Dude ha scritto:
Ed io pure.
Ma non è del tutto corretto dire "chi si fa influenzare", perché nel momento stesso che ti accingi ad ascoltare una catena a te nota, sei già irrimediabilmente, quanto inconsapevolmente, influenzato.
Su questo non ci piove, in nessunissima maniera, neppure se hai allenamento di anni e anni e anni.
Poi, siccome a questo mondo è possibile quasi tutto, non mi sento di escludere che qualcuno sia capace di non farsi influenzare proprio grazie a consumata pratica , ma è l'eccezione che conferma la regola.
L'allenamento è importantissimo e decisivo, per entrare nell'analisi dei dettagli di una certa riproduzione (detta in termini generici, quindi con riguardo a uno qualsiasi dei millanta aspetti analizzabili, sia dal lato impianto che da quello del software), ma se si fanno comparazioni, non ha nè proprio deve avere alcuna rilevanza.
Anzi a mio parere è potenzialmente addirittura deletereo.
Secondo me ci sono molti distinguo da fare!

Ci sono varie tipologie di ascoltatori, posso dire che chi proviene dalla musica, la vive tutti i giorni e suona uno strumento (quindi riconosce le note suonate, i tempi, l'ambiente, ecc) ho notato che ha un modo di affrontare l'ascolto decisamente diverso, non dico migliore, ma diverso! Infatti per mia esperienza i blind check fatti su campioni noti con questa categoria di ascoltatori si rivelano per la stragrande maggioranza dei casi un inutile perdita di tempo! Le basse devianze che rilevi sono per la stragrande maggioranza dei casi distrazioni da ascolto! Per questo penso che ci siano metodologie che si adattino meglio a seconda della categoria di ascoltatori.
Poi ci sono mille esempi di categorie di ascoltatori a cui si adattano più o meno bene diverse tipologie di confronto, ad esempio ho un amico ipovedente che se gli poni una bottiglia orizzontale mezza piena d'acqua dietro la testa e la pieghi lentamente verso destra e verso sinistra lui muove la testa in sincrono, anche con la musica in sottofondo!!

Io ci ho provato ... non ci riesco! Semplicemente non ho ancora capito cosa ascoltare o percepire!!
Pensate ad un ascolto in doppio cieco con la bottiglia?!?!
Comunque un musicista per esempio è abituato a suonare con strumenti di tutti i tipi a livello qualitativo e sa che se non lo mette a punto, fosse anche nell'ambiente, anche il miglior strumento del mondo potrebbe suonare male. Questa categoria di ascoltatori si concentra sul timbro degli strumenti, sugli errori di esecuzione, ecc ... certo dopo se è una persona abituata anche agli ascolti critici inserisce termini come larghezza, profondità, ecc, ma la concentrazione iniziale partirà sempre o quasi giudicando le note suonate dagli strumenti (o dal cantante) ... in questi casi l'influenza del sistema noto diventa minore, certo non sparisce, ma si minimizza!
Comunque di esempi strani e aneddoti ce ne sono tanti, una volta durante un concerto di un amico hanno dovuto smontare mezzo mondo per scovare un cavo che aveva problemi e introduceva una strana distorsione!!!
Questo amico so che è molto sensibile a determinati suoni distorti che sfuggono alla stragrande maggioranza delle persone! Quando hanno sostituito il cavo la maggior parte delle persone presenti ha solo avvertito un leggero senso di sollievo, forse più che altro dettato dalla psicosi o influenzati!!
Io e non solo io, che sappiamo di cosa stesse parlando il cantante e conoscevamo il problema abbiamo palesemente individuato la differenza, semplicemente perché sapevamo cosa ascoltare!!! Gli altri si sono semplicemente fidati!!!
Per fare un analogia con il mondo visivo, alcune componenti della musica sono come quelle fotografie dove si vede un bosco e ti dicono di individuare la volpe che c'è nella fotografia in pochi secondi! C'è chi la individua in un decimo di secondo e chi dopo un minuti ha ancora la foto davanti gli occhi e vede solo foglie e alberi! Se sai cosa vedere o qualcuno ti ha fatto notare cosa vedere le cose diventano più semplici!
