isobarico perchè no
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isobarico perchè no
Amicci.
la mia picasso ha subito una pausa evolutiva da più di un anno ormai.
ora pensavo ad uno step evolutivo.
quello che manca e una sezione sub, ma tra avere un sub che fa rumore e uno che suona sequendo il segnale che arriva e altra cosa, e per il momento ho preferito godere della coerenza anche se limitata in basso del mio 160mm..
ora stavo, anzi e pronta una cassa prova da 10 lt con 2 woofer da 200mm infinity beta8 in compound isobarico.
detto allineamento certo non mi porterà più efficenza, non ho bisogno di fare lo stadio, ma spero di riuscire a coprire le prime ottave senza alcuna distorsione..
che ne pensate??
lo metto sotto al cruscotto
la mia picasso ha subito una pausa evolutiva da più di un anno ormai.
ora pensavo ad uno step evolutivo.
quello che manca e una sezione sub, ma tra avere un sub che fa rumore e uno che suona sequendo il segnale che arriva e altra cosa, e per il momento ho preferito godere della coerenza anche se limitata in basso del mio 160mm..
ora stavo, anzi e pronta una cassa prova da 10 lt con 2 woofer da 200mm infinity beta8 in compound isobarico.
detto allineamento certo non mi porterà più efficenza, non ho bisogno di fare lo stadio, ma spero di riuscire a coprire le prime ottave senza alcuna distorsione..
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Re: isobarico perchè no
è un'idea che ho sempre avuto in testa, poi scartata.. ormai in me è cresciuta una certa intolleranza ai subwoofer....
immagino metterai i woofer accoppiati in pushpull, se da un lato non ottieni nemmeno un db in più, miglioreranno tutti gli altri parametri con la metà dei litri!
già scelto l'amplificazione??
immagino metterai i woofer accoppiati in pushpull, se da un lato non ottieni nemmeno un db in più, miglioreranno tutti gli altri parametri con la metà dei litri!
già scelto l'amplificazione??
Re: isobarico perchè no
Recentemente ho provato una soluzione interessante per il sub anteriore caricato in pochi litri, che ho sperimentato anche sull'auto di depechemode82 che trovate nella sezione "La mia Auto".
Per avere una buona sensibilità sotto alla Fc, essendo un sub si presume che lavori anche ben sotto alla Fc, l'altoparlante usato deve avere un alto Bl, quanto piú alto possibile, quindi un basso Qts.
Sembrerà strano ma per prova potete anche aprire un generico sub su AFW, modificate il Bl cercando di lasciare gli altri parametri costanti, e vi accorgerete che aumentando il Bl il livello ai lati della risonanza aumentano.
Cassa piccola, significa usare un altoparlante dalla relativa bassa massa mobile, per cui sicuramente ci aspetteremo una Fc abbastanza alta.
Quindi Qts piu basso possibile, cassa piccola, Fc alta, significa dover necessariamente tagliare il sub non oltre i 40-45Hz passa basso.
Nella auto di depechemode la linearità del sub era imbarazzante senza alcun tipo di equalizzazione, con il livello nei dintorni dei 20 Hz e sotto tendeva ad aumentare.
Ciao
Andrea
Per avere una buona sensibilità sotto alla Fc, essendo un sub si presume che lavori anche ben sotto alla Fc, l'altoparlante usato deve avere un alto Bl, quanto piú alto possibile, quindi un basso Qts.
Sembrerà strano ma per prova potete anche aprire un generico sub su AFW, modificate il Bl cercando di lasciare gli altri parametri costanti, e vi accorgerete che aumentando il Bl il livello ai lati della risonanza aumentano.
Cassa piccola, significa usare un altoparlante dalla relativa bassa massa mobile, per cui sicuramente ci aspetteremo una Fc abbastanza alta.
Quindi Qts piu basso possibile, cassa piccola, Fc alta, significa dover necessariamente tagliare il sub non oltre i 40-45Hz passa basso.
Nella auto di depechemode la linearità del sub era imbarazzante senza alcun tipo di equalizzazione, con il livello nei dintorni dei 20 Hz e sotto tendeva ad aumentare.
Ciao
Andrea
Re: isobarico perchè no
Ciao Andrea...
questa configurazione mi ricorda qualche topic su CHF mi sembra, relativamente a quello che definivano il sub "giu giu" ed in molti, facendo delle prove, ne apprezzarono i risultati...
questa configurazione mi ricorda qualche topic su CHF mi sembra, relativamente a quello che definivano il sub "giu giu" ed in molti, facendo delle prove, ne apprezzarono i risultati...
Re: isobarico perchè no
Esattamente Giulio
Sono partito proprio dagli studi di Marco Bonioli sul sub giu giu pubblicato su CHF.
Questa soluzione permette di avere un QTC totale molto basso, con un ingombro minimo ma soprattutto un estensione notevole.
Nel sub che ho sperimentato prima di utilizzarlo sull'auto di depechemode mi sono spinto un po oltre per vedere fino dove potesse arrivare, per cui ho caricato un sub da 25 con un qts molto basso e dotato di una grande magnete, una massa mobile contenuta, in pochi litri.
Ottenendo un QTC di 0.5, una Fs di circa 70Hz, un QMC mlto alto, ottenendo di far lavorare il sub praticamente su un carico linearissimo 3.5ohm fissi senza bisogno di membrane varie che a me personalmente non piacciono perchè introducono moltissime perdite.
Il risultato è un sub con una discesa notevole, ed una velocità ed articolazione ottime. Il vecchio sistema classico in cassa chiusa si è accomodato in cantina.....
Però occhio all'ampli e alle potenze in gioco, ma anche il sub deve essere in grado di dissipare per bene ed avere un motore sovradimensionato.
Nel caso di depechemode, ho optato per un sistema meno spinto e più vicino alle casistiche sperimentate da Bonioli.
Ciao
Andrea
Sono partito proprio dagli studi di Marco Bonioli sul sub giu giu pubblicato su CHF.
Questa soluzione permette di avere un QTC totale molto basso, con un ingombro minimo ma soprattutto un estensione notevole.
Nel sub che ho sperimentato prima di utilizzarlo sull'auto di depechemode mi sono spinto un po oltre per vedere fino dove potesse arrivare, per cui ho caricato un sub da 25 con un qts molto basso e dotato di una grande magnete, una massa mobile contenuta, in pochi litri.
Ottenendo un QTC di 0.5, una Fs di circa 70Hz, un QMC mlto alto, ottenendo di far lavorare il sub praticamente su un carico linearissimo 3.5ohm fissi senza bisogno di membrane varie che a me personalmente non piacciono perchè introducono moltissime perdite.
Il risultato è un sub con una discesa notevole, ed una velocità ed articolazione ottime. Il vecchio sistema classico in cassa chiusa si è accomodato in cantina.....
Però occhio all'ampli e alle potenze in gioco, ma anche il sub deve essere in grado di dissipare per bene ed avere un motore sovradimensionato.
Nel caso di depechemode, ho optato per un sistema meno spinto e più vicino alle casistiche sperimentate da Bonioli.
Ciao
Andrea
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Re: isobarico perchè no
Quindi in teoria per sperimentare un Tb w8-740q sarebbe ottimo con un Qts di 0.28 e bl 14?
Re: isobarico perchè no
controlla anche la massa mobile.... solitamente i sub TB sono dei macigni...
Ultima modifica di Kappagi il 6 giu 2012, 14:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: isobarico perchè no
104.7 dichiarata con vas 23
Re: isobarico perchè no
Preferisco il w8-740c, oppure il w8-740p (sono lo stesso identico altoparlante venduto con sigle diverse) perchè a fronte di un Bl leggermente piu basso ( qts leggermente piu alto) hanno un qms elevatissimo > 10 ed una massa mobile minore.Geps GTC ha scritto:Quindi in teoria per sperimentare un Tb w8-740q sarebbe ottimo con un Qts di 0.28 e bl 14?
Ciao
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Re: isobarico perchè no
Perfetto Andrea grazie per il chiarimento! Ovviamente in in ottica dedicata di progetto qualsiasi tipo di al che abbia quelle caratteristiche magari più marcate è meglio!
Re: isobarico perchè no
Certo ovviamente , qualsiasi altoparlante che ha quelle caratteristiche va bene.Geps GTC ha scritto:Perfetto Andrea grazie per il chiarimento! Ovviamente in in ottica dedicata di progetto qualsiasi tipo di al che abbia quelle caratteristiche magari più marcate è meglio!
Ciao
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Re: isobarico perchè no
Che ne pensi del peerless xls10 vedo che per il progetto e stato molto apprezzato.
http://www.audio-components.co.uk/pdf/p ... 830452.pdf
ecco una simulazione reale con dati veritieri.
http://www.vikash.info/audio/xls10/index.asp
Peerless XLS10
La MOL di questo subwoofer, rilevata da GPM, è di 104 dB a 50 Hz contro i 103 dB calcolati nella mia simulazione con BASS30. Niente male. Nella tabulazione il volume (Vb) era di 16 litri ma è possibile ridurre tale volume a 12 litri. Il bassissimo Qtc consente di lasciare completamente vuoto il box. La frequenza di taglio del crossover è molto bassa e le prime tre stazionarie interne al box cadono a frequenze ben superiori di quelle dei segnali musicali riprodotte dal subwoofer. Oltretutto le ridottissime dimensioni del box spostano tali risonanze a frequenze abbastanza alte da non essere eccitate neanche dalla distorsione di seconda e terza armonica generata a valle del crossover elettronico. Per costruire il piccolo box da 12 litri dei pannelli da 25 mm di spessore sono più che sufficienti a dare la rigidità che serve. Se volete esagerare fate 30 mm di spessore.
Con la bobina mobile (è alta ben 33 mm) che sporge dal traferro di 12,5 mm e con una distanza tra le piastre polari pari a 35 mm, il fondocorsa della bobina contro il fondello arriva dopo una X pari a:
X fondocorsa = 35 mm – 12,5 mm = 22,5 mm
Dunque meno di 2 volte la Xmax (che è di 12,5 mm). Troppo poco. Oltretutto con BL molto elevati anche con la bobina mobile parzialmente uscita dal traferro si è ancora in presenza di una notevole spinta in grado di lanciare il complesso mobile verso escursioni estreme. In cassa chiusa non ci sono problemi, ma siamo molto a rischio nel caso l’altoparlante sia montato in cassa reflex senza un efficace filtro passa-alto con frequenza di taglio posta appena sotto alla frequenza di accordo (Fb).
Nella categoria dei 10 pollici la competizione è però agguerrita: Sunfire ha in catalogo il modello HRS10 con prestazioni da primato (106 dB a 50 Hz) in un volume di carico (Vb) di soli 12 litri (un cubo da 28 cm di lato esterno). L’ H10W, che tuttora utilizzo per i miei diffusori semidipolari, nel test di distorsione (su CA n. 170) ha mostrato una incredibile performance: i 105 dB a 50 Hz sono ottenuti con una distorsione molto bassa (2,9%), minore di quella riscontrabile sui più grandi diametri di marchi rinomati (nelle stesse condizioni e con la stessa procedura). Con un 15 pollici servirebbe una X di circa 8 mm per ottenere lo stesso livello (ma il volume del box sarebbe dieci volte maggiore dei nostri 12 litri). Dodici litri chiusi sono invece un volume adatto per l’XLS10.
Siccome l’appetito vien mangiando, si potrebbe anche pensare di dotarsi di una coppia di subwoofer (un altoparlante per ciascuna cassa), connessi in parallelo e pilotati con lo stesso amplificatore.
L’aggiunta di un woofer passivo (XP10 o meglio XP12), come da più parti viene suggerito, non è assolutamente necessaria: l’ elevata massa che caratterizza tali coni passivi ne riduce l’ emissione acustica e ne riduce lo smorzamento; in pratica non sempre sono in grado di fornire risultati tali da giustificarne la presenza (richiedono un box di maggior volume ed una spesa aggiuntiva).
http://www.audio-components.co.uk/pdf/p ... 830452.pdf
ecco una simulazione reale con dati veritieri.
http://www.vikash.info/audio/xls10/index.asp
Peerless XLS10
La MOL di questo subwoofer, rilevata da GPM, è di 104 dB a 50 Hz contro i 103 dB calcolati nella mia simulazione con BASS30. Niente male. Nella tabulazione il volume (Vb) era di 16 litri ma è possibile ridurre tale volume a 12 litri. Il bassissimo Qtc consente di lasciare completamente vuoto il box. La frequenza di taglio del crossover è molto bassa e le prime tre stazionarie interne al box cadono a frequenze ben superiori di quelle dei segnali musicali riprodotte dal subwoofer. Oltretutto le ridottissime dimensioni del box spostano tali risonanze a frequenze abbastanza alte da non essere eccitate neanche dalla distorsione di seconda e terza armonica generata a valle del crossover elettronico. Per costruire il piccolo box da 12 litri dei pannelli da 25 mm di spessore sono più che sufficienti a dare la rigidità che serve. Se volete esagerare fate 30 mm di spessore.
Con la bobina mobile (è alta ben 33 mm) che sporge dal traferro di 12,5 mm e con una distanza tra le piastre polari pari a 35 mm, il fondocorsa della bobina contro il fondello arriva dopo una X pari a:
X fondocorsa = 35 mm – 12,5 mm = 22,5 mm
Dunque meno di 2 volte la Xmax (che è di 12,5 mm). Troppo poco. Oltretutto con BL molto elevati anche con la bobina mobile parzialmente uscita dal traferro si è ancora in presenza di una notevole spinta in grado di lanciare il complesso mobile verso escursioni estreme. In cassa chiusa non ci sono problemi, ma siamo molto a rischio nel caso l’altoparlante sia montato in cassa reflex senza un efficace filtro passa-alto con frequenza di taglio posta appena sotto alla frequenza di accordo (Fb).
Nella categoria dei 10 pollici la competizione è però agguerrita: Sunfire ha in catalogo il modello HRS10 con prestazioni da primato (106 dB a 50 Hz) in un volume di carico (Vb) di soli 12 litri (un cubo da 28 cm di lato esterno). L’ H10W, che tuttora utilizzo per i miei diffusori semidipolari, nel test di distorsione (su CA n. 170) ha mostrato una incredibile performance: i 105 dB a 50 Hz sono ottenuti con una distorsione molto bassa (2,9%), minore di quella riscontrabile sui più grandi diametri di marchi rinomati (nelle stesse condizioni e con la stessa procedura). Con un 15 pollici servirebbe una X di circa 8 mm per ottenere lo stesso livello (ma il volume del box sarebbe dieci volte maggiore dei nostri 12 litri). Dodici litri chiusi sono invece un volume adatto per l’XLS10.
Siccome l’appetito vien mangiando, si potrebbe anche pensare di dotarsi di una coppia di subwoofer (un altoparlante per ciascuna cassa), connessi in parallelo e pilotati con lo stesso amplificatore.
L’aggiunta di un woofer passivo (XP10 o meglio XP12), come da più parti viene suggerito, non è assolutamente necessaria: l’ elevata massa che caratterizza tali coni passivi ne riduce l’ emissione acustica e ne riduce lo smorzamento; in pratica non sempre sono in grado di fornire risultati tali da giustificarne la presenza (richiedono un box di maggior volume ed una spesa aggiuntiva).
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Re: isobarico perchè no
Non mi piacciono molto i sub almeno in auto, dopo l'utilizzo di drc ho scoperto di avere un basso, anche se con i limiti di pressione) secondo me ( ma non solo) molto preciso e molto a fuoco.Kappagi ha scritto: è un'idea che ho sempre avuto in testa, poi scartata.. ormai in me è cresciuta una certa intolleranza ai subwoofer....
immagino metterai i woofer accoppiati in pushpull, se da un lato non ottieni nemmeno un db in più, miglioreranno tutti gli altri parametri con la metà dei litri!
già scelto l'amplificazione??
Quindi provare una sezione sub anteriore drcizzata mi solletica di curiosità.
Inoltre i sub li ho già,
L'amplificazione ? . Altra cagata autocostruita da 350w canale su 4 ohm, che saranno di meno ( meglio cosi') perchè dovrei avere 80v +- mentre arrivo a 67v circa.
Basato sul nuovissimo integrato della IR.
Sono piccolissimi e hanno un dissipat. Piccolissimo, ascoltati a banda intera con le mie ciare hx255. Non è malaccio meglio hypex in full.
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Re: isobarico perchè no
@ drews
Gli infinity che intendo usare sono gli infinity beta8 hanno una cedevolezza piuttosto elevata con una fs di 26hz.
Cono in propilene con iniezioni di grafite. La casa ne cosigliava l'uso in 11lt. Sono oggi difficili da reperire.
Gli infinity che intendo usare sono gli infinity beta8 hanno una cedevolezza piuttosto elevata con una fs di 26hz.
Cono in propilene con iniezioni di grafite. La casa ne cosigliava l'uso in 11lt. Sono oggi difficili da reperire.
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Re: isobarico perchè no
Ho anche 2 sub tb da 16 in cellulosa pressata e magnete al neodimio. Ma in questo caso farei un doppio sub vista la scarsa superfice radiante e la più alta fs a ben 45-47hz.
Si potrebbe tentare il reflex, ma mi da fastidio il monotono dell'accordo e la perdita di smorzamento percepita rispetto alla soluzione push pull.
In pratica vorrei tentare di riempire le prime ottave dal possibile in basso fino ad almeno 65-70 hz dove il mio 16 arriva con buona efficacia e pressione.
Si potrebbe tentare il reflex, ma mi da fastidio il monotono dell'accordo e la perdita di smorzamento percepita rispetto alla soluzione push pull.
In pratica vorrei tentare di riempire le prime ottave dal possibile in basso fino ad almeno 65-70 hz dove il mio 16 arriva con buona efficacia e pressione.
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