ozama ha scritto:Marsur ha scritto:ozama ha scritto:
Ecco a cosa servono le misure: a capire il perchè delle cose. A scegliere. Ma anche a valutare semplicemente la qualità di un apparecchiatura, indagandone le scelte del costruttore.
Ovvio che da sole non bastano nemmeno per idea.
Ma permettono di non fare grosse c@zzate.

Ciao!

Io non mi ritengo certo un mago della tecnica, ma giuro che non ho capito il senso di tutto quanto il discorso, soprattutto sulle conclusioni.
Che le misure ti spieghino alcuni perchè....vabbè, ma che spieghino la qualità di una apparecchiatura.....quale qualità, quella costruttiva o quella delle prestazioni?
Poi dici che da sole non bastano per niente, quindi suppongo che parlassi solo delle qualità costruttive, era su questo punto che dicevi che servono a scegliere?
Scusami, forse ho capito male il discorso.
@Marsur: volevo dire che le misure, SE SI SA FARE A LEGGERLE, svelano immancabilmente la tecnologia di costruzione e le scelte del progettista. E possono mostrare, facendo le dovute comparazioni, particolari sinergie o, al contrario, idiosincrasie fra (nel caso che avevo mostrato) altoparlante e fiale di potenza.
Ma anche tra fonorivelatore e stadio phono. Tra un pre ed un finale (date le impedenze di ingresso/uscita che se sballate possono colorare il suono). Tra un nastro magnetico e la piastra di registrazione..
Le misure sgamano le cazzate sparate dai costruttori o mettono in luce la loro onestà nel dichiarare i dati di targa.
E mettono in evidenza molte altre cose (ad esempio, negli amplificatori, la quantità stimata di controreazione o la sua assenza, o fino a che potenza e su quale carico un amplificatore lavora in classe A e quando passa alla AB, o se ha un fattore di smorzamento elevato e quindi un maggior controllo sugli altoparlanti. E cetera eccetera..
Quindi, in ultima analisi, permettono di istruirsi sulla filosofia di progetto, capire l'onestà del costruttore, valutare il costo rispetto all'originalità della progettazione e ai materiali..
Credimi: è possibile che un amplificatore con buoni dati di misura non suoni come ti piace. Ma difficilmente un ampli che suona bene avrà delle misure schifose.
Quando si progetta, si misura. Perchè bisogna fare mille valutazioni sui dimensionamenti e sui componenti, quindi servono prove e risultati oggettivi. Poi, si fanno delle scelte consapevoli, per ottenere il suono desiderato, che si presume piacerà o si distinguerà da quello dei concorrenti.
Insomma: ritengo le misure FONDAMENTALI, prima di tirare fuori i soldi, anche se sono consapevole che non bastano a farmi piacere un prodotto. Perchè so fare a leggerle.
Mi sembrava che fosse chiaro.
Ciao!

Sembrava, ma non ci credevo, è questo il punto.
Non sono d'accordo sulle tue conclusioni.
Se mai ce ne fosse stato bisogno, certifichi una volta di più che per te le misure sono tutto, limitando la prova di ascolto a puro accessorio.
Praticamente, tu consideri tutto ciò che le misure dicono, e discrimini secondo la filosofia costruttiva o certi dati tecnici che, posso essere d'accordo servano a capire certe caratteristiche di progetto, e magari a tornare utile in fase di acquisto per un neofita, che non conosce assolutamente nulla di quel prodotto e che, soprattutto, non ha possibilità di testarlo all'ascolto, ma al di la di questo caso, quello che tu sostieni è l'antitesi dell'ascolto in cieco, da alcuni/molti/tutti? ritenuto il non plus ultra in fatto di giudizio obiettivo e scevro da tutto.
Che se di obiettività reale si parla, mi sembra del tutto plausibile.
Mentre tu invece, tieni conto di qualsiasi cosa, inerente gli aspetti tecnici e costruttivi, e te ne fai influenzare totalmente, e per l'ascolto si vedrà.
Come faccio ad essere d'accordo?
Dal mio punto di vista, il saper leggere i dati tecnici è del tutto secondario, visto che prima ancora, sono secondari i dati stessi, ma guarda che stiamo parlando di un assunto STABILE almeno nell'ultimo mezzo secolo, per cui dire che mi lasci perplesso è altamente eufemistico.
Sto dicendo che per la valutazione vera e propria dell'oggetto non si può prescindere dall'ascolto, posto che i dati tecnici e la loro interpretazione hanno un loro perchè per conoscerlo il meglio possibile, come da appassionato "evoluto", e mi riferisco agli amplificatori, non a sorgenti o altre cose.
Infatti, ancora, non sono d'accordo sul fatto che un amplificatore bensuonante non può avere misure "schifose" o che il dato del fattore di smorzamento è determinate per il controllo degli ap (ma poi schifose in base a cosa? a quale media? lo smorzamento in interazione con quale altro parametro? oppure preso da solo?).
Guarda il fattore di smorzamento del CA260 e poi all'ascolto, dimmi se non controlla diametri da sub, "almeno" dignitosamente.
Poi prendi lo Zapco Z150 (con smorzamento dichiarato e misurato più alto) e ci fai la comparativa sullo stesso contesto, poi mi dici.
E' la differenza tra chi legge (o sa fare a leggere) e chi ascolta.
Per concludere, a mio avviso, che le misure servano a qualcosa non vi è dubbio, ma che siano fondamentali come tu sostieni, prima di tirare fuori i soldi, perchè tu sai fare a leggerle, boh...per mia esperienza non è così, anche perchè una volta, potevi risalire ai vari Pass, Mantz, Taylor, mentre adesso, a parte sparuti, trovi tutto sparpagliato per la Cina, è lei il "costruttore", quindi a che serve "risalire"?
Senza offesa ozama, ma il tuo approccio tecnico sempre e comunque per me è un clichè che poco ha a che fare con un'esperienza molto più impegnativa e onerosa come quella fatta di tanti ascolti negli anni, senza guardare in faccia a watt e rapporto s/n.
E sei l'ennesimo che ormai propone questo clichè, circostanziando forse anche più di altri, ma considerando tutto, rimane per me un clichè fuorviante.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
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La "hi - fi" d'élite non esiste.