mark3004 ha scritto:Cosa ci dice esattamente il valore "DYNAMIC RANGE"??
(mi sa che Alessio dovrà splittare anche questo thread...
![^^ ^^](./images/smilies/%5E%5E.png)
)
In effetti... siamo proprio off
Per quanto il tema della dinamica è trasversale a tutto il resto.
Riguardo la misura del dynamic range in effetti è un parametro molto importante che ci dice la capacità di un sistema di riproduzione (in tutti i suoi componenti) o di registrazione di poter riprodurre/registare un certo intervallo di valori di un segnale (audio in questo caso, ma si applica anche al video, è un tema molto attuale, vedasi i nuovi standard di codifica video "high dynamic range").
Nel campo dell'audio questo tema si lega natualmente anche al contenuto, cioè a come è stata "trattata" (in modo "fedele" ovvero lasciandola più o meno intatta, piuttosto che invece compressa) la dinamica "reale" dei livelli ripresa in registrazione e poi codificata nei vari passaggi fino ad arrivare alla nostra sorgente.
Ci sono usi buoni e giusti della compressione dinamica (nella telefonia per esempio) ma tornando al nostro campo ci si imbatte purtroppo, ne abbiamo scritto molte volte, nella piaga a mio avviso più nefasta del mondo audio che è appunto la "loudness war", cioè la pessima pratica di comprimere la dinamica dei contenuti in modo sia da adattarla ai sistemi di riproduzione più "infimi" (che non sono in grado di riprodurre in modo lineare i livelli più bassi dell'intervallo dinamico) e anche da far percepire alle orecchie più "beote" (mi si passi il termine) uno sono più "potente".
Senza scendere troppo nel tecnico, una registrazione "naturale" ovvero "fedele" ovvero senza alcuna alterazione dinamica consente, già con codifica a 16bit (spesso ingiustamente considerata "superata"), ben 96dB di intervallo dinamico, tale da coprire perfettamente dalla soglia minima dell'udibile al nostro orecchio fino alla soglia di percezione del dolore!
Un indicatore come il "Dynamic Range Meter" è molto utile per sapere, a colpo d'occhio prima ancora di ascoltare, se abbiamo di fronte (dinamicamente, di quello stiamo parlando, ovviamente al netto di ogni giudizio artistico) una ottima, media, mediocre o anche proprio schifosa gestione della dinamica.
Il punteggio del Dynamic Range Meter va da 1 (ciofeca!
![XD XD](./images/smilies/XD.png)
) a 20 (l'olimpo
![0:) 0:)](./images/smilies/innocent.png)
) e quel numero scaturisce dall'analisi del livello massimo, minimo, medio del livello audio in quella traccia tramite un algoritmo.
Detto in altri termini il punteggio ci dice quanto è stata sfruttato a fondo l'intevallo dinamico consentito dalla profondità di codifica (riferito a 96dB nel caso dei 16bit).
Certo che è naturale che dipende anche dal tipo di contenuto, tipicamente un certo strumento, o groppo di strumenti, o stile musicale "useranno" in modo più o meno esteso la dinamica sonora, per questo si tiene conto della media, ma la scala dinamica è talmente vasta da cosentire di definire in modo efficace un punteggio.
Per quanto mi riguarda il valore mimimo assoluto di "sufficienza" è 6-7.
Cito un esempio, che uso spesso quando parlo di questo tema: l'album Prism di Katy Perry (premesso, che artisticamente la adoro non è questo il punto! Anzi, ragion di più per arrabbiarsi) è quanto di peggio si possa fare! Dynamic Range Meter segna un valore di 5 come media di tutte le tracce con punte verso il basso di 4!!
Certo non occorre avere il responso del punteggio, basta ascoltarlo: la dinamica è di una piattezza addirittura fastidiosa, la fatica, anzi fastidio, di ascolto (anche senza essere audiofili) arriva in pochi minuti,
andando a vedere i numeri si capisce subito il motivo: dei 96dB di dinamica dei nostri beneamati 16bit vengono sfruattati meno di 20dB (e per pura curiosità ho anche voluto procurarmi e analizzare la versione "hi-res" a 24bit, tale e quale!!) è tutto compresso verso l'alto per la stragrande maggioranza della durata di tutti i brani (provate a riprodurli osservando il peak meter, ecco!).
E' solo un esempio ma è quasi sempre così... anche se fortunatamente ci sono le eccezioni.
Per cui, non ci facciamo prendere in giro, non servono necessariamente risoluzioni a 24bit (144dB di dinamica sono molto molto molto oltre l'intervallo dinamico sonoro delle orecchie umane) ma fornitori di contenuti seri (e una platea meno "bovina" che, spesso non per colpe proprie, non ha mai avuto il piacere di ascolare per davvero la musica "decentemente").
Beh, mi sono fatto un pò prendere... però, da appassionato, considero questo tema importante, è come parlare di vino vero o vino zuccherato o diluito per un sommelier, si inca**a come una biscia
![XD XD](./images/smilies/XD.png)
Fine del comizio
Per chi voglia appronfondire ulteriormente, qui uno spunto interessante:
https://www.stereophile.com/content/uno ... e-database