Lo schermo resistivo (la maggior parte degli schermi touch, smartphone compresi) è costituito da 2 strati plastici, separati, percorsi da una rete "capillare" di contatti elettrici.
Premendo con il dito in un punto, questio 2 strati si piegano ed entrano in contatto tra loro, chiudendo in quel punto il circuito, generando l'impulso per "schiacciare/cliccare) il bottone sottostante.
Sono i sistemi più economici, hanno come vantaggio una maggior resistenza meccanica e prezzi minori.
Come svantaggio, essendo 2 strati, la luminosità e la precisione del touch è mediocre.
Si graffia con la polvere (parliamo di strati di materiale plastico).
Lo schermo capacitivo invece è l'esatto contrario.
Offre una maggior luminosità (poi, durante la descrizione spiegherò il perchè), una maggior resistenza superficiale a graffi ed una maggior precisione del touch.
Di contro, ha costi maggiori di produzione, ed una delicatezza maggiore alla rottura meccanica.
Lo schermo capacitivo consiste in una lastra di vetro (ecco perchè, rispetto alla plastica è più fragile, ma più resistente ai graffi superficiali), dove ai 4 lati viene inserita una tensione, in modo da avere un campo elettrico uniforme.
Premendo in una zona dello schermo, in quel punto il circuito elettrico viene interrotto (quindi il metodo di funzionamento è l'esatto opposto), creando la "pressione" del tasto corrispondente.
Ovviamente, una lastra in vetro consente una trasparenza maggiore, rispetto a 2 lastre di plastica. Quindi, in auto può far comodo avere quel quid di luminosità in più in condizioni di controluce (che poi sia capacitivo o resistivo, come precisione del touch, nell'uso in auto è indifferente).
Un esempio di schermo capacitivo sono gli iphone.
Spero di non aver scritto castronerie. Questo è quello che ho sempre saputo
