Mundorf MRESIST
Re: Mundorf MRESIST
Hai provato a mettere quei valori su un simulatore, ad esempio AFW, assieme al tuo attuale filtro e vedere cosa succede? I valori sono davvero bassi in tutti i casi.
"Ti farò uscire pazzo!" - cit. G.S. --> Alla fine è uscito pazzo lui!
ROTFL https://www.youtube.com/watch?v=qzbtdclsJXw

Re: Mundorf MRESIST
Con quei valori non succede niente con il simulatore. E neanche alle misure acustiche.
......GAME OVER......
Re: Mundorf MRESIST
Infatti. Sono valori che persino un cavo altoparlanti può agevolmente superare, anche di 10 volte.
Gianluca, hai fatto una prova con i puntali in corto? Per valori cosi bassi serve sempre un valore di tara/riferimento dato essenzialmente dai puntali.
Alcuni strumenti permettono di selezionarlo come zero relativo o di trimmerarlo a zero.
Gianluca, hai fatto una prova con i puntali in corto? Per valori cosi bassi serve sempre un valore di tara/riferimento dato essenzialmente dai puntali.
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- suonohificar
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Re: Mundorf MRESIST
Difatti le differenze in simulazione sono praticamente nulle.
Si , lo strumento è calibrato/tarato con i puntali in corto dove vengono scalati la RLC del cavo e interne dello strumento stesso.
Però siccome la prova è fattibile solo a 1Khz non vorrei che variazioni di rilievo siano nella zona ad es dai 10Khz in poi cosa plausibile
Vedo se fattibile su tutta la banda
Si , lo strumento è calibrato/tarato con i puntali in corto dove vengono scalati la RLC del cavo e interne dello strumento stesso.
Però siccome la prova è fattibile solo a 1Khz non vorrei che variazioni di rilievo siano nella zona ad es dai 10Khz in poi cosa plausibile

Vedo se fattibile su tutta la banda

I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto
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Re: Mundorf MRESIST
L'induttanza è un valore che, almeno in bassa frequenza (sotto 1MHz) è pressochè costante.
L'induttanza cala se la corrente aumenta, fino a collassare per forti correnti. Ma i tester solitamente erogano qualche centinaio di uA, quindi ben lontano dalla definizione di "forte".
L'induttanza dipende dalla geometria quindi un cavo mostra due valori di induttanza diversi se dritto o arrotolato. L'induttanza è infatti definita come il coefficiente di autoinduzione.
Se tu fai una spazzolata in frequenza non misuri l'induttanza ma l'impedenza, cioè R+jwL in questo caso. Ed hai una curva crescente fino a qualche MHz, visto che R e L sono pressochè costanti e aumenta w (pulsazione = 2*pi*freq).
Quindi non serve spazzolare in banda. Il valore dell'induttanza è quello e amen.
Se vuoi puoi dilettarti a connettere le resistenze in carbone in connessione antiparallela (se non l'hai già fatto).
Comunque è normale che, in parallelo, la tolleranza effettiva diminuisca. C'è una formula che ahimè non ricordo ma il risultato è concorde con la teoria.
L'induttanza cala se la corrente aumenta, fino a collassare per forti correnti. Ma i tester solitamente erogano qualche centinaio di uA, quindi ben lontano dalla definizione di "forte".
L'induttanza dipende dalla geometria quindi un cavo mostra due valori di induttanza diversi se dritto o arrotolato. L'induttanza è infatti definita come il coefficiente di autoinduzione.
Se tu fai una spazzolata in frequenza non misuri l'induttanza ma l'impedenza, cioè R+jwL in questo caso. Ed hai una curva crescente fino a qualche MHz, visto che R e L sono pressochè costanti e aumenta w (pulsazione = 2*pi*freq).
Quindi non serve spazzolare in banda. Il valore dell'induttanza è quello e amen.
Se vuoi puoi dilettarti a connettere le resistenze in carbone in connessione antiparallela (se non l'hai già fatto).
Comunque è normale che, in parallelo, la tolleranza effettiva diminuisca. C'è una formula che ahimè non ricordo ma il risultato è concorde con la teoria.
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Re: Mundorf MRESIST
Concordo con Gianluca, non ho mai sentito differenze sulle resistenze all'ascolto. Voglio anche aggiungere che una volta smontai il filtro delle Proac Future one, diffusore da 20 milioni di vecchie lire
che poi vendetti. Il cross aveva come condensatori tutti Mundorf silver/gold ma incredibilmente le resistenze erano quelle normali in ceramica da 1 euro. Non credo Che Proac sia stata attenta sui soli condensatori, se
ha usato le resistenze in ceramica avrà avuto i suoi buoni motivi. Tanti costruttori non credono alla componentistica da gioielleria, ad esempio l'ing. Murace di Chario utilizza normali condensatori in polipropilene e i suoi diffusori continuano a
suonare meglio di tanti altri con componentistica da centinaia d'euro (quando c'è una vera progettazione, un diffusore suona bene anche con componenti onesti).
Giulio
che poi vendetti. Il cross aveva come condensatori tutti Mundorf silver/gold ma incredibilmente le resistenze erano quelle normali in ceramica da 1 euro. Non credo Che Proac sia stata attenta sui soli condensatori, se
ha usato le resistenze in ceramica avrà avuto i suoi buoni motivi. Tanti costruttori non credono alla componentistica da gioielleria, ad esempio l'ing. Murace di Chario utilizza normali condensatori in polipropilene e i suoi diffusori continuano a
suonare meglio di tanti altri con componentistica da centinaia d'euro (quando c'è una vera progettazione, un diffusore suona bene anche con componenti onesti).
Giulio
Re: Mundorf MRESIST
I reali produttori di condensatori al mondo stanno sulle dita di due mani e tra questi non figura Mundorf, almeno stando agli scritti dell'Ing.Marzullo di CHF. Per le resistenze sono un bel po' di più.
Quindi quello che c'è sotto l'involucro è qualcosa che si può benissimo trovare in elettroniche comuni. La differenza è solo l'etichetta, il blasone e quindi il prezzo.
Quindi quello che c'è sotto l'involucro è qualcosa che si può benissimo trovare in elettroniche comuni. La differenza è solo l'etichetta, il blasone e quindi il prezzo.
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Re: Mundorf MRESIST
Io le misurai con il wt3 che ha l'induttanza misurabile a 1 o 10-khz, chiaramente le misuraii a 10khzsuonohificar ha scritto:Difatti le differenze in simulazione sono praticamente nulle.
Si , lo strumento è calibrato/tarato con i puntali in corto dove vengono scalati la RLC del cavo e interne dello strumento stesso.
Però siccome la prova è fattibile solo a 1Khz non vorrei che variazioni di rilievo siano nella zona ad es dai 10Khz in poi cosa plausibile
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I numeri non li ricordo, ricordo il grafico piatto per le mox, e leggermente in salita per le ceramiche.
In ascolto le differenze fra ceramiche e mox sono anche ben avvertibile, ma non come chiusura sulle alte, ma proprio come grana/qualità. Fra mox e carbone in parallelo invece non sento diferenza.
Uso indistintamente l'una o l'altra soluzione, anche se per la taratura preferisco il parallelo di 10- al.carbone che appunto durante la taratura mi viene più facile regolare finemente la resistenza.....lo dico per gli altri, se devo iniziare a esempio da 2-ohm sono 10 resistenze da 20-ohm e poi tolgo o aggiungo una resistenza alla volta.....
......GAME OVER......
- savoiardo_novello
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Re: Mundorf MRESIST
Ottimo Gianluca, era proprio il test che andavo cercando, grazie!
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Re: Mundorf MRESIST
Anche io le differenze tra resistenze le sento e dipende anche dove le metti, ma questo è un discorso di circuito.niko ha scritto:Io le misurai con il wt3 che ha l'induttanza misurabile a 1 o 10-khz, chiaramente le misuraii a 10khzsuonohificar ha scritto:Difatti le differenze in simulazione sono praticamente nulle.
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In ascolto le differenze fra ceramiche e mox sono anche ben avvertibile, ma non come chiusura sulle alte, ma proprio come grana/qualità. Fra mox e carbone in parallelo invece non sento diferenza.
Uso indistintamente l'una o l'altra soluzione, anche se per la taratura preferisco il parallelo di 10- al.carbone che appunto durante la taratura mi viene più facile regolare finemente la resistenza.....lo dico per gli altri, se devo iniziare a esempio da 2-ohm sono 10 resistenze da 20-ohm e poi tolgo o aggiungo una resistenza alla volta.....
Quello che mi preoccupa è che non sentono le differenze tra cavi, tra condensatori, tra bobine, tra resistenze, ma a sto punto ci sono altre passioni, tra un po' non sentono differenze tra sorgenti, tra ampli e diffusori, boh ...
Pietro
Tutti si sentono più furbi degli altri, ma sono così ottusi da non rendersi conto che gli altri non sono fessi ...
Gli anni passano, le orecchie migliorano ...
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Re: Mundorf MRESIST
Qui si parla solo di differenze per resistenze poste in serie al tweeterPietro PDP ha scritto:Anche io le differenze tra resistenze le sento e dipende anche dove le metti, ma questo è un discorso di circuito.niko ha scritto:Io le misurai con il wt3 che ha l'induttanza misurabile a 1 o 10-khz, chiaramente le misuraii a 10khzsuonohificar ha scritto:Difatti le differenze in simulazione sono praticamente nulle.
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Re: Mundorf MRESIST
Il problema non è quello che sono io ...spyderman ha scritto:pietro ma,non è che nella vita precedente eri un.....BATMAN?!!!!!
Pietro
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Re: Mundorf MRESIST
Io le resistenze in un passivo le uso per le attenuazioni, li se cambi resistenze per me si sentono gli effetti, non c' è da girarci intorno, in serie, in parallelo, sopra o sotto e me rimuovo.suonohificar ha scritto: Qui si parla solo di differenze per resistenze poste in serie al tweeter
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Re: Mundorf MRESIST
E chi saresti 
E chi saresti tu ? Dio? Mah....da queste espressioni resto veramente basitoPietro PDP ha scritto:Il problema non è quello che sono io ...spyderman ha scritto:pietro ma,non è che nella vita precedente eri un.....BATMAN?!!!!!

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Re: Mundorf MRESIST
Pietro PDP ha scritto:Io le resistenze in un passivo le uso per le attenuazioni, li se cambi resistenze per me si sentono gli effetti, non c' è da girarci intorno, in serie, in parallelo, sopra o sotto e me rimuovo.suonohificar ha scritto: Qui si parla solo di differenze per resistenze poste in serie al tweeter
Se no come sempre si fa un minestrone dove non si capisce mai nulla
.... e proprio sul + bello... TI SVEGLI TUTTO SUDATO...
Re: Mundorf MRESIST
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Re: Mundorf MRESIST
Fate vobis, io non sono nessuno, ma le differenze ci sono, se non le sentite è un problema vostro non mio.
Nessun Dio, solo la normalità, di Dio per chi ci crede ce n' è uno solo ...
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Pietro
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Re: Mundorf MRESIST
Pietro, hai provato la mresist?
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Re: Mundorf MRESIST
Pietro PDP ha scritto:
Anche io le differenze tra resistenze le sento e dipende anche dove le metti, ma questo è un discorso di circuito.
Quello che mi preoccupa è che non sentono le differenze tra cavi, tra condensatori, tra bobine, tra resistenze, ma a sto punto ci sono altre passioni, tra un po' non sentono differenze tra sorgenti, tra ampli e diffusori, boh ...
Come ti scrissi su Vhf le differenze si sentono anche con cavi da pochi euro, il problema è discernere i miglioramenti OGGETTIVI dalle semplici equalizzazioni.....non capisco chi spende migliaia di euro per dei cavi e poi ha un buco nella risposta grande grande
Re: Mundorf MRESIST
pergo ha scritto:I reali produttori di condensatori al mondo stanno sulle dita di due mani e tra questi non figura Mundorf, almeno stando agli scritti dell'Ing.Marzullo di CHF. Per le resistenze sono un bel po' di più.
Quindi quello che c'è sotto l'involucro è qualcosa che si può benissimo trovare in elettroniche comuni. La differenza è solo l'etichetta, il blasone e quindi il prezzo.
I condensatori Mundorf sono fatti su specifica da un'azienda esterna tedesca che produce anche gli Audyncap e tanta altra roba nota!
La Fischer & Tausche. Il primo nome di questa azienda dovrebbe dire qualcosa a più di una persona!


Mundorf internamente si assembla le bobine, i trasformatori, costruisce/assembla gli altoparlanti, assembla i crossover conto terzi, costruisce gli alimentatori, ecc, ecc!
Per le resistenze non so bene, ma visto che Mundorf si fa le induttanze in casa quasi sicuramente si fa anche le resistenze!