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Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 11:21
da msmgpp
http://www.renatogiussani.it/Download/A ... rmance.pdf
Leggete questo articolo suggerito da Renato Giussani...che ne pensate?
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 11:42
da stef600rr
io in inglese me la cavo... ma qui c'è da uscir matti!!!

poi senza nozioni base in materia è impossibile

Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 11:56
da msmgpp
Guardando le conclusioni dicono (se non ho sbagliato a leggere) che nonostante quasi tutti i parametri tra i cavi sono differenti non vi è una correlazione tra costo e prestazioni...le vere differenze sono legate a come questo cavo si adatta al resto della catena....quindi conviene comprare quello scadente...
Per me è una visione riduttiva...basata solo su misure e simulazoni isolate dal resto...sarebbe interessante correlare queste misure a come varia la catena in base al tipo di cavo. Come ad esempio l'impendenza del cavo in funzione di quella della sorgente e dell'ampli...
Qualcuno ha articoli in merito?
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 12:34
da drews
msmgpp ha scritto:Guardando le conclusioni dicono (se non ho sbagliato a leggere) che nonostante quasi tutti i parametri tra i cavi sono differenti non vi è una correlazione tra costo e prestazioni...le vere differenze sono legate a come questo cavo si adatta al resto della catena....
quindi conviene comprare quello scadente...
Per me è una visione riduttiva...basata solo su misure e simulazoni isolate dal resto...sarebbe interessante correlare queste misure a come varia la catena in base al tipo di cavo. Come ad esempio l'impendenza del cavo in funzione di quella della sorgente e dell'ampli...
Qualcuno ha articoli in merito?
quindi consiglia di comprare due modelli i quali hanno bassa capacita' e resistenza parassita e generalmente consiglia di non andare oltre i 100dollari per un cavo e con i soldi che si risparmiano meglio investirli su dei diffusori piu' performanti dove le differenze saranno ben piu' tangibili.......
Come dargli torto?

Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 12:56
da msmgpp
Non gli do torto...dico che è una analisi riduttiva di un fenomeno complesso...
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 13:01
da drews
msmgpp ha scritto:Non gli do torto...dico che è una analisi riduttiva di un fenomeno complesso...
Analisi riduttiva? E che altro tipo di test e misure avrebbe dovuto intraprendere per non essere considerata riduttiva?
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 13:05
da msmgpp
Estendere l'analisi del cavo inserito in una catena...non so se è misurabile ma per abitudine nella biologia quando si lavora in termini restrittivi su un componente di una catena (un gene, un microRNA) poi si estende l'analisi all'azione di questo sul tutto il sistema (la cellula, l'apparato, l'intero corpo)
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 13:11
da Stfollia
msmgpp ha scritto:Estendere l'analisi del cavo inserito in una catena...
.......e si ritorna al discorso di come il cavo si sposa con il resto della catena,se non è di suo gradimento il cavo risulta scadente, magari cambiando ampli tornerebbe a volare.......
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 13:13
da msmgpp
Si ma come il cavo il lettore e l'ampli hanno delle loro caratteristiche...se si riuscisse a correlare i parametri del cavo a quello della catena...non so se è misurabile o tangibile....
Un esempio...su un ampli che ha parametri X il cavo XX rende meglio perchè fa questo...sullo stesso ampli il cavo ZZ rende di meno perchè fa questo...
Ripeto non so se è attuabile un ragionamento del genere.
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 13:20
da drews
Stfollia ha scritto:msmgpp ha scritto:Estendere l'analisi del cavo inserito in una catena...
.......e si ritorna al discorso di come il cavo si sposa con il resto della catena,se non è di suo gradimento il cavo risulta scadente, magari cambiando ampli tornerebbe a volare.......
Tra l'altro questo discorso sulla catena e' affrontato anche nel pdf ed e' una delle motivazione alla base della conclusione che e' meglio investire in un cavo con basse capacita' e resistenza parassite che non costi oltre i 100 dollari, visto che una spesa superiore potrebbe risultare del tutto vana......
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 14:47
da Emanuele_lc
Avendo cambiato da uno step all'altro solo il cavo nella mia catena proprio vana questa differenza a me nn è sembrata peró!!!
...e prima la prova del 9 è stata ovviamente fatta in home e con piu orecchie a disposizione
Emanuele_lc iPad3 using Tapatalk
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 15:53
da drews
Emanuele_lc ha scritto:Avendo cambiato da uno step all'altro solo il cavo nella mia catena proprio vana questa differenza a me nn è sembrata peró!!!
...e prima la prova del 9 è stata ovviamente fatta in home e con piu orecchie a disposizione
Emanuele_lc iPad3 using Tapatalk
che ci siano differenze tra un cavo ed un altro, e' fuor di dubbio.
che ci siano reali miglioramenti tangibili, e' tutto da verificare. tra un cambio ed un altro, la differenza che va per la maggiore e che riscuote piu' successo e' quella del cavo "piu' dettagliato" o anche "piu' pulito e definito in basso".
Sono cavi che hanno una ragione commerciale ben precisa: in una sala d'ascolto media o per meglio dire standard, i problemi piu' diffusi sono le classiche stazionarie innescate dall'ambiente (dovute alle proporzioni e dimensioni dello stesso) che insistono in una porzione di spettro per cui la risposta in gamma bassa spesso presenta delle code e rimbombi.
Cosa si fa in questi casi? si lavora sull'ambiente o sul posizionamento dei diffusori ( spesso costretto da logiche di arredamento) ?
Troppo vago e di non facile attuazione ( mancati introiti certi )
Meglio invece realizzare un "prodotto" o piu' di uno, in grado di risolvere questo "problema" all'utenza media, che poi e' quella che spende e tiene in piedi il settore.
Mica tutti si mettono a lavorare sull'insonorizzazione della stanza, sul posizionamento ragionato dei diffusori per limitare queste stazionarie, o a progettare o modificare diffusori specifici per la sala d'ascolto in cui andranno inseriti.
Questa e' anche una delle ragioni per cui i vari progettisti sparsi sul pianeta (non solo di diffusori ) tendono a snobbare la questione cavi e a considerarla una moda audiofiga...... anche se poi magari ne commercializzano delle proprie realizzazioni ( i soldi non fanno schifo a nessuno

).
Credo che quello dei cavi sia un costoso giochetto utile a mascherare problemi che in realta' andrebbero affrontati e risolti in maniera diametralmente opposta.
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 24 mar 2013, 19:22
da Emanuele_lc
drews ha scritto:Emanuele_lc ha scritto:Avendo cambiato da uno step all'altro solo il cavo nella mia catena proprio vana questa differenza a me nn è sembrata peró!!!
...e prima la prova del 9 è stata ovviamente fatta in home e con piu orecchie a disposizione
Emanuele_lc iPad3 using Tapatalk
che ci siano differenze tra un cavo ed un altro, e' fuor di dubbio.
che ci siano reali miglioramenti tangibili, e' tutto da verificare. tra un cambio ed un altro, la differenza che va per la maggiore e che riscuote piu' successo e' quella del cavo "piu' dettagliato" o anche "piu' pulito e definito in basso".
Sono cavi che hanno una ragione commerciale ben precisa: in una sala d'ascolto media o per meglio dire standard, i problemi piu' diffusi sono le classiche stazionarie innescate dall'ambiente (dovute alle proporzioni e dimensioni dello stesso) che insistono in una porzione di spettro per cui la risposta in gamma bassa spesso presenta delle code e rimbombi.
Cosa si fa in questi casi? si lavora sull'ambiente o sul posizionamento dei diffusori ( spesso costretto da logiche di arredamento) ?
Troppo vago e di non facile attuazione ( mancati introiti certi )
Meglio invece realizzare un "prodotto" o piu' di uno, in grado di risolvere questo "problema" all'utenza media, che poi e' quella che spende e tiene in piedi il settore.
Mica tutti si mettono a lavorare sull'insonorizzazione della stanza, sul posizionamento ragionato dei diffusori per limitare queste stazionarie, o a progettare o modificare diffusori specifici per la sala d'ascolto in cui andranno inseriti.
Questa e' anche una delle ragioni per cui i vari progettisti sparsi sul pianeta (non solo di diffusori ) tendono a snobbare la questione cavi e a considerarla una moda audiofiga...... anche se poi magari ne commercializzano delle proprie realizzazioni ( i soldi non fanno schifo a nessuno

).
Credo che quello dei cavi sia un costoso giochetto utile a mascherare problemi che in realta' andrebbero affrontati e risolti in maniera diametralmente opposta.
su questo Andrè sono completamente d'accordo con le tue idee tuttavia bisogna anche dire che se si considerano ambienti trattati pesantemente e sale di ascolto accuratamente progettate non sono proprio sicuro che "un cavo vale l'altro"...certo é che se poi si spendono milioni in cavi e ci si dimentica di quantomeno di insonorizzare o di curare il posizionamento dei diffusori beh...in questo caso tutto il progetto va a farsi benedire ma in quel caso non è il solo cavo ad essere inutile ma proprio l'utilizzo di qualsiasi altro componente della catena...
Emanuele_lc iPad3 using Tapatalk
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 25 mar 2013, 0:13
da Pietro PDP
drews ha scritto:Credo che quello dei cavi sia un costoso giochetto utile a mascherare problemi che in realta' andrebbero affrontati e risolti in maniera diametralmente opposta.
Il problema è che ho notato che la gente o è sorda o ci fa, perchè il cavo dà un' impostazione timbrica che non c' è spostamento di diffusore che tenga.
Adesso ho ampliato le prove dei cavi, la musicalità e la linearità degli ultimi Cardas non c' è trattamento d' ambiente o spostamento millimetrico che tenga.
La precisione degli Audioquest, l' apertura in alto dei Wire World addirittura si sente anche nella ciabatta di alimentazione.
Io capisco tutto e tutti, però basterebbe fare un pò di prove concrete e tolto il discorso soldi che su quello non c' è storia un pezzo di filo non può costare quelle cifre, ma i cavi TOP ti danno più dinamica, il che potrebbe equivalere ad un cambio di ampli con il doppio dei Watt.
Basta leggere questa prova
http://www.polkaudio.com/forums/showthr ... erconnects posso confermare che il discorso dei 2 dB a parità di volume è vero, io non avevo il fonometro, ma la differenza si sente ad orecchio.
Certo il costo è elevatissimo, ma guadagnare 2 dB con un cavo e premesso che il Niagara non è un cavo scarso, anzi tutt' altro a sua volta spunta qualche dB con altri cavi di medio livello.
Questo giusto per dire che bisogna provare e la scienza in questo caso metterla da parte, perchè la risposta in frequenza e le menate varie non contano nulla, non c' è spiegazione.
RLC non è sufficiente a spiegare tali fenomeni, tantomeno il discorso delle impedenze, aggiungo purtroppo, perchè si entra in un vortice assurdo.
Premetto che contano anche quelle, perchè il comportamente di un cavo non è identico tra impianto e impianto, ma l' impostazione timbrica in linea di massima quella rimane ...
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 25 mar 2013, 0:31
da pergo
sul forum di Renato ci sono varie estensioni sull'argomento e prove più approfondite che toccano anche il dubbio sollevato da Giuseppe sulle impedenze.
Leggetelo li che non sono bravo con i copia-incolla

Re: R: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 25 mar 2013, 1:29
da Maddex
Sono pienamente d'accordo con Andrea Drews.
Oltre non mi ci metto.
Una cosa e certa, la cazzata dei 2 decibel e grossa.
Cosa abbiamo finora messo per connettere le casse? Ma vi rendete conto che ad occhio e croce stiamo parlando di un raddoppio della pressione? Che son 3 DB!!.
Usiamo il filo di carbone nei cavi normali?..
Per piacere la serietà a non credere a certe storie..
L'alta efficienza serve, non i cavi:-) .
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 25 mar 2013, 11:26
da Pietro PDP
No Marco mi dispiace per te, ma non sono cazzate, è proprio così anche se difficile da credere ...
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 25 mar 2013, 11:43
da suonohificar
drews ha scritto:msmgpp ha scritto:Guardando le conclusioni dicono (se non ho sbagliato a leggere) che nonostante quasi tutti i parametri tra i cavi sono differenti non vi è una correlazione tra costo e prestazioni...le vere differenze sono legate a come questo cavo si adatta al resto della catena....
quindi conviene comprare quello scadente...
Per me è una visione riduttiva...basata solo su misure e simulazoni isolate dal resto...sarebbe interessante correlare queste misure a come varia la catena in base al tipo di cavo. Come ad esempio l'impendenza del cavo in funzione di quella della sorgente e dell'ampli...
Qualcuno ha articoli in merito?
quindi consiglia di comprare due modelli i quali hanno bassa capacita' e resistenza parassita e generalmente consiglia di non andare oltre i 100dollari per un cavo e con i soldi che si risparmiano meglio investirli su dei diffusori piu' performanti dove le differenze saranno ben piu' tangibili.......
Come dargli torto?

Concordo
Re: R: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 25 mar 2013, 13:02
da Maddex
Pietro PDP ha scritto:No Marco mi dispiace per te, ma non sono cazzate, è proprio così anche se difficile da credere ...
Sai la stima che ho di te, non insisto, ma non ci credo:-)
Re: Articolo scientifico sui cavi
Inviato: 25 mar 2013, 13:30
da drews
Pietro PDP ha scritto:drews ha scritto:Credo che quello dei cavi sia un costoso giochetto utile a mascherare problemi che in realta' andrebbero affrontati e risolti in maniera diametralmente opposta.
Il problema è che ho notato che la gente o è sorda o ci fa, perchè il cavo dà un' impostazione timbrica che non c' è spostamento di diffusore che tenga.
Adesso ho ampliato le prove dei cavi, la musicalità e la linearità degli ultimi Cardas non c' è trattamento d' ambiente o spostamento millimetrico che tenga.
La precisione degli Audioquest, l' apertura in alto dei Wire World addirittura si sente anche nella ciabatta di alimentazione.
Io capisco tutto e tutti, però basterebbe fare un pò di prove concrete e tolto il discorso soldi che su quello non c' è storia un pezzo di filo non può costare quelle cifre, ma i cavi TOP ti danno più dinamica, il che potrebbe equivalere ad un cambio di ampli con il doppio dei Watt.
Basta leggere questa prova
http://www.polkaudio.com/forums/showthr ... erconnects posso confermare che il discorso dei 2 dB a parità di volume è vero, io non avevo il fonometro, ma la differenza si sente ad orecchio.
Certo il costo è elevatissimo, ma guadagnare 2 dB con un cavo e premesso che il Niagara non è un cavo scarso, anzi tutt' altro a sua volta spunta qualche dB con altri cavi di medio livello.
Questo giusto per dire che bisogna provare e la scienza in questo caso metterla da parte, perchè la risposta in frequenza e le menate varie non contano nulla, non c' è spiegazione.
RLC non è sufficiente a spiegare tali fenomeni, tantomeno il discorso delle impedenze, aggiungo purtroppo, perchè si entra in un vortice assurdo.
Premetto che contano anche quelle, perchè il comportamente di un cavo non è identico tra impianto e impianto, ma l' impostazione timbrica in linea di massima quella rimane ...
Ero sicuro che rispondevi tu.
Le differenze come ho detto ci sono tra un cavo o un altro, purtroppo sono niente rispetto alla costruzione di un diffusore o anche un semplice crossover studiato appositamente per l'ambiente dove e' inserito.
Di prove dei cavi ne ho fatte a gogo', purtroppo non sei l'unico, quello che ti manca per avvicinarti al mio pensiero e' l'esperienza con i diffusori. A cambiar un cavo ci vuole poco ed e' alla portata di tutti, per questo motivo e' una pratica molto popolare e su cui si investe molto per rendere ben evidenti le differenze tra un cavo ed un altro.
Ripeto per me e' uno specchietto per le allodole, si puo fare molto di piu' lavorando su altri settori senza spendere follie.
Poi per il discorso 2db, che ti devo dire, se sti 2db sono lineari si tutta la banda ( dubito ) non mi cambia una sega
