L'altoparlante è pilotato direttamente dal convertitore e ogni peso binario lo sposta di uno step. Il movimento continuo, necessario per percepire un suino che sia tale, si oittiene per l'inerzia del cono, che è un passa basso naturale.
Come si ottiene una forma d'onda continua integrando i gradini che escono da un convertitore a pesi binari, con il passa basso che c'è in uscita dai convertitori.
Quindi è un sistema meccanico discreto, come un motore passo passo. Anzi: di più. Perchè un motore passo passo può essere suddiviso infinite volte. Questo qui, no. Dipende direttamente dal convertitore che esce a "graidini". Di conseguenza, si può tranquillamente dire che è "digitale".
Solo che il convertitore deve avere una tensione e una corrente in uscita sufficientemente elevate da pilotare la bobina (le bobine) mobile.
Questo è il ragionamento.
Fino alla fine degli anni 70, esisteva in laboratorio e con una banda passante ridicola. Ora è una realtà.
La conversione LA FA IL CONO, smorzato dalla sospensione e dall'aria nella quale è immerso.
Questo qui non è quindi un altoparlante classico, con un amplificatore digitale in classe D montato sul cestello. Si muove da solo, pilotato digitalmente dal convertitore.
Non so come lo vuoi chiamare.. Altoparlante "a passi discreti"?
Un altoparlante normale "analogico", verrebbe pilotato dalla tensione già analogica in uscita dall'amplificatore. Anche un amplificatore in classe D, pilotabile direttamente modulando l'oscillatore in digitale (classe D non significa necessariamente "digitale", infatti) esce in analogico, dato che il treno di impulsi "orizzontali" diventa "verticale" grazie alla ricostruzione operata dal filtro in uscita.
Questo sistema qui, invece, non funziona così.
Comunque, "meccanico", non vuol dire necessariamente analogico. Un attuatore a due posizioni, ad esempio, si muove a passi ben definiti. Un relè, assume due stati. Un motore passo passo, come detto, si porta in posizioni ben definite.
Possiamo parlare di filosofia, se vuoi. Per decidere cosa significa "digitale" e "analogico". Ma in effetti, quin si tratta dell'altoparlante digitale teorizzato. Solo che per potergli far esprimere tutta la banda passante di cui è capace la membrana, hanno dovuto suddividere il pilotaggio "in diverse vie" implementate sullo stesso cono (notare le virgolette), che a loro volta si muovono pilotate a gradini. Esattamente come l'uscita di un convertitore PCM prima del passa basso.
Come se insuoni da 20 a 300 Hz fossero convertiti da un convertitore, quelli da 300 a 1000 da un altro, quelli da 1000 a 3000 da un terzo, ognuno che muove la propria bobina, tutte montate sullo stesso supporto. Tutto sincronizzato. Così il woofer, così il tweeter.
Più digitale di così, dovresti spostare l'aria a scatti..
Ciao!
