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Maddex
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Re: R: Ricappare

#121

Messaggio da Maddex »

A mio avviso, modificare o risanare un dispositivo di amplificazione del segnale esso sia, dovrebbe innanzitutto essere mirato al trattamento del segnale, con l'intento di fargli degradare il meno possibile il segnale originale immesso.

Alcuni finali ( non saprei fare una lista ne è il mio intento) nascono sfigati di circuitazione, e ben poco si può fare che rendersene conto e cambiarlo.
Ma haimè, la pubblicità distorce la realtà e qualche volta si incappa nell'acquisto sbagliato,

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Marsur
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Re: Ricappare

#122

Messaggio da Marsur »

chispakkiuie ha scritto:bhe credo fosse chiaro che la discussione non avesse la pretesa di dire ad un neofita come ricappare o twekkare un'ampli, era più per farsi un'idea di cosa gira nella testa di quelli che ci mettono mani con cognizione.

sinceramente nei miei ampli penso ci sia qualcosa, soprattutto sul piccolo ppi, da rivedere/recuperare, suonare suonano ma c'è qualcosa di strano.

Anche io sarei partito per la sostituzione dei cap uguali agli originali (come valore) ma già che siamo qui ho chiesto su che marche andare, che caratteristiche cercare oltre il semplice valore e voltaggio di lavoro.
Quello che voglio cercare di dire, da sempre, è che le modifiche o il tweak bisognerebbe metterle sul piatto della bilancia.
Non è che si prendono gli attrezzi, si smonta si opera e poi si rimonta e....luce fu.
In mezzo c'è la valutazione di una serie di considerazioni che aprono gli occhi sull'effettiva convenienza della cosa, ovviamente se uno parte in quarta e non gli interessa null'altro che sventolare un TWEAK e bearsi dell'effetto placebo che molte volte comporta, lo fa e basta.

Ma se però si pensa che:
- si va a cercare di migliorare il progetto di un ingegnere elettroacustico, come se tutti avessimo la sua esperienza e conoscenza
- si va ad intervenire su elettroniche datate e dunque di vecchia concezione, per adattarle ad ascolti "moderni" e catene audio molto diverse da vent'anni fa
- si può intervenire solo limitatamente a qualche componente passivo, a meno di non stravolgere tutto
- si va a compromettere l'originalità dell'oggetto, che molte volte è parte integrante della sua quotazione
- si va a rischiare il danneggiamento di alcune parti che a volte è poi difficile ripristinare bene
- si va ad ottenere un miglioramento talmente piccolo che, se comparato con la natura di altri interventi che si possono fare su un impianto hificar, è forse fra gli ultimi da prendere in considerazione, e non sono nemmeno così convinto che nell'ambiente auto il possibile miglioramento del tweak sia udibile in modo sufficientemente netto.
- si va a mettere le mani perfino su certi amplificatori il cui blasone è già alto di suo ed hanno tutti i requisiti per posizionarsi su livelli altissimi senza bisogno di ulteriori adeguamenti

E poi, più che a migliorare, si va a modificare il suono a proprio piacimento, cambiando quindi (anche se di poco) la natura timbrica che originariamente contraddistingue il finale e che per quella lo si riconosce.
La coperta è sempre corta, sempre.
Altrimenti sarebbe tutto fattibile, automatico, semplicissimo, lapalissiano, mentre a mio avviso, l'elettroacustica è tutt'altro.

Pensateci bene se il gioco vale la candela, da quel che ho potuto constatare io, no di certo.
Anche perchè, cosa fondamentale, sono molto poche le volte che si ricorre al professionista degno, a causa delle spese da sostenere e del "vorrei ma non posso", e si finisce così col vedere lavori poco curati, sommari, deletèri, indecenti, irrecuperabili.
E non me lo sto inventando perchè i siti di annunci online brulicano di fregature fai-da-te.

Se proprio volete fare una cosa che POTREBBE essere utile, dopo 20-30 anni ricappate il vostro ampli con condensatori freschi, identici agli originali e di prezzo medio, basta che non siano schifezze.
Ogni caso ha la sua storia, ma per la maggior parte, credo che ELNA e Panasonic siano buoni esempi che sono stati detti, spendere di più avrebbe secondo me poco senso, poi....fate voi.

Nel tuo caso chispa, fai pure come credi ma i 2202 sono grandissimi ampli sotto tutti i punti di vista, e da quel che ho potuto vedere io, sono fra gli ultimi ad avere necessità di qualsiasi intervento. IMHO
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Re: Ricappare

#123

Messaggio da pergo »

nooo, la storia della coperta nooo
:hmm:
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Re: Ricappare

#124

Messaggio da chispakkiuie »

lasciamo stare i tweak che, come hai detto, bisogna saper mettere le mani.

io pensavo solo al rinfresco dei cap, al massimo dell' ne5532 in ingresso, nient'altro e, come hai detto, panasonic o elna, mi attrezzerò appena possibile XD
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Re: Ricappare

#125

Messaggio da Marsur »

pergo ha scritto:nooo, la storia della coperta nooo
:hmm:
Perchè? Non è forse così?
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Re: Ricappare

#126

Messaggio da Marsur »

chispakkiuie ha scritto: al massimo dell' ne5532 in ingresso
Già provato il cambio su Linear Power del 5532 con un OP, ho perso mezza giornata per capire le differenze, non ricordo se l'entità del cambiamento fosse dello 0,01 o 0,1 e alla fine ho lasciato il 5532.
Però se vuoi levarti lo sfizio prova, magari sono sordo io.. :hahahah:
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Re: Ricappare

#127

Messaggio da pergo »

Marsur ha scritto: Perchè? Non è forse così?
magari in altri ambiti.
Non nella progettazione in sè.
Decide il progettista quanto far lunga la coperta: può farla più lunga di quanto serva, meno lunga, o lunga il giusto.
Ma non è un limite dell'oggetto, è un limite posto volutamente da fattori spesso esterni (costi? prezzo finale? margini?).
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Re: Ricappare

#128

Messaggio da chispakkiuie »

diciamo che la presunzione di saper allungare una coperta non la ho, piuttosto mi preoccupa il margine di guadagno che vuole ottenere un'azienda con una data coperta, ovvero la qualità dei componenti... non ho neanche il super uDito quindi se mi dite che le differenze non ci sono mi limiterò a sostituire la roba vacchia con la stessa roba però nuova :D
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Re: Ricappare

#129

Messaggio da Marsur »

pergo ha scritto:magari in altri ambiti.
Non nella progettazione in sè.
Decide il progettista quanto far lunga la coperta: può farla più lunga di quanto serva, meno lunga, o lunga il giusto.
Ma non è un limite dell'oggetto, è un limite posto volutamente da fattori spesso esterni (costi? prezzo finale? margini?).
pergo, mi sa che stiamo filosofeggiando la stessa faccenda.
Il progettista fa suonare il suo progetto a suo modo, ed è evidente che cerca il compromesso che per lui è migliore, e fra margini e costi la coperta è comunque corta, altrimenti tutti gli ampli suonerebbero divinamente e sarebbero pressochè perfetti.

Prendiamo un qualsiasi ampli dal buon pedigree, ascoltiamolo, e ci accorgeremo che per il nostro gusto c'è sempre qualcosina che potrebbe essere migliore, chessò, la gamma bassa, la trasparenza, oppure i medioalti, oppure ancora la velocità, l'impatto.
Prendiamone un altro, o altri due, o cinque, e ascoltandoli ci sarà ancora qualche cosa, più o meno evidente, magari piccola, che per noi è il punto debole della riproduzione: coperta corta.

Prendiamo un ampli che suona ottimamente e cerchiamo di migliorarlo laddove ci troviamo il punto "debole", l'imperfezione.
Modifica e twekka, e ci accorgeremo che per rinvigorire una gamma bassa un po' troppo soft, rischieremo di inasprire dei medioalti altrimenti eccellenti, oppure viceversa, o magari interveniamo su altri fattori che comportano comunque controindicazioni su altri parametri.
Dunque intervenire sul particolare è pressochè impossibile, in quanto strettamente legato a filo doppio all'intero progetto (quello è l'ampli!) e quindi alle stesse modifiche, a meno di stravolgere un po' tutto il circuito, natura dell'ampli compresa.
E quindi ancora coperta corta.
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Re: Ricappare

#130

Messaggio da Marsur »

chispakkiuie ha scritto:diciamo che la presunzione di saper allungare una coperta non la ho, piuttosto mi preoccupa il margine di guadagno che vuole ottenere un'azienda con una data coperta, ovvero la qualità dei componenti... non ho neanche il super uDito quindi se mi dite che le differenze non ci sono mi limiterò a sostituire la roba vacchia con la stessa roba però nuova :D
Mettiamola così: ti riporto solo le mie poche esperienze in merito, e siccome credo di aver provato qualcosina nella vita mi permetto di sconsigliare tali pratiche.
Ammetto però che ci sta che io abbia un mio modo di vedere o, perchè no, anche una certa percentuale di sordità, ragion per cui se uno ci tiene è anche plausibile che tocchi con mano, che faccia qualche prova.

E più che una questione di super udito (che io non ho avuto) è il contesto in cui poi gli agognati miglioramenti o le soluzioni raffinate andranno ad inserirsi che potrebbe vanificare il risultato o la valutazione, l'abitacolo di un'auto, o una catena audio inadeguata.
Quello che mi sconforta è il mettere le mani su ampli dalla circuitazione immacolata che di niente hanno bisogno, tranne, magari, la fantomatica ricappatona.

Consiglio mio? In tanti hanno smanettato o danneggiato amplificatori più o meno validi, per poi rivenderli su piattaforme on line anche per due soldi, ebbene prendete la palla al balzo, mollate qualche decina di euro e comperate uno o due old school difettosi o rotti e tirateveli su come meglio credete.
Allora si che ci sarà un senso, sono già rotti e i componenti originali di ampli datati sono molto difficili da reperire, quindi cambiare o modificare sarà più una necessità che una scelta.
Sempre meglio che rischiare sul proprio , no? :)
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Re: Ricappare

#131

Messaggio da chispakkiuie »

grazie l'idea non è male in effetti, mi guarderò in giro e appena posso (finanze permettendo) ne prendo uno XD
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Re: Ricappare

#132

Messaggio da pergo »

Marsur, il progetto è una cosa, la realizzazione è un'altra.
Le realizzazioni commerciali sono volutamente limitate.

Poi magari io vedo il progetto come qualcosa di diverso da come lo vedi tu, più ad alto livello (in termini informatici).
Per farti un esempio, PPI Art, ProArt, PC, PCX dal mio punto di vista sono lo stesso identico progetto.
Ora, qual'è la lunghezza della coperta di questo progetto?
Non si può dire, essendo 4 serie che suonano anche molto diversamente tra loro.
Eppure il progetto è identico.
Cambia la realizzazione.

Commercialmente, 99 volte su 100, una stessa serie ha lo stesso progetto ma una realizzazione differente (caso semplice: per potenza)
Ci sono anche progetti che condizionano un'intera produzione per anni, come lo è stato Moon&Stars per Orion. Molte serie, molti modelli, stesso progetto.
Ci sono mille modi per realizzare diversamente uno stesso progetto, e campare per anni facendo solo rebranding. ;)


Per me un progetto ha la coperta lunga a piacere, ed in ogni caso è una coperta che ha poco a che vedere con il risultato sonico ma punta più alle performance elettriche ;)
Il risultato sonico lo fa maggiormente la realizzazione.

Infatti chi effettua modifiche classiche va a cambiare i componenti, non va a cambiare i collegamenti, le piste, il layout o la topologia dello stadio.
Quindi agisce sulla realizzazione, non sul progetto.
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Re: Ricappare

#133

Messaggio da Marsur »

pergo ha scritto:Marsur, il progetto è una cosa, la realizzazione è un'altra.
Le realizzazioni commerciali sono volutamente limitate.

Poi magari io vedo il progetto come qualcosa di diverso da come lo vedi tu, più ad alto livello (in termini informatici).
Per farti un esempio, PPI Art, ProArt, PC, PCX dal mio punto di vista sono lo stesso identico progetto.
Ora, qual'è la lunghezza della coperta di questo progetto?
Non si può dire, essendo 4 serie che suonano anche molto diversamente tra loro.
Eppure il progetto è identico.
Cambia la realizzazione.

Commercialmente, 99 volte su 100, una stessa serie ha lo stesso progetto ma una realizzazione differente (caso semplice: per potenza)
Ci sono anche progetti che condizionano un'intera produzione per anni, come lo è stato Moon&Stars per Orion. Molte serie, molti modelli, stesso progetto.
Ci sono mille modi per realizzare diversamente uno stesso progetto, e campare per anni facendo solo rebranding. ;)


Per me un progetto ha la coperta lunga a piacere, ed in ogni caso è una coperta che ha poco a che vedere con il risultato sonico ma punta più alle performance elettriche ;)
Il risultato sonico lo fa maggiormente la realizzazione.

Infatti chi effettua modifiche classiche va a cambiare i componenti, non va a cambiare i collegamenti, le piste, il layout o la topologia dello stadio.
Quindi agisce sulla realizzazione, non sul progetto.
Il progetto di base è "l'ossatura" sulla quale vengono create le varie realizzazioni che rappresentano i vari modelli, le varie serie, è questo che tu intendi.
Anche se, penso, le diverse realizzazioni si potrebbero comunque considerare delle varianti del progetto, con annessi e connessi, o no?

Poi le realizzazioni commerciali sono volutamente limitate per vari motivi, naturalmente in primis c'è la gestione aziendale dei costi, ma bisogna anche considerare una necessaria percentuale di compattezza per l'installazione in auto, nonchè la possibilità di inserire un dato modello in una fascia di prezzo comunque raggiungibile da una certo numero di potenziali clienti.

Come dire che, non tutti si possono permettere un Adcom GFA 4702, sia per il prezzo che per le dimensioni, nonostante si tratti di un amplificatore manifestamente high end per il car, figuriamoci se si dovesse pensare di aumentare il livello qualitativo o la potenza, le dimensioni sarebbero ancora maggiori e il prezzo sarebbe alla portata di troppo pochi fortunati per giustificare una produzione commerciale del prodotto che si rispetti.
Ma è anche assodato che le case se ne approfittano un po' col rebranding per camparci sopra..

E' solo quello che mi sento di analizzare, ma è pacifico che tu veda il lato tecnico più approfonditamente del sottoscritto.
Tuttavia credo che le performance elettriche siano legatissime al risultato sonico, come anche la parte realizzativa.
E lo stesso dicasi per chi agisce sulla realizzazione anzichè sul progetto modificando i componenti, il cui dimensionamento è deciso comunque in fase di progetto.

Insomma, io credo che il suono dipenda da tanti fattori concatenati, progetto, realizzazione, saldature, materiali, dimensionamenti, esperienza e varie altre cose, non è che il circuito serve per una cosa logica che premi un tasto e funziona per fare un dato processo, fisso e ripetuto, come la ricerca di una pagina del browser.

Il risultato sonoro è un insieme di sensazioni, psicoacustiche e opinabili, e se anche si va ad intervenire modificando pure poco la realizzazione dello stesso progetto, cambia il modo di suonare.
Però facendo una modifica cambiando solo qualche componente per me risulta difficile pensare di migliorare tangibilmente un ampli, a meno che uno abbia la conoscenza tecnica che hai tu o pochi altri.
Che poi entrando nel merito delle modifiche ce n'è di vari tipi, dai condensatori agli operazionali, all'alimentazione e bla bla.., che presumibilmente riguardano diversi livelli di competenza.
E anche diversi livelli di efficacia secondo me.

Esempio fra i più classici: tu sei in grado di trasformare un 280GX in un 225HCCA? (ma qui comporta anche la sostanziosa riduzione di potenza)
Sappiamo benissimo che è fattibile ma suppongo che siano necessarie nozioni teoriche e strumentazioni che tu puoi permetterti ma, quanti altri utenti del forum?
Già sarebbero pochi gli addetti di settore a mio parere.

La coperta corta era per dire che comunque calibrare un tweak per il risultato prefisso su un'impostazione già definita non lo trovo mica facile, sbaglierò ma mi sa che bisogna essere mezzo mago per saper ribaltare come un calzino un circuito.

PS: chispakkiuie, spero che non ti rompiamo troppo le balle con l'OT, potrebbe esserti interessante.
La mia è tutta una tattica per spremere il pergo :hahahah:
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Re: Ricappare

#134

Messaggio da zetapi »

In parte sono d'accordo con te marsur e in parte no.
Io penso che,prima di tutto, bisogna tenere in considerazione che è il marketing a decidere tutto e al progettista non rimane che fare del proprio meglio con quello che gli viene concesso.
Come dici te,è sempre e solo un compromesso dove,in questo caso,si cerca il circuito che produce il miglior rapporto costo/prestazioni.
In questo senso, secondo me,i progettisti di orion,precision power,soundstream,ecc,sono riusciti a fare degli autentici gioielli di ingegneria elettronica, perche, fare di meglio con meno componenti è molto difficile.
Lo dimostra il fatto che questi marchi hanno mantenuto i loro progetti di base ,quasi intatti,per cosi tanto tempo.
Certo è che in questi ampli non ci sono componenti esoterici,ne attivi ne passivi e francamente,non riesco a giustificarne il prezzo.
Si può migliorare la qualità di queste elettroniche? Poco,secondo me.
Ne vale la pena? Dipende da cosa ci si aspetta.
Di sicuro la sostituzione di qualche cap e magari di qualche operazionale non sono sufficienti a stravolgerne la timbrica, ma possono dare un po di respiro al suono.
È chiaro che se pensiamo al marasma di componenti elettronici presenti nelle elettroniche che compongono la catena audio e che il segnale audio è costretto ad attraversare ci fa cadere le braccia,ma non è una buona giustificazione per non tentare di migliorare qualcosa.
Penso che l'appassionato tenda ad amarli a prescindere da tutto,il che è una forza ma anche una debolezza.
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Re: Ricappare

#135

Messaggio da pergo »

Vediamo se riesco a rispondere a tutto.
Marsur ha scritto: Il progetto di base è "l'ossatura" sulla quale vengono create le varie realizzazioni che rappresentano i vari modelli, le varie serie, è questo che tu intendi.
Anche se, penso, le diverse realizzazioni si potrebbero comunque considerare delle varianti del progetto, con annessi e connessi, o no?
Per me no, perchè vediamo il progetto come composto da parti diverse.
Io lo vedo a più alto livello, in modo più essenziale. Per me il progetto non contempla il componente, ma è più a livello simbolico.
Per esempio se in un progetto, in un determinato punto, mi serve un generatore di corrente costante secondo me il progetto è dire "li ci va un gen. di corrente costante" e non quale tipo di generatore ci va. Quella è realizzazione, secondo me, non progetto.
Quindi lo vedo come a livello simbolico, astratto, ad alto livello, generale.
E questo non ti dice granchè sul risultato sonico. E' tutto su carta, tutto molto teorico, troppo generale.
La realizzazione poi ti conduce ad un risultato.

Il bello di tutto è che se un progetto funziona a livello simbolico (per esempio in un simulatore), funziona anche in tutte le sue realizzazioni. Almeno parlo di ambito elettronico.

Ti faccio un'esempio di cosa intendo io per progetto:
Immagine
Immagine
Sono immagini prese da altri utenti che condividono il mio modus operandi

Se noti: molti simboli.
Per quanto sia simbolico, quei due circuiti in immagine funzionano.
E ti dirò di più: a livello simbolico, siccome si utilizzano modelli ideali, si riesce pure a scoprire i limiti del progetto (ovvero capire quanto lunga è la coperta al massimo)

Poi ogni blocco, ogni simbolo, ogni tensione, sono realizzabili in molti modi diversi che vengono definiti in base ai costi, alle dimensioni, alla reperibilità, all'affidabilità, alla complessità, ecc.
Un banale riferimento di tensione (e nelle immagini ce ne sono a bizzeffe) si può fare con un semplice led, ed il costo sarà X e le dimensioni Y, o si può fare con un riferimento di precisione integrato, con costo 10X e dimensioni Y/2
In base alla libertà di scelta che ho, o che mi danno, si sceglie.

Ti faccio un esempio in ambito automobilistico, che magari è più alla portata di tutti.
Per me un progetto è il motore Fire.
Tipologia di motore che sta facendo le fortune di Fiat dal 1985 (con la Y10 Autobianchi) ad oggi (con l'ultima Punto).
Di sicuro dal 1985 al 2012 le realizzazioni di questo motore sono cambiate (cilindrate, componenti, ecc), ma il progetto è lo stesso. Chi ci lavora ogni giorno, come i meccanici, potrà dirvi la stessa cosa.
Poi è ovvio che una Y10 non va come una Punto. ;)


Marsur ha scritto: Tuttavia credo che le performance elettriche siano legatissime al risultato sonico, come anche la parte realizzativa.
Le performance elettriche non si ripercuotono sempre positivamente sul risultato.
Ti potrei fare due esempi, uno famosissimo, ed uno legato alle due immagini di sopra.
Il famosissimo sono le produzioni Pass. Amplificatori che, misure alla mano, sono abbastanza scarsi. Consumano molto, distorsioni armoniche ed di intermodulazioni alte, componenti molto commerciali (spesso a basso costo).
Ma come suona? Beh..si sa *_*

Come secondo esempio ti porto l'esperienza della realizzazione pratica delle immagini sopra postate. E' un progetto open source che sto seguendo. Si tratta di un classe D.
Abbiamo testato che inserendo alcuni componenti hiend (inteso come i migliori sul mercato) in certe sezioni del circuito (comparatore, per chi ama sapere quale) il risultato è pessimo.
Nel nostro caso il rapporto S/N peggiorava di 10-15dB eppure abbiamo utilizzato i componenti con la migliore performance elettrica presenti sul mercato dei comparatori.
Tu mi dirai: si, ma si sentiva la differenza?
Si. Io non l'ho provata ma mi è stato riferito che in sistemi ad alta efficienza la differenza era tangibile. Mi fido.

Dalla mia ti potrei fare degli esempi sugli alimentatori switching ma mi pare di averlo già scritto qui, molte pagine fa.
Quando si acclamava l' ultralow ESR che elettricamente è sempre desiderato, in realtà non determina sempre dei benefici negli alimentatori. Scorrete indietro per i dettagli.
Marsur ha scritto: E lo stesso dicasi per chi agisce sulla realizzazione anzichè sul progetto modificando i componenti, il cui dimensionamento è deciso comunque in fase di progetto.
Riprendendo sempre le immagini noti qualcosa?
Ti rispondo io: non ci sono i finali :D
La realizzazione li prevede, ovviamente, altrimenti come suona? ;)
Quanti ne vanno? Chi ci va?
Dimensionamento è parte della realizzazione pratica.

Altro esempio. Negli alimentatori il progetto non contempla la dimensione/potenza del toroide. Perchè? Perchè è realizzazione. ;)

Dal lato prettamente pratico, questo lo puoi scorgere in molte elettroniche. Negli alimentatori è palese, negli stadi d'amplificazione un po' meno.
Il progetto dell'alimentatore di uno Steg QM45.2 è identico a quello di uno Steg QM310.2
Cambia la realizzazione, e quindi anche il dimensionamento (vista la potenza più di 6 volte maggiore).

Anche il layout fa parte della realizzazione.
Nel progetto non si guarda come sono disposte le piste, come interagiscono, le emissioni elettromagnetiche, il crosstalk, ecc.

Marsur ha scritto: Esempio fra i più classici: tu sei in grado di trasformare un 280GX in un 225HCCA?
Si, basta cambiare 1 solo componente.
Però non vi tolgo la sorpresa di scoprire quale da soli.
Personalmente ci metto un deviatore, in modo da poter fare il cambio al volo ;)
Soluzione che poi molti amplificatori commerciali fanno già di serie (classica impostazione High Power-High Current).
Ultima modifica di pergo il 1 dic 2012, 11:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ricappare

#136

Messaggio da pergo »

dimenticavo.

In ambito aziendale, in aziende di calibro internazionale, chi progetta il circuito non è la stessa persona che ne disegna o studia il layout, così come non è la persona che studia il comportamento termico e le problematiche di dissipazione.
Il progetto sovraintende a tutto. Poi sotto vanno sviluppate/studiate singole tematiche (termiche, costruttive, economiche, ecc) per la realizzazione pratica del progetto.
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Re: Ricappare

#137

Messaggio da Marsur »

pergo ha scritto:
Marsur ha scritto: Esempio fra i più classici: tu sei in grado di trasformare un 280GX in un 225HCCA?
Si, basta cambiare 1 solo componente.
Però non vi tolgo la sorpresa di scoprire quale da soli.
Personalmente ci metto un deviatore, in modo da poter fare il cambio al volo ;)
Soluzione che poi molti amplificatori commerciali fanno già di serie (classica impostazione High Power-High Current).
Molto, molto esauriente. ;)

La dicitura per determinare "l'anima" di un ampli l'ho sempre considerata grossolanamente "progetto".
Naturalmente comprendendo tutte le fasi come componenti, layout e realizzazione in genere.
Come spesso succede chi ne sa più di te (leggi me) contribuisce molto ad aprirti gli occhi sui retroscena.

Anche se sono da mettere in preventivo insegnamenti del caso, nel linguaggio più comune si usa (uso) "abbreviare", se così si può dire, facendo un po' di tutta l'erba un fascio nel valutare qualcosa come il circuito di un amplificatore car, e nel mio caso è così, anche perchè non avrei certo le conoscenze tecniche per scorporare tutte le fasi e i dettagli ed analizzarli di conseguenza, limitandomi ad addentrarmi (rischiosamente :D ) nei particolari in cui spero di districarmi sufficientemente.

E' uno dei motivi per i quali prendo la scorciatoia ed evito di modificare finali o elettroniche varie, rompendo le balle anche agli altri perchè non lo facciano. :hahahah:

Onestamente non pensavo che il progettista fosse una sorta di massima entità celeste che mette nero su bianco il solo "feto" elettronico, demandando ad uno staff realizzativo tutta la parte teorica e pratica per lo sviluppo finale.

Mi auguro almeno che la sua supervisione sia garantita per le fasi più importanti. :D
Molto distaccati i designer non penso che lo siano, si narra che lo stesso Ray (Linear Power) esegua tutt'oggi modifiche ed up-grade sulle sue creature più o meno datate.

Per quel che riguarda le performance elettriche forse c'è un piccolo equivoco, io mi riferivo alla capacità del proget...realizz.... U.U del circuito di trattare correnti di una certa sostanza che si tramutino in ciccia buona per il risultato sonoro, con annessa capacità di pilotaggio e tutto il resto.
Comunque l'esempio delle creazioni di NP calza a pennello per chiedersi se sia effettivamente il caso di imbarcarsi in presunte migliorie, IMHO.

Invece, sulla trasformazione del 280GX ho praticamente scritto a metà, nel senso che si potesse fare la modifica a patto di poter ripristinare il tutto a piacimento.
Ecco che la sostituzione del trafo presentava (a mio modesto avviso) le difficoltà di reperire uguale (o adeguato) toroide, uguale (o adeguato) filo, e strumentazione da poter certificare la stessa resa del trafo 225HCCA.
La modifica del deviatore non è niente male, useresti semplici resistori in serie, sbaglio?
Congetture da incompetente sia chiaro. X3
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"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
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Marsur
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Re: Ricappare

#138

Messaggio da Marsur »

zetapi ha scritto:In parte sono d'accordo con te marsur e in parte no.
Io penso che,prima di tutto, bisogna tenere in considerazione che è il marketing a decidere tutto e al progettista non rimane che fare del proprio meglio con quello che gli viene concesso.
Come dici te,è sempre e solo un compromesso dove,in questo caso,si cerca il circuito che produce il miglior rapporto costo/prestazioni.
In questo senso, secondo me,i progettisti di orion,precision power,soundstream,ecc,sono riusciti a fare degli autentici gioielli di ingegneria elettronica, perche, fare di meglio con meno componenti è molto difficile.
Lo dimostra il fatto che questi marchi hanno mantenuto i loro progetti di base ,quasi intatti,per cosi tanto tempo.
Certo è che in questi ampli non ci sono componenti esoterici,ne attivi ne passivi e francamente,non riesco a giustificarne il prezzo.
Si può migliorare la qualità di queste elettroniche? Poco,secondo me.
Ne vale la pena? Dipende da cosa ci si aspetta.
Di sicuro la sostituzione di qualche cap e magari di qualche operazionale non sono sufficienti a stravolgerne la timbrica, ma possono dare un po di respiro al suono.
È chiaro che se pensiamo al marasma di componenti elettronici presenti nelle elettroniche che compongono la catena audio e che il segnale audio è costretto ad attraversare ci fa cadere le braccia,ma non è una buona giustificazione per non tentare di migliorare qualcosa.
Penso che l'appassionato tenda ad amarli a prescindere da tutto,il che è una forza ma anche una debolezza.
Sono d'accordo su tutto zeta, anche sul fatto che io li amo particolarmente, forse pure troppo. :hahahah:
Il fatto è che, per quanto sopravvalutati, quelli che costano meno normalmente sono peggiori.
Considerando anche quello che circola in home, la storia è la stessa. :hmm:
Ultima modifica di Marsur il 2 dic 2012, 16:25, modificato 1 volta in totale.
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chispakkiuie
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Re: Ricappare

#139

Messaggio da chispakkiuie »

quindi prima mi convinco che è meglio non toccare niente e poi mi convinco che è bene toccare qualcosa.... chi mi illumina XD ^^ :nbleed: 0:)
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pergo
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Re: Ricappare

#140

Messaggio da pergo »

il mio discorso riguardo la suddivisione dei compiti avviene nelle aziende di grandi dimensioni, non in quelle che a stento arrivano a 10 dipendenti (seppur siano internazionali).
Elettromedia per citarne una che conosciamo tutti.
La suddivisione dei compiti può anche espandersi fuori dall'azienda coinvolgendo aziende diverse, come sta accadendo negli ultimi anni. Vedi Audiotec Fisher.

Per le aziende di stampo individuale o con pochissimi dipendenti (di cui c'è sempre 1 progettista, il resto sono addetti vendita, segreteria, magazzino, ecc) è normale che il progettista faccia tutto dalla A alla Z.

In una stessa elettronica, come può essere un amplificatore, ci possono essere più progettisti. Uno che cura l'alimentatore (esperto in quello), ed uno che cura lo stadio d'amplificazione.
Nella realtà italiana mi viene in mente Steg del nuovo corso, dove la persona che ha progettato gli ultimi alimentatori non è la stessa che ha progettato lo stadio d'amplificazione. Non è neanche un dipendente, ma un esterno.
"Ti farò uscire pazzo!" - cit. G.S. --> Alla fine è uscito pazzo lui! XD ROTFL https://www.youtube.com/watch?v=qzbtdclsJXw
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