I suoi benefici il dual stereo li ha senza dubbio, (usavo due pq20 in dual stereo per il fronte 3 vie) ma c'e' da dire @Davide.HZ che venivi da una configurazione con due ampli diversi per passare direttamente al dual stereo, o hai avuto modo di provre gli stessi amplificatori sia in bi-amp tradisionale che dual stereo? Curiosita'!BLACK BRABUS ha scritto: ↑4 apr 2020, 13:00Ciao Davide, essendo una delle opzioni che vorrei provare anch'io appena come descritto sulla mia discussione rimetterò mani all'impianto, volevo chiederti a distanza di qualche giorno visti i vari ascolti che avrai sicuramente fatto, se oltre quanto sopra descritto potevi spendere qualche parola in più, mi ha sempre incuriosito molto questa configurazione , grazie. Andrea.
Si ricomincia su giulietta
Re: Si ricomincia su giulietta
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Re: Si ricomincia su giulietta
Penso che diversi difetti dei miei full range siano in effetti dovuti a questo problema.
Purtroppo peró non vedo al momento un sistema per ridurre le risonanze, senza impegnare troppo il campo visivo con bocce più grandi. Che servirebbero anche solo per disporre dell'efficace assorbente.
È possibile che in futuro possa pensare ad aprire le bocce verso l'interno del montante, disponendo li del materiale, seguendo per quanto possibile il tuo correttissimo ragionamento.
Buon lavoro!


È possibile che in futuro possa pensare ad aprire le bocce verso l'interno del montante, disponendo li del materiale, seguendo per quanto possibile il tuo correttissimo ragionamento.

Buon lavoro!

Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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Re: Si ricomincia su giulietta
Anche nel mio caso credo che sarò costretto ad adottare una soluzione freeair nonostante il mio componente sia abbastanza adatto a lavorare in volumi ridotti. Mi è stato evidente fin da subito che creava problemi ma ho voluto sbatterci il muso per bene facendo prove su prove. In reflex da 1,2 litri è la morte sua ma in chiusa da 0,7 non si esprime al meglio. Mi rincuora, ma mi spiace, che anche voi siete arrivati ad una conclusione simile. 

Re: Si ricomincia su giulietta
Grazie, Alessio.Alessio Giomi ha scritto: ↑4 apr 2020, 11:56Fattosynagryda ha scritto: ↑4 apr 2020, 8:34Chiedo scusa, ufficialmente, ho sbagliato.Davide.HZ ha scritto: ↑3 apr 2020, 21:08 Ragazzi buona sera, comprendo la passione e la "foga" per il car audio, ma gentilmente potreste evitare di scrivere al posto mio quello che avrei dovuto, se e come avessi voluto scrivere io del mio sistema?! Mi spiace essere crudo e sgradevole ma abbiate rispetto " dell'orto altrui"...Discorso chiuso.
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Perdona l'intrusione senza senso che ho fatto.
Buon fine settimana.
Emanuele
Ps. Ho parzialmente corretto i mie stupidi post chiedo ai moderatori di eliminarli del tutto. Grazie![]()
E mi scuso ancora con Davide.
Forse mi ha giocato un brutto scherzo il fatto di non aver ancora un impianto, e quindi l'astinenza mi ha fatto sbagliare.
Non so proprio cosa mi abbia preso a commentare in questa maniera quasi sostituendomi al titolare della discussione.
Buon fine settimana.
Le passioni sono il lievito madre dell'esistenza.
Re: Si ricomincia su giulietta
Questione chiarita, scuse accettate e non ne servono altre ci mancherebbe, accetto e comprendo la passione per questo mondo ed a volte gioca scherzi spiacevoli, va bene così, per me finisce quisynagryda ha scritto:Grazie, Alessio.
E mi scuso ancora con Davide.
Forse mi ha giocato un brutto scherzo il fatto di non aver ancora un impianto, e quindi l'astinenza mi ha fatto sbagliare.
Non so proprio cosa mi abbia preso a commentare in questa maniera quasi sostituendomi al titolare della discussione.
Buon fine settimana.

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Re: Si ricomincia su giulietta
@BLACK BRABUS ciao andrea, guarda sinceramente non saprei dirti di più di quello che ho scritto, nel senso che io con le mie umili basi d'ascolto ho percepito ( rispetto alle molteplici configurazioni fatte in passato) una grande dinamica e un grande impatto generale, un aumento non trascurabile del volume di ascolto, vibrazioni generali più ridotte ma allo stesso tempo è aumentato il senso di botta al petto e massaggio alla gamba sx ( senza sub). Provo a spiegarmi scrivendo dei dettagli " a pelle", ovvero, si percepisce chiaramente quella sensazione che ti spinge con grande coinvolgimento a girare la manopola del volume verso fondo scala, il sistema suona forte, suona bene, non si scompone di una virgola e più chiedi e più ti dà... anche quando pensi "ok, basta così con il volume" inspiegabilmente riesce a strizzarti l'occhiolino restituendo quel qualcosa in più di quello che chiedevi, e lo fa' con grande maestria, senza incertezze, lasciandoti spiazzato e sorpreso, parlo di volumi d'ascolto che vanno ben oltre lo strillare a piena voce e riuscire a udire qualcosa che non venga sovrastato dal sistema, il basso e la voce che sono così potenti che sembrano toccarti e ti ritrovi con la pelle d'oca, a volte... riesci ad entrare dentro la musica, riesci a toccarla... e questa a mio parere è dinamica, è impatto, è musica senza colli di bottiglia che scorre... ecco, forse sono andato oltre ma questa configurazione fa percepire questo. Entrando nel lato tecnico c'è da dire che gli Audio Art, a mio umile parere hanno dalla loro parte doti di grande dinamica e bellissimo timbro generale tendente al trasparente con un tocco di dolcezza, i 100 watt a canale sottodichiarati si sentono tutti e probabilmente, la chicca è che ogni finale lavora pilotando un tw ed un wf, dovrebbe lavorare con disinvoltura senza trovarsi a corto di energie, in più così facendo hai la stessa erogazione per ogni altoparlante, in particolar modo hai la stessa erogazione tra lato sx e lato dx, anche la separazione stereo dovrebbe guadagnarne ( sinceramente non mi sento di dire di aver trovato miglioramenti sotto questo aspetto, e se ce ne fossero non sono in grado di apprezzarli). Ora sicuramente sarà merito anche della nuova installazione e tarura che finalmente sto affinando con il supporto di strumenti, però boh, non ricordo di aver provato a pelle certe sensazioni. Spero di non avervi annoiato 
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Re: Si ricomincia su giulietta
Beh Davide, più di così cosa potevi dire
è chiaro è chiaro, incoraggiante anche solo per provare 


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Re: Si ricomincia su giulietta
@mark3004 si venivo dal ph15 configurato in stereo sulla via medioalta ed i 4 restanti canali in mono per pilotare i woofer. Grande qualità di riproduzione, dire che suona bene è riduttivo, è un gioiello, tuttavia non mi è entrato nel cuore per altri dettagli... l'audio art 200.2 prima l ho provato in biamp classica con il linear power 2202, che tutto sommato non era male affatto, poi con il secondo art 200.2 ho fatto direttamente il dual stereo, e mi piacciono talmente tanto che non ci provo neanche a fare una biamp tradizionale Mà
tu come ti sei trovato con i pq20?
@ozama beh Stef non sarebbe male fare una prova, temo però che il punto debole dei box piccoli per i midrange sia la parete posteriore che riflette verso l'altoparlante tutta l'onda emessa dentro al box e giocoforza senza poterla smorzare a dovere non avendo spazio utile, viene riprodotta senza pietà, con tutti i problemi del caso, vale la pena provare però, a maggior ragione nel tuo caso che i tuoi ap fungono da mid-tweeter.
@Jaco_it ciao jaco immagino, purtroppo vale lo stesso discorso, piccoli box chiusi= onda posteriore difficile da smorzare a dovere e aumento del Q del box+ap, a meno di non avere un ap con qts possimo allo 0.3 e fs bassa ( cosa impossibile con ap da 3 pollici) conviene molto spesso il free air, danno solo noie i piccoli box...anche perché al 99% l'ap verrà filtrato prima del filtro naturale che offre il Q del box, quindi non serve per forza cercare il volume controllato a tutti i costi, in più con le pareti posteriori vicine al magnete si va' in contro ad un innalzamento del Q anche in free air, che garantisce comunque che la risposta non cali troppo in fretta ( guarda la risposta senza filtro che ho postato, malgrado il box dietro è aperto e l'aria ha libero sfogo dentro la cartella, gonfia comune intorno i 350hz)
Questi giorni a causa della quarantena ho avuto tempo modo di sperimentare e verificare strumentalmente il comportamento dei scan 10f e vifa ne65w in 3 situazioni, in piccoli box chiusi coibentati abbondantemente, in box chiusi di 3 litri coibentando le pareti con il cascame e dacron nel box, e in box aperti coibentando abbondantemente l'apertura posteriore e dacron nel box in modo da simulare un free air in auto, gli ap godono caratteristiche su carta opposte, gli scan sono indicati a lavorare in reflex, i vifa in cassa chiusa, malgrado questo entrambi hanno avuto gli stessi comportamenti, il risultato migliore lo dava il box da 3 litri chiuso, il peggiore è stato il piccolo box chiuso coibentato pesantemente... indovina? Il miglior compromesso è stato il free air "controllato" da cascame e dacron, che malgrado non fosse il carico ottimale, garantiva un range di lavoro più chedignitoso, almeno dai 3/400hz in su senza problemi e con la minima interazione di risonanze e riflessioni interne.
Ps: lavori sempre di passivo?
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@ozama beh Stef non sarebbe male fare una prova, temo però che il punto debole dei box piccoli per i midrange sia la parete posteriore che riflette verso l'altoparlante tutta l'onda emessa dentro al box e giocoforza senza poterla smorzare a dovere non avendo spazio utile, viene riprodotta senza pietà, con tutti i problemi del caso, vale la pena provare però, a maggior ragione nel tuo caso che i tuoi ap fungono da mid-tweeter.
@Jaco_it ciao jaco immagino, purtroppo vale lo stesso discorso, piccoli box chiusi= onda posteriore difficile da smorzare a dovere e aumento del Q del box+ap, a meno di non avere un ap con qts possimo allo 0.3 e fs bassa ( cosa impossibile con ap da 3 pollici) conviene molto spesso il free air, danno solo noie i piccoli box...anche perché al 99% l'ap verrà filtrato prima del filtro naturale che offre il Q del box, quindi non serve per forza cercare il volume controllato a tutti i costi, in più con le pareti posteriori vicine al magnete si va' in contro ad un innalzamento del Q anche in free air, che garantisce comunque che la risposta non cali troppo in fretta ( guarda la risposta senza filtro che ho postato, malgrado il box dietro è aperto e l'aria ha libero sfogo dentro la cartella, gonfia comune intorno i 350hz)
Questi giorni a causa della quarantena ho avuto tempo modo di sperimentare e verificare strumentalmente il comportamento dei scan 10f e vifa ne65w in 3 situazioni, in piccoli box chiusi coibentati abbondantemente, in box chiusi di 3 litri coibentando le pareti con il cascame e dacron nel box, e in box aperti coibentando abbondantemente l'apertura posteriore e dacron nel box in modo da simulare un free air in auto, gli ap godono caratteristiche su carta opposte, gli scan sono indicati a lavorare in reflex, i vifa in cassa chiusa, malgrado questo entrambi hanno avuto gli stessi comportamenti, il risultato migliore lo dava il box da 3 litri chiuso, il peggiore è stato il piccolo box chiuso coibentato pesantemente... indovina? Il miglior compromesso è stato il free air "controllato" da cascame e dacron, che malgrado non fosse il carico ottimale, garantiva un range di lavoro più chedignitoso, almeno dai 3/400hz in su senza problemi e con la minima interazione di risonanze e riflessioni interne.
Ps: lavori sempre di passivo?
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Re: Si ricomincia su giulietta
I miei hanno Qts: 0,41 e una Fs: 75Hz e vengono filtrati in attivo se escludiamo il passalto del supertweeter dove utilizzo solo un condensatore carta/olio da 1,3 microF. Lavora in cassa chiusa da 0,7 litri riempito di dacron e devo agire parecchio di eq oltre che per le risonanze anche per una gobba che accentua la risposta intorno ai 350/400Hz.Davide.HZ ha scritto: ↑4 apr 2020, 21:33
@Jaco_it ciao jaco immagino, purtroppo vale lo stesso discorso, piccoli box chiusi= onda posteriore difficile da smorzare a dovere e aumento del Q del box+ap, a meno di non avere un ap con qts possimo allo 0.3 e fs bassa ( cosa impossibile con ap da 3 pollici) conviene molto spesso il free air, danno solo noie i piccoli box...anche perché al 99% l'ap verrà filtrato prima del filtro naturale che offre il Q del box, quindi non serve per forza cercare il volume controllato a tutti i costi, in più con le pareti posteriori vicine al magnete si va' in contro ad un innalzamento del Q anche in free air, che garantisce comunque che la risposta non cali troppo in fretta ( guarda la risposta senza filtro che ho postato, malgrado il box dietro è aperto e l'aria ha libero sfogo dentro la cartella, gonfia comune intorno i 350hz)
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Quando avrò voglia proverò ad allestire un'altra coppia di montanti col fullrange in freeair e un tw planare di rinforzo. Tanto di stecchi dei ghiaccioli me ne sono rimasti parecchi

Re: Si ricomincia su giulietta
@Davide.HZ i PQ20 possono tranquillamente essere ampli definitivi, ne trovassi un paio esteticamente impeccabili li riprenderei anche solo per teneremeli in serbo. Essendo 4 canali usavo 3 canali su mid e tw ed i restanti 2 a ponte sui wf, in dual bridge. In tal modo, così come fai tu, ne giova ovviamente tutto il sistema in quanto nin mandi on crisi la sezione alimentazione, quindi ci può stare assolutamente che avverti più dinamica. Poi gli Art sanno il fatto loro!
Con ragionamento simile ho collegato i miei due Zapco, facendo pilotare ad uno tw e sub (in bridge) ed un altro medi e tw. Non ho la separazione canali di un dual stereo ma non spremo le sezioni di alimentazione.
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Re: Si ricomincia su giulietta
Ciao Davide, anche questa è tra le prove che vorrei fare, Audio Art Reference A240 sulla medio alta e Linear Power 2202iq sui woofer.
Compreso i punti a favore del dual stereo, una bi-amp così configurata ad oggi la scarteresti in opzione del dual stereo appunto, o qualche punto a loro vantaggio la bi amp sopra indicata la avrebbe cmq?
Il dual stereo io lo proverei con una coppia identica di RF 100ix...
Scusa l'intromissione ma viste le tue prove e la similitudine di alcune elettroniche ne ho approfittato

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Re: Si ricomincia su giulietta
Quindi dici che il mio ragionamento contorto sulla ripartizione del carico pilotato dagli ampli potrebbe avere delle fondamenta valide ?! Molto benemark3004 ha scritto:[mention]Davide.HZ[/mention] i PQ20 possono tranquillamente essere ampli definitivi, ne trovassi un paio esteticamente impeccabili li riprenderei anche solo per teneremeli in serbo. Essendo 4 canali usavo 3 canali su mid e tw ed i restanti 2 a ponte sui wf, in dual bridge. In tal modo, così come fai tu, ne giova ovviamente tutto il sistema in quanto nin mandi on crisi la sezione alimentazione, quindi ci può stare assolutamente che avverti più dinamica. Poi gli Art sanno il fatto loro!
Con ragionamento simile ho collegato i miei due Zapco, facendo pilotare ad uno tw e sub (in bridge) ed un altro medi e tw. Non ho la separazione canali di un dual stereo ma non spremo le sezioni di alimentazione.

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Re: Si ricomincia su giulietta
Ciao Andrea, nessun problema figuratiBLACK BRABUS ha scritto:Ciao Davide, anche questa è tra le prove che vorrei fare, Audio Art Reference A240 sulla medio alta e Linear Power 2202iq sui woofer.
Compreso i punti a favore del dual stereo, una bi-amp così configurata ad oggi la scarteresti in opzione del dual stereo appunto, o qualche punto a loro vantaggio la bi amp sopra indicata la avrebbe cmq?
Il dual stereo io lo proverei con una coppia identica di RF 100ix...
Scusa l'intromissione ma viste le tue prove e la similitudine di alcune elettroniche ne ho approfittato

A.A. 200.2 --> midwoofer
L.P. ---> mid+tw
Con il dual stereo di A.A. sinceramente non so se sia migliorato timbricamente o altro, percepisco però una quadra più completa e godibile del sistema nel suo insieme. Devo precisare però che io non ho fatto una comparativa diretta ad armi pari tra biamp e dual stereo, ma sono passato alla configurazione dual stereo andando avanti in parallelo con le lavorazioni del fronte e della taratura, quindi il margine di miglioramento potrebbe essere dato da:
- configurazione dual stereo che ha una resa migliore della biamp aveno i carichi da pilotare ripartiti omogeneamente, ed ha un separazione stereo migliore
- installazione e taratura che finalmente sto facendo con supporto di strumenti e sta' dando i suoi frutti
-non è da escludere che gli A.A. 200.2 potrebbero suonare ricalcando maggiormente i miei gusti timbrici e/o si sposino meglio del L.P. con l'intera catena audio, quindi li avrei preferiti anche in biamp classica di A.A.200.2
A parere mio sono due elettroniche di altissimo livello, ed entrambi sfoderando grandi performance a gamma intera, preciso però che nel mio sistema il linea power era molto godibile sulla parte delle voci e degli strumenti, non che non suoni bene in basso, anzi, mentre l' Audio Art altrettanto ottimo a gamma intera, ma in basso credo che abbia qualcosa in più, quindi se posso, riserva una prova a scambiare l'utilizzo dei finali, L.P sulla medio alta e audio art sulla medio bassa.
La configurazione dual stereo di rockford non saprei, a me personalmente non mi hanno mai fatto impazzire a gamma intera, mi sono sembrati un po' grezzi e "opachi" in gamma medio alta, non la prenderei in considerazione come scelta io, ma il bello di questo mondo è la soggettività, quindi probabilmente "dovresti" dargli una chance... come già avevi immaginato, dovrai fare diverse prove e decidere tu, qualsiasi cosa ti dica secondo me è sbagliata, se non che cadi in piedi in con il linear power ed audio art che hai.
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Re: Si ricomincia su giulietta
Guarda non ho elementi tecnici comprovati, e' piu' una mia idea. Certo e' che un ampli ben progettato ha una sezione alimentazione che dovrebbe essere sufficiente a fargli erogare la potenza massima. Genericamente gli amplificatori possono lavorare a 2 ohm quindi tenendoli a 4 ohm non in bridge la riserva dovrebbero averla. Nello specifico ad esempio i miei zapco hanno meta' board solo per l'alimentazione!!Davide.HZ ha scritto: ↑5 apr 2020, 13:43Quindi dici che il mio ragionamento contorto sulla ripartizione del carico pilotato dagli ampli potrebbe avere delle fondamenta valide ?! Molto benemark3004 ha scritto:@Davide.HZ i PQ20 possono tranquillamente essere ampli definitivi, ne trovassi un paio esteticamente impeccabili li riprenderei anche solo per teneremeli in serbo. Essendo 4 canali usavo 3 canali su mid e tw ed i restanti 2 a ponte sui wf, in dual bridge. In tal modo, così come fai tu, ne giova ovviamente tutto il sistema in quanto nin mandi on crisi la sezione alimentazione, quindi ci può stare assolutamente che avverti più dinamica. Poi gli Art sanno il fatto loro!
Con ragionamento simile ho collegato i miei due Zapco, facendo pilotare ad uno tw e sub (in bridge) ed un altro medi e tw. Non ho la separazione canali di un dual stereo ma non spremo le sezioni di alimentazione.se tanto mi da tanto hai fatto una scelta molto intelligente in auto
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Se pi qualcuno piu' tecnicamente addentrato (qualcuno a caso, tipo @Etabeta , @Fabio555 ) vorrebbe fare una breve osservazione in merito ben venga!
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Re: Si ricomincia su giulietta
Ciao!mark3004 ha scritto: ↑5 apr 2020, 22:46Guarda non ho elementi tecnici comprovati, e' piu' una mia idea. Certo e' che un ampli ben progettato ha una sezione alimentazione che dovrebbe essere sufficiente a fargli erogare la potenza massima. Genericamente gli amplificatori possono lavorare a 2 ohm quindi tenendoli a 4 ohm non in bridge la riserva dovrebbero averla. Nello specifico ad esmepio i miei zapco hanno meta' board solo per l'alimentazione!!Davide.HZ ha scritto: ↑5 apr 2020, 13:43Quindi dici che il mio ragionamento contorto sulla ripartizione del carico pilotato dagli ampli potrebbe avere delle fondamenta valide ?! Molto benemark3004 ha scritto:@Davide.HZ i PQ20 possono tranquillamente essere ampli definitivi, ne trovassi un paio esteticamente impeccabili li riprenderei anche solo per teneremeli in serbo. Essendo 4 canali usavo 3 canali su mid e tw ed i restanti 2 a ponte sui wf, in dual bridge. In tal modo, così come fai tu, ne giova ovviamente tutto il sistema in quanto nin mandi on crisi la sezione alimentazione, quindi ci può stare assolutamente che avverti più dinamica. Poi gli Art sanno il fatto loro!
Con ragionamento simile ho collegato i miei due Zapco, facendo pilotare ad uno tw e sub (in bridge) ed un altro medi e tw. Non ho la separazione canali di un dual stereo ma non spremo le sezioni di alimentazione.se tanto mi da tanto hai fatto una scelta molto intelligente in auto
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Se pi qualcuno piu' tecnicamente addentrato (qualcuno a caso, tipo @Etabeta , @Fabio555 ) vorrebbe fare una breve osservazione in merito ben venga!
Parlando molto in generale la sezione di alimentazione di un ampli è generalmente la parte più costosa e quindi spesso è lì che si gioca la differenza. Citando gli Zapco e guardando le specifiche d'altronde è la poderosa sezione di alimentazione che permette di finali, su molti modelli, di raddoppiare la potenza erogata al dimezzarsi dell'impedenza di carico (e quindi anche in bridge). Quindi già guardando la scheda delle specifiche di un ampli (beh, sempre che siano dati veritieri al 100%) si può capire come è stato dimensionato, in particolare la capacità di erogare alte correnti quindi di poter lavorare in regime lineare anche su impedenze basse cosa possibile solo se appunto la sezione di alimentazione è generosamente dimensionata.
Un indice in tal senso lo dà il "fattore di smorzamento" (damping factor) ovvero il numero che dà il rapporto tra l'impedenza del carico rispetto a quella vista all'uscita dell'amplificatore, tale fattore dipende sia da come è realizzato lo stadio finale ma anche da quello di alimentazione. Quindi un amplificatore dotato di un alimentatore con impedenza molto bassa (e quindi in grado di erogare correnti elevate mantenendo costante la tensione) consente anche un miglior controllo dei diffusori in tutto l'arco di erogazione.
Re: Si ricomincia su giulietta
Secondo quanto dici quindi avere benefici o meno in un dual stereo/bridge puo' dipendere molto dal progetto dell'amplificatore, nel senso che con amplificatori progettati con gli attributi il beneficio e' minore in quanto non vanno mai in crisi.Etabeta ha scritto: ↑6 apr 2020, 8:42 Ciao!
Parlando molto in generale la sezione di alimentazione di un ampli è generalmente la parte più costosa e quindi spesso è lì che si gioca la differenza. Citando gli Zapco e guardando le specifiche d'altronde è la poderosa sezione di alimentazione che permette di finali, su molti modelli, di raddoppiare la potenza erogata al dimezzarsi dell'impedenza di carico (e quindi anche in bridge). Quindi già guardando la scheda delle specifiche di un ampli (beh, sempre che siano dati veritieri al 100%) si può capire come è stato dimensionato, in particolare la capacità di erogare alte correnti quindi di poter lavorare in regime lineare anche su impedenze basse cosa possibile solo se appunto la sezione di alimentazione è generosamente dimensionata.
Un indice in tal senso lo dà il "fattore di smorzamento" (damping factor) ovvero il numero che dà il rapporto tra l'impedenza del carico rispetto a quella vista all'uscita dell'amplificatore, tale fattore dipende sia da come è realizzato lo stadio finale ma anche da quello di alimentazione. Quindi un amplificatore dotato di un alimentatore con impedenza molto bassa (e quindi in grado di erogare correnti elevate mantenendo costante la tensione) consente anche un miglior controllo dei diffusori in tutto l'arco di erogazione.
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Re: Si ricomincia su giulietta
Per come la vedo io la questione non è tanto se utilizzare la configurazione impianto in dual stereo o no ma piuttosto se il/gli ampli utilizzati sono adeguati al "carico di lavoro" richiesto (inteso sia come tipologia di diffusori che di pressione sonora desiderata). Se ad esempio un tal amplificatore manifesta un problema di diafonia (quindi scarsa separazione) in una configurazione stereo la questione che io mio pongo è se tale ampli è adeguato all'impiego che gli sto chiedendo (quindi proprio come specifiche) e poi se tale problema può anche essere imputabile al fatto che sia "acciaccato" per raggiunti limiti di anzianità (recap... un ampli con condesantori "andati", anche se funzionante, manifesta tipicamente diafonia quando lo si mette sotto sforzo).
Poi naturalmente è chiaro che, come diceva un grande, "è la somma che fa il totale" e quindi è più agevole ottenere le performance richieste distribuendo il carico su n amplificatori.
Re: Si ricomincia su giulietta
@Davide.HZ alla luce di cio' potrebbe quindi essere plausibile che alla fine e' l'insieme a fare la differenza, e non dimentichiamo oltretutto che hai fatto un recap completo ad entrmbi gli amplificatori!!
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Re: Si ricomincia su giulietta
Buona sera, quindi potrebbe avere un senso logico ripartire i carichi...molto bene. Si ho eseguito anche il recap dei finali e senza dubbio può aver contribuito al risultato finale, come dicevo non ho messo a confronto diretto le due tipologie di amplificazione, per di più continuavo in parallelo a tarare l'auto quindi diciamo che può aver contribuito tutto al risultato attuale. Sarebbe comunque da approfondire la questione dual stereo vs biamplificazione, magari in tempi migliori, con l'aiuto di qualche amico così da fare dei test in cieco, attualmente neanche ci provo a farlo perché sarei imparziale e 2 orecchie non bastano secondo me
grazie per l'interesse 

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Re: Si ricomincia su giulietta
In attesa che tirava la colla dei diffusori, ho iniziato a riimpellare montanti e triangoli, è stato infernale togliere il rivestimento vecchio e scollare tutta la spugna e colla residui...avrei preferito demolirli e fare tutto da zero 
Comunque ecco qui il risultato, full pelle nera e griglie per i mid simili a quelle dei tw. Forse è la prima volta che sono profondamente soddisfatto dell'impatto visivo, Alessio averi ragione, tutto in pelle sta 10 passi avanti, e sinceramente è stato più facile di quello che credevo, si lavora meglio questa pelle che il tessuto per i cieli.
Ps: come accenai tempo fa, oltre agli scan 10f ho una coppia di vita ne65w, ho realizzato una coppia di triangoli anche per loro e sto facendo dei confronti, le griglie sono adatte per entrambi i casi. Questo è tutto, per ora

Comunque ecco qui il risultato, full pelle nera e griglie per i mid simili a quelle dei tw. Forse è la prima volta che sono profondamente soddisfatto dell'impatto visivo, Alessio averi ragione, tutto in pelle sta 10 passi avanti, e sinceramente è stato più facile di quello che credevo, si lavora meglio questa pelle che il tessuto per i cieli.
Ps: come accenai tempo fa, oltre agli scan 10f ho una coppia di vita ne65w, ho realizzato una coppia di triangoli anche per loro e sto facendo dei confronti, le griglie sono adatte per entrambi i casi. Questo è tutto, per ora