vinman ha scritto:Grazie Davide , adesso sono aggiornato .
" Il metodo più comune è il semplice parallelo " come adesso ha fatto Nameless , con il quale pero' si rischia di
esaurire la batteria che fa' partire il motore quando si usa l'impianto con il motore fermo .
Sia Nameless che io usiamo ampli HCCA che facilmente scaricano tutto .... nel mio caso visto che sovente mi trovo in zone remote (dove non prende neanche il cellulare) ho optato di usare un separatore intelligente che mi garantisce di poter fare partire il motore .
Ho letto un po' del " ctek d250 " e mi sembra che da solo non garantisce questo scenario , se ho capito bene deve essere usato assieme al " modello smartpass " per avere questa garanzia .
Una tecnologia all'avanguardia che pero' tra tutti e due viene a costare circa $500
Scusate se sono OT , se non fa parte di questo post ne parleremo in un atro .
Thank You ..... Vin
Ni:
il semplice parallello non è che fa scaricare semplicemente entrambe le batterie contemporaneamente e basta.
Mettiamo il caso in cui un elemento di una sola batteria abbia problemi (es. interruzione o peggio un corto circuito), che succede?
Avendo l'altra batteria sana, tenterà di "trasferire" energia sull'altra "andata". Ecco che ci troviamo con l'auto che non parte più, ed entrambe le batterie da sostituire (probabilmente si deteriorerà in fretta anche la batteria "sana", essendo sempre sotto sforzo per tentare di "tirare su" quella in panne.
Con un ripartitore di carica "generico", le batterie sono SEMPRE separate tra di loro. Questo garantisce, oltre alla scarica di una e non dell'altra, che nel caso di guasto di una, non si guasti in breve tempo anche l'altra.
Faccio un esempio stupido
Mettiamo si guasti la batteria motore (elemento interrotto, per corto circuito).
Con il semplice parallelo (classico con i cavi, da un'auto all'altra),non riuscite sicuro ad accenderla. Basta staccare il POLO POSITIVO della batteria in panne e collegarlo ai morsetti del ponte che creiamo. Ecco che (con la batteria in "prestito" la macchina si accende subito.
Ora, con il ripartitore, abbiamo 2 batterie. Lo so che è una rottura, ma per fortuna succede (di rado) e solo in situazioni critiche di rimanere a piedi in questo modo.
Nel caso, basta staccare il positivo della batteria di avviamento ed isolarlo (altrimenti facciamo il botto

), creare un ponte solo con il positivo (la massa è già al telaio) di una batteria con l'altra e ripartiamo all'istante. Certo, situazione limite, da usare il tempo necessario per arrivare a casa o in un'officina. Ma ci evitiamo la spesa del carro attrezzi
In che modo facciamo il ponte? Dal ripartitore, con un cavo (provvisorio, lo ripeto) tra il positivo della "batt 2" ed il positivo della "batt1".
Riguardo il ctek d250s invece:
Da solo eroga una corrente massima di 20A per la ricarica della batteria secondaria.
Secondo la filosofia ctek, sarebbe in grado di caricare batterie fino a 200Ah di capacità totale.
Aggiungere lo smartpass, eleva la corrente fino ad 80A. Ciò, sempre secondo la loro filosofia, ci consente di ricaricare gruppi di batterie fino ad 800Ah.
Insomma, salvo casi estremi, vedo bene il solo d250s in utilizzo singolo.
Magari, se si possono spendere più soldi, o come upgrade futuro, l'accoppiata con lo smartpass la vedo bene, ma per il 99,9% di noi, il solo d250s è già sufficiente.
Senza contare poi, che questo interviene solo a motore acceso. A motore spento (come evidenziano gli schemi di collegamento), la batteria primaria è isolata, ed il caricabatterie/alimentatore, nel nostro caso, sarà direttamente collegato alla batteria ausiliaria.
Scusate se sono stato prolisso, questo è il mio punto di vista.
Possiamo andare avanti a discuterne quando vogliamo, in tutta tranquillità
