

Per quanto riguarda i crossovers, se usi gli altoparlanti di serie e la sorgente di serie, va bene così.

Siccome l’impedenza dei woofers, dopo il picco alla frequenza di risonanza, è una curva in salita dovuta alla capacità parassita della bobina mobile, ed il tweeter è tagliato in basso dal condensatore, quindi nella zona dove “non lavora” l’impedenza diviene progressivamente dell’ordine delle decine di ohm, l’impedenza risultante dal parallelo dei due altoparlanti rimane al di sopra della soglia critica.

Quello che non è corretto dell’incrocio così concepito, rivolto alla massima efficienza del sistema data la ridotta potenza di pilotaggio a disposizione (i crossovers passivi attenuano), è compensato dalla equalizzazione fissa (sulla quale non puoi intervenire) della sorgente di serie.

Si tratta chiaramente di un compromesso, volto ad ottenere la massima resa con la minima spesa. E praticamente tutti gli impianti di serie “non Premium” sono concepiti con questa logica.

Se tu aggiungi tra altoparlanti e sorgente un amplificatore, il timbro non cambia. Finchè non sostituisci gli altoparlanti, non serve fare modifiche al crossover di serie.

Otterrai di poter alzare il volume molto di più, con molta meno distorsione.

Se aggiungi un sub woofer, per alleggerire il carico (e le vibrazioni conseguenti delle strutture) ai woofers in portiera, costretti a riprodurre frequenze a loro non consone, si usa applicare un filtro passa alto, tipicamente attorno agli 80 Hz. Tanto i 50/60, dalle portiere non trattate, non li ottieni. Ma neanche se sono trattate, spesso.

Ciao!
