevole dose di operazionali (quello che trovi indicato come Buffer) che proprio nell'ottica di semplificare nella Smax non ci sono...
In merito alle buone papille, mi stai dicendo che solo vedendo e senza assaggiare tu sei SICURO che, nonostante la tua ignoranza (in senso buono eh, sei tu che dici di non sapere e non voler sapere) il percorso del segnale (sia esso analogico e digitale) è troppo lungo/complesso così come le elettroniche presenti sono troppe...
Senza offese, ma più che un critico gastronomico e me sembri uno di quei tanto in voga opinionisti che infestano le reti televisive...
Vuoi argomentare? Argomentiamo, vuoi sparare giudizi a caso spara giudizi a caso... Ma prima di introdurre certe teorie, almeno assicurati di avere argomenti per sostenerle... Sennò come al solito si parla di niente...
Anzi, facciamo così, io sostengo (sentito con le mie orecchie) che questa soluzione è superiore alle altre. E senza argomentazioni particolari ti dico che le mie orecchie mi danno ragione.
Le motivazioni ed i perché lasciamole ai tecniconi ed ai misuroni.
Evviva!
Il mio Impianto:
- Trattamento Acustico Porte Anteriori
- Subwoofer
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- FullRange
- Woofer
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Se vuoi farti due Km @spyderman ti faccio ascoltare la mia c’eed (prima che muoia) tarata “COME DIO COMANDA” e poi te la faccio ascoltare come era tarata prima
Capisci Mooolte cose
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HELIX DSP.3
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Scusami se mi permetto pure io di intervenire.
Cosa è per te un circuito semplice (quindi dove un segnale meno "giri" fa, meglio è, per utilizzare le tue stesse parole)?
Perché la catena di Andrea (Nostromo) molto semplicemente è un: sorgente -> dsp -> dac -> pre -> ampli -> crossover passivo (dove serve) -> altoparlante.
Solo che ogni stadio viene effettuato in un box differente, con la sua alimentazione dedicata.
Fino alla sezione pre, la tua autoradio in firma fa esattamente le stesse cose, ma in un unico telaio, con la stessa alimentazione.
Non ti sto dando contro (ci mancherebbe), sto solo cercando di capire il tuo punto di vista, visto i tuoi interventi. Perché quello che sta facendo Nostromo altro non è che la stessa identica cosa, ma suddividendo ogni stadio in un telaio a parte, alimentandolo singolarmente ed utilizzando componenti al di sopra di ogni sospetto (il meglio che oggi offre il mercato).
Per esperienza personale, il suono è molto più degradato da un crossover fatto male, un' equalizzazione che esalta troppo, una fase all'incrocio completamente sballata, piuttosto che attraversare 20 connessioni (delle quali 15 in digitale) e saldature varie (se fatte bene).
- davide_chinelli
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Assolutamente no. Non serve accendere un mutuo, si può fare anche con un decimo di quello che spenderà Nostromo.
Un mutuo serve se si vuole ascoltare musica al di sopra di ogni sospetto, ricercando la massima qualità, essendo sicuri di avere il non plus ultra che il mercato offre. Ed è il caso di Nostromo.
Il progetto di Andrea (Nostromo) serve anche come tester per quelle elettroniche che monterà, prima che vengano prodotte in serie (vedi audiosolution): deve essere meglio di una sala di ascolto per poter scovare eventuali difetti. Noi, il 99% degli altri utenti, non abbiamo bisogno di spendere 500 euro solo per un potenziometro che dovrà regolare il volume.
Guarda che dall'impianto di serie, sulla mia ho aggiunto una coppia di tweeter e dei condensatori, altro che impianto esoterico il mio... Però per quello che utilizzo la macchina (è l'impianto audio) basta e avanza. Oramai ascolto una volta l'anno le info traffico, mentre attraverso l'Italia per andare al mare, per il resto lo uso come vivavoce per il telefono ed il navigatore. Mi interessava solo avere più chiare e definite le voci.
Su come ti hanno trattato non discuto, posso solo dirti che Nostromo ha quel fare a scrivere che sembra che insulti la gente. Ma ti assicuro che (e la stessa cosa faccio io in determinati contesti) è solo "telegrafico" ed inespressivo (nel senso che ti dà l'informazione ma non la "condisce" con faccine o simili per sdrammatizzare), ma di sicuro non è il tipo di persona che si comporta da "so tutto io" (anche se ne sa parecchio più di me e molti sul forum ed oltre).
Da parte mia idem, ho cercato di capire cosa sia per te un circuito semplice, ma ancora non ho trovato risposta.
Rinnovo: per me un circuito semplice (nel caso) è quello in cui il segnale compie meno "giri" possibile. Nel caso della s-max il segnale fa ne più ne meno lo stesso percorso che farebbe in un'autoradio con dsp integrato, solo che passa attraverso "blocchi" differenti (inteso in telai diversi), invece che tutto nello stesso chassis. Tutte le elettroniche realizzate con componenti top (in ambito car, ma anche in ambito home fino a pressi da almeno 2-3000 euro a componente quelle elettroniche te le scordi), puntando a livelli ottenibili in casa, con accorgimenti che un audiofilo medio (ripeto, in casa), si sognerebbe.
E... Andrea ha progettato l'impianto, poi scelto la macchina in funzione delle sue idee, noi (penso tutti), abbiamo fatto il contrario Ad esempio ho una monovolume (che ha più di 10 anni), sulla carta verrebbe un impianto da favola, potrei quasi azzardare un 2 vie a cruscotto (tempi per fare tutti i supporti ed i box necessari) in reflex, più sub a portiera.
Ma non ho più queste necessità, tengo moglie, 2 bimbe (4 anni una e 3 mesi l'altra), l'ingombro. Di certe elettroniche preferisco usarlo per caricare qualche pannolino in più.
Un mutuo serve se si vuole ascoltare musica al di sopra di ogni sospetto, ricercando la massima qualità, essendo sicuri di avere il non plus ultra che il mercato offre. Ed è il caso di Nostromo.
Il progetto di Andrea (Nostromo) serve anche come tester per quelle elettroniche che monterà, prima che vengano prodotte in serie (vedi audiosolution): deve essere meglio di una sala di ascolto per poter scovare eventuali difetti. Noi, il 99% degli altri utenti, non abbiamo bisogno di spendere 500 euro solo per un potenziometro che dovrà regolare il volume.
Guarda che dall'impianto di serie, sulla mia ho aggiunto una coppia di tweeter e dei condensatori, altro che impianto esoterico il mio... Però per quello che utilizzo la macchina (è l'impianto audio) basta e avanza. Oramai ascolto una volta l'anno le info traffico, mentre attraverso l'Italia per andare al mare, per il resto lo uso come vivavoce per il telefono ed il navigatore. Mi interessava solo avere più chiare e definite le voci.
Su come ti hanno trattato non discuto, posso solo dirti che Nostromo ha quel fare a scrivere che sembra che insulti la gente. Ma ti assicuro che (e la stessa cosa faccio io in determinati contesti) è solo "telegrafico" ed inespressivo (nel senso che ti dà l'informazione ma non la "condisce" con faccine o simili per sdrammatizzare), ma di sicuro non è il tipo di persona che si comporta da "so tutto io" (anche se ne sa parecchio più di me e molti sul forum ed oltre).
Da parte mia idem, ho cercato di capire cosa sia per te un circuito semplice, ma ancora non ho trovato risposta.
Rinnovo: per me un circuito semplice (nel caso) è quello in cui il segnale compie meno "giri" possibile. Nel caso della s-max il segnale fa ne più ne meno lo stesso percorso che farebbe in un'autoradio con dsp integrato, solo che passa attraverso "blocchi" differenti (inteso in telai diversi), invece che tutto nello stesso chassis. Tutte le elettroniche realizzate con componenti top (in ambito car, ma anche in ambito home fino a pressi da almeno 2-3000 euro a componente quelle elettroniche te le scordi), puntando a livelli ottenibili in casa, con accorgimenti che un audiofilo medio (ripeto, in casa), si sognerebbe.
E... Andrea ha progettato l'impianto, poi scelto la macchina in funzione delle sue idee, noi (penso tutti), abbiamo fatto il contrario Ad esempio ho una monovolume (che ha più di 10 anni), sulla carta verrebbe un impianto da favola, potrei quasi azzardare un 2 vie a cruscotto (tempi per fare tutti i supporti ed i box necessari) in reflex, più sub a portiera.
Ma non ho più queste necessità, tengo moglie, 2 bimbe (4 anni una e 3 mesi l'altra), l'ingombro. Di certe elettroniche preferisco usarlo per caricare qualche pannolino in più.
Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Gentilissimo anche in ambito home se vuoi ascoltare bene un disco c’è un minimo sindacale da preventivare come spesa.
Poi c’è gente che ha milioni di euro a disposizione, locali ad hoc e confeziona impianti esoterici.
Il punto, a mio umile avviso è ottenere il massimo con la minima spesa.
Ma nessuna critica chi ha le capacità e le possibilità di comporre in auto, o in ambito casalingo, un sistema di eccellenza. Anzi: è utile e propedeutico seguire certi lavori, unici.
Ciao
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
@spyderman
Nessuno ha detto questo, perdonami. L’auto di Andrea non deve essere presa come riferimento “se non son fatte così non suonano” e dai….
Questo è un altro discorso, ti hanno già risposto.ma, secondo te, poi, se uno è bravo a fare una determinata cosa, ha il diritto di trattare la gente come esseri inferiori e fare l'arrogante?
Andrea è diretto! Ci si può far poco. O piace o non piace!! E lo sa anche lui
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Ti rispondo io per esperienza diretta.
Spesso i capi vogliono risposte telegrafiche, senza "punti di vista" ma solo dati oggettivi. Più si è brevi nella risposta più i capi sono contenti. Se vedono una relazione da 100 pagine, manco la leggono (salvo siano 100 pagine allegati compresi, dei quali non leggono nulla), ti richiamano in direzione e dopo uno "shampoo" ti fanno rifare tutto da capo.
Sul lavoro più "stringi" più fai bella figura. Dimentica le lezioni a scuola "riassumere in 10 pagine minimo", perché più il capo è "in alto", più ti chiede di "stringere". Ho a che fare quotidianamente sia col proprietario che con l'AD, oltre che con i responsabili degli altri reparti.
Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
con i mie "capi" parlo serenamente... dato che come me sanno di cosa parlano e che l'obbiettivo comune del laboratorio è fare prodotti che funzionano bene oltre che fare innovazione.spyderman ha scritto: ↑1 nov 2022, 18:25ah ok.Alessio Giomi ha scritto: ↑1 nov 2022, 17:15@spyderman
Nessuno ha detto questo, perdonami. L’auto di Andrea non deve essere presa come riferimento “se non son fatte così non suonano” e dai….Questo è un altro discorso, ti hanno già risposto.ma, secondo te, poi, se uno è bravo a fare una determinata cosa, ha il diritto di trattare la gente come esseri inferiori e fare l'arrogante?
Andrea è diretto! Ci si può far poco. O piace o non piace!! E lo sa anche lui
Che volevi dirmi nel messaggio sopra?
ma fa così anche con i suoi capi? o lo fa solo con noi comuni forumer......
e capiamoci io nn ho MAI DETTO che se uno non ha un sistema da millemila euro nn rispetto: io rispetto CHIUNQUE sappia di cosa parla e DETESTO/IGNORO chiunque parla a vanvera, anche se ha un impianto da 1 miliardo... E' BEN DIVERSO
Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Eh no caro mio, tu prima dici che le cose non funzionano...spyderman ha scritto: ↑1 nov 2022, 14:45 mi fai morire tu.
ca@@o. io è da ieri che cerco di farti capire che certe cose VORREI prima ascoltarle per poi casomai ricredermi se è il caso e ben volentieri anche.
e solo POI sarò ben felice di argomentare.
o devo fidarmi e dirti che hai ragione così.... alla cieca?????
Senza averle sentite ne, e questa è la parte peggiore, CAPITE.
Ma la cosa più assurda è che pensi che in questa catena ci siano troppe cose... E ti ho postato uno schema molto semplice dove vedi che nella TUA sorgente di cose ce ne sono ancora di più...
Se vuoi prima sentire per poterti esprimere in merito allora, ed è la causa di tutto questo thread, prima senti poi esprimiti... Perché se lo fai in questo modo, sostenendo teorie che non reggono, troverai sempre qualcuno che ti dice "mi spiace, ma stai sbagliando"...
In ultima, ma era palesemente una esasperazione del concetto, ho fatto esattamente come fai tu... Ho detto una cosa per partito preso senza alcun fondamento oggettivo...
E la cosa divertente è che in questo caso pretendi di non darmi ragione "alla cieca"... Ma guarda un po'... È quello che stiamo provando a farti capire da un po' di tempo!!!
Ma a quanto pare se sostieni tu che le cose non funzionano senza alcuna argomentazione allora è verità, se lo sostengono gli altri è "alla cieca"...
Robe dell'altro mondo...
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
In totale onestà io penso che ci siamo capiti... Ma mi preme di più che capisca chi legge per caso e non vorrei mai si portasse a casa i soliti infondati luoghi comuni o altre strampalate teorie....
Il mio intento non è mai stato quello di far ragionare o capire te (che hai dato più volte segno di non essere interessato) ma di evitare che si faccia del forum uno strumento per diffondere concetti palesemente errati.
Cosí ti spieghi anche i miei "sermoni"...
Purtroppo, nonostante i miei tentativi di ragionare e di spiegare, il tuo approccio e la totale riluttanza a mettersi in discussione, l'inesistente apertura a qualcosa di diverso dalle tue radicate convinzioni, danno ragione ad Andrea...
Mia nonna diceva:
Xe inutile spiegar e robe ai mussi, te perdi tempo e te infastidissi a bestia....
Il mio intento non è mai stato quello di far ragionare o capire te (che hai dato più volte segno di non essere interessato) ma di evitare che si faccia del forum uno strumento per diffondere concetti palesemente errati.
Cosí ti spieghi anche i miei "sermoni"...
Purtroppo, nonostante i miei tentativi di ragionare e di spiegare, il tuo approccio e la totale riluttanza a mettersi in discussione, l'inesistente apertura a qualcosa di diverso dalle tue radicate convinzioni, danno ragione ad Andrea...
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Ma te l'ho già scritto in tutte le salse, io e anche tutti quelli che hanno risposto prima e dopo di me...
La sintesi è:
Tu sostieni che c'è "troppa roba" e in coro ti abbiamo detto, "guarda che non c'è niente più di quello attualmente presente anche nella tua auto"...
Anzi, nella Smax ci sarà meno di quello che c'è nella tua auto...
Questa è l'unica consapevolezza che ti sfugge, e non è una questione di voler aver ragione, è una cosa totalmente oggettiva... È lí, di fronte ai tuoi occhi ma non fai lo sforzo di provare a capire...
La differenza, esattamente come si procede anche in ambito Home HiFi, è che invece di avere un "sinto amplificatore" che integra N stadi del percorso del segnale, nella Smax ogni singolo stadio (che nella tua auto viene svolto dalla sorgente) è affidato a diversi moduli che elevano quella parte potenzialmente alla massima qualità possibile.
È indispensabile farlo? Ma certo che NO!!! Chi ha mai sostenuto il contrario?
È un giro esagerato del segnale??? Ma certo che NO!!! Perché sei vai a vedere cosa succede, ti accorgerai che ci sono più giri e rimaneggiamenti dentro la tua sorgente che nella macchina di Andrea...
Qualcosa non ti torna? Parliamone, fino alla nausea, non è un problema spiegare... Ma se "guardando le figure" quello che hai capito è che accadono giri strani TI STAI SBAGLIANDO...
Non è mica un problema eh, tutti sbagliamo e ci piantiamo su aspetti che a primo acchito non riusciamo a comprendere...
L'importante e non chiudersi a riccio e continuare ad essere curiosi...
La sintesi è:
Tu sostieni che c'è "troppa roba" e in coro ti abbiamo detto, "guarda che non c'è niente più di quello attualmente presente anche nella tua auto"...
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Questa è l'unica consapevolezza che ti sfugge, e non è una questione di voler aver ragione, è una cosa totalmente oggettiva... È lí, di fronte ai tuoi occhi ma non fai lo sforzo di provare a capire...
La differenza, esattamente come si procede anche in ambito Home HiFi, è che invece di avere un "sinto amplificatore" che integra N stadi del percorso del segnale, nella Smax ogni singolo stadio (che nella tua auto viene svolto dalla sorgente) è affidato a diversi moduli che elevano quella parte potenzialmente alla massima qualità possibile.
È indispensabile farlo? Ma certo che NO!!! Chi ha mai sostenuto il contrario?
È un giro esagerato del segnale??? Ma certo che NO!!! Perché sei vai a vedere cosa succede, ti accorgerai che ci sono più giri e rimaneggiamenti dentro la tua sorgente che nella macchina di Andrea...
Qualcosa non ti torna? Parliamone, fino alla nausea, non è un problema spiegare... Ma se "guardando le figure" quello che hai capito è che accadono giri strani TI STAI SBAGLIANDO...
Non è mica un problema eh, tutti sbagliamo e ci piantiamo su aspetti che a primo acchito non riusciamo a comprendere...
L'importante e non chiudersi a riccio e continuare ad essere curiosi...
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
io nn mi auto osanno di niente.spyderman ha scritto: ↑2 nov 2022, 22:26 sti cazzi.
qui c'è chi si auto osanna dicendo:io, so quello che dico, noi, progettiamo solo cose buone, io so io e voi non siete un "Censored", poi c'è pure chi gli regge il moccolo.
questa non è passione, è stress
questa è setta, malattia, assuefazione
perseveranza, accanimento.
non vorrei essere nei panni di nessuno di voi e, non vi invidio per niente
io ho detto (poi se vuoi capirla la capisci, altrimenti rimani pure a cuocere nel tuo brodo tanto SEI TE CHE RIMANI NELLA MEDIOCRITA' non certo quelli che hanno cercato in tutte le salse di spiegarti le cose) che facendolo di lavoro NON è AMMESSO nemmeno lontanamente fare le cose X SENTITO DIRE come ti ostini a dire te: un crossover, come una messa a punto NON SI FANNO A SENTIMENTO O A ORECCHIO, ci sono regole ben precise che VANNO STUDIATE, comprese, seguite e applicate.
l'elettroacustica è UNA PARTE DELLA FISICA BEN PRECISA, non si parla di andare a pesca dove getti l'amo e speri nella fortuna: qui o le cose sai farle o fai solo CA@@ATE (e lo dimostra il fatto che NEGLI ANNI tutti quelli che sono venuti a tarare l'auto dicendo "è già a un buon livello va solo affinata" dopo aver sentito lo stesso impianto MESSO A PUNTO COME DIO COMANDA NON TORNANO PIù IN DIETRO!!! e la differenza non sono virgole..)
e per quanto riguarda la catena audio della mia macchina, che critichi tanto, io credo FERMAMENTE che anche in quel caso non hai nemmeno capito di cosa si stia parlando... perchè non capire quel semplicissimo schema a blocchi postato da stefano (oltre alle mille spiegazioni di corredo) fa capire CHIARAMENTE che per te la comprensione di come è fatto un sistema audio si ferma forse alla manopola del volume
per il resto credo che la discussione sia andata oltre ogni limite OT e tutto questo non serve a NIENTE
Ultima modifica di Nostromo il 2 nov 2022, 22:55, modificato 2 volte in totale.
Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Perdonami, ma innanzitutto qui nessuno regge chissà che a chissà chi.spyderman ha scritto:sti cazzi.
qui c'è chi si auto osanna dicendo:io, so quello che dico, noi, progettiamo solo cose buone, io so io e voi non siete un "Censored", poi c'è pure chi gli regge il moccolo.
questa non è passione, è stress
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non vorrei essere nei panni di nessuno di voi e, non vi invidio per niente
Credo che The_Bis si sia semplicemente sforzato, più di una volta, con pazienza e senza "strafare", di spiegare un concetto oggettivo.
Cosa c'è di oggettivo? Il fatto che, tralasciando la bontà o meno delle elettroniche, il "giro" che il segnale audio fa, su cui nutri i tuoi dubbi, non si discosta per nulla da quello che accadeva su un sistema pilotato in attivo da una sorgente dotata di crossover. Credo che il concetto sia estremamente semplice.
Che poi Andrea ha "straesagerato" con la bontà delle elettroniche è un altro discorso, ma è un suo progetto, sono soldi suoi e fa come gli pare.
Detto ciò non ho capito a questo punto se hai dubbi su altri aspetti, e ne possiamo tranquillamente discutere ci mancherebbe, il forum è fatto apposta!
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GUIDA CROSSOVER: viewtopic.php?f=5&t=15831
GUIDA GAIN: viewtopic.php?f=33&t=13215
BURN IN DRIVERS: viewtopic.php?f=33&t=15058
COMINCIARE SENZA BUTTARE SOLDI: viewtopic.php?f=20&t=14746
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Per favore non mi fate chiudere la discussione!!!!!
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
Un ignorante con la coppa x me resta comunque sempre un ognorante... pari pari a prima
Sui giudizi delle gare nn mi esprimo... io nn ne faccio...
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Re: I “danni” del DSP: credenza o realtà?
La stessa Pioneer ha ammesso che la P99rs andava meglio dei predecessori separati, sorgente + dsp a parte...
In quello caso andava la regola "meno c'è, meglio è" ?!
Una 9813/9835, andava meglio di una 117 + pxa 100 o come si chiamava ...
Non è legge che se si dividono le cose va meglio, potrebbe andare peggio...
Dipende dai casi...
In quello caso andava la regola "meno c'è, meglio è" ?!
Una 9813/9835, andava meglio di una 117 + pxa 100 o come si chiamava ...
Non è legge che se si dividono le cose va meglio, potrebbe andare peggio...
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