zetapi ha scritto:effettivamente lo sviluppo tecnologico non è stato applicato in uguale misura in tutti i settori.
l'hifi car in particolare,a parte qualche caso,è rimasta ferma a 20 anni fa.
è vero che oggi si dispone di componenti attivi e passivi con prestazioni elettriche decisamente migliori,ma è la circuitazione che fa la vera differenza.
per fare un esempio:zapco è un marchio che forse più di molti altri e stato ed è apprezzato per le sue caratteristiche soniche,eppure usa componenti che si possono definire obsoleti se confrontati con quelli di oggi.il vecchio system 200 montava come finali di potenza i tip35 e 36,come piloti i ti 31 e 32,come operazionali i tl 072 e 5532,ecc.
tutti questi componenti sono ancora utilizzati nei modelli più prestigiosi come lo z300 c2,il 600c2,ecc.
il trasistor più costoso di questi vale 1,5 euro.
altri costruttori hanno utilizzato coppie di coplementari toshiba,e sanken che hanno capacità elettriche molto migliori senza riuscire a creare amplificatori con caratteristiche sonore migliori.
oggi si dispone di materiale migliore, ma manca la ricerca,non c'è nessuno che investe,per cui il risultato è che una elettronica di vent'anni e che è realizzata con tecnologia vecchia è ancora competitiva e in qualche caso migliore di quelle di oggi.
mi aspettavo anche che ci fosse un maggior interesse intorno alla classe d,(credo che in in auto sia l'amplificazione più adatta)ma anche qui è stato fatto veramente poco.
la classe d di blade è ancora molto più avanzata di quella di oggi e si parla ancora di roba fatta vent'anni fa.
insomma,per come la vedo io, a distanza di così tanto tempo (che è un'eternità considerando la velocità esponenziale con cui si sviluppa la tecnologia),l'hifi e rimasta sostanzialmente ferma e forse si è addirittura involuta.
Forse sarebbe il caso di andare un po' più a monte, nel senso che è vero che non c'è ricerca perchè non ci sono soldi, ma se ci fossero non so quanti ingegneri sarebbero disponibili per applicarsi in queste tecnologie, perchè mi sa che non frega più niente a nessun professionista di settore.
Steve Mantz è vero che ci studiava in elettronica, ma da ragazzo fece la nostra stessa iter di appassionati, farfugliando un impiantino casalingo autocostruito con pezzi di fortuna e riportando poi in auto con pochi componenti la sua musica e la sua passione, per poi impiantare tanto di fabbrica.
Ad oggi la regina delle tecnologie è l'informatica, tutto ruota intorno a lei e la stessa sconfina anche in campo audio e praticamente in tutti gli altri, telefonia, tv, qualsiasi cosa.
Gli interessi commerciali fanno si che l'attenzione si sposti inevitabilmente da quella parte a tutti i livelli e anche per questo penso che l'audiofilia abbia perso di interesse da parte di progettisti, fabbricanti e consumatori.
L'analogico è praticamente caduto nel dimenticatoio, come se non fosse mai esistito, è ormai confinato in una ristretta cerchia di appassionati di nicchia che ovviamente non fa testo, e ci si rifà il sorriso col solo ritorno (flebile) del vinile.
Sapete com'è....io mi chiedo ancora se il digitale sia sonicamente migliore o...più comodo.
Che la classe D sia l'amplificazione più adatta in auto sono sicuramente d'accordo, ovviamente per via degli assorbimenti, sempre importanti da considerare, ma quando sento parlare di classe D ho ancora la sensazione che si tratti del classico "vorrei ma non posso.."
Nel senso che all'interessante possibilità dell'alta resa, sia poco probabile per intrinseche limitazioni progettuali, coniugare un suono come quello di odiernissimi Abola HH o Celestra VA (presi a titolo di esempio in ordine alfabetico per la loro attualità e in quanto entrambe realtà nazionali).
Del resto prove tangibili che confermino che il suono dei Blade class D è avvicinabile a quello di uno Zapco System, io non ne ho ancora trovate, anche se per quel che ne sappiamo potrebbe essere possibile.
Sono d'accordissimo che l'hi fi si è involuta, ma sono chiare le responsabilità del momento economico vigente, gli utenti non comprano, e le aziende non investono, come detto prima.
La situazione nel car poi, non ne parliamo, la ritengo addirittura agonizzante, sistemi di serie sempre più completi ed evoluti, possibilità di interazione col sistema elettrico, elettronico e costruttivo dell'auto e dell'abitacolo da parte dell'installatore ridotta all'osso, e il portafogli sempre più magro.
Ha voglia di aspettare che saltino fuori ingegneri/progettisti/appassionati tipo Mantz, Pass, Zeff...
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.