Musica, hifi... dove sono le donne??

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Marsur
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Re: R: Musica, hifi... dove sono le donne??

#61

Messaggio da Marsur »

Dude ha scritto:Ed io l'avevo ben inteso.
Solo che mi par di capire che, da quel punto in poi, le conseguenze che ne traiamo comincino leggermente a divergere... ;)

Nel senso che è fuori discussione che maschi e femmine siano diversi, sotto numerosi aspetti, ma personalmente destituisco di pressoché qualsiasi fondamento le teorie secondo cui certe cose siano più "da donne" e certe altre più "da uomini".
Ovviamente al netto delle funzioni fisiologiche concernenti l'attività riproduttiva e quelle ad essa in qualche modo correlate.

Semmai è vero che le donne hanno un approccio "femminile", diverso da quello "maschile", questo è certamente assumibile.
Ma dove termini l'impulso innato ed inizi quello condizionato, secondo me non è solamente pressoché impossibile da determinare, ma in ogni caso l'influenza dei condizionamenti è ampiamente predominante.
Marsur ha scritto:tutta sta storia dell'emancipazione femminile....della parità dei sessi....se non hai donne nell'esercito sei un Paese retrogrado...ma va là........
Una donna è una donna e per quanto non lo si accetti sarà SEMPRE diversa dall'uomo, fisicamente e psicologicamente, e quindi riguardo comportamenti, modi di pensare, passioni proprie.....non vedo dove possa stare il clamore..
Idem per un uomo.
Mmm, non credo di risucire a capire bene quelo che vuoi dire, qui.
Già detto che le differenze ci sono, su questo concordiamo, ma non vedo come tali considerazoni possano togliere ragion d'essere al'esigenza di emancipazione femminile, intesa in senso ampio.

Poi, andando nel particolare, non vedo ad esempio cosa possa ostare a far fare a una donna il lavoro di un uomo, anche quelli pesanti: infatti anche le differenze fisiche contano fino ad un certo punto, non è che TUTTE le donne siano meno prestanti fisicamente di TUTTI gli uomini.

Se sei un seghino, a scaricar cassette al mercato non ci vai, anche se sei un maschio.
Mentre ci sono donne che hanno capacità fisiche superiori a tanti maschietti, mi pare assolutamente pacifico e normale.

Prova ad immaginare un'ipotetica coppia formata da una artista circense e... Brunetta. :slow:

La realtà è che le donne NON LE VOGLIAMO forzute, sia perché metterebbero in discussione la presunta superiorità fisica maschile, a danno soprattutto di tutta quella fascia di maschi che non hanno grossi mezzi fisici, sia perché la donna troppo forzuta non piace esteticamente, ed ecco che di nuovo ricadiamo nell'imposizione di un modello sociale, per giunta di chiarissimo stampo maschilista.

E non le vogliamo emancipate sessualmente, perché sennò la nostra moglie angelicata diventa immediatamente una zoccola per definizione, e/o noi perdiamo sia l'agio di considerarci perfettamente autorizzati e scusabili nelle nostre "scappatelle" ("sì perché... "l'omo è caLciatore... macchéddigo... l'omo è cacciatore..." - prego indovinare la citazione... ;) ), sia la "giustificazone" a considerare invece del tutto inaccettabili le scappatelle di lei.

E su basi simili, non le vogliamo emancipate in millanta altre maniere.

Di fatto, ancora oggi, il ruolo della donna è prevalentemente visto come partner sessuale, madre dei PROPRI figli e tenutaria della casa, con in più una accettazione crescente verso ruoli meno subordinati, come la donna dirigente, che però quella sì che è una forzatura più che evidente, dato che queste figure adottano prevalentemente un comportamento prettamente maschile.
E al di là di tutto ciò, oggi le donne le vogliamo FIGHE, e se non lo sono già di natura, tutti i modelli sociali occidentali odierni puntano a rendere la donna come ogetto del desiderio supplendo con l'abbigliamento, il trucco e, se necessario, con la chirirgia estetica, alle eventuali "manchevolezze".
Lo trovo disgustoso, indipendentemente dal fatto che sono il primo a rallegrarmi nel vedere una bella donna.


La donna che vuole *fare l'uomo", Quello si, quello non va bene, ma soprattutto per le donne stesse, perché va a finire nella perdita della propria identità, ossia di quella se pur minima componente innata di cui si parlava all'inizio.
.
Cosa che certamente ha costituito un limite del movimento di emancipazione.
Ma come nella diatriba sull'alimentazione, da qualche parte bisogna per forza cominciare, ed il fatto che si possa incappare in qualche incongruenza accessoria, non può in alcun modo togliere valore alla mozione in sé.

Marsur ha scritto:Bastava che la sensibilizzazione pubblica e le istituzioni si muovessero per migliorare le condizioni di vita delle donne in generale, sia per ciò che concerne i diritti civili, sia per quelli umani e previdenziali.
Invece di distorcere la causa inscenando la disputa "parità totale fra uomo e donna" (che è ridicola solo a pensarci), chi di dovere poteva introdurre un'indennità pro-vitae e una pensione DIGNITOSE per tutte le casalinghe con famiglia o ragazze madri o ecc.
Invece col cavolo che tirano fuori soldi e buttano fumo negli occhi con baggianate senza senso. :hmm:
Mmmm.

Dici bene, in linea generale, ma per me il discorso si arena quando si pretende cmq di assegnare ruoli precostituiti, e per di più di natura palesemente sociale e non naturale.
Forse quello che dici è vero, ma solo se prima si passa da questo punto:
Marsur ha scritto:Bastava che la sensibilizzazione pubblica e le istituzioni si muovessero per migliorare le condizioni di vita delle donne in generale, sia per ciò che concerne i diritti civili, sia per quelli umani e previdenziali.
Invece di distorcere la causa inscenando la disputa "parità totale fra uomo e donna" (che è ridicola solo a pensarci), chi di dovere poteva introdurre un'indennità pro-vitae e una pensione DIGNITOSE per tutte le casalinghe con famiglia o ragazze madri o ecc.
Invece col cavolo che tirano fuori soldi e buttano fumo negli occhi con baggianate senza senso. :hmm:
Se questo punto viene saltato a piè pari quello che hai scritto è estemporaneo, ed ha poco senso in merito ad una giusta consecuenzialità, IMHO.
A buon intenditor... ;)
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Re: R: Musica, hifi... dove sono le donne??

#62

Messaggio da Dude »

Marsur ha scritto: Forse quello che dici è vero, ma solo se prima si passa da questo punto:
Marsur ha scritto:Bastava che la sensibilizzazione pubblica e le istituzioni si muovessero per migliorare le condizioni di vita delle donne in generale,
Se questo punto viene saltato a piè pari quello che hai scritto è estemporaneo, ed ha poco senso in merito ad una giusta consecuenzialità, IMHO.
A buon intenditor... ;)
E ma il fatto è proprio che le istituzioni fanno in modo che l'opinione pubblica predominante NON voglia migliorare le condizioni di vita delle donne in generale.
Anzi opera in modo che persino le donne non lo vogliano in quanto già convinte di star bene, in quanto realizzate in uno dei vari "ideali" femminili imposti, che sia il rigore della religiosità, o l'auto-immolazione sull'altare della maternità, o la mascolinizzazione della "uoma" manager, o la prorompenza dell'esibizionismo corporeo.

Tutte cose che non nascono da una pulsione femminile, ma dal seguire un modello imposto.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: R: Musica, hifi... dove sono le donne??

#63

Messaggio da zetapi »

Dude ha scritto:
E ma il fatto è proprio che le istituzioni fanno in modo che l'opinione pubblica predominante NON voglia migliorare le condizioni di vita delle donne in generale.
Anzi opera in modo che persino le donne non lo vogliano in quanto già convinte di star bene, in quanto realizzate in uno dei vari "ideali" femminili imposti, che sia il rigore della religiosità, o l'auto-immolazione sull'altare della maternità, o la mascolinizzazione della "uoma" manager, o la prorompenza dell'esibizionismo corporeo.

Tutte cose che non nascono da una pulsione femminile, ma dal seguire un modello imposto.
non sono molto d'accordo perchè non credo che sia cosi facile condizionare il comportamento di intere fasce sociali, sopratutto ora che l'informazione è tanta e alla portata di tutti.
stiamo vivendo un periodo di dissoluzioni e ristrutturazioni dove si mette in dubbio il nostro modo di vivere e di pensare e ci si chiede se è ancora giustificabile il sacrificio necessario per sostenere l'organizzazione sociale più efficiente che abbiamo, la famiglia.
sembrerebbe di no e credo che sia proprio la donna che non accetta più di essere madre, moglie....................sacrificata e spesso non riconosciuta nella sua fondamentale importanza.
ha la facoltà del libero arbitrio e se ne serve,giustamente,e se vuole lo sa usare bene,quindi,non vedo nessuna vittima del sistema,anche se questo,e lo riconosco,tenti di mantenere quell'equilibrio che ci ha permesso di affrontare momenti molto duri.
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Re: R: Musica, hifi... dove sono le donne??

#64

Messaggio da Dude »

zetapi ha scritto: non sono molto d'accordo perchè non credo che sia cosi facile condizionare il comportamento di intere fasce sociali, sopratutto ora che l'informazione è tanta e alla portata di tutti.
Io vorrei tanto che tu avessi ragione, e certamente non si può escludere a priori.
Ma solo perché vorrei cercare di avere ancora fiducia nel prossimo, nonostante quasi ogni esperienza mi faccia propendere per il contrario.

Quanto alla disponibilità di informazione, non gli darei troppo peso: l'informazione predominante E' manipolata, questo non può davvero essere messo in discussione. Prova a stare un mese senza guardare telegiornali e leggere quotidiani, e poi osserva come ti senti quando dopo un mese cerchi di riprendere.
Non è un esempio "per assurdo", invito tutti a provarci, tanto state tranquilli che non perdete niente.
zetapi ha scritto:stiamo vivendo un periodo di dissoluzioni e ristrutturazioni dove si mette in dubbio il nostro modo di vivere e di pensare e ci si chiede se è ancora giustificabile il sacrificio necessario per sostenere l'organizzazione sociale più efficiente che abbiamo, la famiglia.
Mmm, non credo di avere capito... cosa intendi, per sacrificio?
L'istituzione "famiglia" non corre nessun pericolo, a meno che non si intendano le coppie di fatto o quelle omosessuali come delle minacce.

Quello che non sta più in piedi, è la serietà in genere delle persone, che si sposano e riproducono ormai meccanicamente, come se *dovessero* farlo, perché *è così che si fa*.
Salvo poi mollarsi anche dopo soli due o tre anni e, naturalmente, uno o due pargoli.

zetapi ha scritto: sembrerebbe di no e credo che sia proprio la donna che non accetta più di essere madre, moglie....................sacrificata e spesso non riconosciuta nella sua fondamentale importanza.
Trovo che sarebbe piuttosto incoraggiante, se la donna non accettasse più questo ruolo come primaria giustificazione della sua esistenza.

Al di là del fatto che tocca a lei portare avanti la gravidanza, non c'è NESSUNA altra ragione al mondo per cui i figli debbano diventare un SUO peso personale, mentre "lui" si bea della soddisfazione di essere padre.

Intendiamoci, va bene anche se accetta il carico, ma deve farlo per scelta SUA, consapevole e cmq sempre meidata dall'apporto del partner,

E non già, invece, "perché la donna è madre e moglie".
zetapi ha scritto:ha la facoltà del libero arbitrio e se ne serve,giustamente,e se vuole lo sa usare bene,quindi,non vedo nessuna vittima del sistema,anche se questo,e lo riconosco,tenti di mantenere quell'equilibrio che ci ha permesso di affrontare momenti molto duri.
Vedi, per me è esattamente il contrario.
Il sistema ora ha, tra i suoi modelli di successo, anche la donna in carriera, una vera e propria *uoma" che, per vincere la concorrenza maschile ultra-privilegiata, viene spinta a sfidarlo sul suo stesso territorio dello scontro di forza e della prevaricazione, ovviamente amplificando il tutto a dismisura per poter sperare di avere qualche chance.

Punti di vista.
:)
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Re: R: Musica, hifi... dove sono le donne??

#65

Messaggio da Marsur »

Dude ha scritto:Quello che non sta più in piedi, è la serietà in genere delle persone, che si sposano e riproducono ormai meccanicamente, come se *dovessero* farlo, perché *è così che si fa*.
Salvo poi mollarsi anche dopo soli due o tre anni e, naturalmente, uno o due pargoli.
Da scolpire sul marmo.

Ma penso che più o meno sia anche lo stesso pensiero di zeta, solo che lo dite in due modi differenti, almeno credo.

Ormai è una gara tra due fazioni, i masochisti che fanno di tutto per complicarsi la vita (noi) e i sadici che fanno di tutto per indurci a complicarci la vita (loro). O_O
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Re: R: Musica, hifi... dove sono le donne??

#66

Messaggio da zetapi »

Marsur ha scritto:
Ma penso che più o meno sia anche lo stesso pensiero di zeta, solo che lo dite in due modi differenti, almeno credo.
esattamente Marsur.
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Re: Musica, hifi... dove sono le donne??

#67

Messaggio da zetapi »

secondo me,il discorso del condizionamento sociale,le istituzioni,ecc,sono solo una buona scusa per giustificare le nostre caxxate.
in fondo ci meritiamo tutto quello che abbiamo,nel bene e nel male.
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Re: Musica, hifi... dove sono le donne??

#68

Messaggio da Dude »

zetapi ha scritto:secondo me,il discorso del condizionamento sociale,le istituzioni,ecc,sono solo una buona scusa per giustificare le nostre caxxate.
in fondo ci meritiamo tutto quello che abbiamo,nel bene e nel male.
Intesi come massa, sono più che d'accordo.
E tutto il male che ci viene, ce lo meritiamo PROPRIO PERCHE' facciamo finta di non vedere quanto siamo condizionati e quindi quanto ce lo auto-infliggiamo, oppure lo vediamo ma preferiamo il cellulare figo o gli occhialoni da sole di pulce & poiana o chissà quante altre boiate del genere.

Restringendo il campo, però, il discorso diventa meno sostenibile.
Per quel che mi riguarda, senza assolutamente voler sostenere di essere scevro da qualsiasi condizionamento, in ogni caso personalmente ritengo di averne superato già un certo numero, a partire dai mass-media.
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Re: Musica, hifi... dove sono le donne??

#69

Messaggio da zetapi »

Dude ha scritto:
Intesi come massa, sono più che d'accordo.
E tutto il male che ci viene, ce lo meritiamo PROPRIO PERCHE' facciamo finta di non vedere quanto siamo condizionati e quindi quanto ce lo auto-infliggiamo, oppure lo vediamo ma preferiamo il cellulare figo o gli occhialoni da sole di pulce & poiana o chissà quante altre boiate del genere.

Restringendo il campo, però, il discorso diventa meno sostenibile.
Per quel che mi riguarda, senza assolutamente voler sostenere di essere scevro da qualsiasi condizionamento, in ogni caso personalmente ritengo di averne superato già un certo numero, a partire dai mass-media.
certo Dude,il discorso è sempre riferito in modo generico.
soggettivamente è chiaro che ogni uno ha la sua cultura,la sua intelligenza,le sue debolezze,ecc,ma è l'insieme di tutte queste individualità che colora la cartina tornasole.
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