Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

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suonohificar
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#161

Messaggio da suonohificar »

Grazie
Ho diversi catafalchi e non di amici a casa che devo sistemare e riconsegnare . Appena mi libero volentieri
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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drews
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#162

Messaggio da drews »

zetapi ha scritto:Scusate, mi ero dimenticato di seguire questa discussone.

Le difficoltà che ho incontrato, sostanzialmente, sono sempre le stesse che si possono verificare quando due altoparlanti condividono lo stesso range di frequenze, o anche solo in parte, come in questo specifico caso.
Dopo parecchie ore di ascolto, e tarature fatte, messe in memoria in modo da poterle confrontare velocemente, arrivarono a individuare in questi punti di lavoro il risultato migliore: sub fino a 60hz 18db. Woofer da 60hz 18 db fino a 100hz 6db. Mediobasso da 80hz 12db. I ritardi sono stati regolati tenendo come riferimento il tweeter lato guida (lato privilegiato), ma non solo considerando le distanze reali fra gli altoparlanti, ma anche dalle indicazioni ricevute in tempo reale durante l’ascolto, che però coincidevano con solo qualche piccola differenza.
La frammentazione della gamma bassa migliorò molto fino a un certo livello di potenza. La presenza del woofer non era localizzabile, ma la pressione in gamma medio bassa era aumentata nettamente. L’avvallamento nella zona d’incrocio fra sub e medio basso, che prima di aggiunger il woofer anche equalizzando non riuscivo a colmare, non la sentivo più. Ottimo. Il medio basso era molto prestante sulle percussioni, ma le voci, purtroppo, avevano assunto una timbrica gommosa che si sentiva bene.
Non riuscii trovai una soluzione al problema.
Ho la presunzione di pensare che non si trattasse di un’errata messa in fase o di ritardi sbagliati, ma di un problema meccanico, dovuto al fatto che i due altoparlanti condividevano lo stesso volume di lavoro.
In precedenza avevo tentato anch’io il caricamento in reflex del medio basso. Purtroppo fu un esperimento molto più fallimentare. La forma interna ed esterna della porta, nonostante fossi intervenuto abbastanza pesantemente sulla struttura, mi permetteva di fare una cassa lunga e stretta che produceva una risonanza che non riuscii mai a eliminare del tutto e che la rendeva inutilizzabile. Un confronto attendibile non ho potuto farlo, anche se, qualche indicazione l’ho ricevuta e una cosa credo di averla capita: è molto più difficile fare e installare una cassa ed è più difficile modellarne la risposta in funzione della situazione in cui si troverà a lavorare, per quanto si possa prevederne il comportamento.
Grazie per la spiegazione. Comunque e' stato fatto un lavoro diverso nel tuo caso anche se ci sono delle analogie.

Riguardo la fase, mi riferisco al sistema di messa in fase che devono avere i due altoparlanti fra di loro e non rispetto alla distanza del nostro orecchio.
Il woofer che fa da tubo deve suonare in controfase rispetto al secondo woofer ( o almeno avere un ritardo che si avvicina a quello della controfase elettrica ) e poi deve suonare a -3db o li vicino.
Inoltre il secondo woofer deve essere attenuato tramite parametrico alla frequenza che corrisponde alla Fc del primo woofer( quello che fa da tubo ), con conseguente sfasamento che si crea.
Quindi prima ma curata la fase tra i due woofer, solo dopo si puo passare ai ritardi temporali per sistemare il punto di ascolto.
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drews
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#163

Messaggio da drews »

Marsur ha scritto:Si ma riassumendo: il tutto in cosa può tradursi?
Voglio dire, prendendo spunto dalle note di ascolto delle Chimaera, è logico pensare che la traslazione da reflex passivo a quello attivo possa offrire dei vantaggi dal punto di vista qualitativo della riproduzione.
E' questo il fulcro del discorso e che però viene mischiato con le difficoltà di progettazione e di realizzazione, anche come costi e numero di componenti utilizzati.
Insomma, la difficoltà di realizzazione si deve tenere conto nell'allestimento di un impianto, ma questo vale anche per una chiusa in porta o per lo stesso reflex, starà poi all'utente valutare il grado di difficoltà da prendere in considerazione e fare anche una proporzione diretta col risultato sonico da prefissare.
E' questo che forse non si è capito.

In fondo ognuno ha la propria idea di risultato da perseguire, e se ci si mette un sistema minimalista come Bewith, seguendo alla lettera le direttive di lavorazione e di ottimizzazione del costruttore, e spendendoci sopra pure un fracco di soldi, forse anche un reflex attivo può essere un papabile obiettivo, no?
Che poi ci siano difficoltà oggettive riconducibili alla mancanza di strumentazione fa parte del gioco, forse anche una sorta di selezione naturale tra l'utente evoluto e quello che si accontenta.
Non dico che per forza di cose l'uso di un siffatto sistema rappresenti l'eccellenza su tutto il resto in fatto di gamma bassa in auto, ma se veramente si riuscisse ad arrivarci?
Per saperlo occorre spendere tempo e risorse ma poi se ci si arriva è una conquista, appannaggio di pochi forse, quelli che hanno più risorse e strutture dell'auto adeguate, però lo è.

Anche Mark Eldridge ha implementato nei suoi impianti soluzioni pazzesche come le trombe sopra il cruscotto o i mediobassi in 20 litri in posizione kickpanel, ma al di la della fattibilità dei comuni mortali, forse i risultati ottenuti sono per noi inimmaginabili in quanto a qualità, e magari a qualcuno potrebbe interessare di arrivarci.
Le difficoltà attuali sono dovute al fatto che non esiste il modello che definisce in anticipo i risultati, per esempio un simulatore che partendo da modelli matematici permetterebbe di simulare risultati reali.
Siamo ancora al campo delle ipotesi e dei pochi "ruspanti" test effettuati da me tempo fa.

Cmq sarebbe un sistema agli antipodi rispetto ai bewith, sia come difficoltà di messa a punto (l'unico vero vantaggio del sistema bewith) che come risultato acustico.
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#164

Messaggio da zetapi »

sinceramente non credo di aver capito.
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#165

Messaggio da drews »

Cosa esattamente?
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#166

Messaggio da zetapi »

come si fa far suonare il woofer in controfase rispetto al medio basso e a che pro.
in un reflex classico è solo quello che esce dal tubo sotto la frequenza di accordo ad essere in controfase,ma come si fa con un woofer a riprodurre lo stesso comportamento e quale vantaggio porterebbe?
secondo me questo fenomeno è solo un effetto collaterale.
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#167

Messaggio da suonohificar »

Mamma mia....
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#168

Messaggio da zetapi »

ho detto una cag......? :hahahah:
mi spiego meglio: L’andamento generale di una cassa caricata in bass reflex è riconducibile a quella di un filtro passa alto del quarto ordine, perché sotto la frequenza di risonanza le emissioni dell’altoparlante e del condotto sono invertite di fase e tendono ad elidersi vicendevolmente.
non so se è possibile riprodurre il comportamento del carico reflex con due altoparlanti e l'uso di elettroniche necessarie,e sopratutto usando la porta di un'auto come carico,considerando le perdite. comunque è un'idea molto interessante a prescindere.
Ultima modifica di zetapi il 28 mag 2015, 17:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#169

Messaggio da suonohificar »

Non volevo essere così offensivo ci mancherebbe....in altre parole il condotto per sua natura ha alcuni problemi già sviscerati in questo topic . Con l'uso al suo posto di un trasduttore questi problemi vengono eliminati...può essere che ve ne siano altri? È questo il punto , sarebbe da testare :)
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Re: Reflex Attivo: discussione per sviluppare un idea

#170

Messaggio da zetapi »

si infatti.
ripeto,il principio è interessante,secondo me.
una cosa è certa,con le tecnologie oggi disponibili è possibile pensare a cose che prima erano escluse in partenza.
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