Ti ringrazio della stima, ma non mi posso considerare “un esperto”, rispetto alle persone che mi hanno “introdotto nell’era moderna”. Certo ho una buona manualità, una conoscenza di base dei fenomeni acustici e sto acquisendo un po’ di nozioni sull’uso degli strumenti che servono per portare a casa un buon risultato nella taratura di un sistema. Ma “esperto”, ti assicuro, no.
Ci sono su questo forum veri esperti, dai quali sto cercando di attingere maggiore conoscenza. Per dedicarmi con profitto a quello che è da molti anni un hobby.
Tornando alle cose “serie”, conosco quel tipo di upgrade.
Non è proprio “audiofilo”, ma di sicuro migliora molto la situazione rispetto al sistema originale. Tuttavia, bisogna capire cosa si intende per “miglioramento”. E non è una “affermazione a trabocchetto”.
Il video mostra l’installazione di un DSP amplificato ad otto canali della serie “Pico” di Mosconi, programmato con un file già preparato dalla Casa per quegli altoparlanti in quella macchina.
Il DSP deve controllare direttamente ogni singolo altoparlante del sistema. Farà da ritardo temporale, da crossover elettronico, da equalizzatore parametrico. Inoltre si prenderà cura della sorgente, annullando l’equalizzazione originale, studiata da Mercedes per gli altoparlanti montati in origine.
Il suo lavoro porterà l’impianto ad essere perfettamente fruibile, al massimo delle possibilità, DAL SOLO OCCUPANTE DEL SEDILE LATO GUIDA. E sarà ottimizzato per una posizione “mediana” del sedile.
Di sicuro si puó fare molto meglio. Ma altrettanto sicuramente quell’upgrare rappresenta un grande salto di qualità rispetto al sistema originale. E ti mette al sicuro da installatori poco avvezzi alla taratura strumentale, che purtroppo sono la maggioranza. Perchè la taratura l’ha già fatta l’Ufficio Tecnico di Mosconi Gladen.
Il primo limite è che come non lo sa Mercedes, non lo sa nemmeno Gladen, come tieni il sedile. E quando si utilizzano i ritardi temporali e l’equalizzazione asimmetrica, 10 cm cambiano molte cose. Seppure “abbastanza trascurabili” a quel livello di personalizzazione.
Te lo dico perchè ho cominciato da qualche anno, a fare misure acustiche. E so di cosa parlo in prima persona.
Il secondo limite è che cambiando gli altoparlanti rispetto a quelli previsti, CAMBIA TUTTO. E la taratura va fatta da ZERO, salvo la de equalizzazione della sorgente. Per cui, con quei sistemi, se l’installatore non è esperto, è bene che non venga cambiata una sola virgola di quanto previsto dal Costruttore.
Per gli altoparlanti posteriori, chiaro che se hai qualcuno seduto dietro che vuole sentire la musica, se azzeri il sistema posteriore devi alzare. Con il sistema con il DSP, sarà anche peggio. E questo è “il terzo limite”. E qui riparliamo dell’affermazione fatta all’inizio: “COSA SI INTENDE PER MIGLIORAMENTO”.

Perchè attraverso il DSP verrà “smontata” l’equalizzazione di serie e tutti gli “accorgimenti di Mercedes” che sono messi in atto per distribuire il suono in modo “uniforme” a tutti gli occupanti. COSA CHE È IN NETTO CONTRASTO CON LA STEREOFONIA CLASSICA SU CUI SONO BASATI I FILES A DUE CANALI CHE STAI ASCOLTANDO. Ma è “desiderata tipico” dell’utente “generalista” e quindi “sensata per un produttore di auto” che propone il sistema ad un “utente generalista”.
Immaginando per fare un paragone, la differenza che posso indicare per darti un’idea, è che con un impianto OEM si tende a privilegiare “l’effetto pista da ballo”. Ovvero, la distribuzione del suono in modo più uniforme possibile in tutta la zona di fruizione dell’evento, comunque sia girato l’ascoltatore”. Mentre con un sistema “Sound Quality”, si tende ad ottenere l’ascolto che ha il tecnico del suono dal banco di regia, con i monitor installati di fronte a lui. Che a sua volta, tipicamente, mixa le tracce a due canali simulando la posizione degli strumenti e del cantante su di un palco virtuale.
Queste due modalità di fruizione sono antitetiche. Perchè se vuoi “far sentir bene tutti”, devi distribuire un segnale il più possibile privato dell’effetto stereo, con un certo numero di altoparlanti disposti attorno e dentro alla zona di ascolto, opportunamente ritardati ed equalizzati in base alla posizione. Se invece vuoi ottenere un sistema che riproduca quello che sente il produttore dal banco di regia, dovrai avere due sistemi di altoparlanti posti di fronte a te. Uno per canale. Opportunamente ritardati ed equalizzati per fare in modo che il canale destro e sinistro arrivino con lo stesso timbro e allo stesso tempo alle TUE orecchie.
Essendo gli altoparlanti splittati in giro per la macchina, il suono di OGNUNO DI ESSI, andrà personalizzato per chi siede IN UN UNICO PUNTO. E qualsiasi altro altoparlante installato in auto (compreso il canale centrale) diventa UN DISTURBO DA ELIMINARE.
In un sistema stereo “SQ”, senti l’evento sonoro tutto davanti a te, e puoi distinguere la posizione di cantante e strumenti, come pensato dal produttore. E ad occhi chiusi non sei in grado di determinare la posizione degli altoparlanti, che “scompaiono”, lasciando spazio al “palco virtuale”. MA FUNZIONA SOLAMENTE DA UN PUNTO DELL’AUTO. Che è tipicamente il posto guida, REGOLATO PER IL PADRONE DELL’IMPIANTO.
Tutti gli altri occupanti sentono il classico sistema OEM basico, che suona a caso.
Per cui, non solo quelli seduti dietro sono “privati del piacere di ascolto”, ma se avrai uno seduto a fianco, non sentirà quello che senti tu. Per te, ad esempio, il cantante sarà al centro del cruscotto come se fosse attivo il canale centrale. Mentre per lui, suonerà sparso per il cruscotto, prevalentemente tutto a destra, a ridosso degli altoparlanti.
Ecco spiegato cosa intendevo dire “cosa si intende per miglioramento”.
L’esempio che hai fatto tu, sul passeggero posteriore, mi ha spinto a precisare questa cosa. Perchè puó essere compresa da chi è appassionato fruitore di impianti casalinghi “classici”. Ma non è per niente scontato sia compreso da chi ha sempre ascoltato musica senza preoccuparsi troppo di queste cose. E che tipicamente (ti assicuro..) non ha mai sentito “realmente stereo” anche se ascolta musica da 40 anni.
Dal momento che non conosco la tua esperienza in fatto di ascolto musicale, ho ritenuto opportuno chiarire alcuni concetti.
Ah.. Per precisare.. L’ascolto in cuffia/auricolare puó dare un’idea della “spazialità”, del timbro e del dettaglio. Ma l’effetto stereo reale, con la posizione degli strumenti nelle tre dimensioni, la cuffia non va nemmeno vicino a riprodurlo. Costasse pure 5000 Euro come alcune top di gamma attuali. Ascoltando in cuffia puoi sentire dettagli che con un sistema di altoparlanti sono più difficili da cogliere. Ma suona tutto “dentro la testa”. In un modo che non ha niente di naturale.
Ciao!
