Non esiste più “l’autoradio”.

Qualsiasi intervento si faccia per migliorare il suono, è a rischio e pericolo dell’acquirente.

E le case costruttrici non hanno alcun interesse a favorire “gli audiofili”, che sono una percentuale del tutto trascurabile tra i potenziali acquirenti.

Vendono di più “abbagliando” l’utente generalista con mille altoparlanti pilotati da pochi watts. Perché un impianto che consuma e pesa, aumenta i consumi della macchina nei collaudi previsti in fase di omologazione. Mentre “il numero di altoparlanti” è invece un “parametro oggettivo e visibile”. E la “qualità del suono” è alla fine invece del tutto soggettiva e leva molto incerta, come argomento di vendita.

Meglio aggiungere questi “giochetti per bambini grandi”, che impressionano molto di più e “chiunque”, rispetto ad un impianto audio che “suona bene”. A cui il 99% dei clienti, in particolare di una macchina sportiva, non è minimamente interessato, se non per godere della sua presenza come “accessorio”, che percepisce in prevalenza quando l’impianto è ricco di cose che si VEDONO, compreso il “marchio famoso” sulla griglia degli altoparlanti.

È incredibile come ad esempio, comprando una motocicletta da 10/15.000 Euro, spesso vengano richiesti tranquillamente 800/1000 Euro per un TERMINALE DI SCARICO “firmato” (che influirà giusto su estetica e appena un po’ sul rumore e forse per 2 Kg di peso), e 500 Euro per i cerchi a raggi tubeless, sicuramente molto più costosi alla produzione.

Non mi riferisco agli scarichi completi “solo pista” forniti dalle Case per le super sportive, che passano i 2500/3000 Euro, non sono omologati e richiedono una mappatura dedicata eh.. ma al solo terminale omologato per uso stradale. Essendo motociclista che ogni tanto cambia moto “per sfizio”, conosco molto bene questo mercato.

Purtroppo, queste sempre più invasive cagate, dovute in fondo alle richieste del “cliente tipo”di prodotti per appassionati (non a caso non è presente sulla mia Panda a metano..), alla fine richiedono anche aggiornamenti e potenza di calcolo ai prodotti costruiti a posta per contrastarli. Che comunque fanno quello che possono. E in questo caso, “non possono”.

Comunque, il discorso dell’ accensione sotto chiave ed escludibile con interruttore, potrebbe darti, a basso costo, l’opportunità di usare la mappa sport con la certezza di non essere disturbato da rombi artificiali.
Mentre il “by pass” del DSP con un sistema di relè, è sicuramente più complesso. Ma comunque direi fattibile.

Consultati magari con l’installatore, nel caso, dato che ci devi andare.
Ciao!
