niko ha scritto:Micheler ha scritto:
In questo marasma di interpretazioni, versioni e suoni più o meno colorati io ricerco una godibilità d'ascolto una assenza assoluta di fatica che mi permette di ascoltare un impianto per ore e ore senza problemi.
Io non credo....
La registrazione è una sola e non si dovrebbe interpretare, dici che hai un impianto homehifi di riferimento, bene prendi quello a riferimento. Se no aggiungi un'altra interpretazione al suono registrato....
Ps, dico a riferimento, in auto non si raggiunge la qualità di un buon impianto homehifi.
Scusa e chi dice che "l'intrepretazione" data dal tecnico del suono sia quella giusta, più vicina all'evento reale?
Inoltre quando ascolti un evento dal vivo c'è zero fatica di ascolto, c'è una naturalezza che per noi "audiofili" è come bere un bicchiere di ottimo vino d'annata........
Il tecnico in sala di registrazione procede a dei tagli, equalizzazioni e quant'altro per produrre un disco finale riproducibile sulla maggior parte degli impianti.
Ad esempio per evitare di stare continuamente ad alzare e ad abbassare il volume si procede ad una riduzione della banda dinamica, cioè riduci i picchi in db che ci sono tra i segnali di massima intensità e quelli minimi.
Ti racconto quello che mi è capitato un po' di anni fa con un disco dei REM non mi ricordo più neanche quale ma quando lo misi nel mio lettore cd era praticamente inascoltabile una autentica porcheria in pratica il "genio" del suono lo aveva talmente equalizzato che suonava fortissimo praticamente non c'era più dinamica oltre a distorcere pesantemente.
Ebbene sono tornato indietro dal commesso del reparto dischi e glielo ho lasciato sul bancone dicendogli che poteva pure buttarlo nel cesso!! Non ti racconto la sua faccia.......
E' già questo secondo te non è modificare l'evento reale?
Parlare di piacere d'ascolto , di naturalezza dell'evento riprodotto per me significa avvicinarsi molto all'evento reale.......
Quando tu ascolti un concerto e poi lo riproduci con un tuo impianto hifi sia car che home non è che se uno strumento è più in evidenza questo significa che sia più trasparente, se ascolti più dettagli allora l'ampli è più trasparente........
Un buon impianto hifi deve saper riprodurre tutto l'insieme in modo adeguato senza soffermarsi su un particolare nello specifico, certe volte ti sembra di sentire più dettagli perchè perdi il quadro d'insieme.
Non per niente i massimi guru dell'hifi domestica per lo più giapponesi come Kondo San di audio note, Imai di audio tekne., Ken Shindo etc etc etc nelle più alte loro realizzazioni il parametro "naturalezza" opposto a quello di un suono "artefatto" ed artificiale viene al primo posto.
Poi questa tipologia di suono puo' anche non piacere per carità, si puo' anche preferire un maggiore dettaglio (apparentemente maggiore trasparenza) ma poi entriamo in una questione di puri gusti personali......