Ovvero, consente, tramite le uscite pre out, di realizzare un due vie più sub.
Credo anche sfruttando in parte l’amplificazione interna (ad esempio per i tweeter, liberando due canali dell’eventuale ampli per usarli con un sub futuro, ma questo non l’ho verificato.
Ma per ora, vediamo in linea di massima.

Dalla pagina 22 in poi, del manuale in italiano, trovi le impostazioni audio. Dove puoi selezionare la modalità standard e quella network.
Nella pagina 25 le impostazioni delle frequenze di taglio e pendenza, nonchè dei ritardi temporali “custom”, per singolo altoparlante.

Utilizzare la sorgente come crossover elettronico, disponendo la stessa anche di ritardi temporali e di regolazione del livello della singola via, permette una taratura più accurata ed adatta all’installazione. E non ti costringe ad utilizzare i crossovers passivi forniti con il kit, che per quanto studiati per gli altoparlanti per i quali vengono venduti, non potranno mai adattarsi alla risposta acustica che questi avranno nel tuo abitacolo.

Volendo sfruttare questa funzione, considera che un eventuale crossover elettronico presente nell’amplificatore dovrà essere COMPLETAMENTE ESCLUDIBILE. Perchè, diversamente, puó mettere paletti anzichè levarne. E rendere più problematica la taratura.
Ed essendo tu propenso a montare un amplificatore esterno, sarebbe davvero assurdo rinunciare a questa importante funzionalità della sorgente. Perchè permette POTENZIALMENTE di fare un salto qualitativo notevole, rispetto al classico sistema senza ritardi e con crossovers passivi commerciali.
Per cui, acquistando l’amplificatore, verifica che l’eventuale crossover interno sia COMPLETAMENTE ESCLUDIBILE.

Ciao!
