Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#81

Messaggio da Dude »

zetapi ha scritto:anche questo è vero Pialetto,ma è anche vero che avete sempre munto troppo le tette dalla vacca.
Eh, già.

E senza voler dire che anche Pialletto sia uno come il mio datore di lavoro, ma come dicevo, ci sarebbe assai da discutere, sul fatto che i 50€ giornalieri siano sicuri e puliti.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#82

Messaggio da zetapi »

poi non mi sembra opportuno da parte vostra aprire e partecipare a discussioni dove c'è un conflitto di interessi,cercando in qualche modo di manipolare l'opinione pubblica.
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zetapi
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#83

Messaggio da zetapi »

verissimo Dude,i 50 euro sono solo per i fortunati.
ma che "Censored" di paese.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#84

Messaggio da Archso »

Esiste da parte di diverse aziende la vendita diretta, non c'è nulla di scandaloso e i prezzi spesso e volentieri non hanno i ricarichi dei vari passaggi che sono fisiologici, perché con una parte di quello che guadagno devo mantenere aperta la mia attività, pagare i dipendenti, ammodernare le strutture, pagare le varie tasse, luce, gas, acqua, spazzatura, ecc, ecc!

Comunque fate i dipendenti, ma mi sembra che non sappiate da dove arrivino i soldi del vostro stipendio!

In ogni caso la vendita diretta è un sistema diverso dove è possibile saltare apparentemente diversi passaggi e dipende a quali mercati fai riferimento.
Sistemi simili hanno pregi e difetti e funziona bene dove non bisogna avere rapporti diretti prolungati coi clienti, ma non è tutto rose e fiori.
Se serve puoi centralizzare e affidare tutto ad una rappresentanza di agenti nazionale che si occupano solo di promuovere il tuo marchio (con aumento dei costi), inoltre dovendo spedire direttamente aumenta la difficoltà della gestione contabile oltre alle vendite intrastat non molto amate da diversi commercianti e ovviamente la gestione del magazzino perché una cosa è fare 20 spedizioni mensili ai distributori, un'altra è farne 4/5000, inoltre la programmazione di magazzino prevede che sia sempre pieno, ma questo è un altro discorso!
In tutto questo il rischio, che prima era diviso, ricasca tutto sul produttore/distributore/promotore/ecc.
Poi posso anche fare tutto da me, non pubblicizzo il mio prodotto, non promuovo, non do supporto agli installatori, vendo direttamente, ecc, sicuramente tagliando a destra e a sinistra si possono fare economie che ricascano sul prezzo di vendita del prodotto!
C'è però da chiedersi se a parte qualche appassionato quello che produco lo potrebbe conoscere qualcuno di più!
Si ritorna al discorso del mercato e sua penetrazione!
Nel car audio attualmente un sistema simil Amazon non ha una grande penetrazione sul mercato, perché ancora la figura dell'installatore e del venditore è predominante visto che l'installazione è spesso e volentieri affidata a loro!
Inoltre trovo stupido lamentarsi che il prodotto viene venduto al 400% (e vale per tutti, anche per i sub da 100 euro) del suo valore intrinseco ... se non ci fosse una catena che si interfaccia con l'utente il produttore/costruttore non avrebbe la più pallida idea di cosa produrre e probabilmente continuerebbe a fare altoparlanti per il primo equipaggiamento! Di contro aziende che accorpano tutto hanno strutture importanti che costano, certo un minimo di taglio ai listini si riesce a dare, ma come detto prima vuol dire assumersi tutti i rischi e rende la catena meno flessibile ai cambiamenti di mercato! Diventa il classico "carrozzone" dove alla prima crisi tocca licenziare alcuni settori!
Poi si parla di Car Audio, dove a parte poche eccezioni stile Pioneer, Alpine e simili, si parla di robetta, non certo della Apple!
Immaginate una struttura che produce, distribuisce, promuove ed ha i suoi agenti e la sua rete di vendita in tutta europa! Se il settore di riferimento va in crisi e come produttore decido di deviare verso altri prodotti, la mia rete di vendita si ritrova senza più niente da offrire al loro pacchetto clienti! Inoltre dovendomi lanciare su settori di mercato diversi o attigui la mia rete di distribuzione, promozione e agenti potrebbe non essere più adatta e riconvertirla potrebbe essere antieconomico o inutile con il rischio ritrovarsi per strada tutti, con alla fine il fatto di non aver fatto un favore all'azienda e soprattutto ai dipendenti che si ritrovano per strada!

Diverso quando c'è un distributore separato che si assume i suoi rischi, perché semplicemente acquisirebbe altri marchi o spingerebbe su altro e tra alti e bassi continuerebbe a lavorare nel settore!


Po parlando di etica secondo me l'etica è pagare i miei dipendenti quando vanno pagati senza ricorrere alla cassa integrazione per fare cassa, etica è rispettare i lavoratori, ma senza farsi mettere i piedi in testa e parlando chiaramente e premiandoli quando va fatto, etica è rispettare i clienti seguendoli passo passo per ogni problema che hanno, anche rimettendoci a volte, etica è pagare i propri fornitori, etica è rispettare il listino di vendita e far rispettare ai venditori il listino dato, etica è togliere la vendita dei prodotti a chi usa un marchio per sputtanarlo, ecc, ecc ...
zetapi ha scritto:poi non mi sembra opportuno da parte vostra aprire e partecipare a discussioni dove c'è un conflitto di interessi,cercando in qualche modo di manipolare l'opinione pubblica.
Mi scuserai, ma di quale conflitto di interesse stiamo parlando?
Qui nessuno vende o spinge verso un marchio o un altro, si parla di mercato in generale!
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#85

Messaggio da niko »

Ricordo che Ciare non adeguandosi abbastanza al mercato, non è in acque tranquille....
Cmq io sono pure un dipendente, ma quello che scrive Archso è solo la legge della domanda e dell'offerta, non siamo in un regime comunista....e meno male và.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#86

Messaggio da Dude »

niko ha scritto:Ricordo che Ciare non adeguandosi abbastanza al mercato, non è in acque tranquille....
Cmq io sono pure un dipendente, ma quello che scrive Archso è solo la legge della domanda e dell'offerta, non siamo in un regime comunista....e meno male và.
Il comunismo non c'entra un fico secco.

E la legge della domanda e dell'offerta può essere declinata in molti modi, dall'etico (che NON vuol dire comunista e NON vuol dire a solo con bassi prezzi) al truffaldino (ossia con prezzi gonfiati da reti di vendita eccessivamente estese, in modo da far guadagnare troppe figure, a tutto discapito dell'utente finale, che si trova a dover sborsare prezzi spesso non congrui).
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#87

Messaggio da zetapi »

Il vostro pensiero non è obbiettivo perché siete direttamente parte in causa ed è logico che giustificate in pieno qualsiasi prezzo di qualsiasi componente,il vostro problema è di vendere.
La discussione con voi non ha senso,perché non vi muoverete mai dalle vostre posizioni e non riconoscerete mai l’evidenza dei fatti,e lo capisco benissimo,non ho mai visto nessuno sputare dove mangia.
Quindi i vostri interventi in questa discussione sono del tutto fuori luogo,perché il vostro intento non è uno scambio disinteressato di opinioni,ma di rendere credibile e accettabile le assurde regole del mercato.
E anche se non ti conosco Archso,ma a giudicare da come parli,sono sicuro che tu non hai mai avuto esperienza lavorative come lavoratore dipendente che si suda il salario,altrimenti non ti sentiresti il salvatore del mondo del lavoro,perché il mondo del lavoro non gira solo grazie agli imprenditori.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#88

Messaggio da zetapi »

niko ha scritto:Ricordo che Ciare non adeguandosi abbastanza al mercato, non è in acque tranquille....
Cmq io sono pure un dipendente, ma quello che scrive Archso è solo la legge della domanda e dell'offerta, non siamo in un regime comunista....e meno male và.
Niko,in italia nessuna azienda è tranquilla.

Archso sta solo esponendo la sua verità.

e poi chi ti dice che sono un operaiaccio comunista (se ti sei rivolto a me) :hahahah: a parte il fatto che alcuni principi del comunismo sono stati condivisi anche dal dalai lama,che di sicuro comunista non è.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#89

Messaggio da niko »

Non mi rivolgo a nessuno in particolare, mi rivolgo all'idea che il prezzo di un oggetto dovrebbe essere accessibile a tutti, o che un distributore o venditore non debba guadagnare ciò che ritiene opportuno....(adesso non ricordo le frasi esatte, ma il senso di quello che ho letto)
Specialmente oggi possiamo scegliere, sia l'oggetto che dove comprarlo.....se l'oggetto costa troppo per quello che da, semplicemente non si vende. Io posso dirlo mezza volta che spendendo molto meno, forse si possono ottenere prestazioni comparabili, ma se si vuole propio questo altoparlante, vabbè.... :)

Cmq non lavoro nel campo audio.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#90

Messaggio da Dude »

Rispondo qui all'ultimo post di Massy.

Sono 25 anni che lavoro nel commercio, e pur se da dipendente, in una piccolissima azienda dove c'è il titolare e... me (oltre a una segretaria - ora tagliata per via della crisi - ed un operaio), so perfettamente come vanno le cose, dato che ci sono coinvolto, anche se solo per quanto riguarda gli "oneri", senza fruire di alcun "onore", anzi...

Non quoto per non allungare il post, che già sarà lungo, ma sintetizzo qui di seguito i punti principali a cui tengo replicare:

1) supposto maggior costo delle rete nazionale di agenti
2) gestione contabile Intrastat "sgradita"
3) gestione del magazzino
4) rischio "diviso"
5) Assistenza
6) "Proattività" della rete
7) Campo di applicazione dell'etica


PUNTO 1)

Nel commercio, c'è una "regola" non scritta la cui applicazione è universale e travalica qualsiasi settore.

Quando le vacche sono grasse, le reti di distribuzione si ampliano, è sistematico.
Quando i margini si restringono, le prime a pagarne le spese sono di nuovo le reti, a partire ovviamente dalla periferia fino a tornare verso la casa madre.

La rete di vendita interna, inoltre, non è per niente detto che *costi* al produttore.
Può costargli solo se ne rappresenta una diretta emanazione, ma sottolineo *può*, perché potrebbe anche essere vero il contrario, dato che molto spesso le cosiddette "filiali" vengono gestite nientemeno che come "clienti", anche se magari un pochino privilegiati.
Sintetizzando, un ricarico per ogni pasaggio di mano.
Per una casa giapponese, ad esempio, potrebbero essere anche 4:
Casa Madre -> Importatore europeo -> Importatore nazionale -> Distributore locale -> Rivenditore finale

Inevitabile?

Sembra quasi di sì, ma se riflettiamo un attimo sul fatto che, finanzariamente, non si può fare commercio con ricarichi del 10-20% perché si va bagno in quattro e quattr'otto, la sopravvivenza di tutto sto po' po' di carrozzone dipende da ricarichi cospicui a ogni passaggio, ed ecco che si materializzano certi prezzi finali.
Si capisce quindi che il sistema ha un vizio di base terrificante, che finora è "sfuggito" ai più perché... per l'appunto le vacche erano grasse.

Poi, certo, ogni settore ha le sue peculiarità e, soprattutto, molto cambia in funzione dei numeri di vendita: numeri elevati consentono di tenere bassi margini dato che vengono compensati dalle quantità, mentre numeri ridotti obbligano chiaramente a tenere margini più ampi.

Ora, quello che dico è che la soluzione di lasciare andare i prezzi alle stelle, assicurandosene l'accettazione da parte del "consumatore" per mezzo di abile marketing e presentazione dei prodotti come "non plus ultra" della desiderabilità, facendo così leva sulla componente psicologica dell'auto-soddisfazione per essere risuciti ad entrare in possesso di oggetti "non per tutti", è sostanzialmente immorale, punto.

Questo NON è comunismo, giusto per prevenire osservazioni superficiali.

Ora, non è che uno pretenda di far saltare il banco e cambiare tutto dal bianco al nero in una botta sola, ma insomma, quel che è troppo è troppo, ed effettivamente la logica del commercio dovrebbe essere un pochino rivista.

PUNTO 2)
L'Intrastat non è un problema, è un norma europea che vale bilateralmente in caso di import/export.
C'è cmq tra produttore e distributore nazionale o tra importatore europeo e distributore nazionale.
Non è che se non si fa la rete di agenti, si viene esentati dall'obbligo Intrastat.ù
Ed in caso di produttore nazionale, non c'è proprio.

PUNTO 3)
Il magazzino.
Qui quello che dice Massy è sostanzialmente vero, in senso strettamente tecnico, ma di nuovo viene presentato solo nella sua componente "negativa", sorvolando sul fatto che con distribuzione diretta non si suddivide il guadagno, si può tenere più basso il prezzo all'utente finale e, pertanto, prevedere maggiori vendite.
Inoltre comporta niente di più che una organizzazione di tipo diverso, che non è che costi poi tanto diversamente.

Quanto al magazzino sempre pieno, è ormai un miraggio sparito da decenni.

PUNTO 4)
Stesso disorso appena fatto per il punto precedente. E' una medaglia a due facce, sostanzialmente equivalenti.
Il rischio di impresa esiste, e non è giusto pretendere di affrancarsene scaricandolo sulla schiena di altri.
Se lo dividi, peraltro, dividi anche i guadagni.
Se te ne assumi di più, hai maggiori probabilità di alti ricavi.

PUNTO 5)
Necessità di contatto con il cliente.
La rete, più è ampia, e MENO è in grado di soddisfare questo aspetto.
A livello di assistenza tecnica, a parte pochi concessionari MOLTO ben strutturati, l'assistenza finisce sempre per tornare ALMENO all'importatore.
A livello invece di "proattività", nel senso di fungere da stimolo progettuale verso il produttore, è un'argomentazione davvero debole e inconsistente, tipicissimamente MARKETING.
Può avere una qualche rilevanza per piccoli produttori locali o al massimo nazionali, ma certamente con i colossi industriali non funziona così.
E di nuovo, più la rete è estesa, più sarà difficile far pecorrere, a qualsiasi tipo di "messaggio", la lunga strada dal mio abitacolo di cliente al tavolo del progettista.


PUNTO 6)
Ricadute negative in caso di crisi.
L'esempio riportato è tendenzioso, perché l'assunto che un dstributore separato potrebbe rivolgersi ad altri marchi è quasi sempre non vero, in quanto una crisi di entità tale da portare un grosso produttore internazionale addirttura a CAMBIARE STRADA, colpirebbe anche gli altri marchi, e:

- la struttura tecnico-commerciale interna sarebbe cmq pesantemente danneggiata perché in ogni caso impreparata al cambio
- il distributore esterno andrebbe a catafascio lo stesso

E cmq, anche qui vige il principio del rischio di impresa, sennò allora facciamo come negli spot del gioco del Lotto, "vuoi vincere facile?"

PUNTO 7)
Tutto quello che ha scritto in proposito Massy è sacrosanto, ma non esaustvo.
Etica è in generale il conformare le proprie azioni a principi di equità ed onestà, e giustificare prezzi astronomici solo con il fatto che, tanto, quacuno che li vorrà pagare verrà sempre fuori, non è né equo né onesto.

Perché se in prima battuta si può accettare che uno spenda i propri soldi come gli pare (si sarà capito che non sono molto d'accordo neppure su questo punto, ma va al di là dello scopo della discussione, e cmq anche io lo accetto entro determinati limiti), non è invece accettabile che altri aprofittino di tale "disponibilità" per gonfiare i prezzi.
Cioé, non è che se si è nel "ludco"e allora "liberi tutti".


Che è poi il punto principale di questa discussione.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#91

Messaggio da niko »

Per tenere corta la catena commerciale è semplicissimo, basta fare come si faceva tempo fa in Russia, un oggetto lo distribuisce lo stato, e così non esisterebbero i commercianti che ci marciano.....
Tipico l'esempio delle automobili, assegnazione diretta delle Lada, e Uaz....auto tutte uguali perché il lusso delle Mercedes-Ferrari non è eticamente accettabile..... :D

Ps, ha dimenticavo, niente stereo sulle Lada, è un bene superfluo.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#92

Messaggio da niko »

spyderman ha scritto:
niko ha scritto:Per tenere corta la catena commerciale è semplicissimo, basta fare come si faceva tempo fa in Russia, un oggetto lo distribuisce lo stato, e così non esisterebbero i commercianti che ci marciano.....
Tipico l'esempio delle automobili, assegnazione diretta delle Lada, e Uaz....auto tutte uguali perché il lusso delle Mercedes-Ferrari non è eticamente accettabile..... :D

Ps, ha dimenticavo, niente stereo sulle Lada, è un bene superfluo.

Ma che cacch... :D :D :hahahah:
Un pò l'ironia, giusto per sdrammatizzare. XD
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#93

Messaggio da Dude »

spyderman ha scritto:Un bel sogno praticamente.. :)
Non è un sogno, è solo un modo un po' diverso di ragionare.

Ma scusate, cambia tutto, a questo mondo, com'è che non può cambiare anche il modo di commerciare?

Perché non si può avere un prodotto a giusto prezzo (che NON significa basso a tutti i costi, anche se gli spiritelli sdrammatizzatori non mancheranno di "non capire"), senza gravalo di ricavi di n-mila parassiti?

I posti di lavoro spariscono per mille ragioni, molto spesso persino infondate, perché mai, allora, non si potrebbe una buona volta abbattere questo carrozzone inutilmente pesante e sovrapopolato?

Ripeto, la situazione attuale risponde a nient'altro che al tentativo di massimizzare i guadagni eliminando i rischi di perdite.
Detto così sembra pure legittimo, ma diventa perverso quando lo si mette in atto scaricando il prima possbile il prodotto, e tutto ciò che gli è collegato, ad un livelo successivo di intermediazione, ma sempre quanto più possibile lontano dall'utente finale, che è quello che può tornare indietro con i reclami.
Da qui la catena lunga, che tutela tutti tranne il negozio e l'utente finale.

Infatti, ad un certo punto, al cliente finale bisogna pure arrivarci, ed il negozio è palesemente l'anello della catena più soggetto a turbolernza, e non a caso tipicamente non tiene roba molto costosa perché troppo a rischio (ovviamente con le variabilità del caso, in funzione della tipologia di clientela prevalente del singolo negozio).
spyderman ha scritto: Quindi se tu fossi stato un importatore, ti saresti adoperato in questo senso?
Insomma come ti saresti comportato?
Avresti pensato prima al povero utente finale e,.....poi ai tuoi guadagni?
Prima di tutto pensarci insieme.
Considerarli due punti interconnessi, inscindibili, che non possono non andare a braccetto.
E fare mente locale sul fatto che prima o poi, se tiro la corda, quella si spezza.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#94

Messaggio da zetapi »

guarda Dude,ho preso questa frase da Wikipedia,dove ci sono dei punti che spiegano alcuni motivi che hanno portato alla fine dell'impero romano d'occidente.
evidentemente la storia non ci ha insegnato niente.

la perdita di coesione sociale, dovuta all'enorme squilibrio nella distribuzione della ricchezza: lusso eccessivo per pochissimi privilegiati e povertà estrema per la grande massa dei contadini e del proletariato urbano;
la mancanza di consenso nei confronti del governo centrale, causata anche dalla degenerazione burocratica: da una parte corruzione sistematica, dall'altra eccessivo peso fiscale che finiva per gravare sui ceti meno abbienti;
i difetti del sistema costituzionale, con il governo centrale condizionato dallo strapotere dell'esercito e sempre a rischio di usurpazione.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#95

Messaggio da zetapi »

spyderman ha scritto:
zetapi ha scritto:guarda Dude,ho preso questa frase da Wikipedia,dove ci sono dei punti che spiegano alcuni motivi che hanno portato alla fine dell'impero romano d'occidente.
evidentemente la storia non ci ha insegnato niente.

la perdita di coesione sociale, dovuta all'enorme squilibrio nella distribuzione della ricchezza: lusso eccessivo per pochissimi privilegiati e povertà estrema per la grande massa dei contadini e del proletariato urbano;
la mancanza di consenso nei confronti del governo centrale, causata anche dalla degenerazione burocratica: da una parte corruzione sistematica, dall'altra eccessivo peso fiscale che finiva per gravare sui ceti meno abbienti;
i difetti del sistema costituzionale, con il governo centrale condizionato dallo strapotere dell'esercito e sempre a rischio di usurpazione.

Spero mi scuserai ma, non ho ancora capito bene qual'è la tua posizione. :)
come sarebbe!
se ti riferisci a questo post è un'ulteriore conferma a quanto detto fin qui,cioè l'assoluta stupidità del sistema sociale in cui viviamo.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#96

Messaggio da zetapi »

spyderman ha scritto:No non mi riferivo a quel post, ma in generale.


Si, si d'accordo, ma alla fine, tu cosa faresti? Come rimedieresti?cosa non accetti?


All'interno di questo stupido sistema sociale ci sono esseri umani divisi in categorie, quindi gli stupidi chi sarebbero?
in questa discussione,in linea generale,mi trovo in sintonia con Dude e Suono.

per quanto riguarda la stupidità non c'è niente da fare,ce l'abbiamo nel dna,e come vedi siamo condannati a ripetere sempre gli stessi errori.
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#97

Messaggio da Archso »

zetapi ha scritto: E anche se non ti conosco Archso,ma a giudicare da come parli,sono sicuro che tu non hai mai avuto esperienza lavorative come lavoratore dipendente che si suda il salario,altrimenti non ti sentiresti il salvatore del mondo del lavoro,perché il mondo del lavoro non gira solo grazie agli imprenditori.
Mi scuserai, ma non so che idea ti sei fatto, ma è ridicola!
Io ho iniziato lavorando dopo la laurea in quel tritacarne che sono le banche d'affari con medie di 15 ore giornaliere e senza fine settimana, lavoravo nei progetti per i grandi prestiti alle aziende, catene di montaggio, project financing, ecc ... (Mi sono fatto le ossa anche con i PF pro bono per i Bic) il tutto per oltre 10 anni, comprese le ricerche statistiche, per poi passare nel commercio con magazzini doganali e trasporti, ho anche aperto con dei soci una società di chartering navale tanti anni fa, media di sonno te lo lascio immaginare! Poi negli ultimi 15 anni sono riuscito a trovare una dimensione più umana con medie lavoro di 11/12 ore ed ho potuto anche far diventare una passione come il car audio un lavoro, anche se come dico a tanti è la mia opzione C!
Poi secondo me confondi l'idea di imprenditore con quella di dirigente d'azienda stile Fiat o Atac (azienda trasporti di Roma) che non fa una sega!
Anche sui dirigenti strapagati ci sarebbe da discutere, quello che guadagnano alcuni è a mio avviso spropositato se rapportato alle ore di lavoro, ma quelli con cui ho lavorato io non gli si poteva dire lavorassero poco, arrivavano alle 6 di mattina e alle 10 di sera pretendevano di andare in riunione! I dipendenti "normali" che avevano "sudato" stavano a casa già da ore!
In ogni caso si parla di grosse azienda da migliaia di dipendenti!
Oggi fare impresa vuole dire avere, quando va benissimo, una decina di dipendenti e farsi un culo un secchio! E non dimentichiamoci, anche una semplice pizzeria o un bar sono un'impresa!
Poi Zetapi il mondo del lavoro gira perché qualcuno ha un'idea e investe (l'imprenditore) e ha chi lo aiuta (il dipendente), uno non vive senza l'altro e viceversa!
Sicuro non so come salvare il mondo del lavoro, ma nel mio piccolo io e i miei soci non abbiamo mai ritardato in circa quindici anni uno stipendio o licenziato qualcuno e quando c'era da premiare abbiamo premiato ...

Poi Dude per carità ha ribattuto in modo carino, tipico di chi crede di avere le soluzioni in tasca e pensa di aver capito tutto! Il problema è quando ti lanci nella mischia e tre quarti delle cose che ha detto non hanno senso o fanno riferimento a mercati definiti dove alcune idee forse sono applicabili e altre no. Soprattutto quando ti rendi conto che a certe cifre che vorrebbero i clienti, che credono sia tutto gonfiato, non si va da nessuna parte!

P.s.
L'intrastat di cui parlo è per il rivenditore finale, ovviamente i distributori non ne possono fare a meno!
Alcune aziende (Audiodesign tanto per citarne una) negli anni scorsi hanno provato a saltare diversi passaggi facendo la spedizione centralizzata dalla Germania (nel caso del sopracitato) con intrastat ... inizialmente sembrava una soluzione ottimale come ipotizza Dude!
Negli anni si è rivelata fallimentare ... anche Pioneer e Alpine ci hanno provato e hanno rilevato una forte inflessione, soprattutto Pioneer che ha ridato in mano tutto alla Procar!
L'intrastat costa ad un installatore dalle 2 alle 400 euro l'anno di commercialista, niente di che, ma è base di forti discussioni, poi il contatto con l'azienda spesso richiede l'inglese, altra discussione, i problemi con i prodotti e relativa garanzia si sono rivelati di più difficile risoluzione, idem per il supporto (aggiornamenti vari) che spesso non c'è, ecc, ecc! Discorso lungo! Molto lungo!

Purtroppo i discorsi sono belli sulla carta e sembrano quasi convincenti!
È come un governo dove l'opposizione sembra avere la salvezza della nazione in tasca, poi salgono loro e fanno peggio!
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#98

Messaggio da suonohificar »

È venuta fuori una interessante lezione di marketing , mi spiace per pialletto titolare del 3d ... mea culpa...
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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#99

Messaggio da Dude »

Archso ha scritto: Poi Dude per carità ha ribattuto in modo carino, tipico di chi crede di avere le soluzioni in tasca e pensa di aver capito tutto!
Certo che anche quando vorresti far vedere il contrario, proprio non ci riesci ad evitare uscite offensive e da maestrino eh?
Ovvio che le soluzioni ce le hai tu, e sei tu ad aver capito tutto...

Io non ho soluzioni in tasca, né lo sto dicendo.

Sto solo dicendo che il sistema attuale è tendenzialmente assai prono alla deriva truffaldina, sia per il modo in cui è strutturato, sia per la particolare categoria merceologica, molto soggetta a emotività da parte dell'acquirente.

E sto auspicando un qualche cambiamento di rotta.
NON ho soluzioni in tasca, ma so con certezza che le cose si possono fare, basta volerlo, ma per fare cambiamenti, di qualsiasi genere ed in qualsiasi ambito, bisogna che si sviluppi la consapevolezza, che si ottiene parlando.
Chiaro che se chi interloquisce lo fa solo per negare tutto, allora i toni si possono inasprire.

Ti ricordo inoltre che tutto 'sto pippone sul marketing e su come è strutturato il mercato, è sostanzialmente fuori luogo, dato che la discussione effettiva è partita dal fatto che tu hai sostenuto che il prezzo di un componente hi-end è svincolato dal suo valore ma può essere stabilito di fatto liberamente, in funzione delle previsione di capacità di spesa della clientela a cui è indirizzato.

Io ho replicato che questo equivale ad una truffa bella e buona, ed ho parlato di etica.

A questo appunto non hai ancora risposto, bensì hai spostato l'attenzione su come è fatto il mercato e ti sei lanciato - TU - in spiegoni chilometrici da far impallidire persino i miei, su come e qualmente i produttori lavorano, si organizzano e vendono.
Ossia tutte cose interessantissime, ma che di fatto non c'entrano un bel niente.

Pertanto la figura di quello che insegna a tutti come va il mondo, e che ha le soluzioni in tasca, l'hai fatta tu, non io.

Diventa veramente difficile a questo punto decidere se non capisci il mio punto per malafede o proprio perché non ci arrivi.

Archso ha scritto: L'intrastat di cui parlo è per il rivenditore finale, ovviamente i distributori non ne possono fare a meno!
Alcune aziende (Audiodesign tanto per citarne una) negli anni scorsi hanno provato a saltare diversi passaggi facendo la spedizione centralizzata dalla Germania (nel caso del sopracitato) con intrastat ... inizialmente sembrava una soluzione ottimale come ipotizza Dude!
Negli anni si è rivelata fallimentare ... anche Pioneer e Alpine ci hanno provato e hanno rilevato una forte inflessione, soprattutto Pioneer che ha ridato in mano tutto alla Procar!
L'intrastat costa ad un installatore dalle 2 alle 400 euro l'anno di commercialista, niente di che, ma è base di forti discussioni, poi il contatto con l'azienda spesso richiede l'inglese, altra discussione, i problemi con i prodotti e relativa garanzia si sono rivelati di più difficile risoluzione, idem per il supporto (aggiornamenti vari) che spesso non c'è, ecc, ecc! Discorso lungo! Molto lungo!
E' brevissimo invece.
Basta organizzarsi alla bisogna.
In azienda da me Intrastat è pratica comune, e non abbiamo mai avuto una segretaria/contabile che spiccicasse una sola parola di inglese.
Ma zero problemi.
Archso ha scritto: Purtroppo i discorsi sono belli sulla carta e sembrano quasi convincenti!
È come un governo dove l'opposizione sembra avere la salvezza della nazione in tasca, poi salgono loro e fanno peggio!
E beh, ottima posizione.
Allora teniamo le cose come sono, un bell'immobilismo a favore dei soliti pochi, che tanto "non c'è altra via".
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
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Re: Ground Zero GZPW REFERENCE 250 ...alcune domande!

#100

Messaggio da Archso »

Dude ha scritto:

Ti ricordo inoltre che tutto 'sto pippone sul marketing e su come è strutturato il mercato, è sostanzialmente fuori luogo, dato che la discussione effettiva è partita dal fatto che tu hai sostenuto che il prezzo di un componente hi-end è svincolato dal suo valore ma può essere stabilito di fatto liberamente, in funzione delle previsione di capacità di spesa della clientela a cui è indirizzato.
Mi scuserai, ma questo lo stai dicendo tu estrapolando, io ti ho risposto come si arriva a certi prezzi ed ho escluso totalmente certe furbacchiate da mercato, come schedino su tavoletta esotica a 5000 euro!

Dude ha scritto:

E' brevissimo invece.
Basta organizzarsi alla bisogna.
In azienda da me Intrastat è pratica comune, e non abbiamo mai avuto una segretaria/contabile che spiccicasse una sola parola di inglese.
Ma zero problemi.
Mi scuserai, ma mi viene spontaneo pensare che i problemi in azienda che avete e i tuoi stipendi arretrati o altri problemi derivino da una cattiva gestione!
Non sto qui ad insegnare niente a nessuno, però!
Dude ha scritto:
Archso ha scritto:
Purtroppo i discorsi sono belli sulla carta e sembrano quasi convincenti!
È come un governo dove l'opposizione sembra avere la salvezza della nazione in tasca, poi salgono loro e fanno peggio!
E beh, ottima posizione.
Allora teniamo le cose come sono, un bell'immobilismo a favore dei soliti pochi, che tanto "non c'è altra via".
No, non vanno tenute le cose ferme, sennò io me ne stavo 25 anni nella stessa azienda a piangermi addosso!
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