Non ti do consigli per gli acquisti, perchè non mi intendo di componenti.
A mia volta mi sono sempre fatto consigliare da chi ne ha testati e valutati più di me, con cognizione di causa.
Ti faró peró un discorso “filosofico”.
Ci sono diversi motivi per i quali si assembla un impianto audio in questo momento storico.
I principali che mi vengono in mente sono 3 o 4.
1) Quello che dovrebbe sempre essere, ma non è sempre così, specie per gli hobbisti dell’elettronica in generale, che è “per ascoltare la musica il meglio possibile in funzione del budget e della macchina a disposizione”.
2) Quello che spesso è, che diverte certamente in fase di costruzione ma che non assicura affatto un risultato decente, ma che soggettivamente puó bastare, che è “perchè ho dei componenti, è una figata, mi è tornata la voglia di divertirmi con il car audio come facevo tanti anni fa”.
3) Quello che “ho un’auto d’epoca e voglio assemblare un impianto filologico”, ovvero con i componenti di allora e con il suono di allora”.
4) Quello che “Voglio sentire meglio dell’impianto di serie e mi accontento”, perchè ho un budget ridotto.
Tu “di che impianto sei”?
Mi spiego meglio.
- Se sei del primo tipo, sei partito molto male. Rinunciare ad un DSP su un impianto complesso e che occupa tanto spazio e risorse come quello che hai in mente tu, è come rinunciare alla Pennicillina per curare un’infezione batterica, preferendo un intruglio di erbe officinali. O curare il vaiolo con i salassi invece che con il vaccino.
- Se sei del secondo tipo, allora, tutto bene. Usi la roba che hai, acquisti il meno possibile e l’impianto suonerà a caso, come tutti gli impianti non progettati per un fine ben preciso, come tutti gli impianti che facevamo noi installatori (mea culpa, ho avuto una giovinezza traviata..

) spesso improvvisati perchè c’era il business “ed era anche una figata” degli anni 80/90. Ma non sapevamo un c@zzo di acustica.
- Se sei del terzo tipo, dovrai lavorare alquanto per trovare componenti belli e funzionanti dell’epoca, soprattutto per gli altoparlanti. E investire in riparazioni e ricondizionamenti, per meccaniche ed elettroniche. Sarà una figata ma sarà anche dura. E potresti anche farti andare bene il risultato, se hai 50/60 anni e non hai mai sentito un impianto moderno e BEN PROGETTATO E TARATO.
- Se sei del quarto tipo, eh.. Sei partito con il piede sbagliato uguale. Perchè l’impianto di serie ha la sorgente di serie e gli altoparlanti di serie. E sono un eco sistema CHIUSO E STUDIATO per avere una certa prestazione, più o meno decente anche in base alla classe dell’auto, che se vuoi migliorare, parte dall’adozione prima di tutto di un DSP/amplificatore per amplificare quello che c’è, poi dall’aggiunta di altoparlanti per estendere la banda passante del sistema.
Difatti, la sorgente adotta una equalizzazione studiata per gli altoparlanti di serie. Qualche volta mancano I tweeters e quasi sempre manca una vera gamma bassa, quindi serve un sub.
Ma, davanti a tutto, c’è l’ostico ambiente automobilistico. Nel quale ci sono problematiche assurde da risolvere, rispetto a quelle della scelta della posizione di ascolto e di quella degli altoparlanti, che si ha normalmente in casa.
Qui bisogna scegliere le posizioni “meno peggio” per gli altoparlanti. E fare anche dei lavori complessi a tal fine. E non si puó proprio scegliere la posizione di ascolto. Che è quella del sedile di guida, regolato per permetterti di guidare.
Quindi va corretto il segnale, per quanto possibile, in modo adeguato. E l’operazione è molto complessa e costosa da fare, in analogico.
Ora, io ti ho inquadrato nel secondo tipo, date le tue posizioni.
Beh, fare un tre vie con il crossover commerciale in questo momento storico, significa “montare componenti e sperare che non faccia troppo c@gare.

Nonostante le migliori intenzioni.
Esattamente come curare un’infezione batterica con la cicoria tritata.
Si faceva quando non esisteva la medicina. Oppure lo fanno gli adepti di determinate religioni, accettando poi quello che ritengono “il giudizio del proprio Dio”.
Ciao!
