
Quanto al tuo discorso, chiaramente, come ho esposto nel testo, la presnza dello stadio in più, se non è implementato malamente, offre comunque più vantaggi che svantaggi, dato che l'alimentatore è comune ad entrambi i canali ed i segnali al di sotto dei 50/60 Hz, sono praticamente sempre monofonici.
Difatti, la pratica totalità dei finali Car, che non siano ovviamente dei classe D, implementa questa configurazione, perchè consente di sfruttare di più l'alimentatore.
Se non erro, la spiegarono su Audiorview durante la prova di un Alphasonic o di un Orion, una trentina di anni fa.. Da allora, tranne qualche eccezione, la totalità degli amplificatori provati, di architettura "classica" e non legati ad un "brand", adottava questa soluzione. Ma vado a memoria eh..
Comunque, TUTTI i finali che ho avuto io, dal cinese rimarcato all'americano, che non fossero "Pioneer col connettore DIN", per inquali non saprei, la adottavano. Chiaro che non faccio statistica. Ma, avendo fatto l'installatore, qualcuno l'ho visto.

Tra i pochi che ricordo col commutatore, per esempio, c'erano i vecchi Alpine. Che avevano il connettore DIN. E se non ricordo male, potevi scegliere se assegnargli il canale destro o sinistro.. E serviva un cavo apposito, con lo sdoppiamento..
Ma vado troppo indietro. Sparerei a caso. Inoltre, non mettevo finali a ponte tutti i giorni..

Sul fatto dei rami di amplificazione "simmetrici", beh, proprio grazie al controfase del segnale, la situazione tende a simmetrizzarsi. È per questo che la distorsione di 2a armonica cala. Più i rami sono simmetrici, più cala. Se sono poco simmetrici, uno dei due rimane meno sfruttato, ma il segnale esce più pulito. Lo stesso finale, se fosse usato in stereo, se avesse un canale non identico all'altro, erogherebbe meno potenza sul canale peggiore (condizione che si verifica abbastanza comunemente durante le prove, per piccole percentuali).
Ripeto: se un amplificatore in simmetria complementare è costruito appositamente per lavorare in bridge ed è di qualità, ha peculiarità migliori di uno "single ended". Ma costa ALMENO il dopoio, a parità di categoria e potenza, perchè, di fatto, è tutto doppio.
Sull'opportunità di usare un ampli stereo in bridge su 8 ohm, piuttosto che stereo su 4+4, secondo me, dipende dall'amplificatore e dal carico (che non è resistivo, quindi tipicamente diverso dal nominale, soprattutto a bassa frequenza, in prossimità dell'accordo reflex di un coassico sub). Il fatto che "dimezzi il fattore di smorzamento", secondo me, di per sè, non vuol dir nulla.

Ciao!
