Parliamo di Psicoacustica

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oldscool68
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Re: Parliamo di Psicoacustica

#21

Messaggio da oldscool68 »

Marsur ha scritto:Per te questo ed altro.. XD
azz.. ha più denti di me questo... :huh:



ahahahahahahahaahhahahha XD XD XD
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Re: Parliamo di Psicoacustica

#22

Messaggio da Dude »

Marsur ha scritto: Non ci siamo capiti, io non intendevo il "cosa", in cui peraltro sono d'accordo sulla necessità del "cieco", ma il "come", nel senso proprio di posizione dei diffusori ad influenzare il solo parametro della scena e percezione spaziale. :)
Nono, ci siamo capiti benissimo, non a caso ho risposto con un (mi pareva) inequivocabile:
niente di noto, altrimenti partono i preconcetti
Non avevo ritenuto necessario specificare che nel "cosa" entrava anche il "come", mi sembrava palese... :slaugh:

Marsur ha scritto:
Dude ha scritto:No ma il discorso dello stress è legato all'aspetto puramente psicologico di "forzatura", la sensazione di imposizione derivante dalle regole molto restrittive dell'ascolto cieco.
Restrittive?
Dovrebbe essere l'apice dell'esperienza per ogni audiofilo, audiofigo, audiota, ascoltone, neofita, operatore di settore, veterano, guru.....
E dovrebbe essere un'esperienza ambita, altro che forzatura.. :yush: :D
E qui è il mio turno, con il "non ci siamo capiti". :hahahah:

Si parte dal presupposto che, mediamente, gli "ascoltoni" negano validità al metodo dell'ascolto in cieco, sostenendo di essere assolutamente in grado di non farsi condizionare dalla consapevolezza di cosa (e *come*) si sta ascoltando.
E per rinforzare la tesi aggiungono che, mentre con il loro sistema "libero" uno può ascoltare in piena rilassatezza, in "cieco" (doppio o quel che si vuole) il semplice fatto di subire una costrizione mette a disagio l'ascoltatore, e ne condiziona le percezioni.

Ovviamente è non-sense, ma quante delle manifestazioni dell'homo-occidentalis-tecnologicus non lo sono? :arr:
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: Parliamo di Psicoacustica

#23

Messaggio da Marsur »

Ma....è il presupposto che stona, un test "serio" merita la più grande considerazione, l'ascolto in rilassatezza è un ascolto, non un test.
Ammetto che le due situazioni possano mischiarsi, ma se devi recensire devi stare concentrato, non bearsi dell'interpretazione del cantante, almeno credo. :)
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
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Re: R: Parliamo di Psicoacustica

#24

Messaggio da il risolutore »

Ma il marchio dei componenti può influire sull' ascolto?

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Re: R: Parliamo di Psicoacustica

#25

Messaggio da Dude »

Marsur ha scritto:Ma....è il presupposto che stona, un test "serio" merita la più grande considerazione, l'ascolto in rilassatezza è un ascolto, non un test.
Ammetto che le due situazioni possano mischiarsi, ma se devi recensire devi stare concentrato, non bearsi dell'interpretazione del cantante, almeno credo. :)
No, non stona affatto.
Ed anzi hai messo il dito su una importante "piaga": come si fa a recensire un componente, ascoltando la musica?
A cosa bisogna fare attenzione?
E *quanta*, attenzione?
E prestata, *come*?

Non è che a furia di focalizzarsi, diventa più una ricerca di peli nelle uova che altro?
(ed in effetti, l'hi-fi è fin troppo spesso proprio questo!!!)

Ora forse cominica ad alzarsi un po' il velo sul concetto di psico-acustica, spero... ;)

il risolutore ha scritto:Ma il marchio dei componenti può influire sull' ascolto?
Assumo che questa non sia una battuta, perché a mio parere la domanda ci sta tutta, e la risposta è sì, il marchio - ionteso nel senso che l'ascoltatore sappia quale è - può influire moltissimo, ed è del tutto comprensibile, dato che si tende tantissimo ad identificare spessissimo determinati marchi con determinati tipi di "sound"...
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Re: R: Parliamo di Psicoacustica

#26

Messaggio da il risolutore »

Dude ha scritto:
Marsur ha scritto:Ma....è il presupposto che stona, un test "serio" merita la più grande considerazione, l'ascolto in rilassatezza è un ascolto, non un test.
Ammetto che le due situazioni possano mischiarsi, ma se devi recensire devi stare concentrato, non bearsi dell'interpretazione del cantante, almeno credo. :)
No, non stona affatto.
Ed anzi hai messo il dito su una importante "piaga": come si fa a recensire un componente, ascoltando la musica?
A cosa bisogna fare attenzione?
E *quanta*, attenzione?
E prestata, *come*?

Non è che a furia di focalizzarsi, diventa più una ricerca di peli nelle uova che altro?
(ed in effetti, l'hi-fi è fin troppo spesso proprio questo!!!)

Ora forse cominica ad alzarsi un po' il velo sul concetto di psico-acustica, spero... ;)

il risolutore ha scritto:Ma il marchio dei componenti può influire sull' ascolto?
Assumo che questa non sia una battuta, perché a mio parere la domanda ci sta tutta, e la risposta è sì, il marchio - ionteso nel senso che l'ascoltatore sappia quale è - può influire moltissimo, ed è del tutto comprensibile, dato che si tende tantissimo ad identificare spessissimo determinati marchi con determinati tipi di "sound"...
Io non parlo di sound......io parlo che il 90% delle persone se sale su un auto con componenti da svariati mila euro dice che suona in maniera sublime e poi vai a sentire chi l'ha tarata e dice che aveva problemi.....e non suonava bene perché magari che ne so un canale dell'ampli non funzionava..... Spero che questo esempio non sia successo a nessuno altrimenti rischio il linciaggio...hahaha


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Re: R: Parliamo di Psicoacustica

#27

Messaggio da 406coupe »

il risolutore ha scritto:
Dude ha scritto:
Marsur ha scritto:Ma....è il presupposto che stona, un test "serio" merita la più grande considerazione, l'ascolto in rilassatezza è un ascolto, non un test.
Ammetto che le due situazioni possano mischiarsi, ma se devi recensire devi stare concentrato, non bearsi dell'interpretazione del cantante, almeno credo. :)
No, non stona affatto.
Ed anzi hai messo il dito su una importante "piaga": come si fa a recensire un componente, ascoltando la musica?
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E prestata, *come*?

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il risolutore ha scritto:Ma il marchio dei componenti può influire sull' ascolto?
Assumo che questa non sia una battuta, perché a mio parere la domanda ci sta tutta, e la risposta è sì, il marchio - ionteso nel senso che l'ascoltatore sappia quale è - può influire moltissimo, ed è del tutto comprensibile, dato che si tende tantissimo ad identificare spessissimo determinati marchi con determinati tipi di "sound"...
Io non parlo di sound......io parlo che il 90% delle persone se sale su un auto con componenti da svariati mila euro dice che suona in maniera sublime e poi vai a sentire chi l'ha tarata e dice che aveva problemi.....e non suonava bene perché magari che ne so un canale dell'ampli non funzionava..... Spero che questo esempio non sia successo a nessuno altrimenti rischio il linciaggio...hahaha


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Re: Parliamo di Psicoacustica

#28

Messaggio da pergo »

suggerisco di scoprire o riscoprire la metodologia ABX che, seppur di difficile comprensione all'inizio, è quella che ognuno di noi può riprodurre pure in singolo (o in gruppo) su qualsiasi sistema e anche in ambiti non necessariamente "audio".
E' talmente affascinante e potente (a mio parere) che annulla qualsiasi differenza tra gli ascoltatori esperti, quelli meno esperti, quelli che si sentono esperti, i casual, i consapevoli e i supertecnici.
Rimangono il sistema e i vostri sensi.
Il famoso "doppio-cieco" è solo una castrazione di un metodo assai più vasto.

Quel che c'è dietro all'ABX non è la semplificazione wikipediana o quella raccontata al bar.Qua trovate un assaggio.
Lo so che 400 pagine non sono una risposta immediata, ma lascio un buon riferimento che i curiosi eventualmente sapranno sfruttare.

Se ne sente parlare solo in alcuni ambienti. Quando viene tirata fuori nei forum audiofili causa irritazione quasi immediata, isteria e bruciori stile Habanero.
Dopotutto, li capisco. :)
"Ti farò uscire pazzo!" - cit. G.S. --> Alla fine è uscito pazzo lui! XD ROTFL https://www.youtube.com/watch?v=qzbtdclsJXw
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Re: R: Parliamo di Psicoacustica

#29

Messaggio da Marsur »

Dude ha scritto:
il risolutore ha scritto:Ma il marchio dei componenti può influire sull' ascolto?
Assumo che questa non sia una battuta, perché a mio parere la domanda ci sta tutta, e la risposta è sì, il marchio - ionteso nel senso che l'ascoltatore sappia quale è - può influire moltissimo, ed è del tutto comprensibile, dato che si tende tantissimo ad identificare spessissimo determinati marchi con determinati tipi di "sound"...
Quoto.
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Re: Parliamo di Psicoacustica

#30

Messaggio da niko »

pergo ha scritto:suggerisco di scoprire o riscoprire la metodologia ABX che, seppur di difficile comprensione all'inizio, è quella che ognuno di noi può riprodurre pure in singolo (o in gruppo) su qualsiasi sistema e anche in ambiti non necessariamente "audio".
E' talmente affascinante e potente (a mio parere) che annulla qualsiasi differenza tra gli ascoltatori esperti, quelli meno esperti, quelli che si sentono esperti, i casual, i consapevoli e i supertecnici.
Rimangono il sistema e i vostri sensi.
Il famoso "doppio-cieco" è solo una castrazione di un metodo assai più vasto.

Quel che c'è dietro all'ABX non è la semplificazione wikipediana o quella raccontata al bar.Qua trovate un assaggio.
Lo so che 400 pagine non sono una risposta immediata, ma lascio un buon riferimento che i curiosi eventualmente sapranno sfruttare.

Se ne sente parlare solo in alcuni ambienti. Quando viene tirata fuori nei forum audiofili causa irritazione quasi immediata, isteria e bruciori stile Habanero.
Dopotutto, li capisco. :)
400 pagine e pure in inglese..... :huh:
Un piccolo riassunto in due parole no ??? :D
Ultima modifica di niko il 22 ott 2013, 3:00, modificato 1 volta in totale.
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Re: R: Parliamo di Psicoacustica

#31

Messaggio da Marsur »

Dude ha scritto:No, non stona affatto.
Ed anzi hai messo il dito su una importante "piaga": come si fa a recensire un componente, ascoltando la musica?
A cosa bisogna fare attenzione?
E *quanta*, attenzione?
E prestata, *come*?

Non è che a furia di focalizzarsi, diventa più una ricerca di peli nelle uova che altro?
(ed in effetti, l'hi-fi è fin troppo spesso proprio questo!!!)

Ora forse cominica ad alzarsi un po' il velo sul concetto di psico-acustica, spero... ;)
Beh, approfondire non è certo la più semplice delle cose.. :hmm:
Come su tutti i test o studi suppongo che la "prassi" debba contemplare una logica, meglio, una metodica.
Da premettere che, a mio modesto parere, proprio perchè è faccenda non facile da spiegare, ognuno che si appresta dovrebbe fare ascolti e valutarli a suo modo con la massima oggettività, ma contemporaneamente dovrebbe, sempre IMHO, prendere riviste e leggere recensioni, per capire, scorporare, paragonare e mettersi in discussione con gli altri.

Da qui, accumulare esperienza, individuare i punti fermi (catena audio fissa, sofware conosciuto e collaudato, metodi di concentrazione, ecc..) e perseverare nell'obiettività.
Poi l'analisi comporta la suddivisione di tutti parametri, ecco anche perchè riviste e addetti ai lavori in genere posssono dare una grossa mano.
Per come la penso io, l'attenzione, quanta, e come, dovrà essere volta a capire come "il soggetto" riproduce il software scelto per la prova scorporando il test su tutta la scala dei parametri, quindi non mi pare nulla di roboante, ma ovvio. :)

Focalizzarsi ancora di più e ricercare il pelo nell'uovo possono avere un senso particolare in caso di comparative, ma data la natura stessa della situazione mi sembra piuttosto plausibile.
Non pretendo di stendere qui ora un improbabile vademecum, tu hai buttato li e io ho risposto come per dire "non mi sembra una cosa poi così rognosa".
Mi piacerebbe che la questione fosse praticata con più convinzione, quello si, ma non perchè voglio elargire la mia "benedizione", ascoltare musica è bellissimo, e ascoltare come viene riprodotta nelle varie sfumature può dare altrettante soddisfazioni.
Niente di che.. :)
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
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Re: Parliamo di Psicoacustica

#32

Messaggio da niko »

Per me la psicoacustica c'è esiste e piu o meno siamo tutti condizionati, anche solo pensando alle numerose interazioni fra i sensi, impossibile che non ci sia, e delle volte l'ho tirata pure in ballo qualche volta.....
Per limitarne gli effetti, penso che l'unico modo sia ascoltare, ascoltare e ascoltare....cioè allenamento, esperienza di ascolto anche di diverso tipo(dal vivo, home, car ) ma esperienza di ascolto...
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Re: Parliamo di Psicoacustica

#33

Messaggio da Maddex »

E la scienza che studia come il cervello interpreta gli stimoli sonori.
Provenienza, tempo di ritrardo, fase, timbro, ecc.
Conoscendo come funziona si comprende come e cosa serva.:-)
Da li nascono i DSP:-) .
E le varie tipologie di DRC..

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Re: Parliamo di Psicoacustica

#34

Messaggio da Maddex »

Poi come dice Niko, passione, curiosità, allenamento.


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Re: Parliamo di Psicoacustica

#35

Messaggio da suonohificar »

niko ha scritto:Per me la psicoacustica c'è esiste e piu o meno siamo tutti condizionati, anche solo pensando alle numerose interazioni fra i sensi, impossibile che non ci sia, e delle volte l'ho tirata pure in ballo qualche volta.....
Per limitarne gli effetti, penso che l'unico modo sia ascoltare, ascoltare e ascoltare....cioè allenamento, esperienza di ascolto anche di diverso tipo(dal vivo, home, car ) ma esperienza di ascolto...
Concordo in pieno , ed aggiiungo al mio primo post come cose da fare
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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Re: Parliamo di Psicoacustica

#36

Messaggio da pergo »

niko ha scritto: Un piccolo riassunto in due parole no ??? :D
ehehe, sono concetti che propongo da un bel po' in vari 3d, ma qualcuno si offende e piange quindi evito di ripetermi pure qui. Polemiche sterili. ;)
E' un testo di analisi sensoriale. Molto carino perchè coinvolge molte materie, dalla fisiologia alla statistica.

Marco (Maddex) ha azzeccato una bella fetta di quelle 400 pag. Avendo un riscontro pratico, parte avvantaggiato. :D
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Re: Parliamo di Psicoacustica

#37

Messaggio da Maddex »

Infatti come saprai. Questa scienza mi ha perMesso di capire, anche se poi non tutti vogliono sentirsi dire che sbagliano strada dandomi del ciarlatano :).
Quindi ad ognuno il proprio brodo dove bollire.

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Re: Parliamo di Psicoacustica

#38

Messaggio da Profeta »

ancora nessuna terra in vista, il viaggio si sta trasformando in un naufragio!
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Re: R: Parliamo di Psicoacustica

#39

Messaggio da il risolutore »

Profeta ha scritto:ancora nessuna terra in vista, il viaggio si sta trasformando in un naufragio!

Ripeto...mi piacerebbe parlare di psicoacustica in auto.....

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Re: R: Parliamo di Psicoacustica

#40

Messaggio da Dude »

il risolutore ha scritto:
Profeta ha scritto:ancora nessuna terra in vista, il viaggio si sta trasformando in un naufragio!

Ripeto...mi piacerebbe parlare di psicoacustica in auto.....
Scusa ma non hai concordato anche tu, sul fatto che non è questione dell'ambiente di ascolto?
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