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Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 7 lug 2025, 16:18
da Fettuccia81
Ciao a tutti, questo dubbio tecnico che ho parte dal presupposto che per il momento volevo solo sostituire gli altoparlanti con relativa insonorizzazione portiere senza amplificatore il tutto mantenendo la radio che ho (una JVC 2 din che butta fuori i soliti 20? W RMS per canale).
Cosa cambia in termini di scelta della sorgente per es tra un kit hertz K 165 delle serie uno che ha 75w RMS e 93,5 db di sensibilità rispetto a un kit della serie cento CK165 con 95W rms e 93 db di sensibilità? Il primo lo vendono come studiato apposta per le autoradio di serie e da non amplificare mentre nel secondo non è specificato.
Quindi la domanda è: se installo un CK165 senza amplificatore andrà peggio di un K 165? Sono quei 20 watt in più che fanno la differenza?
Perché (se ci ho capito qualcosa) che non mi piace dei kit entry level è che hanno solo il crossover passa alto quindi il woofer lavora in tutto il range di frequenza e mi sono fissato che questo incida molto sulla qualità del suono,è così?
Un altro esempio è focal in cui il kit PS 165 SF da 80W RMS viene venduto sia come amplificabile che collegabile alla sola autoradio mentre il PS 165 FE che fa addirittura 70w RMS no, sempre a parità di sensibilità.

Grazie in anticipo a chi saprà/vorrà rispondermi

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 7 lug 2025, 17:10
da Delirium
La sensibilità in realtà sono i db x watt a 1 metro, da non confondere con la pressione sonora SPL che sono i db.
A parità di sensibilità la differenza è data dai watt, ed il rapporto non è lineare, per aumentare di 3db devi raddoppiare la potenza.
Morale della favola anche se tu avessi 20W RMS sarebbero pochi
Purtroppo per avere qualità è necessaria anche una certa quantità il che si traduce nella necessità di amplificare.
Se i woofer fossero da 18 pollici con 20W saresti apposto.
Provare per credere

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 7 lug 2025, 20:24
da ozama
Il fatto che i woofers non abbiano il passa basso cambia certamente delle cose. Ma in ogni caso non in modo prevedibile.
In genere i kit studiati per operare con la sola sorgente di serie, che con 14,4 V effettivamente puó arrivare ad una ventina di watts con una distorsione accettabile, non hanno il passa basso perchè ridurrebbe da mezzo ad 1 db la sensibilità nella zona di lavoro del woofer. Quindi, nell’economia dell’impianto, si tende a rinunciare ad un po’ di linearità, in ogni caso “presunta”, per spremere tutta la pressione possibile dall’installazione. Confidando nel fatto che chi non intende installare amplificazione, mediamente non ha richieste di particolare qualità. Per cui c’è una diversa priorità: il volume di ascolto rispetto al rumore di marcia. Che è una cosa che invece percepisce chiunque. :D
La risposta ottenibile con o senza passa basso, nei sistemi con crossover passivi “generici” è sempre totalmente casuale ed imprevedibile per via della posizione di ascolto asimmetrica e per via delle predisposizioni diverse da vettura a vettura, e dalla posizione del sedile tenuta dall’ascoltatore.
Lo stesso altoparlante posizionato diversamente ed ascoltato su di un determinato asse, piuttosto che puntato in faccia, suona infatti in modo completamente diverso. Se poi devi fondere le emissioni di due altoparlanti: un woofer ed un tweeter, in modo “prevedibile”, devi far arrivare il suono degli stessi “sincronizzato”, nel punto dove si trova l’orecchio. Ovvero “in fase”. Altrimenti, nel punto dove gli altoparlanti si sovrappongono, avrai cancellazioni da parziali a totali e somme incontrollate, che daranno irregolarità di risposta. E la netta percezione che il suono provenga dai punti di emissione, invece che dallo spazio davanti a te.
Questa cosa succede sostanzialmente uguale, con e senza passa basso nel woofer. Ed in maniera diversa da auto ad auto, con lo stesso kit. E puoi sincerartene in modo assolutamente evidente spostando avanti e indietro il sedile di 10/15 cm e/o aprendo e chiudendo la portiera, spostando quindi l’asse del woofer. :)
Aggiungere il passa basso in una imprevedibile situazione puó dare vantaggio o svantaggio in base risposta acustica sia in ampiezza che in FASE del woofer nella tua particolare installazione.
La “risposta acustica” è quella che percepisci realmente nel punto in cui hai regolato il sedile nella tua auto.
Questo è il motivo per il quale il crossover fornito dal Costruttore, tipicamente, viene usato nei sistemi basici a protezione del tweeter e per cercare un compromesso accettabile nella “fusione” woofer/tweeter, in quelle auto nelle quali si riesce a tenere una distanza orecchio-tweeter / orecchio-woofer più simile possibile.
Non a caso si cerca sempre di mettere i tweeters più lontani possibile, sul montante o sul cruscotto: data la posizione dei woofers, è quasi sempre la posizione che consente la “fusione migliore”. :hmm:
In sostanza, se il crossover con il passa basso è generalmente più curato e tendenzialmente riduce la asimmetria di riposta tra canale destro e sinistro perchè è ipotizzabile che gli altoparlanti delle due vie si sovrappongano meno e la zona di non linearità sia più piccola, il fatto che ne si tragga effettivamente giovamento nel suono, è del tutto casuale. Mentre la perdita di efficienza (e quindi di “pressione sonora”) che ottieni, è un dato matematico. Perchè l’induttanza che metti in serie al woofer ha una resistenza che dipende dal suo valore in rapporto alla sezione del filo, al netto dell’eventuale nucleo ferromagnetico. :)
Negli impianti più costosi (e molto ben amplificati..), i crossovers si costruiscono personalizzati, differenziati tra canale destro e sinistro, provando componenti misura dopo misura (con il microfono ed il software).
In quelli ugualmente pretenziosi ma più “gestibili”, si adotta la multi amplificazione (una linea di amplificazione separata per ogni via) ed un DSP che viene programmato in modo che costituisca il crossover personalizzato. Sempre misura dopo misura, ma senza dover disporre di una cassettiera di componenti da laboratorio. :D
Spero di aver soddisfatto almeno in parte la tua curiosità.
Ciao!

Edit: sistemato errore di punteggiatura.

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 7 lug 2025, 20:26
da Fettuccia81
Quindi secondo il tuo ragionamento a parità di sensibilità e potenza bisognerebbe amplificare tutti i kit altoparlanti?
e per quanto riguarda il crossover c'è molta differenza tra un semplice filtro passa alto per i tweeters e un crossover a 2 vie che taglia la frequenza di entrambi gli altoparlanti?

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 7 lug 2025, 20:42
da Fettuccia81
Ciao Ozama, grazie per la risposta al mio dubbio sui crossover!
piccolo offtopic: ho visto che sei di Copparo, io sono un Ferrarese trapiantato sul lago di Garda :)
rimane comunque il dubbio sul mio quesito principale: se i 20 watt rms di serie sono una costante e i kit hanno grossomodo la stessa potenza rms e la stessa sensibilità, perchè un kit può essere pilotato direttamente dall'autoradio e un altro no?? è solo marketing? certo con il discorso del passa basso hai risposto parzialmente ma solo da un punto di vista della potenza del suono, non della qualità

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 7 lug 2025, 21:54
da Delirium
Con i watt della sorgente appena boosti un po' i bassi con EQ o altre funzioni simili sei già al limite e vai a distorcere pesantemente quindi non potrai alzare il volume (in realtà l'EQ ha alzato il volume dei bassi) Se boosti +3db @100Hz stai chiedendo all'amplificatore di raddoppiare la potenza su quella frequenza.
Per quanto riguarda il passa basso sul woofer secondo me la perdita di potenza è trascurabile, volendo la puoi calcolare sapendo quanto vale la componente resistiva della bobina.
Se fai la classica prova di scollegare o coprire i tweeter con una mano sentirai che dal lato destro dove hai il woofer più in asse sentirai comunque che suona anche delle medioalte che invece dal lato sinistro non ti arrivano (e se ti arrivano è più facile che siano riflesse dal finestrino) perché è molto fuori asse. questo si traduce in un suono sbilanciato nell'ascolto potresti sentire dei passaggi tipicamente di percussioni spostati a destra.
Quindi sicuramente meglio un due vie filtrato, anche se come già detto un risultato ottimale richiede vari tentativi e misurazioni.
In ogni caso anche con un kit a due vie a seconda di come posizioni il tweeter potresti doverlo attenuare.
Poi però potresti comunque sentire troppo stacco perché le due vie sono lontane tra di loro, fenomeno che con tutti i difetti delle predisposizioni originali passava quasi inosservato.

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 7 lug 2025, 22:18
da Darios
Fettuccia81 ha scritto: 7 lug 2025, 16:18
Un altro esempio è focal in cui il kit PS 165 SF da 80W RMS viene venduto sia come amplificabile che collegabile alla sola autoradio mentre il PS 165 FE che fa addirittura 70w RMS no, sempre a parità di sensibilità.
Fettuccia81 ha scritto: 7 lug 2025, 20:42
rimane comunque il dubbio sul mio quesito principale: se i 20 watt rms di serie sono una costante e i kit hanno grossomodo la stessa potenza rms e la stessa sensibilità, perchè un kit può essere pilotato direttamente dall'autoradio e un altro no?? è solo marketing?
Bisogna vedere anche altri parametri,

Il Focal "SF" ha una membrana di 12.62gr, contro i 15.2gr del "FE".
SF ha un BxL di 4.8 N/A, FE di 5.4 N/A.
SF ha un Qms di 9.57, è più "sciolto" del FE che è di 7.

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 7 lug 2025, 22:41
da Delirium
Cosa più importante i kit non "hanno più watt" il watt che è una potenza elettrica è fornito dall'amplificatore che può essere considerato come il generatore del circuito.
Gli altoparlanti devono poter gestire questa potenza senza bruciarsi, solitamente si fa riferimento al valore RMS per abbinare l'amplificatore ai diffusori.
Ma ribadisco questo riguarda il corretto dimensionamento dei componenti dal punto di vista elettrico.
Il quanto e il come suona il sistema è un altro discorso.
Nel caso uno non voglia proprio amplificare potrebbe considerare un kit da 3 ohm o da 2 ohm sempre a patto che la sorgente possa pilotare questi carichi.
Dimezzando l'impedenza si raddoppia la potenza (a parità di tensione), quindi in pratica non si raddoppia ma aumenta certamente.
Bisogna verificare bene le specifiche della sorgente, come in ogni caso anche la profondità di installazione dei woofer devono essere compatibili con la portiera e non interferire con il vetro quando viene abbassato.

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 8 lug 2025, 7:49
da ozama
Fettuccia81 ha scritto: 7 lug 2025, 20:26 Quindi secondo il tuo ragionamento a parità di sensibilità e potenza bisognerebbe amplificare tutti i kit altoparlanti?
e per quanto riguarda il crossover c'è molta differenza tra un semplice filtro passa alto per i tweeters e un crossover a 2 vie che taglia la frequenza di entrambi gli altoparlanti?
La potenza di 20 W RMS a canale è SEMPRE ampiamente insufficiente ed altamente mortificante, per la qualità del suono in auto. La prima cosa da fare, tipicamente, per migliorare la situazione, anche in un impianto di serie, è MONTARE UN AMPLIFICATORE. Anche sugli altoparlanti di serie, che tipicamente hanno il woofer senza passa basso ed il tweeter filtrato da un solo condensatore.
In un sistema audio, ci sono da soddisfare sempre elementi contrastanti tra loro, in base al budget ed alla destinazione d’uso..
E veniamo appunto al condensatore, rispetto ad un crossover più strutturato..
Il condensatore è un filtro passa alto del primo ordine. Ovvero, in base al suo valore, che determina l’inizio del processo, a seconda dell’impedenza dell’altoparlante, attenua il segnale di 6 db ogni dimezzamento della frequenza. Ovvero: di una “ottava” in senso musicale. In un crossover generico da kit, tipicamente il passa alto è a 12 db/ottava. Ovvero: condensatore in serie e bobina in parallelo. Ed il taglio del tweeter è tenuto un po’ più basso, per far lavorare di meno il woofer e di più il tweeter.
Questo comporta che, per un affatto psico acustico dato dal modo che ha il cervello di ricostruire il segnale inviatogli dalle orecchie, in una installazione “ideale”, il suono tendenzialmente tenda a provenire tutto da “più in alto”. Naturalmente gli altoparlanti devono supportare questo tipo di approccio: il tweeter sarà più robusto e di diametro maggiore, per poter sopportare una potenza adeguata, per esempio. :)

In genere, nei kit economici come nei sistemi di serie e quelli di primo prezzo in generale, per non stressare un tweeter certamente molto economico e di piccolo diametro, fa quasi tutto il woofer. Che non a caso NON è filtrato. E per citare Darios che ha parlato di parametri degli altoparlanti, questi woofers adatti a fare “quasi tutto loro” hanno una MMS bassa (massa mobile: peso complessivo di membrana/bobina/centratore..), che gli consente di arrivare più in alto come risposta in frequenza e di essere più efficienti a parità di rigidezza delle sospensioni (VAS) e di fattore di forza (BxL).
In questi sistemi si usa un filtro a 6 db/ottava sul tweeter, tipicamente molto alto come frequenza di taglio: 7/8 KHz ELETTRICI.
I vantaggi sono che hai meno irregolarità generale all’incrocio, perchè tutta la gamma di frequenze interessate dall’incrocio finiscono ampiamente sopra i 4/5 KHz. Ovvero: in uno spazio sonoro nel quale l’influenza della FASE è inferiore, per il sistema “orecchio/cervello”, a quella dell’ampiezza.
Gli svantaggi sono che la maggior parte del suono lo senti provenire dal basso o al massimo “da dentro al cruscotto”.
Vero che si sente più media dal canale destro che dal sinistro. Ma non avendo in quel punto l’incrocio, complessivamente si riesce ad avere un suono globalmente omogeneo nella maggior parte delle installazioni. Suono che poi viene compensato con una equalizzazione. Ed il tutto COSTA POCO. Perchè il crossover costa ed un tweeter di maggiori prestazioni verso i 2000/3000 Hz costa. :D

Se decidi di mettere assieme un sistema più complesso, devi avere uno scopo mirato, ed essere pronto a compensar e i difetti o la complessità, in altro modo.
Perchè “mettere un crossover”?
Per cercare di far lavorare di più il tweeter, fornendone uno idoneo, in modo da liberare il woofer dalle medie frequenze ed alzare la posizione del suono più in alto, sopra il cruscotto. E per far scendere di più il woofer, potendone adottare uno che a parità di VAS (rigidezza sospensioni) possa avere una FS (frequenza di risonanza) più bassa. E in questo caso si fa AUMENTANDO MMS: la “massa mobile”. :D
Un woofer con una massa mobile maggiore risponderà meno sulla gamma alta. Ma grazie alla frequenza di risonanza più bassa, POTRÀ FARE PIÙ DA WOOFER e MENO DA MEDIO. :yes:
A questo punto, un filtro più complesso, con passa basso, consente di limitare le irregolarità che avrà CERTAMENTE un woofer più “woofer”, nella zona alta della sua gamma di lavoro. Ed un 165 ha tipicamente un leggero break up attorno a 900 Hz ed uno molto più pesante ed udibile tipicamente attorno a 5 KHz per via del proprio diametro. E grazie al passa alto più ripido a 12 db/ottava, consentirà al tweeter di scendere bene fino a 3/4 KHz senza rompersi. :yes:
Il risultato sonoro sarà che il kit, a parità di installazione, avrà più “bassi” e suonerà come se gli altoparlanti fossero montati più in alto. E se sarà più “omogeneo” nelle risposte tra destro e sinistro a 1500/3000 Hz, sarà peró più critico da posizionare il tweeter, per ottenere questo effetto, mantenendo una decente amalgama con il woofer. E soprattutto, data la maggiore massa mobile del woofer ed alla maggiore attenuazione dei componenti del crossover, SUONERÀ PIÙ PIANO a parità di potenza immessa. ;)
Anche un tweeter più prestante nella parte bassa della sua gamma, è di solito meno efficiente di un tweeter piccolo, a causa del diametro del traferro maggiore. Ed è più grande e grosso per via del diametro della bobina e della spesso presente camera d’aria posteriore. :)
Come dicevo, un sistema di altoparlanti deve soddisfare diversi parametri spesso in contrasto tra loro. Ed a seconda della classe di prezzo si progetta in modo da essere più “desiderabile” dall’utente “tipico” e “malleabile” nella installazione nella quale verrà utilizzato.
In questo, ogni provvedimento atto a migliorare un aspetto, ne peggiora quasi sempre un altro. -.-
Cosa sia “desiderabile” dipenda da quanto vuoi impegnarti nella spesa e nello sbattimento dell’installazione.
Ciao! :)

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 8 lug 2025, 7:55
da ozama
Fettuccia81 ha scritto: 7 lug 2025, 20:42 Ciao Ozama, grazie per la risposta al mio dubbio sui crossover!
piccolo offtopic: ho visto che sei di Copparo, io sono un Ferrarese trapiantato sul lago di Garda :)
rimane comunque il dubbio sul mio quesito principale: se i 20 watt rms di serie sono una costante e i kit hanno grossomodo la stessa potenza rms e la stessa sensibilità, perchè un kit può essere pilotato direttamente dall'autoradio e un altro no?? è solo marketing? certo con il discorso del passa basso hai risposto parzialmente ma solo da un punto di vista della potenza del suono, non della qualità
Eh.. Stai meglio tu sul lago che noi, nella “palude” ah ah ah! :hahahah:

Per quanto riguarda i kit, In parte è marketing. In realtà ci sono altri parametri da valutare, oltre alla sensibilità/efficienza. Per esempio l’impedenza complessa derivante dall’azione del crossover o alcuni parametri che rendono l’installazione più “difficile”. :hmm:
E consigliare il kit per sistemi amplificati piuttosto che non amplificati, ne determina il posizionamento rispetto ai “desiderata” dell’utente tipico a cui si rivolge. :)
Come a dire: “se non monti un ampli, monta questo che è meglio”, senza stare a fare i papiri che scrivo io, che non leggerebbe nessuno. :D
Ciao! :)

Re: Differenze tra kit altoparlanti entry-level e avanzati

Inviato: 8 lug 2025, 8:02
da Delirium
Poi ho visto il costo di quei kit ribadisco c'è il rischio che la sorgente li faccia suonare poco e male, probabilmente qualunque cosa sopra ai 90db di efficienza a livello commerciale viene definito adatto a suonare non amplificato, ma nessuno sa quanti db fanno gli altoparlanti originali, con così poca potenza sono soldi sprecati.
Però bello quello con i crossover modulari semplifica molto l'installazione.