suonohificar ha scritto:Non è così , esempio parlando anche della distorsione citata da Andrea (che pochi dichiarano/misurano chissa perchè

) con l'uso di nuovi materiali/tecnologie/progetti si riescono a ridurre molto rendendo un diffusore di alto livello
Non ho detto che nuovo = meglio ho detto che per chi sa segliere oggi ci sono diffusori nettamente meglio suonanti di questi e anche in meno spazio
La coperta rimane corta in che senso?
Poi figurati i gusti sono gusti

La coperta rimane corta nel senso che puoi avere migliorie ma magari le paghi anche di più.
Puoi avere materiali più "specifici" (diciamo così) ma magari li paghi di più.
La distorsione è minore forse perchè minori sono le tolleranze costruttive per l'impiego di macchinari a controllo numerico più precisi, ma paghi di più, nessuno fa niente per niente o regala qualcosa.
Poi incidentalmente si rompono o vengono rotti e magari è più difficile ripararli, e si paga di più, o si buttano via.
Inoltre, a parita di materiali e tecnologie si cerca di mantenere il prezzo risparmiando su manodopera e altri elementi, invece che, esempio, in Germania, li costruiscono in un Paese da poco emerso economicamente, e può succedere che un altoparlante dal buon contenuto tecnologico non ha durata coerente nel tempo perchè i collanti usati nell'assemblaggio hanno un coefficiente acido o comunque chimicamente a lenta induzione aggressiva a causa della bassa qualità che dopo qualche anno va ad intaccare la membrana, o il formatore, o lo spider o la sospensione, magari rendendolo irrecuperabile (remember LS29).
Identici discorsi per quanto riguarda il mobile di un diffusore, struttura e materiali di assemblaggio, belli, economici, prestazionali e magari poco ingombranti ma....durata? Riparabilità?
Abbinamenti? Non è che per arrivare a distorsioni infinitesimali, magari riscontrabili solo con strumenti a rilevazione nucleare, si va ad inficiare l'efficienza, con la necessità di potenze obbligatoriamente elevate?
Insomma, al di la di ipotesi o cose effettive, bisogna stare attenti a gridare al miracolo o a elogiare facilmente innovazioni tecnologiche, per quanto mi riguarda il rovescio della medaglia c'è SEMPRE, si tratta solo di vedere quale scegliere per le esigenze/gusti di ognuno.
Il rapporto qualità/prezzo non è cosa appannaggio solamente dei giorni nostri, e quando vedo tutt'ora audiofili e persone competenti che ritengono la CARTA uno dei migliori, se non il migliore materiale per un cono di altoparlante, ci guardo bene in mezzo prima di cadere dalle labbra di chi ostenta soluzioni all'avanguardia.
Per conto mio, nel rapporto/prezzo qualità non c'è solo la resa a fronte dei soldi che pago, l'ho detto talmente tante volte che mi autoannoio, bisogna stare attenti a dire "è migliore", perchè sembra che siamo tutti pieni di soldi pronti a comprare una tecnologia sempre positiva sotto tutti i punti di vista, quando invece, a mio parere, questa privilegia il mero consumismo principalmente.
Non si tratta di fare un trattato filosofico ma di capire il significato della parola "Qualità" sotto tutti i punti di vista e nelle sfaccettature che si possono avere nella realtà, non nei proclami del marketing.
Sarà anche vero che i passi in avanti ci sono stati, ma da prendere con le molle e da contestualizzare.
I passi da gigante io li lascio a Polifemo.

"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.