I filtri FIR sono strumenti matematici come gli IIR. Si possono usare per farci un crossover ed un equalizzatore e per realizzare "ritardi temporali frequenza per frequenza".
Nel DSP Audison Bit One HD, vengono usati come gli IIR.
La particolarità è che quando piegano la risposta in frequenza secondo le impostazioni che gli dai, come faresti con il normale software ufficiale, NON VARIANO LA FASE del segnale musicale.
Cosa che fa qualsiasi altro tipo di filtro, analogico o digitale che sia.
La DRC, è un PROCESSO. Nulla di più. Questo processo è la correzione della risposta in frequenza ed in fase di un sistema, secondo una curva uguale e contraria alle aberrazioni introdotte dall'ambiente e dalla tipica non linearità del sistema di altoparlanti.
Per realizzare la DRC, occorre quindi SAPERE quali sono le aberrazioni sopra dette. Quindi si eseguono delle MISURAZIONI della risposta in frequenza e fase degli altoparlanti, nell'ambiente dove stanno suonando. Posizionando il microfono nel punto di ascolto.
Ne più ne meno di quanto faresti per tarare un sistema audio nel modo tradizionale.
Ottenuto il file della risposta in frequenza e fase misurate (tramite il software di misura), stabilita una "risposta [ERRORE !!]" che vorresti ottenere, tiri fuori dal cassetto il CONVOLUTORE e ci frulli dentro la risposta [ERRORE !!], la risposta in frequenza e fase misurata ed il segnale musicale del brano che stai riproducendo.
Quello che ottieni, è un segnale corretto in frequenza e fase, in funzione del file della misura. Segnale che applicherai al sistema audio.
Tutta questa bella cosa, assume la definizione di "DRC". Digital Response Correction, se ricordo bene.
E i filtri FIR che fine hanno fatto?
I filtfi FIR sono quelli che il convolutore utilizza per poter piegare la risposta in frequenza e la risposta in fase in modo INDIPENDENTE. Cosa, come detto, IMPOSSIBILE IN NATURA.
Spero che si sia capito..
Perchè PRESUMO che processo DRC possa fare del bene al mio impianto (per esempio)?
Perchè io ho degli altoparlanti che, fuori asse, ma anche in asse, accusano salti di fase a determinate frequenze (come tutti gli altoparlanti) che, data la posizione, sono DIFFERENTI TRA CANALE DESTRO E SINISTRO.
Da cosa lo deduco (o meglio, "ipotizzo"

)?
Se ascolto una tromba che fa delle evoluzioni in frequenza, durante un assolo (vale per tutti gli strumenti, ovviamente), questa si sposta verso sinistra quando le note vanno verso l'acuto e verso destra quando i suoni divengono più gravi.
Bene. Prendo l'equalizzatore e, individuato il range di frequenza incriminato ascoltando del rumore rosa filtrato anterzi di ottava, contro equalizzo per ottenere che l'emissione sia al centro.
Cosa ottengo? Ottengo che l'emissione è al centro, ma anche a sinistra. Sdoppiata. Chiaramente proveniente dal tweeter che ti guarda, dicendoti perfido: "sono qui!".
Perchè? Perchè aumentando l'ampiezza del canale opposto allo spostamento, ho compensato il volume del suono. Ma non ho modificato il tempo di arrivo, se non in maniera casuale. E il cervello discrimina i due suoni in quanto incoerenti. Se regolo il ritardo temporale di quell'altoparlante, ascoltando il terzo di ottava, in effetti ottengo che il tweeter "sparisca" ed il suono si senta solo al centro. Peccato che quando andrò ad ascoltare, un sacco di frequenze che prima andavano bene, ora si spostano!
Con il processo DRC, si DOVREBBE poter compensare sia l'ampiezza che la fase a quella frequenza, in modo che il "ritardo temporale" sia compensato indipendentemente dalle frequenze vicine.
Ciao!
