Stabilita la configurazione degli ingressi, la sensibilità e la de-equalizzazione, continuando con il wizard, configureremo le uscite.
L'AP4.9, come i suoi colleghi 8.9 e 5.9, dispone di un totale di 9 canali in uscita.
La differenza fra i vari amplificatori, è il numero di uscite di potenza disponibili all'interno. Nel caso del mio, 70 W x4 oppure 260 x2, a ponte.
E' piuttosto semplice: in un menù, si seleziona l'eventuale presenza di amplificatori esterni o meno. Questo per stabilire il numero e l'indirizzamento dei canali disponibili. E in una tabella, dove è disegnata un'automobile stilizzata con tutti gli altoparlanti intorno, si dovranno selezionare quelli che sono effettivamente installati nella nostra.
E' è possibile informare il DSP della presenza di crossover passivi fra le varie vie, sempre "spuntandoli" nel disegno. Il gruppo di altoparlanti sotto passivo, verrà così considerato un unico canale.
Ed è possibile "unire a ponte" i canali due a due, con lo stesso sistema.
Se si selezionano più altoparlanti dei canali disponibili, non si può procedere.
L'uscita Sub può essere ottenuta in due modi: sul pin jack presente direttamente sull'ampli o dal connettore multi polare delle uscite pre, dedicate agli amplificatori esterni.
E' quindi possibile usare l'AP4.9 come DSP e amplificatore e per pilotare finali esterni. E' molto versatile. Possiamo aggiungere un meedrange, in futuro, un fronte posteriore attivo o passivo in futuro.. riconfigurando e attivando le uscite, aggiungendo gli opportuni amplificatori.
Che possono essere della serie "Prima", come l'AP4D o l'AP1D (4 canali il primo e mono il secondo), o assolutamente generici e di altra marca. Nel caso dei "prima", esistono anche cavi dedicati da acquistare, se non si vogliono giuntare direttamente i fili dei cablaggi forniti.
Nel mio caso, è stato semplice: uscita sub sull'RCA, ho attivato i tweeters ed i woofers e ho specificato "nessun amplificatore".

fatto il tutto, si termina la configurazione guidata e l'audio del file di test esplode in macchina a tutto volume!

Quindi, abbassate prima di dare l'ok finale..

A onor del vero, c'è anche un altro sistema per configurare il tutto velocemente.. Nell'amplificatore c'è anche un commutatore che consente di impostare delle configurazioni prestabilite. Se viene lasciato in posizione "zero", la configurazione è da fare con il PC.
Nelle altre posizioni, si possono selezionare diversi scenari, con o senza amplificatori esterni. Ma non è cosa da prendere in considerazione per un appassionato smanettone.. E non penso nemmeno per un installatore serio, sinceramente: tagli e livelli fissi.. Ma quando mai vanno bene?

Se non si esegue la procedura guidata di configurazione, la configurazione di default (in posizione zero), che è sempre richiamabile con il reset alle impostazioni iniziali, è di fatto la mia: due vie attivo più sub su uscita RCA.
Ah.. Attenzione: prima di spegnere l'unità o prima che si scarichi il PC portatile, "finalizzate" le impostazioni. Altrimento dovrete fare tutto daccapo!

Le impostazioni di default, fatto tutto, sono un taglio ad 80 Hx tra fronte e sub ed un taglio a 3 KHz tra WF e TW, tutti 12db/ottava. E' una impostazione conservativa, che evita di bruciare i tweeters e configura il tipico taglio tra sub e fronte anteriore.
Perfetta per non bruciare nulla appena acceso l'apparecchio. Non per altro..

Cominciamo..
Se si lascia il software di gestione in "modalità standard", saremo limitati sulla minima frequenza di incrocio, saremo costretti ai filtri linkwiz e avremo a disposizione solo tagli a 12 e 24 db/ottava.
Se imposteremo la modalità "Expert", potremo accedere anche alla tipologia di filtro Butterworth e potremo impostare la pendenza a 6/12/18/24 db/ottava. Attenzione, perchè potremmo anche tagliare un tw a 80 Hz.. e vederlo fumare bellamente.

Quindi, occhio agli smanettoni: vietato distrarsi!

Un po' di schermate di alcune fasi della taratura:
Qui è in "lavorazione" l'equalizzazione ed il taglio del sub: Ognuno dei 9 canali a disposizione, ha a disposizione un equalizzatore parametrico. E può essere tagliato con qualsiasi frequenza e pendenza, sia Passa Alto che Passa Basso che Passa banda. Nel caso di passa banda, il pa e pb, sono del tutto ed in tutto indipendenti.

Chiaramente è possibile invertire o meno la fase di ogni via, con una spunta. E altrettanto chiaramente i canali, tra destri e sinistri "omologhi", possono essere cambiati "in passo tra loro" o in modo differenziato tra destra e sinistra. Semplicemente spuntando delle caselle.
Ogni canale dispone del suo ritardo, sia "grossolano" in cm/pollici che fine, in millisecondi. Quindi è veramente possibile fare un po' ciò che si vuole..
Una cosa bella, è che l'equalizzatore della singola via può lavorare su tutta la banda audio, anche se fuori dal filtro impostato.

Questo, consente, ad esempio, di realizzare filtri a doppia pendenza, insistendo con l'equalizzatore poco dopo il taglio. Oppure, sempre per esempio, di castigare qualche breck-up "insistente", ancora fastidiosamente presente oltre il taglio passa basso del woofer.. Come un notch sulla via tagliata. In questo modo, sapendo come agire (sig.. ci vogliono l'esperienza e le MISURE


L'unica scomodità, è che per regolare il "Q" è indispensabile la rotella del mouse.. Cosa piuttosto scomoda sul sedile dell'auto!

Per regolare la via, basta selezionarla nella "piantina" col disegno dell'auto. Nella tabella del filtro si impostano i valori e, nel grafico a fianco, si vede la risposta in frequenza. In rosso, del filtro. E in verde, dell'equalizzatore. Spuntando la casella "Filtro + EQ", comparirà la riga gialla, che visualizzerà la somma della risposta del filtro e dell'equalizzatore. Impensabile nel display di un dispositivo in plancia..

Per equalizzare un punto, basta cliccare con il mouse sulla riga verde e comparirà un pallino. Col mouse, lo si potrà trascinare a destra e sinistra, in alto o in basso o, "rotellando", si potrà allargare o stringere la campana.
Avvicinando un punto ad un altro, questi si sommeranno ed uno dei due scomparirà nella somma. Finchè non si rilascia il tasto del mouse, si può tornare indietro e il punto "assorbito" tornerà al suo posto.
Il risultato può essere ascoltato in tempo reale, mentre suona la musica (o mentre va il rumore rosa ed osservate l'analizzatore), con un leggero ritardo. Veramente comodissimo..

Per visualizzare la somma delle risposte di più vie, si può tenere premuto "CTRL" e selezionarle in basso, sotto la piantina, dove compaiono con il loro nome e numero, le righe relative.
E' possibile sia azzerare l'equalizzatore e partire da zero, sia sospenderlo momentaneamente, attraverso le apposite caselle nella schermata della risposta in frequenza.
Queste sono le attuali mie regolazioni (il sub è sicuramente da rivedere..):
Una volta stabilita la regolazione e finalizzata l'unità, è possibile salvare il file con nome, sul pc. E' anche possibile spostarsi dalla memoria 1 (di default) alla 2, e ricominciare daccapo.
Nella memoria, come nel file, è presente anche la configurazione degli ingressi. Quindi, è possibile, ad esempio, creare una memoria col sub e una senza, per quando si intende rimuoverlo. Nel caso, si toglierà il sub dal disegno e il remote non accenderà più l'amplificatore. Inoltre, i woofers in porta potranno essere "lasciati liberi" o filtrati "per sicurezza e dinamica" più in basso che quando c'è il sub.
Oppure, la seconda memoria può essere usata per confrontare due configurazioni al volo, commutandole con il DRC opzionale, come ho fatto io per mesi.
Nel menù, è possibile infatti salcare, caricare files e copiare la memoria 1 nella 2 e vice versa. Direi che c'è di cui divertirsi per ogni sperimentatore. Per MESI!

Per quanto mi riguarda, ho dapprima fatto tanta sperimentazione con i tagli.. Cominciando con quelli previsti in origine dal costruttore dei Tweeters, dato che il suono del sistema, in passivo, era "piacevole": incrocio a 4 Khz, 6 db/ottava senza alcuno smorzamento sul woofer e 12 db/ottava leggermente smorzato sul tweeter.
Poi mi sono divertito con l'equalizzatore, constatando come, spostando i punti di equalizzazione sul singolo woofer, si spostasse la scena e la voce dei solisti. Constatando come certe "durezze" si potessero stemperare e come per altre non ci fosse verso.
La sperimentazione mi è servita a capire che la posizione degli altoparlanti non è male, ma le griglie creano problemi che non si possono correggere, almeno, ad orecchio.
E mi è servita anche a capire che bisogna trovare un compromesso fra i dischi test e la "musica normale". Si comincia da li e, con Dalla, Baglioni, Madonna, James Taylor, disco anni 80, jazz "d'epoca", sparisce la mediobassa.

E' utilissimo poter equalizzare diversamente destro e sinistro.. Ma i tagli "differenziati L/R" sono probabilmente meno efficaci di un'equalizzazione localizzata. Una cosa più utile forse con i passivi.. Ma questa opinione è frutto della mia poca sperimentazione e risibile esperienza.

Alla fine, con un taglio relativamente alto, a 4 KHz, e con forte pendenza (24 db/ottava), la scena è più stabile e qualche difetto di incrocio, se purtroppo non scompare, è fortemente minimizzato.
Penso che sia a causa dell'incasso dei tweeters.. Emettono "all'interno di un cilindro sbiettato" perchè sono orientati verso il centro dei sedili. E le frequenze medie, che sono meno direttive, si riflettono all'interno della griglia e del cilindro, mandando a puttane risposta e fase in punti ben localizzati che creano anche delle caratterizzazioni sugli strumenti a fiato alti, come il flauto.
Tagliando i tweeters altini e con forte pendenza, il problema si minimizza udibilmente. Anche se certi strumenti sembra di averli molto avanzati. Quasi di fianco, fra i due sedili.
La profondità della scena infatti è poca. L'effetto è tipo "monitor in campo vicino". E l'immagine è un po' di traverso. MA C'E!!!!!



Inoltre, con certi strumenti, si sente proprio suonare "il montante".

Insomma.. I tweeters bisogna tirarli fuori di li. Ha ragione Dinosa.

Ciò nonostante, le voci sono abbastanza alte e gli strumenti a percussione piuttosto localizzati.
Non siamo come sull'impianto di casa, ma, al contrario di prima e al contrario di qualsiasi impianto di serie, anche su auto costose, la scena ESISTE. Distorta, ma ESISTE. Imprecisa, ma PIACEVOLE. Gli strumenti a fiato e a corda, ed anche le voci, escono fuori e "si staccano dalla base". E' una sensazione che da estrema soddisfazione, rispetto a come suona un impianto "montato come capita".
Insomma.. Lo so che non posso paragonare questo suono ad un impianto hi fi casalingo.. Ma ci sono impianti casalinghi che sono più precisi e corretti, meno goduriosi di questo!

La mediobassa è "croce e delizia".
Il sub non è ancora ben legato, Per me, è sia il fatto che non lavora in aria libera e ha due camere accordate, sia il fatto che la cappelliera e il pannello di copertura del portellone "suonano". Se abbatto il sedile e "libero il sub, coricandolo sullo schienale, il suono migliora notevolmente. C'è da lavorare alla macchina, ma anche ai tagli ed ai ritardi.
La prossima volta che sarò "ispirato", farò "sperimentazione profonda" in questo senso.
Intanto, l'equalizzazione del fronte è minimale.
La ascolterò così per un po'. Suona dignitosamente sia con i dischi prova della Cheski e della Sheffield, che con i files commerciali incisi decentemente. E non peggiora la qualità di quelli schifosetti. Sono piuttosto soddisfatto per la cifra spesa.. E piacevolmente sorpreso dal fatto che la sorgente di serie collegata in potenza conta al massimo al 10%, rispetto al resto delle cose da sistemare.
In altre parole: non c'è nessun bisogno di una sorgente "di livello", ne di una esterna collegata in digitale, per adesso. Non ne apprezzerei molto la differenza.
Questa Uconnect originale è sorprendente..

Vedremo..
Ciao!
