Gli altoparlanti SOPPORTANO o SUPPORTANO POTENZA.
Gli amplificatori GENERANO POTENZA a partire dal segnale alternato che gli arriva.
Gli amplificatori erogano anche più potenza di quella normalmente dichiarata, ma con una distorsione più alta.
Per esempio, un ampli da 300 W RMS dichiarati MISURANDONE LA DISTORSIONE IN USCITA ALLO 0,5 %, puó erogarne anche probabilmente 350 al 10%.
Ascoltare con una distorsione del 10%, in gamma bassa puó notarsi poco. Ma in gamma media non ed alta significa percepire chiaramente la distorsione e BRUCIARE GLI ALTOPARLANTI, anche quando questi sono dichiarati per una maggiore potenza sopportata.
Il potenziometro del gain non serve ad “aumentare la potenza”. Ma ad INTERFACCIARE LA SORGENTE CON L’AMPLIFICATORE. Ovvero, a permettere all’amplificatore di erogare la massima potenza dichiarata, con il volume della sorgente al massimo e con una traccia musicale incisa con picchi a 0db.
L’amplificatore, erogherà sempre e solo la sua potenza nominale INDISTORTA, se aumenti il gain. Quindi con un gain sballato sentirai più forte ma PIÙ DISTORTO.
Con il “gain”, poi, gli altoparlanti NON C’ENTRANO ASSOLUTAMENTE NIENTE. Tranne che se è regolato male e fa produrre distorsione all’amplificatore, questi SI FOTTONO. Assieme alle tue orecchie, a lungo andare.
Se la sorgente ha una uscita massima indistorta di 2 V, il gain dell’ampli andrà regolato per una sensibilità di 2 V. E l’amplificatore dell’esempio, quando regolato per erogare la massima potenza di targa con due volt in ingresso, erogherà i suoi 300 W RMS allo 0,5% di distorsione.
Se la sorgente eroga 6 V, il gain andrà regolato per una sensibilità di 6 V. E sarà LOGICAMENTE MOLTO PIÙ CHIUSO.
Questo NON SIGNIFICA CHE HAI PIÙ MARGINE E PUOI FARGLI EROGARE PIÙ POTENZA INDISTORTA. Significa solo che se lo alzi puoi arrivare ed oltrepassare agevolmente la soglia d la distorsione e fargli erogare più potenza BEN DISTORTA, fottendoti altoparlanti ed orecchie.
Per regolare correttamente il gain, c’è un 3d specifico in questo forum. E di solito si usa una traccia che il tester classico con Volt, Amper ed Ohm sia in grado di leggere in modo AFFIDABILE.
Ovvero: 50 Hz a 0 db o al massimo 100 Hz a 0 db. Si fa CON GLI ALTOPARLANTI SCOLLEGATI e disabilitando tutti i filtri attivi (dell’ampli o del DSP) sui canali da regolare, che possono attenuare i 50 o i 100 Hz. Altrimenti la misura sarà SBALLATA perchè all’ampli non arriverà il tono a 0 db ma più basso, a seconda dell’impostazione del filtro.
In alternativa, puoi usare tracce a frequenza più alta per non disinserire i filtri attivi se è complesso. MA DEVI ESSERE CERTO CHE IL TESTER LEGGA LINEARMENTE QUEI TONI. Perchè i normali tester economici hanno solo la misura della tensione alternata, che è a 50/60 Hz. In quanto nasce per misurare la tensione di rete.
Questo non ti mette al riparo dall’andare in distorsione se, DOPO AVER REGOLATO IL GAIN CON TUTTO FLAT, metti gli alti ed i bassi a manetta. Perchè, così facendo, la sorgente uscirà con una tensione più alta, NELLA ZONA DI INTERVENTO DEI TONI O DELL’EQUALIZZATORE.
Ora, in un impianto SQ, la distorsione è intollerabile a qualsiasi livello. Sennó, non è più “SQ”. Mentre in impianti SPL, in base al regolamento delle gare, è tollerata anche una distorsione abbastanza alta. Anche se comporta la probabile distruzione degli altoparlanti insistendo per un tempo maggiore dei secondi di durata della prova di pressione.
Le varie dicerie su come si regola il gain, probabilmente derivano dalla sostanziale ignoranza di molti su “a cosa serve il gain” . Cosa che emerge dalle domande come la tua e dai discorsi che si sentono in giro. E al fatto che ci sono persone che tollerano anche distorsioni molto elevate.
Tuttavia, funziona così.
Il problema maggiore, in questa regolazione fatta senza strumenti evoluti, è che non si puó verificare la distorsione in uscita della sorgente. Quindi si tende a metterla con volume a 3/4 per prudenza. In questo modo peró rimane un margine per alzare un po’ di più con le tracce INCISE BASSE. O per tirare un po’ su i bassi.
Negli ultimi 20 anni si è tutto uniformato ad una dinamica molto compressa e alla tendenza ad incidere a 0 db. Tuttavia, se ascolti musica anni 70/80 è normale sentire più piano e poter mettere il volume anche a tutta manetta senza far esprimere all’impianto la sua potenza nominale. Perchè i primi CD e le tracce da essi rippate, talvolta sono incise anche a -10 db.
Con la roba moderna, talvolta capita, al contrario, di avere clipping all’interno della traccia. Avevo letto una interessante prova su una rivista specializzata, tempo fa’, dove mettevano in evidenza alcuni “remaster”, letteralmente MASSACRATI, rispetto all’originale, “per dargli un po’ di vita” quando ascoltati con le cuffiette del telefono o con gli altoparlanti Bluetooth.
Questo contribuisce a generare miti ed incertezze.
Fai le tue verifiche. Ma sappi che se sei abituato ad ascoltare con un certo tasso di distorsione, ti sembrerà strano, ma è normale che ti ritrovi con l’impianto che suona più piano.
Poi, considera che la regolazione del gain è quella che stabilisce la tensione MASSIMA che dovrebbe arrivare al finale. Quindi, in TEORIA, regolando poi i guadagni delle varie vie, se hai un DSP o comunque tagli in attivo, dovresti solo ABBASSARE quelle troppo alte.
Poi, capita di alzare uno o due DB qualche volta, sulla bassa e mediobassa, dove si fanno pochi danni.
Ma il concetto base è sempre “cercare di non superare la tensione di uscita teorica calcolata per la potenza nominale.
Ciao!
