AUDI Chorus II e sub amplificato

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lucalazio
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AUDI Chorus II e sub amplificato

#1

Messaggio da lucalazio »

Buonasera ragazzi,
ho preso una splendida TT del 2003 che vorrei fare Targa Oro ASI per cui NON posso cambiare nulla della dotazione originale, ma siccome l'audio non è così coinvolgente pensavo ad inserire un ampli MTX Blue Thunder Pro75X2 in mono per un sub Ciare CW202 in cassa chiusa Ciare YBA200P.
Pensavo di prendere l'interfaccia Phonocar 4/136 (plug & play facile, facile...), ma dopo aver parlato con un gentilissimo tecnico della Phonocar mi ha dirottato sul modello 4/125 perché ha il remote ed è alimentato.
Ora cosa mi dite di queste interfacce Phonocar? Come audio intendo.
Altrimenti un installatore mi ha proposto la Sonus SLI 2.2 che mi sembra più "professionale". E come audio?
Tra le due quale scegliereste o quale avete magari montato?
Per la Sonus dovrò "rubare" il segnale dai cavi dell'AUDI, ma non volendo tagliare nulla potrei fare una deviazione con due spinotti (uno maschio ed uno femmina)?
Grazie a tutti per l'aiuto e buona serata, Luca.
Il mio impianto in VW Golf Cabrio del 1981:
Sorgente e ampli FA: Pioneer DEH-P6000R con ricevitore BT via IP-BUS
Diffusori FA: due vie in portiera Phonocar + saponette Pioneer TS-M8 su cruscotto
Ampli Sub: Alpine MRP-M350 in mono
Sub: Alpine SWG-1244 in box chiuso
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ozama
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Re: AUDI Chorus II e sub amplificato

#2

Messaggio da ozama »

Un’interfaccia hi-low, a livello audio, è composta da due resistenze: una in serie che attenua il segnale ed una in parallelo che costituisce il carico per la sorgente amplificata.
Non c’è nessun circuito “esoterico”.
Se la sorgente non ha problemi di protezione in assenza di bassa impedenza (alcune si accorgono se gli stacchi gli altoparlanti), più la resistenza in parallelo è alta, più lo stadio finale lavora rilassato e meno distorce. :yes:
Per contro, se la sorgente è provvista di sistema di protezione che sente la presenza degli altoparlanti collegati, devi rivolgerti ad una interfaccia che carichi le uscite della sorgente con una bassa impedenza in parallelo. Di solito basta che siano 8/10 ohm. :hmm:
Per contro, questa bassa impedenza farà lavorare lo stadio finale quasi come se fosse collegato agli altoparlanti. Quindi con potenziale clipping a volume elevato, per insufficiente alimentazione o deliberata protezione in corrente, dipendentemente da come è progettato lo stadio di amplificazione. :hmm:
Per ovviare a questo inconveniente, serve adoperare non una semplice interfaccia, ma un DSP con sistema di simulazione di carico. Che in pratica parte con una resistenza bassa e, dopo un paio di secondi, la esclude dal circuito. Dato che le sorgenti di norma fanno il controllo nei primi secondi di accensione, questo stratagemma consente di non caricare inutilmente lo stadio di uscita della sorgente ed ottenere il meglio del collegamento in high level anche con le sorgenti “str@nze” da questo punto di vista. :yes:
Per il resto, il circuito del remote è una cosa utile e non ha a che fare direttamente con la qualità audio potenziale, ottenibile dall’Interfaccia. E richiede una semplice alimentazione elettrica, oltre ai collegamenti di segnale.
Ciao! :)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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