Ad esempio, il mio:
Questa è la schermata del software. In lavorazione, c'è la medio alta sinistra, che è un full range.
La riga rossa è la curva del filtro della via in questione.
La riga verde è la curva di equalizzazione di quella via (che è estesa su tutta la banda, quindi ti consente di sommarla ai filtri, gestendo a piacere Q e pendenze).
La riga gialla è la somma fra le equalizzazioni parametriche ed i livelli delle tre vie, perchè in quella foto ho selezionato di visualizzarne la somma, per visualizzare l'intera risposta elettrica del canale sinistro.
Nelle caselline bianche leggi le frequenze di incrocio, pendenze e tipo di filtro scelto, nonchè il ritardo temporale assegnato al canale in cm e pollici (eh, l'attenzione al mercato americano..), più il ritardo fine, a passi di 0.02 milli secondi.
Nella piantina della macchina, in alto a sinistra, selezioni il punto di ascolto su cui basare le distanze in cm/pollici da impostare (puntino rosso) e la via in gestione (quella evidenziata in azzurro).
In alto, al centro, ci sono i livelli di uscita dei canali attivati in fase di setup (nel mio caso, 5 su 9 gestibili dal DSP), in basso a sinistra, di fianco al grafico, la tabella di assegnazione dei canali.
Altri riquadri sono quello "DRC", che permette di selezionare il volume totale e del sub, mentre è collegato il PC (ed escluso quindi il DRC esterno), quello dove sono indicate le versioni software PC e firmware DSP e DRC..
Nei menù a tendina ci sono altre funzionalità come gli automatismi, i sistemi di accensione, di commutazione, la gestione dei remote per gli ampli esterni, la gestione delle memorie in funzione degli ingressi, le temporizzazioni varie, il "bass boost", la manipolazione manuale della sensibilità di ingresso, le procedure di configurazione guidata e taratura livelli ed eventuale de equalizzazione e mix canali della sorgente OEM tramite segnali test (forniti), eccetera eccetera..
Questo fissato al retrovisore, il controller DRC-MP, opzionale (in caso degli Audison della serie Prima, come il mio).
Oltre all'eventuale accensione e spegnimento manuale del sistema, consente di selezionare gli INGRESSI "master" (sorgente principale in high level o pre, analogici), "aux" (in high level o pre, analogico), "optical" (digitale SPDIF ottico TosLink); consente di regolare il VOLUME, che è di solito indispensabile se entri con il digitale; di regolare il BILANCIAMENTO ed il FADER (se hai impostato tra i 9 canali di uscita anche dei posteriori); il LIVELLO DEL SUB, se presente nella configurazione; selezionare fra le (due nel mio modello di DSP) MEMORIE di configurazione; attivare/disattivare il "bass EQ"..
Con altri DSP Audison, consente altre funzioni e, se nel sistema è presente il Bit Play HD (un player audio Audison con HDD e altri input), permette di selezionare files e cartelle da riprodurre.
Poi, ha il proprio menù di configurazione che consente la regolazione del colore dei tasti in modo RGB (qualsiasi colore e sfumatura, regolando i tre colori primari), della luminosità, dell'attivazione del sensore di luminosità automatica e soglie minima e massima, dell'attenuazione della luminosità e relativa tempistica, quando non in uso e relative soglie, eccetera. In pratica, oltre ad impostare il colore ed i livelli minimo e massimo dipendenti eventualmente dal sensore, puoi fare in modo che si "spenga" quando non lo usi da un po', a parte l'anello attorno al volume, che rimane leggermente acceso per individuarlo di notte.
Il pomello che vedi, oltre alla rotazione per le regolazioni, è in effetti un pulsante ed un joystik a 4 direzioni.
A fronte della "complessità", in realtà si usa molto semplicemente.
Ciao!
