The_Bis ha scritto: ↑3 giu 2022, 10:02
A mio avviso il problema è legato a quanto sei o non sei sensibile e propenso a "credere" a quello che propinano i mezzi di informazione (TUTTI).
In ogni settore, per essere in grado di valutare quanto il progresso e veramente tale o fuffa, ci sono solo due possibilità:
1. Farsi una profonda cultura
2. Fidarsi di qualcuno
Questo non cambia minimamente da settore a settore ed è così da almeno 50anni.
Ma il progresso è una realtà, in qualsiasi settore. Quello che posso dire con certezza è che nel momento che non sei al passo automaticamente per autodifesa diventa tutto brutto e insidioso. E l'uomo mediamente tende ad avere paura di quello che non conosce rifugiandosi all'interno della propria area di comfort.
Questo modus operandi quando diventa sistematico è limitante. Non farà nemmeno danni, ma è limitante.
Sono in disaccordo su tutto quanto esponi, ma era prevedibile perchè in genere siamo in disaccordo sempre.
E' si un discorso di approccio ma quello che tu consideri limitante io potrei considerare il suo contrario come fuorviante.
Cioè: quello di cui non si tiene conto è il grado di globalizzazione ormai raggiunto, per il quale tutto, e ribadisco tutto, è collegato e ruota intorno a finalità di sfruttamento del consumatore o della persona.
Tu parti direttamente dal concetto di "progresso" ma è fuorviante perchè la parola induce a pensare al miglioramente, invece si dovrebbe parlare di evoluzione, che è una cosa diversa.
Identifchi dei "settori" da valutare su quanto il progresso eccetera ma quelli che tu dici sono solo differenziazioni meceologiche per puro scopo di catalogo, ma per quanto riguarda le dinamiche di mercato i settori autoregolamentati con politiche proprie non esistono più.
Ma da mo', anche.
E sotto questo aspetto, paradossalmente, è chi la pensa come te che è legata al passato, ma passato tanto.
Senza offesa ma pensare ad un mercato libero o differenziato è come credere ancora ai folletti del bosco.
Non sono d'accordo quando fai di tutta l'erba un fascio rispetto ai mezzi di informazione.
Fortunatamente c'è ancora qualche rimasuglio di piattaforma dove ci si può informare molto meglio rispetto ai canali mainstream.
Sfortunatamente occorre tempo, che normamente la persona media, non ha (alla faccia del progresso).
Infatti la cosiddetta informazione è limitata nella stragrande maggioranza dei casi al tiggì mentre si è a tavola.
Beh....buonanotte.
Figuriamoci se invece uno deve "farsi una profonda cultura".
A parte il fatto che a livello personale non ne avrebbe il tempo nemmeno se rimanesse a casa dal lavoro, ma credo che più che di una questione di tempo quello che fa la differenza sia un questione di approccio, ancora una volta.
Poi, come alternativa alla cultura da farsi, poni "la fiducia verso qualcuno"..
Ehm, scusami ma...qui devo proprio andare di "no comment".
E il fatto che indichi le due possibilità come punti fermi da 50 anni, dimostra ancora come non siamo d'accordo perchè per quanto mi riguarda da 50 anni a questa parte è cambiato tantissimo.
Io c'ero.
Non tanto dal punto di vista delle politiche, quanto piuttosto della tecnologìa e quindi dell'evoluzione applicate.
Ripeto: la sola globalizzazione ha stravolto tutto il panorama, altro che cinquant'anni fa.
Una ben nota organizzazione mondiale sta mettendo a punto un piano che gli consentirà di avere potere primario decisionale sulle questioni sanitarie degli stati di tutto il mondo.
E il ministero nazionale avrà solo potere esecutivo.
Un po' come l'Europa che con lo spread ti faceva saltare ad ogni schiocco di dita, una cosa così.
E contemporaneamente, è ovvio che il cittadino non ha alcuna possibilità di contestazione, voto o quant'altro, perchè l'organo decisionale è off-limits, fuori portata, oltre il governo statale, super-partes.
Da divertirsi proprio.
Quindi qua non è una questione di cultura o di fiducia, quanto di dinamiche reali ed attuali che dimostrano la qualità dell'evoluzione e del cosiddetto progresso, che si insiste a voler far passare per miglioramento, totale o in parte che sia.
Perciò il progresso non è una realtà, i processi evolutivi invece si, ma non significa che siano delle positività per la qualità della vita della gente.
Che poi anche il concetto di "evoluzione" spesso si associa a un che di bello e benvenuto, ma non è così.
E l'errore più grossolano, permettimi, è quello di additare certe persone come quelle che non sono al passo, che automaticamente "si chiudono" per autodifesa, o che tendono ad avere paura di quello che non conoscono.
Al contrario, il più delle volte si tratta di gente molto più preparata sull'attualità proprio perchè fa informazione alternativa.
E siccome non è informazione propinata o semplice da ottenere in quanto presente sul mainstream, sacrifica diverso tempo proprio per vederci chiaro, guarda un po'.
Ragion per cui non si tratta nemmeno di modus operandi limitante, bensì tutto il contrario, ma solo per quanto riguarda la consapevolezza, merce peraltro rarissima.
Perchè per ciò che concerne il limitare i danni è pura utopìa, un modo di pensare arcaico.
Come il proprio orticello.
Poi ripeto, ognuno può pensare quello che vuole, ma rimanere legati al passato sotto tutti i profili, sociale, politico ed economico, è come farsi mettere in pentola ringraziando.
Diversamente dal contesto delle cose vintage, perchè si parla di produzioni e prodotti ancora circolanti sul mercato dell'usato o di rimanenza di magazzino che sono testimonianze di tutt'altra epoca sotto i profili di cui sopra.
E dico "salvezza" nel senso che testimoniano in qualche modo ciò che è stato e che non tornerà mai più, purtroppo.
Non certo che "salvino" qualcosa, ma che per certi versi possono rappresentare un presa di coscienza.
Molto probabilmente un'utopìa, lo so.
Poi se vogliamo approfondire il prodotto vintage in sè e confrontarlo col nuovo direi che per quanto riguarda il car-audio abbiamo già dato, e sappiamo che le posizioni rimangono invariate.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.