Car Audio Forum

Ma il lavoraccio più "sclerante" è crimpare i connettori "picoblade"... dopo che ne fai 3 o 4 ti si incrociano gli occhi....

Eh vabbè, ma qui siamo ad altri livelli proprio, complimenti ed applausi a scena aperta!!!

mark3004 ha scritto:Eh vabbè, ma qui siamo ad altri livelli proprio, complimenti ed applausi a scena aperta!!!

Grazie per l'apprezzamento!

Etabeta ha scritto:Ma il lavoraccio più "sclerante" è crimpare i connettori "picoblade"... dopo che ne fai 3 o 4 ti si incrociano gli occhi....

Li conosco: sono veramente odiosi.
Dove lavoravo prima avevo un banco di collaudo che li usava per collaudare delle schede. Mediamente ogni 20 schede collaudate si cominciavano a strappare i fili del banco subito dopo la crimpatura.
E non avevamo neppure la crimpatrice perché ce l'aveva in prestito un fornitore che ci faceva i cavi.

E allora si saldava... Così i fili diventavano ancora più fragili e duravano ancora meno

Complimenti veramente..
Ottimo lavoro!

Crimpare, a mano, connettori così piccoli è davvero un esercizio di pazienza.
L'attrezzatura di crimpaggio Molex originale costa una tombola... (ma per chi deve fare lavorazioni realmente in serie è indispensabile).
Io utilizzo una pinza della casa giapponese Engineer la PA-09 è piuttosto conosciuta tra gli appassionati di modellismo (per i connettori dei servocomandi ecc...).
C'è da dire che a catalogo Molex ci sono anche cavi singoli e multipli già terminati ma se si desidera connettere cavi schermati o comunque secondo propria scelta si deve procedere a mano.
Facendo 100 il tempo che mi occorre per assemblare una scheda circa 30 è per il posizionamento smd e la saldatura (a mano ad aria calda) e il resto e tutto per il cablaggio,
su Digikey ho trovato un tipo di cavetto schermato di piccolo diametro ideale per questi lavori, venduto a multipli di metro, caso strano visto che vendono tutto a matasse, molto flessibile, figuratevi che è certificato per uso elettromedicale.

Etabeta ha scritto:Crimpare, a mano, connettori così piccoli è davvero un esercizio di pazienza.
L'attrezzatura di crimpaggio Molex originale costa una tombola... (ma per chi deve fare lavorazioni realmente in serie è indispensabile).
Io utilizzo una pinza della casa giapponese Engineer la PA-09 è piuttosto conosciuta tra gli appassionati di modellismo (per i connettori dei servocomandi ecc...).
C'è da dire che a catalogo Molex ci sono anche cavi singoli e multipli già terminati ma se si desidera connettere cavi schermati o comunque secondo propria scelta si deve procedere a mano.
Facendo 100 il tempo che mi occorre per assemblare una scheda circa 30 è per il posizionamento smd e la saldatura (a mano ad aria calda) e il resto e tutto per il cablaggio,
su Digikey ho trovato un tipo di cavetto schermato di piccolo diametro ideale per questi lavori, venduto a multipli di metro, caso strano visto che vendono tutto a matasse, molto flessibile, figuratevi che è certificato per uso elettromedicale.

Vado OT un secondo: con cosa hai fatto ste foto dettagliate così?

Alessio Giomi ha scritto:Vado OT un secondo: con cosa hai fatto ste foto dettagliate così?

Con uno scrausissimo ZTE Blade A430 "da battaglia"

In effetti ha una messa a fuoco in macro molto precisa, anche a distanze ravvicinatissime.

Primo piano del chip SRC4392 che è il cuore audio digitale del progetto, deputato ad effettuare la conversione della frequenza di campionamento, la regolazione del volume e la commutazione tra le sorgenti (Media player/Tuner/AUX) tutto senza mai uscire dal dominio digitale.

Bellissimo questo progetto.
Sei un’ottimo progettista hw e softwerista (ed anche ottimo reverse engineering nel capire la decodifica del selettore sorgente)
Complimenti, altro che Audison bitone.....mi piacerebbe sentire e vedere questa sorgente in un’impianto.

Ciao

Fox

tonini_mingoni ha scritto: ↑6 set 2019, 23:01 Bellissimo questo progetto.
Sei un’ottimo progettista hw e softwerista (ed anche ottimo reverse engineering nel capire la decodifica del selettore sorgente)
Complimenti, altro che Audison bitone.....mi piacerebbe sentire e vedere questa sorgente in un’impianto.

Ciao

Fox

Grazie per l'apprezzamento Fox,
in generale una sorgente digitale (o player digitale) dotata di uscita digitale, in una catena audio in cui è presente un dsp con ingresso digitale, è a mio avviso il contesto ideale per la riproduzione di contenuti appunto... digitali.
Come certamente possono confermarti altri utenti che appunto hanno questo tipo di configurazione nel loro impianto (ovvero appunto link digitale tra sorgente e dsp) il salto in avanti (in termini di qualità sonora: dettaglio in primis) è percepibile (naturalmente nel contesto car audio è tutto relativo).
Ciò che posso dirti riguardo questa interfaccia che ho realizzato è che in ascolto "alla cieca" in ambito domestico, in un impianto (purtroppo non mio.... ) di altissimo livello (cito solo la presenza di un'accoppiata Accuphase DP-90 e DC-91, rispettivamente lettore CD e DAC, non recenti ma ancora oggi nell'olimpo della riproduzione digitale) sono riuscito a mettere in crisi il proprietario dell'impianto (un vero "orecchio d'oro") commutando (appunto "alla cieca") durante l'ascolto degli stessi brani tra una Pioneer DEH-X8500 (con la mia interfaccia e appunto connessa al dac DC-91 in ottico) cd riprodotto dal DP-91 Accuphase (tra l'altro quest'ultimo connesso in spdif su coassiale).
Un buon player digitale in fondo deve essere il più trasparente possibile (idealmente "bit-perfect"), in questo caso nella mia realizzazione una grossa mano me l'ha data il chip SRC4392 della Texas Instruments (ultima evoluzione di un progetto nato anni addietro dalla Burr Brown, poi acquisita dalla TI appunto, storica azienda di semiconduttori orientata da sempre al mondo audio) in grado di processare il segnale nel dominio digitale (per effettuare la conversione delle frequenza di campionamento e regolazione volume) in modo quasi "ideale" (non in "bit perfect" essendo necessaria una elaborazione, ma quasi, stando alle misure). Anzi, si può dire che il progetto di questa scheda è nato proprio attorno a questo chip.

Etabeta ha scritto: ↑14 apr 2018, 1:35 (ne ha ben 4) ingresso SPDIF dell'SRC4392 per realizzare un ingresso "aux" digitale, indirizzato ovviamente quando commuto la sorgente "aux"

Ciao Etabeta, rileggendo mi è sorto un dubbio...quando selezioni l'aux dalla radio viene abilitato sia l'ingresso ottico che quello a basso livello?


Grazie

Fox

tonini_mingoni ha scritto: ↑9 set 2019, 13:44 Ciao Etabeta, rileggendo mi è sorto un dubbio...quando selezioni l'aux dalla radio viene abilitato sia l'ingresso ottico che quello a basso livello?
Grazie

Ciao Fox,
selezionando l'ingresso AUX viene selezionato, sul chip SRC4392 (quindi bypassando completamente tutto il resto) l'ingresso spdif (connesso all'ingresso ottico) sul chip stesso (il SRC4392 può gestire direttamente fino a 4 ingressi spdif oltre che 2 ingressi I2S).
La sezione analogica della sorgente è completamente bypassata ovvero il flusso audio digitale in ingresso (dall'ingresso ottico, convertito in segnale logico cmos dal ricevitore ottico e da qui al chip SRC4392) viene quindi processato (controllo volume e ricampionamento) dal chip stesso, ricampionato a 48kHz/24bit (o 96kHz/24bit settando in modo opportuno la programmazione della scheda) e passato in uscita (al trasmettitore ottico).
In questo modo è possibile passare all'ingresso ottico qualsiasi segnale spdif (ad es. un player digitale portatile) con qualsiasi frequenza di campionamento tra 20 e 96kHz o (sostituendo l'oscillatore quarzato della scheda dall'attuale 12.288 a 24.576MHz) fino a 192kHz (con uscita settabile fino a 192kHz).
Con differente programmazione è anche possibile gestire l'ingresso in modalità pass-through ovvero disattivando il ricampionamento e controllo volume.

Per poter invece utilizzare l'ingresso AUX analogico originario (per assurdo dico io, essendo l'obiettivo ottenere una sorgente 100% digitale) sarebbe stato necessario introdurre un convertitore analogico/digitale.